Mercoledì 28 settembre all’Arancera di San Sisto di Via di Valle
delle Camene 9 - ROMA, incontro con nutrizionisti ed esperti d'olio. Si
festeggia così l’olio extravergine della Sabina, che sarà al centro della
tavola, anche se alla manifestazione è stato dato il nome «Non solo
Olio», ed è sostenuta dall’assessorato alle Attività produttive di Roma
Capitale. «È un momento di incontro tra i giovani e una delle
eccellenze riconosciute del Made in Italy – spiega l’assessore Davide
Bordoni -. Far conoscere ai nostri ragazzi le peculiarità e le virtù
dell’olio prodotto tra Roma e Rieti significa tramandare e, nello stesso
tempo tutelare, una cultura enogastronomica che tutto il mondo ci
invidia».
Il programma:
L’Aranciera del Semenzaio di San Sisto Via di Valle delle Camene, 9, Roma
Cena a buffet freddo e caldo con prodotti tipici del territorio.
18.30 Tavola Rotonda
L’olio extravergine di oliva: ruolo e benefici nella crescita, nell’apprendimento scolastico, nello sport
Presentazione e dibattito
- Lucio Romano Marcellino – Oncologo
- Paola Fioravanti – Presidente Unione Mediterranea Assaggiatori Olio
- Stefano Petrucci – Presidente del Consorzio di tutela Sabina DOP
Modera: Eugenio Del Toma - Presidente Onorario dell'Associazione Italiana di Dietetica
19.30 Degustazione Olio
- Gianfranco De Felici
Esperto oleario presenterà un panel di oli per la degustazione, mentre gli studenti dovranno scoprire le varie origini.
L’olio extravergine di oliva Sabina DOP,
essendo di tradizione millenaria in quanto prodotto sin dalla
fondazione di Roma, è l’unico olio DOP prodotto nel territorio di Roma
Capitale.
E’ un olio dal colore giallo oro, dai riflessi verdi e dal
sapore aromatico, vellutato ed equilibrato, ha ricevuto i massimi
riconoscimenti in tutto il mondo.
20.00 Gara culinaria dei Cuochi
Si esibiranno dieci giovani studenti provenienti dalle scuole di formazione dell’Assessorato alle Attività Produttive:
"Aldo e Lella Fabrizi", Municipio IV, zona Vigne Nuove
"Simonetta Tosi", Municipio I, zona Testaccio
Gli
studenti prepareranno tre ricette di pasta e due di ministre, a base di
ingredienti tipici del territorio con l’utilizzo dell’Olio Extra
Vergine di Oliva Sabina Dop.
Durante la gara saranno seguiti dai loro
insegnanti – chef. Le scuole inoltre, permetteranno a tutti gli allievi
di partecipare alla manifestazione come attività formativa alternativa
all’aula, rilasciando un attestato di frequenza compilato dalla
segreteria organizzativa.
GIURIA
- Chef Laura Ravaioli
- Bruno Mascarenhas - Canottaggio Italiano
Esibizione di dj di fama internazionali - DJ STEFANO PIEROZZI
Dr Antonio G. Lauro
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mercoledì 28 settembre 2011
Leonardo (indiano): imparare a investire nella programmazione di marketing.
E' notizia di questi giorni che un brand indiano di olio di oliva sta
migliorando la sua immagine e, soprattutto, la sua offerta per penetrare
maggiormente nel mercato indiano.
La notizia è riportata dal famoso blog "The olive oil times" - su cui un giorno sarà necessario spendere due parole per conoscere l'origine di questo ingente investimento in comunicazione. Chi vuole può leggere la notizia originale in inglese. Il brand in questione è l'olio "Leonardo" della compagnia "Dalmia Continental".
La nuova etichetta dell'olio Leonardo riporta consigli per l'uso, per ogni diversa tipologia di olio, nella cucina indiana, occidentale, e per il condimento delle insalate.
Qualcuno ha mai assaggiato l'olio Leonardo? Avete mai avuto una sua bottiglia tra le mani? A quale prezzo è venduto sugli scaffali? Siamo sicuri sia ottimo e per questo ci piacerebbe conoscerlo e approfondire le sue strategie di marketing.
Cosa ci insegna questa notizia? Investire nella programmazione strategica e operativa di marketing è fondamentale.
Fonte: Osservatorio Internazionale Olivicoltura Biologica
La notizia è riportata dal famoso blog "The olive oil times" - su cui un giorno sarà necessario spendere due parole per conoscere l'origine di questo ingente investimento in comunicazione. Chi vuole può leggere la notizia originale in inglese. Il brand in questione è l'olio "Leonardo" della compagnia "Dalmia Continental".
La nuova etichetta dell'olio Leonardo riporta consigli per l'uso, per ogni diversa tipologia di olio, nella cucina indiana, occidentale, e per il condimento delle insalate.
Qualcuno ha mai assaggiato l'olio Leonardo? Avete mai avuto una sua bottiglia tra le mani? A quale prezzo è venduto sugli scaffali? Siamo sicuri sia ottimo e per questo ci piacerebbe conoscerlo e approfondire le sue strategie di marketing.
Cosa ci insegna questa notizia? Investire nella programmazione strategica e operativa di marketing è fondamentale.
Fonte: Osservatorio Internazionale Olivicoltura Biologica
martedì 27 settembre 2011
APOR Informa: Bollettino settimanale di informazione fitopatologica (n. 12).
L'APOR Soc. Cooperativa, nell'ambito del Reg. Ce. 867/08 - Azione 3a - 3° annualità -Miglioramento della Qualità dell’Olio e delle Olive da Mensa – assistenza tecnica in olivicoltura, pubblica settimanalmente il "Bollettino Settimanale di Informazione Fitopatologica".
Il bollettino, relativo alla fascia tirrenica della piana di Gioia Tauro, fornisce informazioni sullo stato delle infestazioni dei parassiti dell'olivo e dispensa consigli fitopatologici sulla scorta delle osservazioni effettuate nelle aziende monitorate.
Il bollettino pubblicato oggi, il numero 12 della serie, si riferisce alla settimana che andrà dal 27/09/2011 al 03/10/2011 e precisa che, in considerazione della bassissima infestazione attiva di Bactrocera oleae - Mosca dell'Olivo - (uova e larve presenti nelle olive in misura massima del 4%), non è necessario eseguire al momento alcun intervento con insetticidi ad azione larvicida e adulticida, in quanto nelle varietà di olive da olio l’intervento si giustifica solo al superamento della soglia di intervento.
Si consiglia, comunque, di contattare i tecnici APOR per il dettaglio sulla propria zona.
Dr Antonio G. Lauro
domenica 25 settembre 2011
ASSOPROLI Informa: Bollettino settimanale di informazione fitopatologica.
L'ASSOPROLI, nell'ambito del Reg. Ce. 867/08 - Azione 3a - 3° annualità - Miglioramento della Qualità dell’Olio e delle Olive da Mensa – assistenza tecnica in olivicoltura, pubblica settimanalmente il "Bollettino Settimanale di Informazione Fitopatologica".
Il bollettino, relativo alla provincia di COSENZA, fornisce informazioni sullo stato delle infestazioni dei parassiti dell'olivo e dispensa consigli fitopatologici sulla scorta delle osservazioni effettuate nelle aziende monitorate.
Il bollettino pubblicato oggi si riferisce alla settimana che andrà dal 23/09/2011 al 29/09/2011 e precisa che, vista l'infestazione attiva di Bactrocera oleae - Mosca dell'Olivo - (uova e larve presenti nelle olive max 9%), negli oliveti da olio non è necessario eseguire al momento alcun intervento con insetticidi ad azione larvicida e adulticida, in quanto nelle varietà di olive da olio l’intervento si giustifica solo al superamento della soglia di intervento.
Discorso diverso per gli oliveti da mensa, nei quali si consiglia di effettuare interventi antiparassitari con prodotti a base di "Fosmet", "Dimetoato" o "Imidacloprid" (oliveti convenzionali). Negli oliveti condotti col metodo dell'agricoltura biologica si consiglia di usare il principio attivo "Spinosad" o i prodotti previsti dal Reg. (CE) n. 889/2008 allegato II. In tutti i casi, rispettare sempre le dosi di etichetta ed i tempi di carenza.
Dr Antonio G. Lauro
In allegato il "Bollettino Fitosanitario":
Il bollettino, relativo alla provincia di COSENZA, fornisce informazioni sullo stato delle infestazioni dei parassiti dell'olivo e dispensa consigli fitopatologici sulla scorta delle osservazioni effettuate nelle aziende monitorate.
Il bollettino pubblicato oggi si riferisce alla settimana che andrà dal 23/09/2011 al 29/09/2011 e precisa che, vista l'infestazione attiva di Bactrocera oleae - Mosca dell'Olivo - (uova e larve presenti nelle olive max 9%), negli oliveti da olio non è necessario eseguire al momento alcun intervento con insetticidi ad azione larvicida e adulticida, in quanto nelle varietà di olive da olio l’intervento si giustifica solo al superamento della soglia di intervento.
Discorso diverso per gli oliveti da mensa, nei quali si consiglia di effettuare interventi antiparassitari con prodotti a base di "Fosmet", "Dimetoato" o "Imidacloprid" (oliveti convenzionali). Negli oliveti condotti col metodo dell'agricoltura biologica si consiglia di usare il principio attivo "Spinosad" o i prodotti previsti dal Reg. (CE) n. 889/2008 allegato II. In tutti i casi, rispettare sempre le dosi di etichetta ed i tempi di carenza.
Dr Antonio G. Lauro
In allegato il "Bollettino Fitosanitario":
giovedì 22 settembre 2011
La filiera dell’olio extravergine di qualità, domani seminario all’Oleificio cooperativo Produttori Agricoli di Molfetta.
Si parla di olio per la prima volta a Molfetta. Il Seminario «La filiera dell’olio extravergine di qualità. Progetti di sviluppo e innovazione per la commercializzazione organizzata dell’olio d’oliva» si terrà domani alle ore 10 all’Oleificio cooperativo Produttori Agricoli di Molfetta (alla contrada Madonna delle rose sulla Strada vicinale Mino), in collaborazione con la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori), la Legacoop Agroalimentare e il Consorzio Nazionale degli Olivicoltori.
Si discuterà della situazione commerciale dell’olio sul mercato locale e nazionale, dopo i saluti di rito di Girolamo Caputi, presidente Cooperativa Produttori Agricoli di Molfetta, Antonio Barile, presidente Cia Puglia, e Carmelo Rollo, presidente di Legacoop Puglia.
Dopo le relazioni introduttive di Giancarlo Faenzi, responsabile Settore Olio Legacoop Agroalimentare, e Enzo Mastrobuoni della Cia, saranno presentati i progetti industriali da Gennaro Sicolo, presidente nazionale Cno, Raffaello Lippi, presidente Montalbano Agricola Alimentare Spa, e Claudio Di Rollo, Presidente Finoliva Global Service Spa
Interverranno anche Luigi Di Giandomenico, presidente Consorzio Abruzzese Produttori Olive - C.A.P.O., Maurizio Lunetta, presidente Cooperativa Aip - Olivo Sicilia, Giovanni Cornacchia, presidente Org. Olivicola Produttori Pugliesi del Salento, e Francesco Ritrovato, presidente Cooperativa Agricoop - Cosenza.
La prima sessione del seminario si concluderà con un buffet alle ore 12,30, per poi riprendere alle 13,30 con Francesco Pugliese, direttore generale Conad, Roberto Fiammenghi, direttore commerciale Food Coop Italia, e Lucio Cavazzoni, presidente Alce Nero, che tratteranno le questioni commerciali. Dopo un breve dibattito, chiuderanno Giuseppe Politi, presidente nazionale Cia, e Giovanni Luppi, presidente nazionale Legacoop Agroalimentare.
Si discuterà della situazione commerciale dell’olio sul mercato locale e nazionale, dopo i saluti di rito di Girolamo Caputi, presidente Cooperativa Produttori Agricoli di Molfetta, Antonio Barile, presidente Cia Puglia, e Carmelo Rollo, presidente di Legacoop Puglia.
Dopo le relazioni introduttive di Giancarlo Faenzi, responsabile Settore Olio Legacoop Agroalimentare, e Enzo Mastrobuoni della Cia, saranno presentati i progetti industriali da Gennaro Sicolo, presidente nazionale Cno, Raffaello Lippi, presidente Montalbano Agricola Alimentare Spa, e Claudio Di Rollo, Presidente Finoliva Global Service Spa
Interverranno anche Luigi Di Giandomenico, presidente Consorzio Abruzzese Produttori Olive - C.A.P.O., Maurizio Lunetta, presidente Cooperativa Aip - Olivo Sicilia, Giovanni Cornacchia, presidente Org. Olivicola Produttori Pugliesi del Salento, e Francesco Ritrovato, presidente Cooperativa Agricoop - Cosenza.
La prima sessione del seminario si concluderà con un buffet alle ore 12,30, per poi riprendere alle 13,30 con Francesco Pugliese, direttore generale Conad, Roberto Fiammenghi, direttore commerciale Food Coop Italia, e Lucio Cavazzoni, presidente Alce Nero, che tratteranno le questioni commerciali. Dopo un breve dibattito, chiuderanno Giuseppe Politi, presidente nazionale Cia, e Giovanni Luppi, presidente nazionale Legacoop Agroalimentare.
martedì 20 settembre 2011
E' Stefania Bivone la Miss Italia 2011.
Sinopoli (RC). Una città in festa per la "sua" miss: Stefania Bivone.
La serata conclusiva di Montecatini Terme ha consegnato la fascia più ambita, quella della "più bella d'Italia" alla più classica delle bellezze mediterranee: Stefania Bivone. Stefania, 18 anni e 1,79 cm di altezza, occhi marroni e capelli castani, ha battuto in volata Mayra Pietrocola (seconda) e Sarah Baderna (terza, ripescata dalla giuria tecnica).
Nata a Reggio ma residente a Sinopoli, Stefania deve frequentare ancora l’ultimo anno del Liceo Scientifico di Palmi, ma sul suo futuro ha, decisamente, le idee ben chiare: vuole laurearsi in giurisprudenza, perché le leggi, si sa, è importante saperle, ma al contempo anche affermarsi nel mondo della musica. Fin dalle prime esibizioni canore (molte delle quali, per la precisione, vinte) il suo sogno nel cassetto è uno solo, diventare una cantante professionista; e per avere la giusta ribalta, un concorso di grande prestigio come quello di Miss Italia può far ben gioco, ha pensato, diventando un ottimo trampolino di lancio, da ciò la scelta di partecipare alle prime selezioni. Fra il serio e il faceto. Ma ammantatasi, con grande orgoglio, della fascia di Miss Calabria, l’ipotesi vittoria le apparve più probabile, e così il faceto divenne decisamente serio.
“Con questo titolo la mia vita si stravolge, ma continuerò a studiare e a cantare”, ha commentato a caldo da novella Miss Italia. “Il mio scopo è realizzarmi nello studio e nel canto. Bisogna che faccia tutto, che lavori duramente”.
Nata a Reggio ma residente a Sinopoli, Stefania deve frequentare ancora l’ultimo anno del Liceo Scientifico di Palmi, ma sul suo futuro ha, decisamente, le idee ben chiare: vuole laurearsi in giurisprudenza, perché le leggi, si sa, è importante saperle, ma al contempo anche affermarsi nel mondo della musica. Fin dalle prime esibizioni canore (molte delle quali, per la precisione, vinte) il suo sogno nel cassetto è uno solo, diventare una cantante professionista; e per avere la giusta ribalta, un concorso di grande prestigio come quello di Miss Italia può far ben gioco, ha pensato, diventando un ottimo trampolino di lancio, da ciò la scelta di partecipare alle prime selezioni. Fra il serio e il faceto. Ma ammantatasi, con grande orgoglio, della fascia di Miss Calabria, l’ipotesi vittoria le apparve più probabile, e così il faceto divenne decisamente serio.
“Con questo titolo la mia vita si stravolge, ma continuerò a studiare e a cantare”, ha commentato a caldo da novella Miss Italia. “Il mio scopo è realizzarmi nello studio e nel canto. Bisogna che faccia tutto, che lavori duramente”.
A Stefania, cui abbiamo dedicato già un post "off-topic", gli auguri miei personali con una aggiunta: che si faccia portatrice nel mondo del "suo" olio extravergine di oliva sinopolese.
Vai Stefy
Antonio G. Lauro
APOR Informa: Bollettino settimanale di informazione fitopatologica (n. 11).
L'APOR Soc. Cooperativa, nell'ambito del Reg. Ce. 867/08 - Azione 3a - 3° annualità -Miglioramento della Qualità dell’Olio e delle Olive da Mensa – assistenza tecnica in olivicoltura, pubblica settimanalmente il "Bollettino Settimanale di Informazione Fitopatologica".
Il bollettino, relativo alla fascia tirrenica della piana di Gioia Tauro, fornisce informazioni sullo stato delle infestazioni dei parassiti dell'olivo e dispensa consigli fitopatologici sulla scorta delle osservazioni effettuate nelle aziende monitorate.
Il bollettino pubblicato oggi, il numero 11 della serie, si riferisce alla settimana che andrà dal 20/09/2011 al 27/09/2011 e precisa che, in considerazione della bassissima infestazione attiva di Bactrocera oleae - Mosca dell'Olivo - (uova e larve presenti nelle olive in misura massima del 2%), non è necessario eseguire al momento alcun intervento con insetticidi ad azione larvicida e adulticida, in quanto nelle varietà di olive da olio l’intervento si giustifica solo al superamento della soglia di intervento.
Si consiglia, comunque, di contattare i tecnici APOR per il dettaglio sulla propria zona.
Dr Antonio G. Lauro
lunedì 19 settembre 2011
Nuovi assaggiatori crescono: le date.
Qual'è l'iter procedurale e quali corsi frequentare per diventare "assaggiatore" di olio? Queste le domande che sempre più spesso giungono al nostro blog PrimOlio, al punto che la relativa pagina "Corsi per assaggiatori olio vergine di oliva" è la più visitata del sito.
Per cercare di colmare questo vuoto la rubrica pubblicata alla pagina "Corsi per assaggiatori olio vergine di oliva." offre, con puntualità, le informazioni relative ai prossimi corsi per assaggiatore di olio "Anno 2011".
Innanzitutto, vi è da precisare che esiste "un solo livello" di corso di formazione (il termine "livello" è stato mutuato dall'analogo corso per assaggiatori di vino), chiamato "corso per l'ottenimento dell'idoneità all'assaggio di oli vergini di oliva", che conferisce ai partecipanti, che frequentano il corso e superano le quattro prove selettive, il titolo di "assaggiatore di olio vergine di oliva". Ricordiamo che il corso, per essere valido, deve essere autorizzato dalla Regione o Provincia autonoma competente per territorio e diretto da un Capo Panel. Questa attestazione, da sola, non basta per concludere la parte "burocratica" dell'iter per diventare assaggiatori di olio. A questa attestazione, va aggiunta una seconda, ottenuta frequentando venti sedute certificate di assaggio di olio (cosiddetto "corso di secondo livello"), tenute da un Capo Panel.
Ed è solo a questo punto che "l'assaggiatore provetto", avrà i requisiti necessari per l'iscrizione nell’Elenco nazionale di tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extravergini (legge 3 agosto 1998, n. 313), ma non di certo l'esperienza necessaria per partecipare ai lavori di certificazione di un panel. Si è detto prima che questa è la parte burocratica, e poco tecnica, dell'iter procedurale per diventare assaggiatore; infatti, sia il corso, sia le sedute certificate, forniranno solamente le "prime competenze" al novello assaggiatore il quale dovrà, nel tempo, affinare la tecnica dell'assaggio nel corso delle "auspicabili" e "continue" sedute di allenamento (certificate o meno), dirette da esperti del settore e da capi panelcon esperinza internazionale.
Ma ecco le prossime date:
Per cercare di colmare questo vuoto la rubrica pubblicata alla pagina "Corsi per assaggiatori olio vergine di oliva." offre, con puntualità, le informazioni relative ai prossimi corsi per assaggiatore di olio "Anno 2011".
Innanzitutto, vi è da precisare che esiste "un solo livello" di corso di formazione (il termine "livello" è stato mutuato dall'analogo corso per assaggiatori di vino), chiamato "corso per l'ottenimento dell'idoneità all'assaggio di oli vergini di oliva", che conferisce ai partecipanti, che frequentano il corso e superano le quattro prove selettive, il titolo di "assaggiatore di olio vergine di oliva". Ricordiamo che il corso, per essere valido, deve essere autorizzato dalla Regione o Provincia autonoma competente per territorio e diretto da un Capo Panel. Questa attestazione, da sola, non basta per concludere la parte "burocratica" dell'iter per diventare assaggiatori di olio. A questa attestazione, va aggiunta una seconda, ottenuta frequentando venti sedute certificate di assaggio di olio (cosiddetto "corso di secondo livello"), tenute da un Capo Panel.
Ed è solo a questo punto che "l'assaggiatore provetto", avrà i requisiti necessari per l'iscrizione nell’Elenco nazionale di tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extravergini (legge 3 agosto 1998, n. 313), ma non di certo l'esperienza necessaria per partecipare ai lavori di certificazione di un panel. Si è detto prima che questa è la parte burocratica, e poco tecnica, dell'iter procedurale per diventare assaggiatore; infatti, sia il corso, sia le sedute certificate, forniranno solamente le "prime competenze" al novello assaggiatore il quale dovrà, nel tempo, affinare la tecnica dell'assaggio nel corso delle "auspicabili" e "continue" sedute di allenamento (certificate o meno), dirette da esperti del settore e da capi panelcon esperinza internazionale.
Ma ecco le prossime date:
Regione Lazio.
Ente organizzatore: Associazione CAPOL - Centro Assaggiatori produzioni olivicole Latina.
Collaborazione: ASPOL – Associazione Provinciale Produttori Olivicoli di Latina.
Date: 3, 5, 6, 7, 10, 11, 22 ottobre 2011.
Sede del corso: Fondi presso il Mercato Ortofrutticolo MOF.
Numero massimo partecipanti: N.D.
Informazioni: CAPOL, Via don Minzoni - Latina. Tel.0773 668957 fax 0773 690979 3291099593
Tutor: Diego Ciufo tel. 32014373440
Tutor: Diego Ciufo tel. 32014373440
Costo: n.d..
------------------------
Ente organizzatore: Associazione CAPOL - Centro Assaggiatori produzioni olivicole Latina.
Collaborazione: ASPOL – Associazione Provinciale Produttori Olivicoli di Latina.
Date: 12, 13, 14, 16, 20, 21 e 23 ottobre 2011.
Sede del corso: Rocca Massima presso la Scuola Statale in Località Boschetto.
Numero massimo partecipanti: N.D.
Informazioni: CAPOL, Via don Minzoni - Latina. Tel.0773 668957 fax 0773 690979 3291099593
Tutor: Giovanni Coriddi tel. 3398407348
Tutor: Giovanni Coriddi tel. 3398407348
Costo: n.d..
Dr Antonio G. Lauro
venerdì 16 settembre 2011
Secondo campionato del mondo olio extravergine di oliva.
Dopo il successo all'Expò di Shanghai il campionato sbarca a New York.
Il campionato del mondo dell’olio extravergine di oliva è nato per iniziativa della F.I.ME.TI.CA, l’Associazione che organizza la Fiera Itinerante del Medio Tirreno Calabrese, giunta alla decima edizione nel 2011. Durante tali manifestazioni, tutte all’estero, è stato verificato che l’olio italiano é oggetto di pareri contrastanti e non tutti positivi. In giro per il mondo vi sono molti oli che di italiano hanno solo il nome e che confondono il mercato. Non esiste una tutela dell’olio italiano nel mondo, altrove ognuno scrive e vende quello che gli pare. In tale marasma a perderci è l’Italia con la propria tradizione olivicola, bisogna provare a fare chiarezza.
La missione del concorso è fotografare lo stato dell’arte dell’olio di oliva nel mondo.
Il campionato deve servire ad analizzare i migliori oli del mondo con criteri oggettivi.
Per coinvolgere altre nazioni il concorso deve essere itinerante: ogni anno si tiene in nazioni differenti.
Le fasi sono diverse, prima bisogna far pervenire gli oli al CRA di Rende, (Centro Ricerche per l’Olivicoltura Olearia) noto per la competenza dei suoi tecnici. Chi supera le analisi é sottoposto ad altri fasi eliminatorie che si concluderanno con la finale. Qui, tecnici di più nazioni, nomineranno i migliori oli.
La prima edizione del campionato del mondo dell’extravergine si è tenuta a Shanghai, qui il concorso è stato ammesso come evento del EXPO’ Internazionale 2010 ed è stato ospitato nel Padiglione Italiano. I risultati sono stati sorprendenti: la qualità degli oli è stata altissima premiando molti oli provenienti dall’estero, ma pur sempre da nazioni dalla consolidata tradizione olivicola.
Le classifiche, come le altre notizie sulla passata edizione e su quella corrente, sono consultabili nel sito del campionato: www.champoliveoil.com.
I cinesi hanno mostrato dapprima curiosità, poi interesse, infatti una delegazione composta da circa 26 persone, autorità e imprenditori, si recherà in Italia il prossimo 8 ottobre per una visita in Calabria, sede del campionato, poi in altre regioni. Hanno voluto sapere tutto sull’olio di oliva, sicuramente provvederanno a corposi acquisti, e forse anche alla coltivazione dell’ulivo su grande scala.
La seconda edizione del campionato si terrà il 29 ottobre negli USA, in un famoso ristorante di New York vicino Times Square. In America l’olio di oliva è ben conosciuto, ultimamente vi sono stati concorsi che hanno punito pesantemente gli oli italiani, c’è molto da recuperare, a New York, e poi a San Francisco, si vorrebbe dimostrare che si è trattato di episodi.
Una scommessa, ma bisognava farla.
Il concorso si terrà sotto i riflettori delle Tv e testate giornalistiche, alla fine, dopo le designazioni, si procederà ad assaggi con il pubblico.
Le sezioni del concorso sono tre: Olio Extra vergine di Oliva; Olio Extra vergine d’oliva DOP; Olio Extra vergine d’oliva Biologico. La sezione bio è quella che ha dato maggiori soddisfazioni all’Italia e che attualmente provoca più interesse all’estero.
La difficile manifestazione si terrà proprio nella California che tanto severa si è dimostrata verso i nostri prodotti. L’incontro avverrà in un ristorante italiano della città californiana, centrale e conosciuto proprio per le numerose dimostrazioni di prodotti di eccellenza.
Nessuna somma è richiesta alle ditte partecipanti, le aziende ammesse dovranno semplicemente far pervenire a San Francisco i loro prodotti con i deplian aziendali.
Non si tratterà di un assaggio tradizionale, si farà verificare come un piatto si spaghetti condito solo con l’olio giusto possa cambiare aspetto radicalmente, così come una semplice bistecca cotta alla griglia con l’olio adeguato, diffonda profumi ed odori di campo.
Il campionato del mondo dell’olio extravergine di oliva è nato per iniziativa della F.I.ME.TI.CA, l’Associazione che organizza la Fiera Itinerante del Medio Tirreno Calabrese, giunta alla decima edizione nel 2011. Durante tali manifestazioni, tutte all’estero, è stato verificato che l’olio italiano é oggetto di pareri contrastanti e non tutti positivi. In giro per il mondo vi sono molti oli che di italiano hanno solo il nome e che confondono il mercato. Non esiste una tutela dell’olio italiano nel mondo, altrove ognuno scrive e vende quello che gli pare. In tale marasma a perderci è l’Italia con la propria tradizione olivicola, bisogna provare a fare chiarezza.
La missione del concorso è fotografare lo stato dell’arte dell’olio di oliva nel mondo.
Il campionato deve servire ad analizzare i migliori oli del mondo con criteri oggettivi.
Per coinvolgere altre nazioni il concorso deve essere itinerante: ogni anno si tiene in nazioni differenti.
Le fasi sono diverse, prima bisogna far pervenire gli oli al CRA di Rende, (Centro Ricerche per l’Olivicoltura Olearia) noto per la competenza dei suoi tecnici. Chi supera le analisi é sottoposto ad altri fasi eliminatorie che si concluderanno con la finale. Qui, tecnici di più nazioni, nomineranno i migliori oli.
La prima edizione del campionato del mondo dell’extravergine si è tenuta a Shanghai, qui il concorso è stato ammesso come evento del EXPO’ Internazionale 2010 ed è stato ospitato nel Padiglione Italiano. I risultati sono stati sorprendenti: la qualità degli oli è stata altissima premiando molti oli provenienti dall’estero, ma pur sempre da nazioni dalla consolidata tradizione olivicola.
Le classifiche, come le altre notizie sulla passata edizione e su quella corrente, sono consultabili nel sito del campionato: www.champoliveoil.com.
I cinesi hanno mostrato dapprima curiosità, poi interesse, infatti una delegazione composta da circa 26 persone, autorità e imprenditori, si recherà in Italia il prossimo 8 ottobre per una visita in Calabria, sede del campionato, poi in altre regioni. Hanno voluto sapere tutto sull’olio di oliva, sicuramente provvederanno a corposi acquisti, e forse anche alla coltivazione dell’ulivo su grande scala.
La seconda edizione del campionato si terrà il 29 ottobre negli USA, in un famoso ristorante di New York vicino Times Square. In America l’olio di oliva è ben conosciuto, ultimamente vi sono stati concorsi che hanno punito pesantemente gli oli italiani, c’è molto da recuperare, a New York, e poi a San Francisco, si vorrebbe dimostrare che si è trattato di episodi.
Una scommessa, ma bisognava farla.
Il concorso si terrà sotto i riflettori delle Tv e testate giornalistiche, alla fine, dopo le designazioni, si procederà ad assaggi con il pubblico.
Le sezioni del concorso sono tre: Olio Extra vergine di Oliva; Olio Extra vergine d’oliva DOP; Olio Extra vergine d’oliva Biologico. La sezione bio è quella che ha dato maggiori soddisfazioni all’Italia e che attualmente provoca più interesse all’estero.
La difficile manifestazione si terrà proprio nella California che tanto severa si è dimostrata verso i nostri prodotti. L’incontro avverrà in un ristorante italiano della città californiana, centrale e conosciuto proprio per le numerose dimostrazioni di prodotti di eccellenza.
Nessuna somma è richiesta alle ditte partecipanti, le aziende ammesse dovranno semplicemente far pervenire a San Francisco i loro prodotti con i deplian aziendali.
Non si tratterà di un assaggio tradizionale, si farà verificare come un piatto si spaghetti condito solo con l’olio giusto possa cambiare aspetto radicalmente, così come una semplice bistecca cotta alla griglia con l’olio adeguato, diffonda profumi ed odori di campo.
Maggiori informazioni su: www.champoliveoil.com
giovedì 15 settembre 2011
Olio meno di 6 euro? Impossibile!
Una confezione da litro di un buon olio extra vergine di oliva, prodotto al 100% con olive italiane, non potrebbe costare – secondo un’indagine Unaprol - mediamente al consumo, sullo scaffale di un supermercato, meno di 6 euro.
Il rilevamento del prezzo è stato effettuato dall’osservatorio economico dell’Unaprol nell’ambito dell’attività di monitoraggio cofinanziata da Unione Europea e Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, nell’ambito del Reg. CE 867/08
I prezzi si riferiscono all’ultima settimana di agosto di un chilo di olio extra vergine di oliva convenzionale sulla piazza di Bari, allo stato sfuso, franco azienda deposito produttore - merce nuda, iva esclusa.
A determinare il prezzo finale al consumo concorrono diversi fattori. Si parte dagli attuali 3,50 € il chilo per un buon olio extra vergine già lavorato e disponibile per la vendita in un frantoio. Al prezzo di base, vanno aggiunti i costi di confezionamento per bottiglia, etichetta ed etichettatura, tappo, imballaggio, trasporto, quantificabili in 0,74 €.
Seguono, poi, altre 0,76 € per i costi di commercializzazione. Sono quelli che comprendono le spese di marketing: annunci, messaggi pubblicitari, grafica e di distribuzione alla rete vendite. Concorre, infine, a determinare il prezzo finale della singola confezione il ricarico del punto vendita, quantificato, quest’ultimo, in 0,62 € a bottiglia. Si raggiunge, così, considerando come punto di partenza la cifra di 5,62 € quale costo unitario di un chilo di olio extra vergine di oliva – cui va aggiunta l’Iva del quattro per cento. Si ottiene, quindi, un prezzo finale che arriva a sfiorare i 6,00 €.
Questi – rileva l’Unaprol – rappresentano solo i costi fissi, senza margini di profitto o di extra profitto, che un’azienda deve sostenere per presentare sul mercato il proprio prodotto. E’ quindi facile immaginare che il prezzo al consumo sia leggermente superiore, dovendo aggiungere ai quasi 6,00 €, gli utili aziendali.
Ma come può il consumatore difendersi nella giungla dei prezzi? Le leggi attualmente in vigore aiutano ad individuare l’origine del prodotto. Un consiglio è quello di leggere attentamente le etichette. Attenzione, però, ai messaggi pubblicitari ingannevoli. Meglio scegliere aziende che non hanno paura di farsi identificare dai consumatori. In genere sono quelle più conosciute sul mercato. Molto spesso le aziende serie inseriscono il loro numero verde e forniscono indicazioni su che tipo di olio extra vergine è imbottigliato. Se si tratta, per esempio, di una miscela, se il prodotto è 100% made in Italy, o, se si tratta di un olio DOP. In questo caso, il prezzo del prodotto è superiore, proprio a garanzia dell’identificazione territoriale e della tracciabilità del prodotto.
Altre informazioni, utili per orientare una scelta all’acquisto, sono le indicazioni chimico-fisiche riguardanti il contenuto di acido oleico, polifenoli e vitamine.
Oggi però sullo scaffale si trovano oli a 1,90 / 2,50 € come è possibile se facendo quattro calcoli si evince il contrario? Paradosso, gli italiani spendono più per l’automobile che per la salute. Un chilo d’olio sintetico per il motore dell’auto costa mediamente tra i 5 e i 15 € al kg.
Il rilevamento del prezzo è stato effettuato dall’osservatorio economico dell’Unaprol nell’ambito dell’attività di monitoraggio cofinanziata da Unione Europea e Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, nell’ambito del Reg. CE 867/08
I prezzi si riferiscono all’ultima settimana di agosto di un chilo di olio extra vergine di oliva convenzionale sulla piazza di Bari, allo stato sfuso, franco azienda deposito produttore - merce nuda, iva esclusa.
A determinare il prezzo finale al consumo concorrono diversi fattori. Si parte dagli attuali 3,50 € il chilo per un buon olio extra vergine già lavorato e disponibile per la vendita in un frantoio. Al prezzo di base, vanno aggiunti i costi di confezionamento per bottiglia, etichetta ed etichettatura, tappo, imballaggio, trasporto, quantificabili in 0,74 €.
Seguono, poi, altre 0,76 € per i costi di commercializzazione. Sono quelli che comprendono le spese di marketing: annunci, messaggi pubblicitari, grafica e di distribuzione alla rete vendite. Concorre, infine, a determinare il prezzo finale della singola confezione il ricarico del punto vendita, quantificato, quest’ultimo, in 0,62 € a bottiglia. Si raggiunge, così, considerando come punto di partenza la cifra di 5,62 € quale costo unitario di un chilo di olio extra vergine di oliva – cui va aggiunta l’Iva del quattro per cento. Si ottiene, quindi, un prezzo finale che arriva a sfiorare i 6,00 €.
Questi – rileva l’Unaprol – rappresentano solo i costi fissi, senza margini di profitto o di extra profitto, che un’azienda deve sostenere per presentare sul mercato il proprio prodotto. E’ quindi facile immaginare che il prezzo al consumo sia leggermente superiore, dovendo aggiungere ai quasi 6,00 €, gli utili aziendali.
Ma come può il consumatore difendersi nella giungla dei prezzi? Le leggi attualmente in vigore aiutano ad individuare l’origine del prodotto. Un consiglio è quello di leggere attentamente le etichette. Attenzione, però, ai messaggi pubblicitari ingannevoli. Meglio scegliere aziende che non hanno paura di farsi identificare dai consumatori. In genere sono quelle più conosciute sul mercato. Molto spesso le aziende serie inseriscono il loro numero verde e forniscono indicazioni su che tipo di olio extra vergine è imbottigliato. Se si tratta, per esempio, di una miscela, se il prodotto è 100% made in Italy, o, se si tratta di un olio DOP. In questo caso, il prezzo del prodotto è superiore, proprio a garanzia dell’identificazione territoriale e della tracciabilità del prodotto.
Altre informazioni, utili per orientare una scelta all’acquisto, sono le indicazioni chimico-fisiche riguardanti il contenuto di acido oleico, polifenoli e vitamine.
Oggi però sullo scaffale si trovano oli a 1,90 / 2,50 € come è possibile se facendo quattro calcoli si evince il contrario? Paradosso, gli italiani spendono più per l’automobile che per la salute. Un chilo d’olio sintetico per il motore dell’auto costa mediamente tra i 5 e i 15 € al kg.
Fonte: Unaprol
martedì 13 settembre 2011
APOR Informa: Bollettino settimanale di informazione fitopatologica (n. 10.
L'APOR Soc. Cooperativa, nell'ambito del Reg. Ce. 867/08 - Azione 3a - 3° annualità -Miglioramento della Qualità dell’Olio e delle Olive da Mensa – assistenza tecnica in olivicoltura, pubblica settimanalmente il "Bollettino Settimanale di Informazione Fitopatologica".
Il bollettino, relativo alla fascia tirrenica della piana di Gioia Tauro, fornisce informazioni sullo stato delle infestazioni dei parassiti dell'olivo e dispensa consigli fitopatologici sulla scorta delle osservazioni effettuate nelle aziende monitorate.
Il bollettino pubblicato oggi, il numero 10 della serie, si riferisce alla settimana che andrà dal 13/09/2011 al 20/09/2011 e precisa che, in considerazione della bassissima infestazione attiva di Bactrocera oleae - Mosca dell'Olivo - (uova e larve presenti nelle olive), non è necessario eseguire al momento alcun intervento con insetticidi ad azione larvicida e adulticida, in quanto nelle varietà di olive da olio l’intervento si giustifica solo al superamento della soglia di intervento.
Dr Antonio G. Lauro
domenica 11 settembre 2011
SenzaimbrOLIO: nuovo appuntamento UNAPROL a Bari.
La tutela del vero olio extravergine di oliva italiano e la tracciabilità dell’origine del prodotto sono un valore da preservare dalle frodi. In occasione della Fiera del Levante di Bari, Martedì 13 settembre ’11, alle ore 10, L’Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano e Il Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari discuteranno di questi temi e presenteranno alla stampa ed ai consumatori il decalogo per fare acquisti consapevoli: 10 buoni motivi per non sbagliare e un programma di intesa per una comune azione antifrode.
Il programma di "senzaimbrolio"
Contributi Introduttivi:
Col. t. SFP Maurizio Delli Santi - Comandante Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari - Nuclei Antifrodi Carabinieri
Ranieri Filo della Torre - Direttore generale UNAPROL
Moderatore: Michele Bungaro Giornalista
Relazioni:
Cap. Vincenzo Ferrara - Comandante Nucleo Antifrodi Carabinieri Salerno
La tutela della qualità dell’olio extravergine di oliva e la lotta alle frodi
Maurizio Servili -Dipartimento Scienze economiche estimative sezione tecnologie e biotecnologie degli alimenti
Università di Perugia
Caratterizzazione di un modello di gestione e controllo per il rispetto delle norme di autenticità e qualità dell’olio di oliva
Interventi:
Sen. Colomba Mongiello - Commissione Agricoltura Senato della Repubblica
Dario Stefàno - Assessore Risorse Agroalimentari Regione Puglia
Massimo Gargano - Presidente Unaprol Consorzio Olivicolo Italiano
Conclusioni:
On. PAOLO RUSSO - Presidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati
L'invito
Dr Antonio G. Lauro
Il programma di "senzaimbrolio"
Contributi Introduttivi:
Col. t. SFP Maurizio Delli Santi - Comandante Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari - Nuclei Antifrodi Carabinieri
Ranieri Filo della Torre - Direttore generale UNAPROL
Moderatore: Michele Bungaro Giornalista
Relazioni:
Cap. Vincenzo Ferrara - Comandante Nucleo Antifrodi Carabinieri Salerno
La tutela della qualità dell’olio extravergine di oliva e la lotta alle frodi
Maurizio Servili -Dipartimento Scienze economiche estimative sezione tecnologie e biotecnologie degli alimenti
Università di Perugia
Caratterizzazione di un modello di gestione e controllo per il rispetto delle norme di autenticità e qualità dell’olio di oliva
Interventi:
Sen. Colomba Mongiello - Commissione Agricoltura Senato della Repubblica
Dario Stefàno - Assessore Risorse Agroalimentari Regione Puglia
Massimo Gargano - Presidente Unaprol Consorzio Olivicolo Italiano
Conclusioni:
On. PAOLO RUSSO - Presidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati
L'invito
Dr Antonio G. Lauro
venerdì 9 settembre 2011
Stefania Bivone a Miss Italia: una "Sinopolese" Doc in finale.
Sarà Stefania Bivone, 18 anni di Sinopoli (RC), a difendere i colori calabresi alla finale dell'edizione 2011 di Miss Italia.
La "Miss" Stefania Bivone, bellezza calabrese, oltre a gareggiare con i colori della Calabria, porterà in finale a Montecatini Terme anche il simbolo della sua terra: l'olivo.
Già l'olivo, perché Stefania proviene da una terra, quella di Sinopoli, fino a ieri nota "solamente" per il suo ottimo olio extravergine di oliva che se ne ricava dalla varietà autoctona, la "Sinopolese", appunto.
Quindi in gara, sul palco di Montecatini, vi sarà una ragazza cresciuta tra gli olivi calabresi; una ragazza, anzi una Miss tutta acqua e sapone, e si vede. Ma un sapone "speciale", rigorosamente preparato con l'olio extravergine di oliva della sua Sinopolese.
Per aiutare Stefania nel suo sogno e per far conoscere all'Italia la Calabria migliore, occorre "televotarla".
I numeri? Da telefono fisso basta comporre il numero 894 424 digitando poi 18 o da cellulare con un SMS al numero 47 84 785 scrivendo il numero 18.
Ricordo che, per ogni turno di votazione, si può votare Stefania Bivone n. 18 massimo 5 volte.
In bocca al lupo a Stefania,
Antonio
La "Miss" Stefania Bivone, bellezza calabrese, oltre a gareggiare con i colori della Calabria, porterà in finale a Montecatini Terme anche il simbolo della sua terra: l'olivo.
Già l'olivo, perché Stefania proviene da una terra, quella di Sinopoli, fino a ieri nota "solamente" per il suo ottimo olio extravergine di oliva che se ne ricava dalla varietà autoctona, la "Sinopolese", appunto.
Quindi in gara, sul palco di Montecatini, vi sarà una ragazza cresciuta tra gli olivi calabresi; una ragazza, anzi una Miss tutta acqua e sapone, e si vede. Ma un sapone "speciale", rigorosamente preparato con l'olio extravergine di oliva della sua Sinopolese.
Per aiutare Stefania nel suo sogno e per far conoscere all'Italia la Calabria migliore, occorre "televotarla".
I numeri? Da telefono fisso basta comporre il numero 894 424 digitando poi 18 o da cellulare con un SMS al numero 47 84 785 scrivendo il numero 18.
Ricordo che, per ogni turno di votazione, si può votare Stefania Bivone n. 18 massimo 5 volte.
In bocca al lupo a Stefania,
Antonio
lunedì 5 settembre 2011
ASSOPROLI Informa: Bollettino settimanale di informazione fitopatologica.
L'ASSOPROLI, nell'ambito del Reg. Ce. 867/08 - Azione 3a - 3° annualità - Miglioramento della Qualità dell’Olio e delle Olive da Mensa – assistenza tecnica in olivicoltura, pubblica settimanalmente il "Bollettino Settimanale di Informazione Fitopatologica".
Il bollettino, relativo alla provincia di COSENZA, fornisce informazioni sullo stato delle infestazioni dei parassiti dell'olivo e dispensa consigli fitopatologici sulla scorta delle osservazioni effettuate nelle aziende monitorate.
Il bollettino pubblicato oggi si riferisce alla settimana che andrà dal 02/09/2011 al 08/09/2011 e precisa che, vista l'infestazione attiva di Bactrocera oleae - Mosca dell'Olivo - (uova e larve presenti nelle olive max 8%), negli oliveti da olio non è necessario eseguire al momento alcun intervento con insetticidi ad azione larvicida e adulticida, in quanto nelle varietà di olive da olio l’intervento si giustifica solo al superamento della soglia di intervento.
Discorso diverso per gli oliveti da mensa, nei quali si consiglia di effettuare interventi antiparassitari con prodotti a base di "Fosmet", "Dimetoato" o "Imidacloprid" (oliveti convenzionali). Negli oliveti condotti col metodo dell'agricoltura biologica si consiglia di usare il principio attivo "Spinosad" o i prodotti previsti dal Reg. (CE) n. 889/2008 allegato II. In tutti i casi, rispettare sempre le dosi di etichetta ed i tempi di carenza.
Dr Antonio G. Lauro
In allegato il "Bollettino Fitosanitario":
Il bollettino, relativo alla provincia di COSENZA, fornisce informazioni sullo stato delle infestazioni dei parassiti dell'olivo e dispensa consigli fitopatologici sulla scorta delle osservazioni effettuate nelle aziende monitorate.
Il bollettino pubblicato oggi si riferisce alla settimana che andrà dal 02/09/2011 al 08/09/2011 e precisa che, vista l'infestazione attiva di Bactrocera oleae - Mosca dell'Olivo - (uova e larve presenti nelle olive max 8%), negli oliveti da olio non è necessario eseguire al momento alcun intervento con insetticidi ad azione larvicida e adulticida, in quanto nelle varietà di olive da olio l’intervento si giustifica solo al superamento della soglia di intervento.
Discorso diverso per gli oliveti da mensa, nei quali si consiglia di effettuare interventi antiparassitari con prodotti a base di "Fosmet", "Dimetoato" o "Imidacloprid" (oliveti convenzionali). Negli oliveti condotti col metodo dell'agricoltura biologica si consiglia di usare il principio attivo "Spinosad" o i prodotti previsti dal Reg. (CE) n. 889/2008 allegato II. In tutti i casi, rispettare sempre le dosi di etichetta ed i tempi di carenza.
Dr Antonio G. Lauro
In allegato il "Bollettino Fitosanitario":
APOR Informa: Bollettino settimanale di informazione fitopatologica (n. 9).
L'APOR Soc. Cooperativa, nell'ambito del Reg. Ce. 867/08 - Azione 3a - 3° annualità -Miglioramento della Qualità dell’Olio e delle Olive da Mensa – assistenza tecnica in olivicoltura, pubblica settimanalmente il "Bollettino Settimanale di Informazione Fitopatologica".
Il bollettino, relativo alla fascia tirrenica della piana di Gioia Tauro, fornisce informazioni sullo stato delle infestazioni dei parassiti dell'olivo e dispensa consigli fitopatologici sulla scorta delle osservazioni effettuate nelle aziende monitorate.
Il bollettino pubblicato oggi, il numero 9 della serie, si riferisce alla settimana che andrà dal 05/09/2011 al 12/09/2011 e precisa che, in considerazione dell'assenza di infestazione attiva di Bactrocera oleae - Mosca dell'Olivo - (uova e larve presenti nelle olive), non è necessario eseguire al momento alcun intervento con insetticidi ad azione larvicida e adulticida, in quanto nelle varietà di olive da olio l’intervento si giustifica solo al superamento della soglia di intervento.
Dr Antonio G. Lauro
In allegato il "Bollettino Settimanale di Informazione Fitopatologica":
domenica 4 settembre 2011
Sedute di assaggio certificate, a settembre con l'UMAO.
Dal 12 al 17 settembre con orario 9,00 – 13,00 tutti i giorni, si effettueranno, nella Sala Panel Regionale presso l’UMAO le 20 sedute di valutazione sensoriale finalizzate al conseguimento dell’attestato necessario per l’iscrizione nell’Elenco Nazionale dei Tecnici ed Esperti degli Oli d’Oliva Vergini secondo quanto previsto dalla dall’allegato XII del Reg. CEE n. 2568/1991
Informazioni ed iscrizioni presso la sede di Via Ardeatina, 524 00178 Roma, c/o I.TA.S. "Garibaldi"
U.M.A.O. fisso 065193980 - Paola Fioravanti 3355398548 - Gabriella Ciofetta 3387643470
ass.umao@libero.it
Dr Antonio G. Lauro
Informazioni ed iscrizioni presso la sede di Via Ardeatina, 524 00178 Roma, c/o I.TA.S. "Garibaldi"
U.M.A.O. fisso 065193980 - Paola Fioravanti 3355398548 - Gabriella Ciofetta 3387643470
ass.umao@libero.it
Dr Antonio G. Lauro
venerdì 2 settembre 2011
Torna ad Uggiano la “Gran festa del pane e dell’olio”.
Fra le novità la presenza dei quattro Comuni “gemellati” con la comunità di Uggiano La Chiesa. Ospite Osnart Shperling, rappresentante della cooperativa di donne israeliane "Sindyanna of Galilee"
UGGIANO LA CHIESA - L’amministrazione comunale di Uggiano La Chiesa, in collaborazione con le associazioni nazionali “Città dell’olio” e “Città del pane”, Apt Lecce e Aprol Lecce, organizza sabato 3 e domenica 4 settembre la “Gran festa del pane e dell’olio 2011”, col patrocinio della Provincia di Lecce e della Regione Puglia. Una manifestazione che rientra nella programmazione estiva del Comune guidato dal sindaco Salvatore Piconese, il quale è anche vice coordinatore regionale e responsabile delle province di Lecce, Brindisi e Taranto per l’associazione “Città dell’olio”.
L’evento intende valorizzare e promuove il sistema agroalimentare locale, in particolare la panificazione e la produzione olearia di Uggiano e della frazione di Casamassella, che rappresenta ancora oggi una risorsa fondamentale per l’intera economia cittadina. Quest’anno parteciperanno i quattro Comuni “gemellati” con la comunità di Uggiano La Chiesa: Cerchiara di Calabria (Cosenza), Fossacesia (Chieti), Ostra Vetere (Ancona) e Lugo di Vicenza (Vicenza). In più, saranno ospiti con una propria delegazione e un proprio stand espositivo: la Provincia di Foggia e i comuni di Andria, Bitritto, Canosa di Puglia, Giovinazzo, Ruvo di Puglia, Trinitapoli, Mattinata, Martano, Otranto e Presicce.
Fra gli ospiti, Osnart Shperling, rappresentante della cooperativa di donne israeliane “Sindyanna of Galilee” aderente al progetto “Olivo, pace e sviluppo nel Mediterraneo –Percorsi di economia solidale tra Puglia, Palestina e Israele”. Inoltre, il programma prevede: sabato 3 settembre, alle 10, la riunione del coordinamento regionale delle “Città dell’Olio” presso la sala del Palazzo Marchesale di Casamassella; alle 11, la prova dimostrativa di assaggio olio a cura dell’Aprol Lecce presso i giardini del Palazzo Marchesale di Casamassella; alle 18 il Convegno “Ulìa usciàna e dintorni: tra gusto e salute” presso la sala del Palazzo Marchesale di Casamassella con Dario Stefano, assessore regionale alle Politiche agroalimentari, Francesco Pacella, assessore provinciale al Marketing e al turismo, Francesco Guido, presidente Aprol Lecce e Perla Ferrari, specialista in medicina.
Infine alle 20.30 partirà il corteo nel centro storico con i sindaci e i gonfaloni dei Comuni partecipanti alla “Gran festa del pane e dell’olio”, accompagnati dalla vicepresidente della Regione Puglia Loredana Capone. Successivamente ci sarà la presentazione ufficiale delle foto delle Fogge (antichi granai del ‘600) rinvenute durante i lavori di ripavimentazione di Piazza Umberto I, seguirà poi l’apertura degli stand degustativi e il concerto di musica popolare degli Araneè. Nella serata di domenica 4 settembre si concluderà la manifestazione col concerto dei Controtempo.
La Gran festa del pane e dell’olio - dichiara il sindaco Piconese - è un’occasione importante per il settore agroalimentare locale e per due giorni la nostra città sarà simbolicamente il “capoluogo” del pane, dell’olio e della pace, poiché accanto a questi due prodotti, che esprimono l’identità del Mediterraneo, abbiamo inserito un percorso di scambio culturale e di solidarietà con alcuni comuni d’Italia e con i popoli del Mediterraneo, in particolare con la Palestina. Ciò – conclude - ha dato vita ad un nuovo rapporto politico-istituzionale che muove i suoi passi sulla via della fratellanza e dell’amicizia fra le diverse realtà locali”.
Fonte: lecceprima.it
UGGIANO LA CHIESA - L’amministrazione comunale di Uggiano La Chiesa, in collaborazione con le associazioni nazionali “Città dell’olio” e “Città del pane”, Apt Lecce e Aprol Lecce, organizza sabato 3 e domenica 4 settembre la “Gran festa del pane e dell’olio 2011”, col patrocinio della Provincia di Lecce e della Regione Puglia. Una manifestazione che rientra nella programmazione estiva del Comune guidato dal sindaco Salvatore Piconese, il quale è anche vice coordinatore regionale e responsabile delle province di Lecce, Brindisi e Taranto per l’associazione “Città dell’olio”.
L’evento intende valorizzare e promuove il sistema agroalimentare locale, in particolare la panificazione e la produzione olearia di Uggiano e della frazione di Casamassella, che rappresenta ancora oggi una risorsa fondamentale per l’intera economia cittadina. Quest’anno parteciperanno i quattro Comuni “gemellati” con la comunità di Uggiano La Chiesa: Cerchiara di Calabria (Cosenza), Fossacesia (Chieti), Ostra Vetere (Ancona) e Lugo di Vicenza (Vicenza). In più, saranno ospiti con una propria delegazione e un proprio stand espositivo: la Provincia di Foggia e i comuni di Andria, Bitritto, Canosa di Puglia, Giovinazzo, Ruvo di Puglia, Trinitapoli, Mattinata, Martano, Otranto e Presicce.
Fra gli ospiti, Osnart Shperling, rappresentante della cooperativa di donne israeliane “Sindyanna of Galilee” aderente al progetto “Olivo, pace e sviluppo nel Mediterraneo –Percorsi di economia solidale tra Puglia, Palestina e Israele”. Inoltre, il programma prevede: sabato 3 settembre, alle 10, la riunione del coordinamento regionale delle “Città dell’Olio” presso la sala del Palazzo Marchesale di Casamassella; alle 11, la prova dimostrativa di assaggio olio a cura dell’Aprol Lecce presso i giardini del Palazzo Marchesale di Casamassella; alle 18 il Convegno “Ulìa usciàna e dintorni: tra gusto e salute” presso la sala del Palazzo Marchesale di Casamassella con Dario Stefano, assessore regionale alle Politiche agroalimentari, Francesco Pacella, assessore provinciale al Marketing e al turismo, Francesco Guido, presidente Aprol Lecce e Perla Ferrari, specialista in medicina.
Infine alle 20.30 partirà il corteo nel centro storico con i sindaci e i gonfaloni dei Comuni partecipanti alla “Gran festa del pane e dell’olio”, accompagnati dalla vicepresidente della Regione Puglia Loredana Capone. Successivamente ci sarà la presentazione ufficiale delle foto delle Fogge (antichi granai del ‘600) rinvenute durante i lavori di ripavimentazione di Piazza Umberto I, seguirà poi l’apertura degli stand degustativi e il concerto di musica popolare degli Araneè. Nella serata di domenica 4 settembre si concluderà la manifestazione col concerto dei Controtempo.
La Gran festa del pane e dell’olio - dichiara il sindaco Piconese - è un’occasione importante per il settore agroalimentare locale e per due giorni la nostra città sarà simbolicamente il “capoluogo” del pane, dell’olio e della pace, poiché accanto a questi due prodotti, che esprimono l’identità del Mediterraneo, abbiamo inserito un percorso di scambio culturale e di solidarietà con alcuni comuni d’Italia e con i popoli del Mediterraneo, in particolare con la Palestina. Ciò – conclude - ha dato vita ad un nuovo rapporto politico-istituzionale che muove i suoi passi sulla via della fratellanza e dell’amicizia fra le diverse realtà locali”.
Fonte: lecceprima.it
giovedì 1 settembre 2011
Lecce: un percorso alla guida all’assaggio dell’olio extra vergine di oliva.
In occasione dell’ottava edizione della “SETTIMANA DELLA CULTURA SALENTINA ED EUROMEDITERRANEA” che si sta tenendo in questi giorni a Lecce dal 29 agosto al 4 settembre,
“Un percorso alla guida all’assaggio dell’olio extra vergine di oliva”.
La conduzione del percorso sarà guidata dall’Oleologo Francesco Caricato, Direttore della Casa dell’Olivo, in Collaborazione con il Capo Panel del Consorzio D.O.P. Terra d’Otranto Gianni Lezzi.
Il luogo: il gazebo allestito nella piazzetta prospiciente l’accesso all’anfiteatro romano.
Domani venerdì 2 settembre alle ore 19.00 la durata sarà di circa due ore.
In degustazione due oli Salentini D.O.P. Terra d’Otranto, e un olio Toscano, “Un confronto territoriale”.
Il percorso è gratuito ed aperto a tutti per un massimo di trenta partecipanti, è obbligatoria la preiscrizione o via mail: segreteria@casadellolivo.it o ai seguenti numeri telefonici 346.3751412 / 328.1236385
“Un percorso alla guida all’assaggio dell’olio extra vergine di oliva”.
La conduzione del percorso sarà guidata dall’Oleologo Francesco Caricato, Direttore della Casa dell’Olivo, in Collaborazione con il Capo Panel del Consorzio D.O.P. Terra d’Otranto Gianni Lezzi.
Il luogo: il gazebo allestito nella piazzetta prospiciente l’accesso all’anfiteatro romano.
Domani venerdì 2 settembre alle ore 19.00 la durata sarà di circa due ore.
In degustazione due oli Salentini D.O.P. Terra d’Otranto, e un olio Toscano, “Un confronto territoriale”.
Il percorso è gratuito ed aperto a tutti per un massimo di trenta partecipanti, è obbligatoria la preiscrizione o via mail: segreteria@casadellolivo.it o ai seguenti numeri telefonici 346.3751412 / 328.1236385
Fonte: Casa dellOlivo
mercoledì 31 agosto 2011
Corso idoneità fisiologica all'assaggio di olio vergine di oliva.
Qual'è l'iter procedurale e quali corsi frequentare per diventare "assaggiatore" di olio? Queste le domande che sempre più spesso giungono al nostro blog PrimOlio, al punto che la relativa pagina "Corsi per assaggiatori olio vergine di oliva" è la più visitata del sito.
Per cercare di colmare questo vuoto la rubrica pubblicata alla pagina "Corsi per assaggiatori olio vergine di oliva." offre, con puntualità, le informazioni relative ai prossimi corsi per assaggiatore di olio "Anno 2011".
Innanzitutto, vi è da precisare che esiste "un solo livello" di corso di formazione (il termine "livello" è stato mutuato dall'analogo corso per assaggiatori di vino), chiamato "corso per l'ottenimento dell'idoneità fisiologica all'assaggio di oli vergini di oliva", che conferisce ai partecipanti, che frequentano il corso e superano le quattro prove selettive, il titolo di "assaggiatore di olio vergine di oliva". Ricordiamo che il corso, per essere valido, deve essere autorizzato dalla Regione o Provincia autonoma competente per territorio e diretto da un Capo Panel. Questa attestazione, da sola, non basta per concludere la parte "burocratica" dell'iter per diventare assaggiatori di olio. A questa attestazione ne va aggiunta una seconda, ottenuta frequentando venti sedute certificate di assaggio di olio (cosiddetto "corso di secondo livello"), tenute da un Capo Panel nei modi e nei tempi previsti dalla normativa vigente.
Ed è solo a questo punto che "l'assaggiatore provetto", avrà i requisiti necessari per l'iscrizione nell’Elenco nazionale di tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extravergini (legge 3 agosto 1998, n. 313), ma non di certo l'esperienza necessaria per partecipare ai lavori di certificazione di un panel. Si è detto prima che questa è la parte burocratica, e poco tecnica, dell'iter procedurale per diventare assaggiatore; infatti, sia il corso, sia le sedute certificate, forniranno solamente le "prime competenze" al novello assaggiatore il quale dovrà, nel tempo, affinare la tecnica dell'assaggio nel corso delle "auspicabili" e "continue" sedute di allenamento (certificate o meno), dirette da esperti del settore e da capi panel con esperienza internazionale.
Ma ecco le prossime date:
Marche
Ente organizzatore: Regione Siciliana, Assessorato Risorse Agricole e Alimentari UOS Olivicoltura e Colture - Dipartimento Demetra, Università degli Studi di Palermo.
Collaborazione: Dipartimento di Scienze degli Alimenti - Università degli Studi di Perugia - Dipartimento Scienze degli Alimenti e dell’Ambiente - Università degli Studi di Messina.
Date: 9, 10, 16, 17, 23 e 24 settembre 2011
Sede del corso: Dipartimento Demetra, Università degli Studi di Palermo.
Numero massimo partecipanti: 20 (corso riservato agli studenti regolarmente iscritti ai corsi di Laurea e di Laurea Magistrale della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Palermo).
Informazioni: Sig.ra Rosalia Valenti (clasegr@unipa.it).
Costo: n.d..
Regione Calabria.
Organizzazione: ASPROL Cosenza, Via Piave 3
Collaborazione: CALAB/CCIAA Cosenza
Date: 1, 2, 3, 8, 9, 10, 15, 16, 17, 22 settembre 2011
Sede del corso: CALAB Azienda Speciale CCIAA Cosenza, Via Pianette - Montalto Uffugo (CS)
Ente Certificatore: CALAB/CCIAA
Numero massimo partecipanti: 25
Informazioni: info@asprolcosenza.it
Costo: n.d..
Dr Antonio G. Lauro
Per cercare di colmare questo vuoto la rubrica pubblicata alla pagina "Corsi per assaggiatori olio vergine di oliva." offre, con puntualità, le informazioni relative ai prossimi corsi per assaggiatore di olio "Anno 2011".
Sala Panel Stazione Sperimentale Oli e Grassi |
Ed è solo a questo punto che "l'assaggiatore provetto", avrà i requisiti necessari per l'iscrizione nell’Elenco nazionale di tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extravergini (legge 3 agosto 1998, n. 313), ma non di certo l'esperienza necessaria per partecipare ai lavori di certificazione di un panel. Si è detto prima che questa è la parte burocratica, e poco tecnica, dell'iter procedurale per diventare assaggiatore; infatti, sia il corso, sia le sedute certificate, forniranno solamente le "prime competenze" al novello assaggiatore il quale dovrà, nel tempo, affinare la tecnica dell'assaggio nel corso delle "auspicabili" e "continue" sedute di allenamento (certificate o meno), dirette da esperti del settore e da capi panel con esperienza internazionale.
Ma ecco le prossime date:
Marche
Organizzazione/Coordinamento: O.L.E.A. – Delegazione di Ascoli Piceno - Fermo
Promotori: Delegazione di Ascoli Piceno e Fermo
Data e orario: 3 settembre 2011 – 1 Seduta certificata – ore 18.00
Luogo: Offida (AP) via Roma presso la Chiesa Santa Maria Della Rocca
Manifestazione: “Di Vino in Vino”
Esperto/i Assaggiatore/i responsabile/i: Esperti - O.L.E.A.
Info e contatti: (prenotazioni entro il 2 settembre 2011)
Delegato O.L.E.A. Tiziano Aleandri n. 339 8230594 oppure olioaleandri@tiscali.it
Numero massimo patecipanti: 25
Promotori: Delegazione di Ascoli Piceno e Fermo
Data e orario: 3 settembre 2011 – 1 Seduta certificata – ore 18.00
Luogo: Offida (AP) via Roma presso la Chiesa Santa Maria Della Rocca
Manifestazione: “Di Vino in Vino”
Esperto/i Assaggiatore/i responsabile/i: Esperti - O.L.E.A.
Info e contatti: (prenotazioni entro il 2 settembre 2011)
Delegato O.L.E.A. Tiziano Aleandri n. 339 8230594 oppure olioaleandri@tiscali.it
Numero massimo patecipanti: 25
O.L.E.A. – Organizzazione Laboratorio Esperti Assaggiatori
Sede Legale : c/o I.T.A.S. – Via Caprile, 1 – 61100 Pesaro – IT
Sede Operativa: Via Campanella, 1 – 61032 Fano (PU)
segreteria@olea.info - marabeciani@libero.it 3387798125
N.B.: Per la partecipazione alle Sedute Certificate è richiesto il pagamento di €. 10 per i Soci OLEA e €. 20 per i Non Soci, a titolo di contributo organizzativo. La stessa è tuttavia aperta, gratuitamente o con un piccolo contributo, se richiesto, anche ai Soci OLEA già iscritti all’Elenco degli Esperti, ai fini dell’addestramento.
Regione Sicilia.
Sede Legale : c/o I.T.A.S. – Via Caprile, 1 – 61100 Pesaro – IT
Sede Operativa: Via Campanella, 1 – 61032 Fano (PU)
segreteria@olea.info - marabeciani@libero.it 3387798125
N.B.: Per la partecipazione alle Sedute Certificate è richiesto il pagamento di €. 10 per i Soci OLEA e €. 20 per i Non Soci, a titolo di contributo organizzativo. La stessa è tuttavia aperta, gratuitamente o con un piccolo contributo, se richiesto, anche ai Soci OLEA già iscritti all’Elenco degli Esperti, ai fini dell’addestramento.
Regione Sicilia.
Ente organizzatore: Regione Siciliana, Assessorato Risorse Agricole e Alimentari UOS Olivicoltura e Colture - Dipartimento Demetra, Università degli Studi di Palermo.
Collaborazione: Dipartimento di Scienze degli Alimenti - Università degli Studi di Perugia - Dipartimento Scienze degli Alimenti e dell’Ambiente - Università degli Studi di Messina.
Date: 9, 10, 16, 17, 23 e 24 settembre 2011
Sede del corso: Dipartimento Demetra, Università degli Studi di Palermo.
Numero massimo partecipanti: 20 (corso riservato agli studenti regolarmente iscritti ai corsi di Laurea e di Laurea Magistrale della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Palermo).
Informazioni: Sig.ra Rosalia Valenti (clasegr@unipa.it).
Costo: n.d..
Regione Calabria.
Organizzazione: ASPROL Cosenza, Via Piave 3
Collaborazione: CALAB/CCIAA Cosenza
Date: 1, 2, 3, 8, 9, 10, 15, 16, 17, 22 settembre 2011
Sede del corso: CALAB Azienda Speciale CCIAA Cosenza, Via Pianette - Montalto Uffugo (CS)
Ente Certificatore: CALAB/CCIAA
Numero massimo partecipanti: 25
Informazioni: info@asprolcosenza.it
Costo: n.d..
Dr Antonio G. Lauro
martedì 30 agosto 2011
Settembre 2011: le date degli eventi mondiali sull'olio extravergine di oliva.
Nuovo post dedicato agli eventi che si svolgeranno, in Italia e nel mondo, e coinvolgeranno il settore olio di oliva.
Le informazioni sono state reperite dal sito web "The Olive Oil Source", testata riconosciuta internazionalmente come una delle risorse internet più complete che offre informazioni su tutto ciò che riguarda l'olio extravergine di oliva (web: www.oliveoilsource.com mail: info@oliveoilsource.com).
Le informazioni sono state reperite dal sito web "The Olive Oil Source", testata riconosciuta internazionalmente come una delle risorse internet più complete che offre informazioni su tutto ciò che riguarda l'olio extravergine di oliva (web: www.oliveoilsource.com mail: info@oliveoilsource.com).
Ecco le date degli eventi che coinvolgeranno il complesso ed affascinante mondo dell'olio di oliva nel mese di SETTEMBRE 2011 (link in lingua inglese): www.oliveoilsource.com
Dr Antonio G. Lauro
lunedì 29 agosto 2011
APOR Informa: Bollettino settimanale di informazione fitopatologica (n. 8).
L'APOR Soc. Cooperativa, nell'ambito del Reg. Ce. 867/08 - Azione 3a - 3° annualità -Miglioramento della Qualità dell’Olio e delle Olive da Mensa – assistenza tecnica in olivicoltura, pubblica settimanalmente il "Bollettino Settimanale di Informazione Fitopatologica".
Il bollettino, relativo alla fascia tirrenica della piana di Gioia Tauro, fornisce informazioni sullo stato delle infestazioni dei parassiti dell'olivo e dispensa consigli fitopatologici sulla scorta delle osservazioni effettuate nelle aziende monitorate.
Il bollettino pubblicato oggi, il numero 8 della serie, si riferisce alla settimana che andrà dal 31/08/2011 al 06/09/2011 e precisa che, in considerazione dell'assenza di infestazione attiva di Bactrocera oleae - Mosca dell'Olivo - (uova e larve presenti nelle olive), non è necessario eseguire al momento alcun intervento con insetticidi ad azione larvicida e adulticida, in quanto nelle varietà di olive da olio l’intervento si giustifica solo al superamento della soglia di intervento.
Dr Antonio G. Lauro
In allegato il "Bollettino Settimanale di Informazione Fitopatologica":
Info: http://www.apor.eu/ - Tel. 0966/55790 - info@coop-apor.com
Corso idoneità fisiologica all'assaggio di olio vergine di oliva.
Qui di seguito le informazioni relative ai prossimi corsi per assaggiatore di olio "Anno 2011".
Ente organizzatore: Regione Siciliana, Assessorato Risorse Agricole e Alimentari UOS Olivicoltura e Colture - Dipartimento Demetra, Università degli Studi di Palermo.
Collaborazione: Dipartimento di Scienze degli Alimenti - Università degli Studi di Perugia - Dipartimento Scienze degli Alimenti e dell’Ambiente - Università degli Studi di Messina.
Date: 9, 10, 16, 17, 23 e 24 SETTEMBRE 2011
Sede del corso: Dipartimento Demetra, Università degli Studi di Palermo.
Numero massimo partecipanti: 20 (corso riservato agli studenti regolarmente iscritti ai corsi di Laurea e di Laurea Magistrale della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Palermo).
Informazioni: Sig.ra Rosalia Valenti (clasegr@unipa.it).
Costo: n.d..
Dr Antonio G. Lauro
Ente organizzatore: Regione Siciliana, Assessorato Risorse Agricole e Alimentari UOS Olivicoltura e Colture - Dipartimento Demetra, Università degli Studi di Palermo.
Collaborazione: Dipartimento di Scienze degli Alimenti - Università degli Studi di Perugia - Dipartimento Scienze degli Alimenti e dell’Ambiente - Università degli Studi di Messina.
Date: 9, 10, 16, 17, 23 e 24 SETTEMBRE 2011
Sede del corso: Dipartimento Demetra, Università degli Studi di Palermo.
Numero massimo partecipanti: 20 (corso riservato agli studenti regolarmente iscritti ai corsi di Laurea e di Laurea Magistrale della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Palermo).
Informazioni: Sig.ra Rosalia Valenti (clasegr@unipa.it).
Costo: n.d..
Dr Antonio G. Lauro
sabato 27 agosto 2011
ASSOPROLI Informa: Bollettino settimanale di informazione fitopatologica.
L'ASSOPROLI, nell'ambito del Reg. Ce. 867/08 - Azione 3a - 3° annualità - Miglioramento della Qualità dell’Olio e delle Olive da Mensa – assistenza tecnica in olivicoltura, pubblica settimanalmente il "Bollettino Settimanale di Informazione Fitopatologica".
Il bollettino, relativo alla provincia di COSENZA, fornisce informazioni sullo stato delle infestazioni dei parassiti dell'olivo e dispensa consigli fitopatologici sulla scorta delle osservazioni effettuate nelle aziende monitorate.
Il bollettino pubblicato oggi si riferisce alla settimana che andrà dal 26/08/2011 al 01/09/2011 e precisa che, vista l'infestazione attiva di Bactrocera oleae - Mosca dell'Olivo - (uova e larve presenti nelle olive max 7%), negli oliveti da olio non è necessario eseguire al momento alcun intervento con insetticidi ad azione larvicida e adulticida, in quanto nelle varietà di olive da olio l’intervento si giustifica solo al superamento della soglia di intervento.
Discorso diverso per gli oliveti da mensa, nei quali si consiglia di effettuare interventi antiparassitari con prodotti a base di "Fosmet", "Dimetoato" o "Imidacloprid" (oliveti convenzionali). Negli oliveti condotti col metodo dell'agricoltura biologica si consiglia di usare il principio attivo "Spinosad" o i prodotti previsti dal Reg. (CE) n. 889/2008 allegato II. In tutti i casi, rispettare sempre le dosi di etichetta ed i tempi di carenza.
Dr Antonio G. Lauro
In allegato il "Bollettino Fitosanitario":
Il bollettino, relativo alla provincia di COSENZA, fornisce informazioni sullo stato delle infestazioni dei parassiti dell'olivo e dispensa consigli fitopatologici sulla scorta delle osservazioni effettuate nelle aziende monitorate.
Il bollettino pubblicato oggi si riferisce alla settimana che andrà dal 26/08/2011 al 01/09/2011 e precisa che, vista l'infestazione attiva di Bactrocera oleae - Mosca dell'Olivo - (uova e larve presenti nelle olive max 7%), negli oliveti da olio non è necessario eseguire al momento alcun intervento con insetticidi ad azione larvicida e adulticida, in quanto nelle varietà di olive da olio l’intervento si giustifica solo al superamento della soglia di intervento.
Discorso diverso per gli oliveti da mensa, nei quali si consiglia di effettuare interventi antiparassitari con prodotti a base di "Fosmet", "Dimetoato" o "Imidacloprid" (oliveti convenzionali). Negli oliveti condotti col metodo dell'agricoltura biologica si consiglia di usare il principio attivo "Spinosad" o i prodotti previsti dal Reg. (CE) n. 889/2008 allegato II. In tutti i casi, rispettare sempre le dosi di etichetta ed i tempi di carenza.
Dr Antonio G. Lauro
In allegato il "Bollettino Fitosanitario":
Info: http://www.assoprolicosenza.it/public/?page_id=175 - Tel. 0984/22561 - info@assoprolicosenza.it
venerdì 26 agosto 2011
Regione Abruzzo: bollettino settimanale n. 18
REGIONE ABRUZZO - SERVIZIO AREA TERRITORIALE TERAMO – U.T.O. CORROPOLI
Via Nazario Sauro, 27 – 64100 Teramo – tel.: 0861 245610 – fax: 0861 248795
Via S. Giuseppe, 23 – 64013 Corropoli – tel.: 0861 808261 – fax: 0861 1998248
e-mail: lucqueg@arssa-mail.it
Anche in questa settimana prosegue per tutte le varietà la fase di accrescimento di II stadio delle olive.
Mosca: I monitoraggi dell’insetto denotano, a dispetto delle alte temperature del periodo, una certa vivacità e variabilità più evidente sulla fascia costiera e collina litoranea.
I rilievi effettuati sui campioni di olive da olio confermano, come per la scorsa settimana, livelli di infestazione che solo in alcuni casi, in particolare lungo la fascia costiera e sulla collina litoranea, ha portato a valori prossimi al superamento della soglia di intervento; viceversa sulle olive da mensa si manifestano notevoli fori d’uscita, esiti d’infezioni pregresse.
Si ricorda che la soglia di intervento per le olive da olio è pari al 10-15 % di infestazione attiva (sommatoria di uova e larve).
Ricordiamo, inoltre, che le alte temperature del periodo, superiori a 32°C, determinano una notevole mortalità delle larve ed un conseguente arresto dell’attività riproduttiva degli adulti e dello sviluppo delle uova.
Al momento quindi, grazie anche alle alte temperature che persisteranno anche nei prossimi giorni, non si prevedono interventi sulle varietà da olio, mentre sulle olive da mensa, qualora di recente non ancora trattate restano valide le indicazioni dello scorso bollettino.
Si raccomanda sempre che, per una corretta valutazione del livello di infestazione e per stabilire quindi la necessità o meno del trattamento, è indispensabile effettuare il controllo diretto delle olive.
Per un corretto campionamento occorre prele vare 100 olive prese a caso da almeno 10 piante sparse nell’oliveto, preferibilmente sulla parte di chioma esposta a sud.
I campioni prelevati possono essere sottoposti ai Centri di Difesa dell’ARSSA così come alle Associazioni Olivicole Regionali che collaborano anche quest’anno per il comprensorio (APPO, CAPO, LARO e LAPOAM).
Dr Antonio G. Lauro
Via Nazario Sauro, 27 – 64100 Teramo – tel.: 0861 245610 – fax: 0861 248795
Via S. Giuseppe, 23 – 64013 Corropoli – tel.: 0861 808261 – fax: 0861 1998248
e-mail: lucqueg@arssa-mail.it
BOLLETTINO SETTIMANALE di DIFESA INTEGRATA
redatto secondo le Norme Tecniche di Difesa Colture 2011 della Regione Abruzzo
Provincia di Teramo
N° 18 del 23 agosto 2011
Bollettino Olivoredatto secondo le Norme Tecniche di Difesa Colture 2011 della Regione Abruzzo
Provincia di Teramo
N° 18 del 23 agosto 2011
Anche in questa settimana prosegue per tutte le varietà la fase di accrescimento di II stadio delle olive.
Mosca: I monitoraggi dell’insetto denotano, a dispetto delle alte temperature del periodo, una certa vivacità e variabilità più evidente sulla fascia costiera e collina litoranea.
I rilievi effettuati sui campioni di olive da olio confermano, come per la scorsa settimana, livelli di infestazione che solo in alcuni casi, in particolare lungo la fascia costiera e sulla collina litoranea, ha portato a valori prossimi al superamento della soglia di intervento; viceversa sulle olive da mensa si manifestano notevoli fori d’uscita, esiti d’infezioni pregresse.
Si ricorda che la soglia di intervento per le olive da olio è pari al 10-15 % di infestazione attiva (sommatoria di uova e larve).
Ricordiamo, inoltre, che le alte temperature del periodo, superiori a 32°C, determinano una notevole mortalità delle larve ed un conseguente arresto dell’attività riproduttiva degli adulti e dello sviluppo delle uova.
Al momento quindi, grazie anche alle alte temperature che persisteranno anche nei prossimi giorni, non si prevedono interventi sulle varietà da olio, mentre sulle olive da mensa, qualora di recente non ancora trattate restano valide le indicazioni dello scorso bollettino.
Si raccomanda sempre che, per una corretta valutazione del livello di infestazione e per stabilire quindi la necessità o meno del trattamento, è indispensabile effettuare il controllo diretto delle olive.
Per un corretto campionamento occorre prele vare 100 olive prese a caso da almeno 10 piante sparse nell’oliveto, preferibilmente sulla parte di chioma esposta a sud.
I campioni prelevati possono essere sottoposti ai Centri di Difesa dell’ARSSA così come alle Associazioni Olivicole Regionali che collaborano anche quest’anno per il comprensorio (APPO, CAPO, LARO e LAPOAM).
Dr Antonio G. Lauro
Olio e fiori: a Lucinasco incontro di Confagricoltura.
Sabato 27 agosto a Lucinasco, paese dell'entroterra ligure decantato come 'un mare di verde a due passi dal mare', si svolgerà un incontro organizzato dai giovani di Confagricoltura tra due delle realtà piu' importanti per il nostro entroterra e per il futuro dei giovani: l'olivicoltura e la floricoltura. Un connubio mare e monti da riscoprire e prendere come esempio per le nuove generazioni.
Lucinasco, paese famoso per la tradizione secolare olivicola e rinomato per il suo pregiato olio extravergine (cultivar taggiasca) farà da cornice a questo incontro al quale parteciperanno i giovani dell’ANGA da sempre in prima linea per promuovere e approfondire tematiche legate all'agricoltura, al ricambio generazionale e alla salvaguardia dell' ambiente e dell'entroterra ligure. L'incontro è voluto e promosso dall'imprenditrice agricola ANGA, Cristina Armato.
Lucinasco, paese famoso per la tradizione secolare olivicola e rinomato per il suo pregiato olio extravergine (cultivar taggiasca) farà da cornice a questo incontro al quale parteciperanno i giovani dell’ANGA da sempre in prima linea per promuovere e approfondire tematiche legate all'agricoltura, al ricambio generazionale e alla salvaguardia dell' ambiente e dell'entroterra ligure. L'incontro è voluto e promosso dall'imprenditrice agricola ANGA, Cristina Armato.
giovedì 25 agosto 2011
Si dice "ulivo" o "olivo"?
Riportiamo il testo integrale di un articolo apparso tempo fa sul web e a firma di Matilde Paoli dell'Accademia della Crusca.
Si dice "ulivo" o "olivo"?
Consultando il TLIO Tesoro della Lingua Italiana delle Origini, ovvero il vocabolario storico dell’italiano antico, basato sull’intera documentazione disponibile, dall’Indovinello veronese fino ai testi della fine del Trecento, al lemma olivo (significativamente scelto dai curatori dell’opera) possiamo verificare che fino dalle origini l’italiano aveva a disposizione per indicare l’“albero del genere Olea, coltivato per la produzione di olio” entrambe le forme maschili olivo e ulivo, accanto alle femminili corrispondenti oliva e uliva, più coerenti con l’uso latino del femminile per indicare l’albero. A prescindere dal genere, le due forme in o- ed u- iniziale sono attestate in documenti datati a partire dalla seconda metà del XIII secolo, olivi nel 1257 e ulivi nel 1292, entrambi in testi fiorentini; più rilevante la differenza nella quantità delle attestazioni (cinque per olivo e tredici per ulivo) e per l’area di provenienza dei testi: fiorentina e genericamente toscana per ulivo, fiorentina, senese, aretina, bolognese e genericamente emiliana per olivo; il femminile uliva ha sei attestazioni, sempre in testi toscani fino al Petrarca, mentre oliva trova la prima di otto attestazioni in un documento lombardo del 1274, e poi in testi di provenienza lucchese, siciliana, pisana, perugina, veneta e romana. A fianco di oliva e uliva compare, anche se in misura minore auliva, attestato in un documento bolognese, in uno siracusano e infine in uno napoletano.
Per quel che riguarda le denominazioni del frutto dell’olivo, la situazione pare praticamente sovrapponibile, con oliva accanto a uliva, ma mentre uliva trova una testimonianza in Ricette mediche toscane del XIII secolo, le prime attestazioni di oliva risalgono al XIV secolo; anche in questo caso si affianca la forma auliva (e aulivo), che come annota Pär Larson che ha curato la voce del TLIO, “sarà probabilmente un sicilianismo (benché tale forma dittongata compaia già nei documenti latini toscani del sec. VIII)”.
Per la tradizione delle due forme nella letteratura abbiamo a disposizione il corpus della Biblioteca italiana, interrogabile anche per fasce cronologiche: dalla consultazione risulta una continua alternanza nell’uso delle due forme con periodi in cui olivo risulta più usato, come nel ’500, secolo in cui si pone la questione della lingua nazionale, ed altri di sostanziale equilibrio; solo nell’800, secolo che vede la riproposizione del toscano/fiorentino come lingua nazionale, si ha un aumento appena sensibile delle frequenze di ulivo; il ’900 riporta nettamente in vantaggio olivo: se Pascoli mostra ancora una distribuzione quasi equivalente, il senese Federigo Tozzi opta decisamente per la forma in o-. Per quel che riguarda oliva e uliva, la differenza resta sempre a favore della prima forma, con una differenza rilevante nel ’500, fino ad una situazione di apparente equilibrio nell’800; nel ’900 solo il Pascoli, all’interno del corpus considerato, ha ancora uliva.
Il percorso delle due forme attraverso la lessicografia mostra nelle prime due edizioni del Vocabolario degli Accademici della Crusca il solo lemma ulivo, ampiamente attestato dai grandi autori trecenteschi (da Dante a Villani), mentre oliva compare accanto a uliva fin dal 1612; dalla terza edizione i due lemmi sono trattati singolarmente ed è rilevante notare che la quinta edizione (1923) annota ulivo come forma popolare. Il Nòvo vocabolario della lingua italiana secondo l’uso di Firenze (Firenze, Cellini, 1870-1897), lo strumento con cui, all’indomani dell’unità, si proponeva il fiorentino come base della lingua nazionale, registra sia ulivo che olivo, ma la trattazione del lemma è sotto ulivo, e benché non vi sia alcuna notazione su differenze d’uso, nelle definizioni è sempre usato ulivo; anche per oliva il rimando della trattazione è a uliva.
Il Nuovo dizionario universale della lingua italiana di Policarpo Petrocchi (Milano, Treves 1902) non fa alcuna distinzione fra olivo e ulivo, mentre per il frutto uliva è “più comune” di oliva; però la trattazione completa è sotto le forme inizianti per o-. Le edizioni dello ZINGARELLI - a partire dal 1917 (Milano, Bietti e Reggiani) - hanno la trattazione del lemma a oliva e olivo, senza che si diano mai notazioni sull’uso; altrettanto accade per i principali dizionari sincronici dei nostri giorni, con la sola eccezione del GRADIT che registra ulivo come variante di uso comune, mentre olivo è glossato come “di alto uso”, cioè fa parte di quel nucleo di lessico ad alta frequenza che costituisce la base della comunicazione scritta o parlata; uliva è letterario, mentre oliva è tra i lemmi classificati come fondamentali, quel gruppo di vocaboli che costituiscono circa il 90% delle occorrenze lessicali dei testi scritti o parlati. A partire dal 1995, il termine Ulivo (con la maiuscola) assume anche l’accezione di ‘raggruppamento politico del centrosinistra’, che introduce un nuovo elemento nella dinamica del rapporto tra le due varianti, registrato dalla lessicografia contemporanea: dall’edizione 2002 dello ZINGARELLI la trattazione passa sotto ulivo, con l’aggiunta della nuova accezione; lo stesso accade per il DISC dall’edizione 2004; mentre il Devoto Oli nell’edizione 2004/2005, continua a trattare il lemma sotto olivo, aggiungendo al rimando la nuova accezione sotto ulivo.
Per ciò che riguarda i lessici tecnici, sia per quelli riguardanti l’agricoltura che per quelli riguardanti la botanica, si nota il passaggio da ulivo a olivo: se nel Vocabolario di agricoltura di Eugenio Canevazzi del 1892 (Rocca San Casciano, Cappelli) alla voce olivo (e oliva) si rimanda a ulivo per la trattazione del lemma, il Dizionario di agricoltura, diretto da Alfonso Carena del 1956-1957 (Torino, UTET), presenta soltanto olivo; così, mentre nella seconda edizione del 1825 del Dizionario botanico italiano di Ottaviano Targioni Tozzetti (Firenze, Guglielmo Piatti) ulivo, uliva hanno la trattazione del lemma, nel Lessico di botanica dell’Editrice La Scuola (Brescia, 1979) troviamo solo olivo, anche se, a testimoniare la persistenza dell’uso oscillante, il successivo Dizionario di botanica della Rizzoli (Milano 1984) ha a lemma “olivo o ulivo” “oliva o uliva”, benché compaiano solo le forme con o- nelle definizioni
Oltre alla tradizione letteraria e lessicografica, per queste forme in particolare, occorre considerare anche quella relativa alle sacre scritture, spesso veicolo di forme arcaiche proprio in virtù della sacralità attribuita alla parola. Nella liturgia cattolica del periodo pasquale, durante le celebrazioni vengono letti ai fedeli due brani dal Vangelo secondo Marco in cui compare il toponimo Monte degli Ulivi: “E quando si avvicinarono a Gerusalemme, a Betfage e Betania, vicino al Monte degli Ulivi ...” (Mc 11,1, La Bibbia concordata, a cura della Società biblica italiana, Milano, A. Mondadori, 1969 3a ed.) ed anche: “E, dopo aver recitato l’inno, uscirono verso il Monte degli Ulivi” (Mc 14, 26, Ibid.). D’altra parte dal Vecchio testamento nel racconto della fine del diluvio universale (Genesi 8, 11, Ibid.) proviene il sintagma, esteso a contesti profani e diffuso nell’uso comune, ramoscello d’olivo, che per quanto presenti o- iniziale nell’edizione citata della Bibbia, resiste nell’uso con la u- (9.430 occorrenze documentate da Google per ramoscello d'ulivo contro le 2.570 per ramoscello d'olivo). Un’altra espressione veicolata dalla liturgia cattolica è Orto degli ulivi, presente nella denominazione ufficiale Gesù in agonia nell’Orto degli ulivi, data alla prima stazione della Via Crucis (Via Crucis - Secolo XX Archivio Casa Generalizia S.V.D.- Roma); e si ricorda ancora che per Domenica delle palme è usata anche la denominazione Domenica degli ulivi (registrata a partire dalla IV edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca), assai diffusa a livello dialettale soprattutto in Italia settentrionale e in Toscana (cfr AIS IV 776), ma anche nell’uso corrente (492 occorrenze in rete di contro alle 32 di Domenica degli olivi).
Una ulteriore considerazione da fare è che la coltivazione dell’olivo è diffusa ampiamente in tutto il territorio nazionale, quindi la terminologia relativa in lingua non può prescindere dal rapporto che si instaura con le varietà regionali e locali, in quanto, come scrive Annalisa Nesi, “Il lessico tecnico delle attività tradizionali (agricoltura, pesca, cura del bosco, ecc.) appartiene alle diverse varietà dialettali presenti sul nostro territorio ed ha nella lingua italiana gradi diversi di standardizzazione”(CaLiTraT - Un progetto sulla cultura del castagno in Toscana con sviluppi interregionali, in Circolazione d'idee, libri, uomini e culture, in corso di stampa, pp. 241-258: 242). In particolare per quel che riguarda la Toscana ulivo è voce tradizionale dell’intera regione (Teresa Poggi Salani la mette tra i toscanismi citati nel suo La Toscana); parallelamente uliva, forma quasi del tutto scomparsa in lingua, era, come si può constatare consultando ALTWeb, la banca dati che rende disponibile in rete il patrimonio lessicale raccolto dall’Atlante Lessicale Toscano, ancora fortemente radicata a livello locale nell’espressione (rac)cogliere/raccattare l’ulive, anche nell’uso dei più giovani fino agli anni ’80 del secolo scorso. Per il panorama nazionale, sulla base dei dati dell’AIS relativi alla carta 1353 del volume VII ‘L’oliva, Le olive’ e al Cp. della stessa ‘L’olivo’, si può affermare che Veneto, Trentino, buona parte della Sardegna, e la porzione settentrionale del Lazio, hanno le forme in o-, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia hanno auliva, aulivo (anche nelle forme aliva o avuliva) e la restante parte della penisola ha uliva, ulivo.
Per ciò che riguarda l’uso standard corrente un sondaggio sul materiale proposto in rete mostra nei siti delle università, del CNR, di istituti scientifici in genere, l’impiego quasi esclusivo di olivo; così anche nel sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (anche se risulta che il Ministro Paolo De Castro usò ulivo in un suo discorso del 12 luglio 2007), mentre in quello del Corpo forestale dello Stato si mostra un uso oscillante; lo stesso si può rilevare nei testi delle Normative Regionali inerenti alle coltivazioni o nei Bollettini fitosanitari regionali (resiste per esempio, seppur minoritaria, la variante in u- in mosca, tignola, carie dell’ulivo). Ancora oscillazione fra le due forme si rileva nei settori legati ad ambienti specifici (vivai, giardini botanici, riviste di giardinaggio, aziende legate al mondo agricolo), in piena coerenza con l’affermazione di Nesi riportata sopra, anche se sembra potersi cogliere in generale un vantaggio a favore di olivo, specialmente in siti di rilevanza nazionale, come quello del CNO, Consorzio Nazionale degli Olivicoltori, che sembra avere solo olivo. Ulivo, ed anche uliveto (familiare come denominazione di una famosa acqua minerale), sembrano invece preferiti per le denominazioni di agriturismi, alberghi, villaggi turistici e ristoranti, probabilmente per la capacità delle forme tradizionali di evocare atmosfere di altri tempi che paiono garantire una migliore “qualità della vita”; d’altra parte oliveto sembra ricevere impulso dalla presenza in toponimi prestigiosi quali il Monte Oliveto Maggiore dell’omonima abbazia in provincia di Siena e soprattutto il Monte Oliveto di Palestina. Uliva pare quasi del tutto scomparso dall’uso in lingua, anche per l’affermazione esclusiva di oliva nel sintagma olio di oliva che costituisce l’etichetta imposta dalla normativa al prodotto: significativa la denominazione commerciale Olio d’Uliva di un olio toscano, immediatamente seguita, per rispetto delle normative inerenti al settore, dalla dicitura “olio extravergine di oliva”.
Concludendo, sembra che ulivo, col derivato uliveto, oltre che in Toscana, resista, non tanto nell’uso letterario contemporaneo orientato verso olivo, ma in ambiti tecnici e normativi, più che scientifici, e nell’uso comune, sostenuto dalla diffusione nelle varietà dialettali di una parte della penisola, dal suo impiego nella liturgia cattolica e più recentemente dalla comparsa della nuova accezione legata alla vita politica nazionale; d’altra parte è evidente che olivo, sostenuto dal parallelismo con oliva, ormai esclusivo fuori di Toscana, già maggioritario pressoché in tutti i settori, è destinato a diffondersi sempre più, come testimoniano le forme derivate olivicoltore, olivicoltura, creazioni del XX secolo (DELI), che praticamente non prevedono la variante in u.
Per approfondimenti
• AIS K. Jaberg - J. Jud, Sprach- und Sachatlas Italiens und der Südschweiz, Zofingen, Ringier & Co., 1928-1940
• Atlante Lessicale Toscano (ALT-Web)
• Biblioteca Italiana, Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
• T. Poggi Salani, La Toscana, in L’italiano delle regioni Lingua nazionale e identità regionali, a cura di F. Bruni, Torino, UTET 1992, pp. 402-450
• TLIO Tesoro della Lingua Italiana delle Origini
A cura di Matilde Paoli - Redazione Consulenza Linguistica Accademia della Crusca
Palmi (RC), Scoglio dell'ulivo... o olivo? |
Consultando il TLIO Tesoro della Lingua Italiana delle Origini, ovvero il vocabolario storico dell’italiano antico, basato sull’intera documentazione disponibile, dall’Indovinello veronese fino ai testi della fine del Trecento, al lemma olivo (significativamente scelto dai curatori dell’opera) possiamo verificare che fino dalle origini l’italiano aveva a disposizione per indicare l’“albero del genere Olea, coltivato per la produzione di olio” entrambe le forme maschili olivo e ulivo, accanto alle femminili corrispondenti oliva e uliva, più coerenti con l’uso latino del femminile per indicare l’albero. A prescindere dal genere, le due forme in o- ed u- iniziale sono attestate in documenti datati a partire dalla seconda metà del XIII secolo, olivi nel 1257 e ulivi nel 1292, entrambi in testi fiorentini; più rilevante la differenza nella quantità delle attestazioni (cinque per olivo e tredici per ulivo) e per l’area di provenienza dei testi: fiorentina e genericamente toscana per ulivo, fiorentina, senese, aretina, bolognese e genericamente emiliana per olivo; il femminile uliva ha sei attestazioni, sempre in testi toscani fino al Petrarca, mentre oliva trova la prima di otto attestazioni in un documento lombardo del 1274, e poi in testi di provenienza lucchese, siciliana, pisana, perugina, veneta e romana. A fianco di oliva e uliva compare, anche se in misura minore auliva, attestato in un documento bolognese, in uno siracusano e infine in uno napoletano.
Scoglio dell'ulivo (particolare) |
Per la tradizione delle due forme nella letteratura abbiamo a disposizione il corpus della Biblioteca italiana, interrogabile anche per fasce cronologiche: dalla consultazione risulta una continua alternanza nell’uso delle due forme con periodi in cui olivo risulta più usato, come nel ’500, secolo in cui si pone la questione della lingua nazionale, ed altri di sostanziale equilibrio; solo nell’800, secolo che vede la riproposizione del toscano/fiorentino come lingua nazionale, si ha un aumento appena sensibile delle frequenze di ulivo; il ’900 riporta nettamente in vantaggio olivo: se Pascoli mostra ancora una distribuzione quasi equivalente, il senese Federigo Tozzi opta decisamente per la forma in o-. Per quel che riguarda oliva e uliva, la differenza resta sempre a favore della prima forma, con una differenza rilevante nel ’500, fino ad una situazione di apparente equilibrio nell’800; nel ’900 solo il Pascoli, all’interno del corpus considerato, ha ancora uliva.
Il percorso delle due forme attraverso la lessicografia mostra nelle prime due edizioni del Vocabolario degli Accademici della Crusca il solo lemma ulivo, ampiamente attestato dai grandi autori trecenteschi (da Dante a Villani), mentre oliva compare accanto a uliva fin dal 1612; dalla terza edizione i due lemmi sono trattati singolarmente ed è rilevante notare che la quinta edizione (1923) annota ulivo come forma popolare. Il Nòvo vocabolario della lingua italiana secondo l’uso di Firenze (Firenze, Cellini, 1870-1897), lo strumento con cui, all’indomani dell’unità, si proponeva il fiorentino come base della lingua nazionale, registra sia ulivo che olivo, ma la trattazione del lemma è sotto ulivo, e benché non vi sia alcuna notazione su differenze d’uso, nelle definizioni è sempre usato ulivo; anche per oliva il rimando della trattazione è a uliva.
Il Nuovo dizionario universale della lingua italiana di Policarpo Petrocchi (Milano, Treves 1902) non fa alcuna distinzione fra olivo e ulivo, mentre per il frutto uliva è “più comune” di oliva; però la trattazione completa è sotto le forme inizianti per o-. Le edizioni dello ZINGARELLI - a partire dal 1917 (Milano, Bietti e Reggiani) - hanno la trattazione del lemma a oliva e olivo, senza che si diano mai notazioni sull’uso; altrettanto accade per i principali dizionari sincronici dei nostri giorni, con la sola eccezione del GRADIT che registra ulivo come variante di uso comune, mentre olivo è glossato come “di alto uso”, cioè fa parte di quel nucleo di lessico ad alta frequenza che costituisce la base della comunicazione scritta o parlata; uliva è letterario, mentre oliva è tra i lemmi classificati come fondamentali, quel gruppo di vocaboli che costituiscono circa il 90% delle occorrenze lessicali dei testi scritti o parlati. A partire dal 1995, il termine Ulivo (con la maiuscola) assume anche l’accezione di ‘raggruppamento politico del centrosinistra’, che introduce un nuovo elemento nella dinamica del rapporto tra le due varianti, registrato dalla lessicografia contemporanea: dall’edizione 2002 dello ZINGARELLI la trattazione passa sotto ulivo, con l’aggiunta della nuova accezione; lo stesso accade per il DISC dall’edizione 2004; mentre il Devoto Oli nell’edizione 2004/2005, continua a trattare il lemma sotto olivo, aggiungendo al rimando la nuova accezione sotto ulivo.
Per ciò che riguarda i lessici tecnici, sia per quelli riguardanti l’agricoltura che per quelli riguardanti la botanica, si nota il passaggio da ulivo a olivo: se nel Vocabolario di agricoltura di Eugenio Canevazzi del 1892 (Rocca San Casciano, Cappelli) alla voce olivo (e oliva) si rimanda a ulivo per la trattazione del lemma, il Dizionario di agricoltura, diretto da Alfonso Carena del 1956-1957 (Torino, UTET), presenta soltanto olivo; così, mentre nella seconda edizione del 1825 del Dizionario botanico italiano di Ottaviano Targioni Tozzetti (Firenze, Guglielmo Piatti) ulivo, uliva hanno la trattazione del lemma, nel Lessico di botanica dell’Editrice La Scuola (Brescia, 1979) troviamo solo olivo, anche se, a testimoniare la persistenza dell’uso oscillante, il successivo Dizionario di botanica della Rizzoli (Milano 1984) ha a lemma “olivo o ulivo” “oliva o uliva”, benché compaiano solo le forme con o- nelle definizioni
Oltre alla tradizione letteraria e lessicografica, per queste forme in particolare, occorre considerare anche quella relativa alle sacre scritture, spesso veicolo di forme arcaiche proprio in virtù della sacralità attribuita alla parola. Nella liturgia cattolica del periodo pasquale, durante le celebrazioni vengono letti ai fedeli due brani dal Vangelo secondo Marco in cui compare il toponimo Monte degli Ulivi: “E quando si avvicinarono a Gerusalemme, a Betfage e Betania, vicino al Monte degli Ulivi ...” (Mc 11,1, La Bibbia concordata, a cura della Società biblica italiana, Milano, A. Mondadori, 1969 3a ed.) ed anche: “E, dopo aver recitato l’inno, uscirono verso il Monte degli Ulivi” (Mc 14, 26, Ibid.). D’altra parte dal Vecchio testamento nel racconto della fine del diluvio universale (Genesi 8, 11, Ibid.) proviene il sintagma, esteso a contesti profani e diffuso nell’uso comune, ramoscello d’olivo, che per quanto presenti o- iniziale nell’edizione citata della Bibbia, resiste nell’uso con la u- (9.430 occorrenze documentate da Google per ramoscello d'ulivo contro le 2.570 per ramoscello d'olivo). Un’altra espressione veicolata dalla liturgia cattolica è Orto degli ulivi, presente nella denominazione ufficiale Gesù in agonia nell’Orto degli ulivi, data alla prima stazione della Via Crucis (Via Crucis - Secolo XX Archivio Casa Generalizia S.V.D.- Roma); e si ricorda ancora che per Domenica delle palme è usata anche la denominazione Domenica degli ulivi (registrata a partire dalla IV edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca), assai diffusa a livello dialettale soprattutto in Italia settentrionale e in Toscana (cfr AIS IV 776), ma anche nell’uso corrente (492 occorrenze in rete di contro alle 32 di Domenica degli olivi).
Una ulteriore considerazione da fare è che la coltivazione dell’olivo è diffusa ampiamente in tutto il territorio nazionale, quindi la terminologia relativa in lingua non può prescindere dal rapporto che si instaura con le varietà regionali e locali, in quanto, come scrive Annalisa Nesi, “Il lessico tecnico delle attività tradizionali (agricoltura, pesca, cura del bosco, ecc.) appartiene alle diverse varietà dialettali presenti sul nostro territorio ed ha nella lingua italiana gradi diversi di standardizzazione”(CaLiTraT - Un progetto sulla cultura del castagno in Toscana con sviluppi interregionali, in Circolazione d'idee, libri, uomini e culture, in corso di stampa, pp. 241-258: 242). In particolare per quel che riguarda la Toscana ulivo è voce tradizionale dell’intera regione (Teresa Poggi Salani la mette tra i toscanismi citati nel suo La Toscana); parallelamente uliva, forma quasi del tutto scomparsa in lingua, era, come si può constatare consultando ALTWeb, la banca dati che rende disponibile in rete il patrimonio lessicale raccolto dall’Atlante Lessicale Toscano, ancora fortemente radicata a livello locale nell’espressione (rac)cogliere/raccattare l’ulive, anche nell’uso dei più giovani fino agli anni ’80 del secolo scorso. Per il panorama nazionale, sulla base dei dati dell’AIS relativi alla carta 1353 del volume VII ‘L’oliva, Le olive’ e al Cp. della stessa ‘L’olivo’, si può affermare che Veneto, Trentino, buona parte della Sardegna, e la porzione settentrionale del Lazio, hanno le forme in o-, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia hanno auliva, aulivo (anche nelle forme aliva o avuliva) e la restante parte della penisola ha uliva, ulivo.
Per ciò che riguarda l’uso standard corrente un sondaggio sul materiale proposto in rete mostra nei siti delle università, del CNR, di istituti scientifici in genere, l’impiego quasi esclusivo di olivo; così anche nel sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (anche se risulta che il Ministro Paolo De Castro usò ulivo in un suo discorso del 12 luglio 2007), mentre in quello del Corpo forestale dello Stato si mostra un uso oscillante; lo stesso si può rilevare nei testi delle Normative Regionali inerenti alle coltivazioni o nei Bollettini fitosanitari regionali (resiste per esempio, seppur minoritaria, la variante in u- in mosca, tignola, carie dell’ulivo). Ancora oscillazione fra le due forme si rileva nei settori legati ad ambienti specifici (vivai, giardini botanici, riviste di giardinaggio, aziende legate al mondo agricolo), in piena coerenza con l’affermazione di Nesi riportata sopra, anche se sembra potersi cogliere in generale un vantaggio a favore di olivo, specialmente in siti di rilevanza nazionale, come quello del CNO, Consorzio Nazionale degli Olivicoltori, che sembra avere solo olivo. Ulivo, ed anche uliveto (familiare come denominazione di una famosa acqua minerale), sembrano invece preferiti per le denominazioni di agriturismi, alberghi, villaggi turistici e ristoranti, probabilmente per la capacità delle forme tradizionali di evocare atmosfere di altri tempi che paiono garantire una migliore “qualità della vita”; d’altra parte oliveto sembra ricevere impulso dalla presenza in toponimi prestigiosi quali il Monte Oliveto Maggiore dell’omonima abbazia in provincia di Siena e soprattutto il Monte Oliveto di Palestina. Uliva pare quasi del tutto scomparso dall’uso in lingua, anche per l’affermazione esclusiva di oliva nel sintagma olio di oliva che costituisce l’etichetta imposta dalla normativa al prodotto: significativa la denominazione commerciale Olio d’Uliva di un olio toscano, immediatamente seguita, per rispetto delle normative inerenti al settore, dalla dicitura “olio extravergine di oliva”.
Concludendo, sembra che ulivo, col derivato uliveto, oltre che in Toscana, resista, non tanto nell’uso letterario contemporaneo orientato verso olivo, ma in ambiti tecnici e normativi, più che scientifici, e nell’uso comune, sostenuto dalla diffusione nelle varietà dialettali di una parte della penisola, dal suo impiego nella liturgia cattolica e più recentemente dalla comparsa della nuova accezione legata alla vita politica nazionale; d’altra parte è evidente che olivo, sostenuto dal parallelismo con oliva, ormai esclusivo fuori di Toscana, già maggioritario pressoché in tutti i settori, è destinato a diffondersi sempre più, come testimoniano le forme derivate olivicoltore, olivicoltura, creazioni del XX secolo (DELI), che praticamente non prevedono la variante in u.
Per approfondimenti
• AIS K. Jaberg - J. Jud, Sprach- und Sachatlas Italiens und der Südschweiz, Zofingen, Ringier & Co., 1928-1940
• Atlante Lessicale Toscano (ALT-Web)
• Biblioteca Italiana, Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
• T. Poggi Salani, La Toscana, in L’italiano delle regioni Lingua nazionale e identità regionali, a cura di F. Bruni, Torino, UTET 1992, pp. 402-450
• TLIO Tesoro della Lingua Italiana delle Origini
A cura di Matilde Paoli - Redazione Consulenza Linguistica Accademia della Crusca
mercoledì 24 agosto 2011
Regione Toscana: bollettino fitosanitario olivo.
Stato Fitosanitario OLIVO del 22-08-2011
La prima generazione di mosca delle olive è da considerarsi ormai conclusa in tutte le aree olivicole toscane. Nelle aree in cui sono segnalate nuove ovodeposizioni le temperature elevate degli ultimi giorni hanno determinato una elevata mortalità delle larve neonate pertanto questa settimana l’infestazione attiva risulta particolarmente bassa nella maggior parte della aree olivicole regionali. Nonostante viene segnalato il superamento della soglia di intervento del 10% nei punti di monitoraggio situati nelle seguenti località:
- Provincia di Firenze, Scandicci loc. San Martino Basso, Montespertoli loc. Fornacette, Capraia e Limite loc. Castra, Vinci vicinanze paese.
- Provincia di Prato, la soglia non è stata superata in nessuno dei territori comunali della provincia.
- Provincia di Pistoia, Lamporecchio loc. Palagina
- Provincia di Siena: soglia non è stata superata in nessuno dei territori comunali della provincia
- Provincia di Arezzo: Infestazione sotto soglia in tutta la provincia
- Provincia di Pisa, elevata mortalità naturale, la soglia non è stata superata in nessuno dei territori comunali della provincia
- Provincia di Lucca, elevata mortalità naturale, la soglia non è stata superata in nessuno dei territori comunali della provincia
- Provincia di Livorno, elevata mortalità naturale, la soglia non è stata superata in nessuno dei territori comunali della provincia.
- Provincia di Grosseto, Capalbio loc. Barucola, Strada Villa Pancia. Manciano loc. Marsiliana.
- Provincia di Massa Carrara: Dai dati rilevati risultano infestazioni superiori alla soglia di intervento nelle seguenti località: Capanne, Cerreto, La Serra. Nelle aree in cui l'infestazione è in atto è opportuno realizzare campionamenti per verificare il superamento della soglia del 10% di olive con infestazione attiva (uova, larve di prima e di seconda età). Dove è stata superata detta soglia, se non sono stati effettuati trattamnti nelle ultime due settimane, è opportuno realizzare un trattamento larvicida con Dimetoato, Phosmet, Imidacloprid OTeq . In agricoltura biologica dove le infestazioni sono in atto è consigliabile realizzare in intervento preventivo con rame, con caolino con Spintor Fly. Occorre valutare nei singoli casi la necessità di ripetere i trattamenti per mantenere la protezione delle drupe.
Fonte: Agroambiente.Info
La prima generazione di mosca delle olive è da considerarsi ormai conclusa in tutte le aree olivicole toscane. Nelle aree in cui sono segnalate nuove ovodeposizioni le temperature elevate degli ultimi giorni hanno determinato una elevata mortalità delle larve neonate pertanto questa settimana l’infestazione attiva risulta particolarmente bassa nella maggior parte della aree olivicole regionali. Nonostante viene segnalato il superamento della soglia di intervento del 10% nei punti di monitoraggio situati nelle seguenti località:
- Provincia di Firenze, Scandicci loc. San Martino Basso, Montespertoli loc. Fornacette, Capraia e Limite loc. Castra, Vinci vicinanze paese.
- Provincia di Prato, la soglia non è stata superata in nessuno dei territori comunali della provincia.
- Provincia di Pistoia, Lamporecchio loc. Palagina
- Provincia di Siena: soglia non è stata superata in nessuno dei territori comunali della provincia
- Provincia di Arezzo: Infestazione sotto soglia in tutta la provincia
- Provincia di Pisa, elevata mortalità naturale, la soglia non è stata superata in nessuno dei territori comunali della provincia
- Provincia di Lucca, elevata mortalità naturale, la soglia non è stata superata in nessuno dei territori comunali della provincia
- Provincia di Livorno, elevata mortalità naturale, la soglia non è stata superata in nessuno dei territori comunali della provincia.
- Provincia di Grosseto, Capalbio loc. Barucola, Strada Villa Pancia. Manciano loc. Marsiliana.
- Provincia di Massa Carrara: Dai dati rilevati risultano infestazioni superiori alla soglia di intervento nelle seguenti località: Capanne, Cerreto, La Serra. Nelle aree in cui l'infestazione è in atto è opportuno realizzare campionamenti per verificare il superamento della soglia del 10% di olive con infestazione attiva (uova, larve di prima e di seconda età). Dove è stata superata detta soglia, se non sono stati effettuati trattamnti nelle ultime due settimane, è opportuno realizzare un trattamento larvicida con Dimetoato, Phosmet, Imidacloprid OTeq . In agricoltura biologica dove le infestazioni sono in atto è consigliabile realizzare in intervento preventivo con rame, con caolino con Spintor Fly. Occorre valutare nei singoli casi la necessità di ripetere i trattamenti per mantenere la protezione delle drupe.
Fonte: Agroambiente.Info
martedì 23 agosto 2011
I consumatori spagnoli preferiscono l’olio extravergine di oliva più delicato.
Una ricerca evidenzia come i consumatori spagnoli preferiscano un extravergine meno amaro e meno piccante.
Esperti di analisi sensoriale hanno valutato la conoscenza generale dei consumatori spagnoli di olio vergine di oliva.
Dati recenti suggeriscono che la Spagna, a livello mondiale, è il maggior produttore ed esportatore di olio d'oliva. Oggi nel paese iberico ci sono oltre 30 denominazioni di origine protetta (DOP) di olio extravergine di oliva con un alto livello di qualità e di eccellenza.
Tuttavia, i consumatori spagnoli cosa conoscono dell'olio di oliva? Per rispondere a questa domanda, i ricercatori presso l'Istituto per la Ricerca e la Tecnologia (IRTA) in Catalogna hanno condotto uno studio per valutare il livello di conoscenza di questo ingrediente alimentare estratto dalle olive, considerando tanto gli aspetti sensoriali quanto la conoscenza oggettiva e soggettiva.
Dopo aver selezionato 400 consumatori di olio d'oliva, divisa tra Madrid e Barcellona, gli esperti hanno fatto partecipare gli intervistati ad una degustazione di 8 campioni di oli di oliva vergini nella valle dell'Ebro (Navarra, La Rioja, Aragona e Catalogna). Il profilo sensoriale di ogni campione, era stato definito in precedenza da un panel di dieci assaggiatori ufficiali (certificato ISO17025), secondo le norme del Consiglio Oleicolo Internazionale (COI) e dell'Unione europea.
Lluis Guerrero, IRTA, ricercatore capo dello studio, afferma che "i consumatori hanno dimostrato di differenziare i vari tipi di olio, preferendo quelli meno amari e piccanti. Tuttavia, essi non sono stati in grado di riconoscere i lievi difetti sensoriali che fanno la differenza tra un olio vergine di oliva e uno extravergine".
Secondo i risultati della ricerca, oltre il 25% degli intervistati non percepisce nè le differenze tra le varie tipologie di olio, nè gli aspetti che riguardano la loro qualità. Inoltre, lo spagnolo dà poca importanza alla conservazione del prodotto e gli eventuali difetti sensoriali dell’olio, dovuti alla distribuzione o alla cattiva conservazione in casa del prodotto, vengono attribuiti “esclusivamente” al produttore.
La ricerca ha inoltre evidenziato che la conoscenza oggettiva circa le caratteristiche nutrizionali dell’olio extravergine di oliva ha avuto un miglioramento significativo rispetto agli studi precedenti. “Per questo motivo, afferma Guerrero, è essenziale sviluppare ulteriormente le strategie di comunicazione e tutte le attività di formazione che promuovono la cultura del cibo tra la popolazione. Questo, conclude il ricercatore dell’IRTA, porterebbe a far aumentare la preferenza dei consumatori verso gli oli con un'alta qualità sensoriale e quindi potrà consentire a far aumentare la competitività delle piccole e medie imprese nei mercati di nicchia".
Dr Antonio G. Lauro
Esperti di analisi sensoriale hanno valutato la conoscenza generale dei consumatori spagnoli di olio vergine di oliva.
Dati recenti suggeriscono che la Spagna, a livello mondiale, è il maggior produttore ed esportatore di olio d'oliva. Oggi nel paese iberico ci sono oltre 30 denominazioni di origine protetta (DOP) di olio extravergine di oliva con un alto livello di qualità e di eccellenza.
Tuttavia, i consumatori spagnoli cosa conoscono dell'olio di oliva? Per rispondere a questa domanda, i ricercatori presso l'Istituto per la Ricerca e la Tecnologia (IRTA) in Catalogna hanno condotto uno studio per valutare il livello di conoscenza di questo ingrediente alimentare estratto dalle olive, considerando tanto gli aspetti sensoriali quanto la conoscenza oggettiva e soggettiva.
Dopo aver selezionato 400 consumatori di olio d'oliva, divisa tra Madrid e Barcellona, gli esperti hanno fatto partecipare gli intervistati ad una degustazione di 8 campioni di oli di oliva vergini nella valle dell'Ebro (Navarra, La Rioja, Aragona e Catalogna). Il profilo sensoriale di ogni campione, era stato definito in precedenza da un panel di dieci assaggiatori ufficiali (certificato ISO17025), secondo le norme del Consiglio Oleicolo Internazionale (COI) e dell'Unione europea.
Lluis Guerrero, IRTA, ricercatore capo dello studio, afferma che "i consumatori hanno dimostrato di differenziare i vari tipi di olio, preferendo quelli meno amari e piccanti. Tuttavia, essi non sono stati in grado di riconoscere i lievi difetti sensoriali che fanno la differenza tra un olio vergine di oliva e uno extravergine".
Secondo i risultati della ricerca, oltre il 25% degli intervistati non percepisce nè le differenze tra le varie tipologie di olio, nè gli aspetti che riguardano la loro qualità. Inoltre, lo spagnolo dà poca importanza alla conservazione del prodotto e gli eventuali difetti sensoriali dell’olio, dovuti alla distribuzione o alla cattiva conservazione in casa del prodotto, vengono attribuiti “esclusivamente” al produttore.
La ricerca ha inoltre evidenziato che la conoscenza oggettiva circa le caratteristiche nutrizionali dell’olio extravergine di oliva ha avuto un miglioramento significativo rispetto agli studi precedenti. “Per questo motivo, afferma Guerrero, è essenziale sviluppare ulteriormente le strategie di comunicazione e tutte le attività di formazione che promuovono la cultura del cibo tra la popolazione. Questo, conclude il ricercatore dell’IRTA, porterebbe a far aumentare la preferenza dei consumatori verso gli oli con un'alta qualità sensoriale e quindi potrà consentire a far aumentare la competitività delle piccole e medie imprese nei mercati di nicchia".
Dr Antonio G. Lauro
lunedì 22 agosto 2011
ASSOPROLI Informa: Bollettino settimanale di informazione fitopatologica.
L'ASSOPROLI, nell'ambito del Reg. Ce. 867/08 - Azione 3a - 3° annualità - Miglioramento della Qualità dell’Olio e delle Olive da Mensa – assistenza tecnica in olivicoltura, pubblica settimanalmente il "Bollettino Settimanale di Informazione Fitopatologica".
Il bollettino, relativo alla provincia di COSENZA, fornisce informazioni sullo stato delle infestazioni dei parassiti dell'olivo e dispensa consigli fitopatologici sulla scorta delle osservazioni effettuate nelle aziende monitorate.
Il bollettino pubblicato oggi si riferisce alla settimana che andrà dal 19/08/2011 al 25/08/2011 e precisa che, vista l'infestazione attiva di Bactrocera oleae - Mosca dell'Olivo - (uova e larve presenti nelle olive pari a 3-7%), negli oliveti da olio non è necessario eseguire al momento alcun intervento con insetticidi ad azione larvicida e adulticida, in quanto nelle varietà di olive da olio l’intervento si giustifica solo al superamento della soglia di intervento.
Discorso diverso per gli oliveti da mensa, nei quali si consiglia di effettuare interventi antiparassitari con prodotti a base di "Fosmet", "Dimetoato" o "Imidacloprid" (oliveti convenzionali). Negli oliveti condotti col metodo dell'agricoltura biologica si consiglia di usare il principio attivo "Spinosad". In tutti i casi, rispettare sempre le dosi di etichetta ed i tempi di carenza.
Dr Antonio G. Lauro
In allegato il "Bollettino Fitosanitario":
Il bollettino, relativo alla provincia di COSENZA, fornisce informazioni sullo stato delle infestazioni dei parassiti dell'olivo e dispensa consigli fitopatologici sulla scorta delle osservazioni effettuate nelle aziende monitorate.
Il bollettino pubblicato oggi si riferisce alla settimana che andrà dal 19/08/2011 al 25/08/2011 e precisa che, vista l'infestazione attiva di Bactrocera oleae - Mosca dell'Olivo - (uova e larve presenti nelle olive pari a 3-7%), negli oliveti da olio non è necessario eseguire al momento alcun intervento con insetticidi ad azione larvicida e adulticida, in quanto nelle varietà di olive da olio l’intervento si giustifica solo al superamento della soglia di intervento.
Discorso diverso per gli oliveti da mensa, nei quali si consiglia di effettuare interventi antiparassitari con prodotti a base di "Fosmet", "Dimetoato" o "Imidacloprid" (oliveti convenzionali). Negli oliveti condotti col metodo dell'agricoltura biologica si consiglia di usare il principio attivo "Spinosad". In tutti i casi, rispettare sempre le dosi di etichetta ed i tempi di carenza.
Dr Antonio G. Lauro
In allegato il "Bollettino Fitosanitario":
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