“Nella competizione globale – ha affermato Gargano – le imprese olivicole italiane hanno bisogno di recuperare competitività utilizzando il risparmio energetico come leva per reinvestire nella tracciabilità di filiera certificata dell’alta qualità e differenziare l’extra vergine made in Italy da quello prodotto da altri paesi
In quest’ottica il progetto Re-waste cofinanziato da Unione Europea, ministero dell’Ambiente e imprese del settore oleario dimostra che l’utilizzo dei reflui oleari, intesi come acque di vegetazione ricche di polifenoli e di altre preziose sostanze presenti nelle olive e nelle sanse, possono avere destinazioni in campo energetico e mangimistico e non rappresentare più un costo che si riflette a monte sull’impresa olivicola e a valle sul costo del prodotto.
“Il nostro punto di forza ha detto Gargano è alzare la curva del valore verso l’olio extra vergine di oliva di alta qualità reinvestendo nel progetto di I.O.O.% qualità italiana le risorse rivenienti dalle economie che si realizzano con il risparmio energetico”.
Fonte: CS
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