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martedì 17 gennaio 2012

L'UE detta le nuove norme sulla commercializzazione dell'olio di oliva.

Pubblicato, sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, il "REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 29/2012 DELLA COMMISSIONE del 13 gennaio 2012" relativo alle norme di commercializzazione dell’olio d’oliva (codificazione).
Il documento (art. n. 1) stabilisce le norme di commercia­lizzazione specifiche per il commercio al dettaglio degli oli di oliva e degli oli di sansa di oliva.
Il regolamento modifica, tra l'altro (art. n. 3), la denominazione di vendita dei più diffusi oli da olive secondo la nuova declaratoria:
a) per l’olio extra vergine di oliva: «olio d’oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici»;
b) per l’olio di oliva vergine: «olio d’oliva ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici»;
c) per l’olio di oliva composto da oli d’oliva raffinati e da oli d’oliva vergini: «olio contenente esclusivamente oli d’oliva che hanno subito un processo di raffinazione e oli ottenuti direttamente dalle olive»; 
d) per l’olio di sansa di oliva: «olio contenente esclusivamente oli derivati dalla lavorazione del prodotto ottenuto dopo l’estrazione dell’olio d’oliva e oli ottenuti direttamente dalle olive» oppure «olio contenente esclusivamente oli provenienti dal tratta­ mento della sansa di oliva e oli ottenuti direttamente dalle olive».
Il successivo art. n. 4 interviene sulla designazione dell'origine che comprende unicamente:
a) nel caso di oli di oliva originari di uno Stato membro o di un paese terzo, un riferimento allo Stato membro, all’Unione o al paese terzo;
b) nel caso di miscele di oli di oliva originari di più di uno Stato membro o paese terzo, una delle seguenti diciture:
i) miscela di oli di oliva originari dell’Unione europea» op­pure un riferimento all’Unione;
ii) «miscela di oli di oliva non originari dell’Unione europea» oppure un riferimento all’origine esterna all’Unione;
iii) «miscela di oli di oliva originari dell’Unione europea e non originari dell’Unione» oppure un riferimento all’ori­gine interna ed esterna all’Unione;
c) una denominazione di origine protetta o un’indicazione geo­grafica protetta ai sensi del regolamento (CE) n. 510/2006, in conformità alle disposizioni del relativo disciplinare di produzione.
Il regolamento precisa che la designazione dell’origine che indica uno Stato membro o l’Unione deve corrispondere alla zona geografica nella quale le olive sono state raccolte e in cui è situato il frantoio nel quale è stato estratto l’olio. Qualora le olive siano state raccolte in uno Stato membro o un paese terzo diverso da quello in cui è situato il frantoio nel quale è stato estratto l’olio, la designazione dell’origine reca la dicitura seguente: «Olio (extra) vergine di oliva ottenuto [nel­ l’Unione o in (denominazione dello Stato membro interessato)] da olive raccolte (nell’Unione), in (denominazione dello Stato membro o del paese terzo interessato)».
Anche le indicazioni facoltative da riportare in etichetta subiscono la revisione del legislatore. Infatti, pur rimanendo invariata la situazione relativa ad acidità ed estratto a freddo/prima spremitura a freddo, modifica le indicazioni delle caratteristiche organolettiche relative al gusto e/o all’odore, che possono figurare unicamente per gli oli di oliva extra vergini o vergini, rimandando tutto all'allegato XII, punto 3.3, del regolamento (CEE) n. 2568/91, subordinando le presenza di tali diciture in etichetta solamente se suffragate dai risultati di una valutazione effettuata secondo il metodo previsto dal citato regolamento (CEE) n. 2568/91.
Ma una vera rivoluzione, o conferma, a seconda dei punti di vista, è contenuta nell'art. n. 6 che recita: Se è riportata nell’etichetta, al di fuori della lista degli ingredienti, la presenza di oli, in una miscela di olio d’oliva e di altri oli vegetali, attraverso termini, immagini o simboli grafici, la denominazione di vendita della miscela è la seguente: «Miscela di oli vegetali (o nomi specifici degli oli vegetali) e di olio d’oliva», seguita immediata­ mente dall’indicazione della percentuale di olio d’oliva nella miscela.
La presenza dell’olio d’oliva può essere indicata nell’etichetta delle miscele di cui al primo comma attraverso immagini o simboli grafici unicamente se la percentuale di olio d’oliva è superiore al 50 %.
Importante la precisazione/paradosso: «Gli Stati membri possono vietare la produzione, sul loro terri­torio, delle miscele di oli di oliva e di altri oli vegetali per il consumo interno. Tuttavia essi non pos­sono vietare la commercializzazione, sul loro territorio, di sif­fatte miscele di oli provenienti da altri paesi, né vietare la pro­duzione, sul loro territorio, di siffatte miscele ai fini della com­mercializzazione in un altro Stato membro o dell’esportazione». 
Si è aspettato tanto la emanazione di nuove regole sulla commercializzazione dell'olio di oliva. Sembra tanto che la montagna abbia partorito un topolino.
Dr Antonio G. Lauro

Olio: Gargano (Unaprol), “ridurre alchil esteri cresce gioco di squadra a difesa made in Italy”

Roma - “La difesa del vero olio extra vergine di oliva made in Italy passa anche dalla revisione dei parametri degli alchil esteri”. E la missione di Unaprol - Consorzio olivicolo italiano nei prossimi mesi, sarà quella di chiedere alle istituzioni comunitarie di modificare in senso restrittivo il regolamento 61/2011. Il regolamentazione comunitaria stabilisce in 75 mg/kg di alchil esteri, che può essere esteso fino a 150mg/kg il limite attuale. Una soglia “troppo elevata” secondo il presidente Massimo Gargano, che deve essere portata a 20mg perché, spiega, “questa è la soglia che è presente in un buon olio italiano prodotto da non più di 18 mesi”. E su questo fronte si registra la condivisione degli stessi obiettivi anche da parte del CNO consorzio nazionale olivicoltori emersa durante l’evento “elogio dell’olio e dell’ulivo” promosso dalla fondazione Puglia-Europa-Med che fa capo al presidente nazionale del forum politiche agricole del PD, Enzo Lavarra.
Unaprol, intanto, presenterà nelle prossime settimane una ricerca condotta da diverse università italiane, con l’Università di Perugia a fare da capofila e coordinata dal professor Maurizio Servili della facoltà di agraria dell’ateneo umbro. Lo studio fornirà le basi per un confronto con il mondo politico. “Oggi – spiega Gargano - c’è un problema di etichetta. E non solo per le bottiglie di extravergine d’oliva, ma anche per tutti gli altri prodotti che contengono olio, come ad esempio i sughi. L’etichetta oggi è obbligatoria, ma è scritta talmente piccola che spesso non è leggibile”. Tra i primi con cui i produttori d’olio hanno già avviato un confronto c’è il nuovo ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Mario Catania. “È una persona sensibile, attenta e competente – spiega Gargano – Siamo convinti che con lui - persona esperta del problemi del settore - si possa fare un ottimo lavoro”.
Per i produttori d’olio italiano il momento non è dei migliori. I prezzi hanno recentemente registrato un forte calo, con dirette ripercussioni per le aziende. “Sono state fatte scelte che non pongono l’agroalimentare alla base dello sviluppo e della crescita del Paese – continua Gargano – E così l’industria agroalimentare italiana è diventata preda di altri soggetti che sono riusciti a dar valore diverso al made in Italy sugli scaffali della grande distribuzione organizzata”. Secondo Gargano c’è stato “un furto sull’identità dell’olio made in Italy, con operazioni di marketing che mettono foto di colli umbri e toscani sulle bottiglie che se va bene contengono olio tunisino o addirittura prodotti raffinati e poi ricolorati”.
Impossibile, secondo Gargano, “che i distributori non si rendano conto di non poter vendere extravergine d’oliva a prezzi inferiori a 3 o 4 euro. In Puglia – spiega Gargano – la produzione dell’olio costa mediamente 3,53 euro al chilo; 3,73 in Calabria e sopra i 4 euro nel Lazio. Oggi i consumatori ritengono di acquistare olio italiano quando invece questo non lo è”. Ma vi sono un’industria e una GDO serie in questo paese – ha poi aggiunto Gargano - che prestano attenzione non solo ai prezzi ma anche al contenuto della loro offerta ai consumatori e con loro vogliamo dialogare”.
Fonte: C.S. Unaprol

lunedì 16 gennaio 2012

Tiriolo: studenti dell'università degli studi di Scienze gastronomiche, provenienti da tutto il mondo, alla scoperta delle tipicità del territorio calabrese.

Ventisei studenti dell’Università degli Studi di Scienze gastronomiche di Pollenzo, nei prossimi giorni saranno ospiti del territorio calabrese per scoprire le tradizioni della cultura gastronomica della nostra regione. Questi giovani, dal volto cosmopolita, frequentanti il master “food culture and communications”, accompagnati dal Professore Silvestro Greco e dal tutor Alessandro Chittolina, saranno ospiti, mercoledì 18 gennaio, dell’oleificio Torchia di Tiriolo (Cz). Nel moderno frantoio aziendale gli studenti prenderanno parte, assistiti dai responsabili dell’oleificio Torchia, a tutte le fasi del processo di estrazione del nostro prezioso nettare, l’olio extra vergine d’oliva. Seguirà, nell’accogliente sale didattica dell’oleificio, una lezione sull’analisi sensoriale dell’olio extra vergine d’oliva curata dai Capi Panel Antonio G. Lauro, Carmelo Orlando e Rosario Franco. L’iniziativa, così come il master, si propone di contribuire a creare una nuova figura professionale, quella del gastronomo, capace di operare nella produzione, promozione e comunicazione dell’agroalimentare di qualità, in questo caso di quello calabrese.

Olivi, olio e paesaggi: Extrascape valorizza il rapporto tra l'olio extravergine d'oliva e la terra dove cresce, perché da una terra curata nascono buoni frutti.

San Martino in Pensilis (CB) - Extrascape è il primo concorso olivicolo internazionale che premia non solo il migliore extravergine ma anche il paesaggio, considerato non solo dal punto di vista estetico ma da quello della sostenibilità, dell'etica e delle buone pratiche ambientali e agricole. Paesaggio infatti non vuol dire solo immagini da cartolina, ma anche e soprattutto cura dell'ambiente, integrazione nel territorio, rispetto di tecniche di coltivazione virtuose. Tutto questo, si può e si deve tradurre in un prodotto eccellente. Da una terra ben coltivata possono nascere solo buoni frutti.
Il concorso, patrocinato dal Comune di San Martino, è organizzato da Molisextra - associazione molisana di produttori di olio extravergine d'oliva, e Agrycult - rete di agricoltori e contadini di tutta Italia presenti online con una comunicazione a km zero, associazioni senza fine di lucro, in collaborazione con Sprint Molise e Regione Molise e con il contributo della Sezione Paesaggi del Dipartimento di Architettura e Progetto della Sapienza, Università di Roma (referente prof. A. M. Ippolito) con la partecipazione dell'Università degli Studi del Molise (S.T.A.T., Dipartimento di Scienze e Tecnologie per l'Ambiente e il Territorio,, direttore prof. M. Marchetti) e dell'Università degli Studi della Tuscia (DAFNE, Dipartimento di Scienze e Tecnologie per l’Agricoltura, le Foreste, la Natura e l’Energia, referente prof.ssa R. Biasi). Main sponsor dell'iniziativa è Sacom, azienda molisana tra i principali produttori e distributori di prodotti per la cura e la nutrizione della piante (fertilizzanti minerali ed organici).
Oli e paesaggi saranno valutati da esperti in analisi sensoriale dell'olio extravergine e una commissione scientifica di docenti universitari in base ad un'apposita scheda redatta appositamente per tenere conto sia delle caratteristiche organolettiche e sensoriali dell'extravergine che della rispondenza del paesaggio olivicolo ai criteri stabiliti, premiando per la prima volta le caratteristiche di una “una determinata parte di territorio” destinata alla coltivazione dell’ulivo.
Dal mese di gennaio 2012 tutte le aziende produttrici di olio extravergine d'oliva interessate a partecipare potranno registrarsi al concorso seguendo le indicazioni sul sito www.extrascape.org.
La premiazione del concorso avverrà il 1 maggio 2012, a conclusione di una più ampia iniziativa che prevede un congresso, workshop progettuali e momenti di incontro legati ai temi del legame tra territorio, olivicoltura e turismo.
Proprio per valorizzare l’aspetto paesaggistico e culturale della coltura olivicola, il suo profondo legame con il territorio e la sua potenziale importanza in circuiti turistici che puntino a valorizzare una conoscenza vera e approfondita del territorio attraverso i suoi prodotti, la sua storia e la sua cultura, nasce infatti l'idea del concorso e la decisione di inserirlo nell'ambito dell'evento Sosta al tratturo, in occasione della Carrese di San Martino in Pensilis (CB), dal 25 aprile al 2 maggio 2012.
Saranno coinvolti nell'iniziativa esperti di olivicoltura, ambiente e territorio e paesaggio provenienti dai principali paesi produttori di olio extravergine. Daranno inoltre il loro supporto all'iniziativa – per sottolineare la fondamentale valenza turistica e gastronomica dell'olivicoltura e dei suoi prodotti – il cuoco italo-americano Tony Mantuano, chef patron del rinomato ristorante di Chicago Spiaggia, e Authentescapes, tour operator americano specializzato nell'offrire proposte di viaggio orientate alla conoscenza autentica e approfondita di determinati aspetti delle destinazioni prescelte, che ha già inserito con successo nel proprio catalogo un tour dedicato alla scoperta della gastronomia e delle tradizioni rurali molisane.
Per informazioni e dettagli:
www.extrascape.org
francesco@extrascape.org 

Extrascape è patrocinato dal Comune di San Martino in Pensilis (CB) e organizzato in collaborazione con il Dipartimento di architettura e Progetto dell'Università degli Studi di Roma La Sapienza, con la collaborazione dell'Università degli Studi del Molise e dell'Università degli Studi della Tuscia

giovedì 12 gennaio 2012

OLIO DI OLIVA, LE ANNUNCIAZIONI DISINFORMANTI CHE DANNEGGIANO L'ECONOMIA NAZIONALE.

C'è una vecchia legge della pubblicità che vieta di denigrare il prodotto del concorrente. Esaltare certo le qualità della propria mercanzia, ma astenersi dallo sparare a zero sugli altri prodotti similari. Non perché non è politically correct. La correttezza non c'entra. L'interesse invece si. Nel breve periodo si può pur portare a casa un vantaggio, ma sul medio lungo periodo quello che resta è la denigrazione. Il consumatore non ricorderà più quale prodotto era superiore all'altro. Terrà a mente l'elencazione dei difetti, delle storture denunziate, facendo di tutt'erba un fascio. Insomma, l'esaltazione sarà momentanea con un boomerang di ritorno micidiale.
Un'altra regola basilare del giornalismo, per evitare d'informare male il lettore, è quella dell'analisi delle fonti. Guai a fidarsi sempre e comunque dello stesso informatore. Anche quando, o meglio proprio quando, è leader nel suo settore. Il rischio che si corre è di rifilare parti di verità interessate, che più che aiutare a comprendere la questione l'intorbidano. Il contraddittorio, con il giornalista in posizione di terzietà, è il miglior strumento per informare. Specie quando si pretende di fare inchieste giornalistiche.
Ho fatto questa premessa perché ultimamente sono subissato da cattive notizie che vengono dall'estero – India, Cina, Russia Stati Uniti, Canada - e riprendono, sintetizzando in modo assurdo, le posizioni maldestramente espresse in un'inchiesta del giornale “La Repubblica” sull'olio di oliva, dal titolo: “La mafia dell'olio”. Nell'assembramento forzato di dati e tesi, in cui si combinano comportamenti produttivi criminali (ad esempio olio deodorato), con pratiche commerciali corrette, ne esce fuori un quadro - dal mio punto di vista - non veritiero e soprattutto fuorviante. Se una grande industria italiana o un semplice confezionatore produce, perché le leggi italiane e comunitarie lo consentono, miscele di olio proveniente dai paesi dell'Unione Europea o da altre parti del mondo, non è reato. E' reato, che va perseguito con determinazione, se quella miscela di oli comunitari o extra comunitari va venduta come se le olive fossero d'origine italiana. Ma al di là di una serie di dati errati che l'articolo contiene, per esempio sui prezzi (bastava che l'articolista andasse a leggere il bollettino Unaprol per convincersi dell'errore), resta il fatto che i danni d'immagine all'economia del nostro paese sono enormi. Non a caso il Capo dell'Ufficio Economico e Commerciale dell'Ambasciata d'Italia a Mosca, Leonardo Bencini, allarmatissimo trasmette, per una smentita, l'articolo pubblicato dal quotidiano economico russo RBK DAILY (pag. 4 del 27 dicembre 2011) dal titolo: “Gli italiani diluiscono l'olio d'oliva con quello per i motori”. Sommario:”Gli investigatori hanno valutato il mercato del prodotto adulterato a 5 miliardi di Euro. L'immagine <del vero olio d'oliva italiano>, famoso in tutto il mondo, è minacciata. Secondo i dati preliminari degli organi investigativi italiani, nell'80% dei casi si tratta di grossolane adulterazioni. Non è difficile spiegare la tentazione dei criminali, poiché i volumi di questo mercato ammontano a miliardi di Euro”.
Forse un po' tutti ci dovremmo dare una regolata. Sembra proprio che più si appare sui giornali con notizie spesso roboanti ed infondate e più si ritiene di aver fatto bene il proprio mestiere di sindacalista o di politico. La dichiarazione giornalistica ad effetto spesso serve come surrogato per stare in campo avendo snobbato, o non ritenendo importanti, i tanti eventi a livello nazionale, comunitario o mondiale dove si formano orientamenti, si assumono posizioni e dove, quindi, non si può mancare. Ma gli italiani, si sa, difronte agli impegni esteri ed alle assunzioni di responsabilità sono riluttanti perché c'è da lavorare senza ritorni, specialmente di visibilità interna.
Sparare nel mucchio, come nel caso in questione, serve solo a fare karakiri. Confusione, e ad alzare polveroni che coprono proprio i furbi che nel settore ci sono e che vanno combattuti con “scienza, coscienza e volontà” da qualsiasi parte essi siano, sul fronte industriale, agricolo o commerciale.
Cosa più faticosa è impegnarsi in organismi interprofessionali - o in consorzi di tutela - dove sono rappresentati tutti i componenti della filiera agricola-alimentare. Certo, il lavoro è difficile, il confronto durissimo. Ma se l'obiettivo è competere con le altre realtà produttive mondiali, paesi emergenti in primis, allora l'unica via non può essere che questa. Se, invece, l'obiettivo è strettamente personale o di bottega, si continui ad esercitare leadership localistiche, come se il mondo non fosse cambiato negli ultimi vent'anni; come se la globalizzazione fosse qualcosa che non riguarda l'agricoltura italiana. Si continui così, ogni volta trovandosi un nemico da combattere e non un possibile alleato da convincere sulla bontà delle proprie posizioni. Ma in questo caso c'è bisogno di lavoro, d'idee, di guardare anche al di dentro della propria realtà e dover ammettere che di errori ne sono stati fatti a go go. Meglio rimaner soli ed ogni mattina, dopo una seduta rigenerante di training autogeno, dove ci siamo ripetuti di essere i più bravi, giù a trovar nemici da...abbattere. Se poi rompiamo altro, pazienza.
Conoscendo la sensibilità ed il rigore del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Mario Catania, su questioni così delicate, crediamo che immediatamente convochi un tavolo di tutte le componenti dell'olivicoltura, unitamente agli organismi di controllo del Mipaaf, ma anche delle forze di polizia, per valutare con obiettività la situazione e le azioni da prendere se ci troviamo, come un qualificato ed informato esponente sindacale ha sostenuto, di fronte all'agro-mafia dell'olio, “da combattere anche con il 416 bis”.
Di: Elia Fiorillo. Presidente Unasco e Consorzio di garanzia dell'extravergine di qualità.

mercoledì 11 gennaio 2012

Avvicinarsi all'extravergine: la Calabria di "qualità".


La società Grimoli, promotrice delle giornate itineranti di avvicinamento alle tecniche d’assaggio degli oli, avvisa gli utenti che sono ancora disponibili gli ultimi posti per la degustazione di domani 12 gennaio 2012.
Nel corso dell'incontro, organizzato presso la Sala Consiliare del Comune di Caraffa di Catanzaro (a partire dalle ore 16,30), si parlerà di Tecniche estrattive e qualità degli oli; abc delle tecniche dell’assaggio;  Importanza dell’abbinamento cibo/olio; Aspetti nutrizionali e nutraceutici dell’olio.
Gli incontri, curati dall’Associazione PrimOlio di Palmi (RC), saranno tenuti da Antonio G. Lauro, Rosario Franco e Carmelo Orlando (Capi Panel, assaggiatori professionisti di olio d’oliva) con la collaborazione di Lucia Talotta.
A quanti parteciperanno al momento formativo proposto da Grimoli, sarà consegnato un attestato di partecipazione.
Per aderire ed avere maggiori informazioni sull’iniziativa:
Dr.ssa Lucia Talotta Tel. 3687084747 – Fax 0961991698 talotta@alice.it – info@oleificiotorchia.com
Vi aspettiamo numerosi!
Dr Antonio G. Lauro

lunedì 9 gennaio 2012

Da Oleum un minicorso di assaggio.

Il 18 e 20 gennaio 2012 - a Salerno - MINI CORSO DI AVVICINAMENTO ALL'ASSAGGIO DELL'OLIO.
L'olio è un alimento che noi tutti consumiamo quotidianamente. A differenza del vino, l'olio è parte integrante dell'alimentazione di TUTTI, compresi i bambini, i malati, le gestanti ecc. Oltre ai pasti consumati in casa (dove possiamo scegliere che olio usare per la preparazione delle pietanze), l'olio viene assunto dal nostro organismo praticamente ovunque: nel tramezzino al tonno del bar, nella pizza del sabato sera, nei crackers che teniamo in borsa come spezza-fame, nei tarallucci dell'aperitivo, nella pizzetta della merenda dei ragazzi, nella zeppola della pasticceria e... chi più ne ha più ne metta!
Non è necessario diventare assaggiatori professionisti per conoscere ed apprezzare l'olio extravergine di oliva ma conviene essere consapevoli della qualità di ciò che mangiamo e, perchè no, della varietà di oli che possiamo usare per valorizzare i cibi della nostra tavola.
VUOI...
...riconoscere un olio di qualità?
...evitare di acquistare un olio difettato, dannoso per la tua salute e quella della tua famiglia?
...essere in grado di valutare quanto paghi e cosa compri quando acquisti un olio, che sia dal contadino o al supermercato?
...conservare in condizioni ottimali la scorta di olio nuovo che stai per fare?
...riconoscere e distinguere i diversi profumi dell'olio per abbinarli al meglio alle pietanze?
Presentati mercoledì 18 e venerdì 20 gennaio dalle ore 15.30 alle 18.30 presso la Sala Riunioni della BCC di Aquara- Zona Industriale di Salerno.
Il corso, tenuto da Capi Panel e Assaggiatori Professionisti, offre un approccio teorico-pratico al consumo consapevole ed è quindi rivolto a consumatori, commercianti, sommelier, cuochi, ristoratori e appassionati. Ai partecipanti verrà rilasciato l'attestato di partecipazione. Il costo è di 50 €.
Info e prenotazioni: 3392827275 o associazioneoleum@gmail.com

domenica 8 gennaio 2012

Avvicinarsi all'extravergine: anche il nuovo anno all'insegna dell'olio di qualità in Calabria.

La società Grimoli, nell’intento di promuovere una maggiore consapevolezza presso i consumatori, delle qualità dell'olio extravergine di oliva, organizza delle giornate itineranti di avvicinamento alle tecniche d’assaggio degli oli.
Gli incontri hanno l’intento di trasferire le nozioni fondamentali del mondo degli oli d’oliva ai semplici consumatori e a tutti coloro che lavorano o si auspicano di lavorare nel settore dell’alimentazione, della ristorazione, della salute e della valorizzazione delle tipicità legate al territorio calabrese. Gli stessi costituiscono, altresì, il momento iniziale di un percorso che potrebbe proseguire con la partecipazione ad un corso d’idoneità fisiologica all’assaggio degli oli vergini d’oliva, valido ai fini dell’iscrizione nell’elenco nazionale degli assaggiatori di oli vergini d’oliva ex allegato XII del Reg.CE 2568/91 e circolare n.5 del 18/06/99.
Gli argomenti su cui verteranno gli incontri saranno:
• Tecniche estrattive e qualità degli oli;
• abc delle tecniche dell’assaggio;
• Importanza dell’abbinamento cibo/olio;
• Aspetti nutrizionali e nutraceutici dell’olio.
Data del prossimo appuntamento:
12 GENNAIO 2012 (dalle 16,30), presso la Sala Consiliare del Comune di Caraffa di Catanzaro.
Docenti: gli incontri curati dall’Associazione PrimOlio di Palmi (RC), saranno tenuti da Capi Panel, assaggiatori professionisti di olio d’oliva.
In occasione dell’ultimo appuntamento del 21 gennaio 2012, prima della chiusura, sarà consegnato ai partecipanti degli incontri un attestato di partecipazione.
Per aderire ed avere maggiori informazioni sull’iniziativa, contattare la referente del progetto: Dr.ssa Lucia Talotta Tel. 3687084747 – Fax 0961991698 talotta@alice.it – info@oleificiotorchia.com
Dr Antonio G. Lauro

giovedì 5 gennaio 2012

Nasce SIGILLO INFORMATICO: Un nuovo strumento a tutela del Made in Italy.

Girovagando su facebook, ho avuto modo di conoscere una nuova iniziativa per la tutela delle produzioni agroalimentari italiane: il Sigillo Informatico.
Ma cos'è? 
Sul sito dell'azienda, si legge che la Logix srl e le Arti Grafiche A.Rossi SpA, in collaborazione con enti istituzionali e territoriali tra i quali l'IASMA, il CNR IMC e l'Università Cà Foscari, ha messo in campo un sistema volto a garantire la certificazione dei prodotti nel campo agroalimentare, attraverso la gestione della tracciabilità completa delle filiere produttive, proteggendola dai peggiori nemici: la contraffazione e la frode.
Come lo fa? 
E qui sta la novità! Sigillo Informatico, in pratica, è un'etichetta speciale, innovativa, capace di certificare l'origine dei prodotti tipici locali in maniera univoca e garantita. Rispetto alla maggior parte delle etichette in uso, Sigillo Informatico integra analisi chimico-fisiche e soluzioni informatiche-tecnologiche che determinano una caratterizzazione del prodotto assolutamente affidabile per il consumatore e il produttore. In definitiva, dicono sul sito, Sigillo Informatico è uno strumento per la protezione del consumatore, sicuro, trasparente e garantito
Sicuro contro ogni tentativo di frode e contraffazione, per via della speciale etichetta, prodotta con moderne e innovative tecnologie tali da renderne impossibile la rimozione o la duplicazione.
Trasparente perché permette di raccogliere in un unico portale - cui è possibile accedere dall'etichetta stessa - tutti i dati e le informazioni relative al produttore, al prodotto e al territorio di origine.
Garantito in quanto i risultati delle analisi chimiche e fisiche per la caratterizzazione univoca dei prodotti vengono depositati presso un soggetto pubblico (soggetto terzo) che svolge il ruolo di Repository Istituzionale e referente degli organi preposti ai controlli di qualità e origine dei prodotti (GdF, Nac, Nas e i corrispettivi esteri).
Che dire? Non ci resta che attendere i futuri sviluppi e l'impatto che questa nuova tecnologia, al servizio della qualità, avrà sui consumatori.
Dr Antonio G. Lauro

mercoledì 4 gennaio 2012

Il polifenolo è "DOP Secrets". Un'animazione ci spiega come.

Ecco un buon modo di fare divulgazione scientifica. 
A proporlo è il team del consorzio DOP Chianti Classico e lo fa attraverso un intenso filmato dedicato al "polifenolo".
Ma cos'è un Polifenolo? E' un "Superman" dell'olio di oliva, molto presente negli oli extravergine di oliva di alta qualità, appena prodotto, ma che decade nel tempo. Avevo già parlato in un altro post (vedi) di un prodotto farmaceutico ricco di polifenoli prodotto in California da un team italiano, che contribuisce a promuovere il benessere generale della persona, grazie all'azione diretta sui danni creati dai radicali liberi. Ma si trattava di un "integratore" alimentare;  il filmato, invece, punta l'accento sull'alto contenuto in antiossidanti naturali da assumere con il semplice apporto di olio extravergine.
Il termine "Polifenolo", oggi conosciuto ai più, viene spiegato in modo chiaro e divertente nell'animazione prodotta da Zowart.
Che aggiungere... Ringrazio Silvia Lazzari per avermelo segnalato e... Buona visione.
Dr Antonio G. Lauro

martedì 3 gennaio 2012

Perdere la "verginità": una scandalosa frode sull'olio d'oliva.

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, una interessante riflessione della giornalista e CEO della Tagami International  LLC Liz Tagami sul mondo dell'olio extravergine di oliva negli Stati Uniti d'America.

Perdere la "verginità": una scandalosa frode sull'olio d'oliva. Come proteggersi.
di Liz Tagami
Se non avete ancora letto l'articolo del 2007 di Tom Mueller sul New Yorker "Slippery Business", vi invito a farlo subito: in esso Tom scopre un mondo sorprendente fatto di adulterazioni nei confronti dell'olio d'oliva. E' una lettura veloce e coinvolgente (link in italiano all'articolo "Affari Viscidi").
Il processo di ricerca e la scrittura dell'articolo è stato così coinvolgente per Tom, che lo stesso ha dedicato anche gli ultimi cinque anni per compiere nuove ricerche per il suo nuovo libro "Extra Virginity: The Sublime and Scandalous World of Olive Oil.", quasi una fotografia - culturale, culinaria e criminale - sul complesso mondo dell'olio d'oliva.
Attualmente in un tour per promuovere il libro a San Francisco, Los Angeles e New York, Tom Mueller ha partecipato a "Fresh Air", interview che ha generato, nelle prime ore di diffusione sul sito npr.org, oltre 60 commenti, quasi tutti di consumatori in difficoltà in quanto non sanno più su quali oli di oliva porre la loro fiducia nell'acquisto.
Ed è proprio questo che mi spinge a scrivere questo post.
Di chi vi fidate? Come si fa a scegliere?
E' "tipico" del 20° secolo, ritenere che l'EVOO (acronimo di extra virgin olive oil) è solo un grasso senza sapore ed è certamente sbagliato assegnare, attributi positivi o negativi, ad un olio a seconda del paese di origine. Come Tom cita nell'intervista, moderni metodi di coltivazione, raccolta ed estrazione dell'olio di oliva, hanno permesso agli agricoltori di elevare questo "succo di frutta" su un piano completamente nuovo. Sì, c'è l'adulterazione e la frode dilagante, nel settore, ma ci sono anche migliaia di piccoli produttori artigianali che hanno un prodotto "olio" eccellente e, adesso, anche decine di grandi produttori stanno facendo la stessa cosa.
IL DATO: Decine di paesi coltivano centinaia (migliaia, in realtà) varietà di olive, ciascuna con caratteristiche varietali uniche. Il clima, il tipo di suolo, l'irrigazione, la varietà, la raccolta e la molitura, sono solo alcune delle cose che contribuiscono a formare il carattere di un olio; e più è fresco il prodotto, meglio è. Le olive da trasformare in olio sono tante e diverse, ed oggi abbiamo l'opportunità di apprezzarne le sfumature e la complessità come mai prima.
IL DATO: Ci sono diversi organismi di certificazione che garantiscono la qualità, sia al momento dell'imbottigliamento, sia dopo, durante la commercializzazione.
Il consumatore ha alcune armi a disposizione.
Si può fidare dei produttori di EVOO che utilizzano laboratori indipendenti per certificare la qualità di un olio extravergine attraverso l'analisi chimica e quella sensoriale rilasciata da panel (comitati di assaggio degli oli) addestrati, tarati e certificati a livello internazionale. I due migliori organismi di certificazione noti qui da noi, sulla costa occidentale degli Stati Uniti, sono il COOC (California Olive Oil Council) e l'AOA (Australian Olive Association). Basta visitare i siti del COOC e dell'AOA e verificare le liste dei produttori di cui ci si può fidare; molti di questi hanno anche un loro sito attraverso il quale permettono di acquistare direttamente.
Si può fidare dei concorsi internazionali e dei vincitori delle competizioni più importanti. Ecco una breve lista relativa a tre competizioni molto note:
Se un olio extravergine si aggiudica una medaglia nel concorso, avrà un adesivo sulla bottiglia. Ma non l'immagine di una medaglia conquistata il secolo scorso, bensì l'adesivo sulla bottiglia che riporta il premio del concorso, con l'anno dell'ottenimento del riconoscimento.
Perché dico che queste designazioni aiutano ad identificare un olio come Extravergine al momento dell'imbottigliamento? 
Perché l'olio di oliva si degrada con il tempo, e alla fine diventa rancido. La ragione per cui la bottiglia è in vetro scuro è quella di proteggere l'olio dalla luce e rallentare questo processo. Se l'olio è conservato vicino ad una fonte di calore o alla luce, invecchierà più rapidamente, quindi, se il consumatore conserva l'olio vicino ad una stufa, una finestra al sole, o in una dispensa calda, o se lascia la bottiglia aperta e consente all'ossigeno di entrare, questo invecchierà più rapidamente.
C'è una tendenza, adesso, tra i coltivatori, di aggiungere la data di produzione dell'olio e non solo la dicitura "Best By" (da consumare preferibilmente entro...). Cercare la data della campagna di raccolta oggi si può. Generalmente, gli oli dell'emisfero nord si producono in tardo autunno e potranno essere consumati - dice la normativa - entro 18 mesi (meglio entro l'autunno prossimo), mentre nell'emisfero sud le olive sono state raccolte in primavera e l'olio manterrà le sue caratteristiche fino alla prossima primavera.
IL FATTO: non è possibile fidarsi di una bottiglia di olio extravergine solo perché si dice "prima spremitura a freddo", questa è una frase priva di significato, non del tutto regolamentata. Mi dispiace rovinare l'atmosfera romantica, ma oggi molto poche olive vengono "premute". Il metodo moderno è molto diverso. Potete vedere un esempio dei moderni metodi di estrazione in questo video .
Come è possibile non pagare prezzi elevati per l'olio extravergine di oliva? L'olio extravergine di oliva più economico ed accessibile negli Stati Uniti, oggi, è il  California Olive Ranch “Everyday Fresh” che si trova in migliaia di negozi di alimentari in tutta l'America. Una compagnia con standard simili e presente nell'emisfero sud è il Boundary Bend "Cobram Estate".
I due produttori artigianali in California, con i quali ho più familiarità, sono Lucero Olive Oil a Corning (California) e The Olive Press a Sonoma (California). Ci sono anche decine di produttori in tutto il Mediterraneo e nel Sud America, ma sono troppo numerosi per citarli qui. Queste aziende sono attive nel promuovere i loro marchi presso i rivenditori del calibro di Williams-Sonoma, Sur La Table e Dean & Deluca e possono essere individuate attraverso gli elenchi degli oli top nei vari concorsi internazionali.
Vote with your pocketbook. Support the growers. Quality oils taste good and are good for you.
Liz Tagami

lunedì 2 gennaio 2012

Al via la sesta edizione dell'International Olive Oil Competition Armonia.

International Extravirgin Oliveoil Agency che affianca la campagna sociale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ”Che sapore ha il sorriso dei bambini?...” dedicata alla sana e corretta alimentazione con l’olio extravergine d’oliva, unitamente a CRA – OLI Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura e IRVEA – Istituto per la Ricerca e la Valorizzazione delle Eccellenze Agroalimentari, con la partecipazione di ALMA - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana e con il patrocinio e la collaborazione di: Accademia Italiana della Cucina, Accademia Maestri Pasticceri Italiani, Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio, Instituto della Grasa di Sivilla(ES), Mercacei (www.mercacei.com), Officinatres (BRA) indicono il VI Concorso Oleario Internazionale “ARMONIA” per l’assegnazione del Trofeo ALMA.
Il concorso si propone di:
a) Stimolare olivicoltori e frantoiani al miglioramento della qualità del prodotto e promuovere l’armonizzazione del gusto mediante l’uso consapevole dell’olio extra vergine di eccellenza nella combinazione cibo-olio, nelle Scuole di Alta Cucina e Gastronomia e nella ristorazione in Italia e all’estero.
b) Promuovere la valorizzazione degli aspetti salutistici e nutrizionali degli oli extra vergini di oliva di eccellenza e della Dieta Mediterranea nelle scuole di ogni ordine e grado ed in particolar modo nelle Scuole di Alta Cucina e Gastronomia e nella ristorazione internazionale anche mediante l’Elaioteca Internazionale e al circuito de “I ristoranti dell’Olio”.
c) Valorizzare lo studio degli oli extravergini d’oliva di eccellenza di qualsiasi provenienza, per la diffusione internazionale degli assaggiatori di olio di oliva nel mondo, in e con la collaborazione di Università e Istituti di Ricerca italiani e stranieri, mediante l’istituzione di corsi e la costituzione di specifici supporti didattico-formativi in uso attraverso l’Elaioteca Internazionale nelle varie Scuole Internazionali di Cucina a New York, Toronto, Montreal, Heidelberg, Sao Paulo do Brasil, Tokyo, Seoul.
Sono ammessi al Concorso “ARMONIA” gli oli extra vergine d’oliva di ogni provenienza, nazionale e
internazionale, per i quali sia stata presentata, entro i termini indicati, regolare domanda di partecipazione, a condizione che per ogni tipo di olio presentato, venga garantito un lotto omogeneo minimo di almeno 1000 kg di olio prodotto. Non sono ammessi al concorso gli oli che verranno immessi sul mercato allo stato sfuso.
Al fine di garantire un’uniformità di valutazione sul prodotto fresco, la raccolta e la selezione degli oli partecipanti al Concorso avverrà in due tempi diversi tra loro, in relazione ai periodi di raccolta diversificati per zone di provenienza.
Emisfero Sud: Australia, Nuova Zelanda, Argentina, Cile, South Africa;
Raccolta adesioni e campioni nel periodo compreso dal 22 Agosto 2011 al 31 Ottobre 2011.
Emisfero Nord: Tutti gli altri Paesi produttori; 
Raccolta adesioni e campioni fino al 11 Febbraio 2012.
I soggetti e le aziende che intendono partecipare al VI Concorso Oleario Internazionale “ARMONIA” dovranno inviare a propria cura e spese, le confezioni di non più di 3 (tre) tipi di oli extravergine d’oliva.
I campioni partecipanti al Concorso dovranno essere inviati presso la:
Segreteria del Premio “Armonia”- Trofeo ALMA
via Nursina 2, - 06049 - SPOLETO (PG) Italy,
Ph. + 39 011 195 67218
Mob. +39 338 53 94 663 - Fax +39 0743 778608
Skype: internationaleoliveoilagency
e-mail: premio.armonia@gmail.com
Per maggiori informazioni: www.oliveoilagency.org
Dr Antonio G. Lauro

domenica 1 gennaio 2012

Progetto di Promozione dell'Olio Extravergine d'Oliva sui canali HO.RE.CA.

Il progetto, finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, nasce nell'ambito delle azioni prioritarie del Piano Settore Olivicolo-Oleario, al quale hanno partecipato, nella fase di definizione, tutte le associazioni olivicole del nostro paese. Il Progetto mira a valorizzare l'olio extravergine italiano attraverso un'attività di supporto delle strutture internazionali e nazionali del canale Ho.re.ca (hotel con ristorante, ristoranti, mense/catering e locali per aperitivi). L'iniziativa consentirà alle strutture operanti nei settori ristorativi di entrare in diretto contatto con il mondo della produzione olivicola attraverso un percorso istituzionale avente come obiettivo la salvaguardia della qualità e la sicurezza del prodotto.
Le aziende che aderiranno al Progetto avranno la possibilità di scegliere il/i prodotto/i tra sei campioni differenti proposti sulla base - per quanto possibile - di ogni particlare esigenza. I campioni, che verranno inviati in forma gratuita presso la struttura recettiva, saranno accompagnati da un'apposita scheda tecnica contenente informazioni di natura merceologica, organolettica e geografica del prodotto. Le aziende avranno la possibilità di ordinare l'olio di loro gradimento nei quantitativi ritenuti opportuni, conoscendo sin dall'inizio l'importo di spesa.
Il tutto all'interno di una cornice istituzionale che offrirà uno spazio promozionale e divulgativo dell'iniziativa (somministrazione di materiale informativo e promozionale sull'iniziativa, comunicati stampa e media istituzionali) a valorizzazione delle strutture aderenti.
La manifestazione di interesse al progetto può essere esercitata scaricando l'apposita scheda di adesione dal sito web: http://web.bmti.it/progettohoreca
L’adesione al Progetto è gratuita.

domenica 25 dicembre 2011

Approvato l'atto costitutivo della “Casa dei vini di Calabria” e “Casa degli Oli di Calabria”.


L’assessore calabrese all’Agricoltura Michele Trematerra, relativamente all’approvazione da parte della Giunta degli schemi di atto costitutivo, statuto, regolamento di attuazione e bozza di logo caratteristico, che di fatto concludono il percorso amministrativo, di competenza regionale, per dare vita all’istituzione dell’enoteca regionaleCasa dei vini di Calabria” e dell’elaiotecaCasa degli Oli di Calabria” ha dichiarato che “si tratta di due enti a carattere privatistico che hanno come obiettivo quello di collocare i pregevoli vini e oli prodotti nella regione in un contesto culturale e sociale che ne sappia apprezzare la qualità”. “L’enoteca e l’elaioteca – ha evidenziato l’assessore all’Agricoltura - saranno gestite dai produttori e dovranno essere strumenti di valorizzazione e promozione dei vini e degli oli regionali, a conferma che la qualità raggiunta dai prodotti enologici ed oleari calabresi, trovi il meritato riconoscimento sia in campo nazionale che internazionale. Il compito principale di queste due nuovi organismi è, infatti, quello di predisporre numerose iniziative promo-commerciali, occupandosi anche della diffusione di una corretta educazione al consumo sia dell’olio che del vino. Un occhio di riguardo a tal proposito, sarà rivolto alle nuove generazioni. La scelta delle sedi Gioia Tauro e Corigliano per l’elaioteca, il cirotano e Lamezia Terme per l’enoteca – ha precisato Trematerra - non è casuale: entrambe sono state posizionate dove esistono le radici storiche, sia per la produzione dell’olio che del vino. Tutto questo mira a dare un ulteriore impulso alla valorizzazione dei sistemi produttivi di vino ed olio, indispensabile e necessario per lo sviluppo e l’affrancazione dell’economia calabrese. Il successo di queste iniziative, che stanno a cuore al Governatore Scopelliti ed all’intero governo regionale, passa adesso anche attraverso la collaborazione sinergica che si dovrà da subito attivare con i produttori, che sono così chiamati con le loro idee e le loro produzioni ad animarle. Nel comune interesse – ha auspicato infine l’assessore Trematerra - di far crescere sempre più il sistema agricolo regionale”.
Fonte: Dr Rosario Franco

venerdì 23 dicembre 2011

Buon Natale a tutti voi!

What is Christmas? “It is tenderness for the past, the value of the present and hope for the future. It is the sincere wish that every cup will overflow with blessings rich and eternal, and that every path will lead us to peace”. 
Merry Christmas and Happy New Year
Antonio G. Lauro

Che cos'è il Natale? “E' tenerezza per il passato, coraggio per il presente, speranza per il futuro. 
E ' il fervido auspicio che ogni tazza possa trasbordare di benedizioni eterne, e che ogni strada possa portare alla pace".
Buon Natale e Felice Anno Nuovo
Antonio G. Lauro



mercoledì 21 dicembre 2011

Da oggi trenta nuovi "ambasciatori" dell'olio di oliva.

Concluso a Palmi, presso la locale Scuola Agraria, l'evento di formazione per assaggiatori di olio vergine di oliva.
Il corso, organizzato dall'APOR di Gioia Tauro con la collaborazione di PrimOlio, attraverso cinque giorni "full immersion" di lezioni teoriche e pratiche, ha avviato trenta appassionati al piacevole mondo dell'analisi sensoriale dell'olio di oliva.
Come dichiarato da Rocco Rotolo - Presidente APOR - "attraverso questo corso, finanziato con fondi dell'unione Europea e dell'Italia, si è colta l'occasione per coinvolgere trenta appassionati (studenti, tecnici, frantoiani, professionisti e ristoratori) e consentire loro di acquisire un primo livello di "conoscenze" nel settore dell'olio di oliva".
"Frequentare un corso come quello appena concluso non basta, ci riferisce Carmelo Orlando - Capo Panel di PrimOlio - per diventare assaggiatore. Si tratta appunto di un "primo livello" che, da solo, non è bastevole per formare un buon "assaggiatore di olio". Sicuramente il secondo passo sarà quello di frequentare le attività di un comitato di assaggio, in modo da affinare la tecnica e approfondire le nozioni inerenti il complesso mondo dell'analisi sensoriale. Ricordo, continua Orlando, che soprattutto nel caso della formazione di assaggiatori professionisti di olio di oliva non occorre solamente osservare il disposto legislativo che parla di "attestazione dell'idoneità fisiologica" e frequenza di "venti sedute di assaggio", ma vale la consolidata tecnica della "formazione continua", che possa portare il futuro assaggiatore nelle condizioni di esercitare, con professionalità, il proprio ruolo all'interno di un panel. Curiosità e continua ricerca di nuovi stimoli, dovrà quindi caratterizzare la vita, professionale, di questi nuovi trenta "ambasciatori" dell'olio di oliva".
Atto finale del corso di formazione sarà la consegna degli ambiti diplomi, che avverrà nel corso del convegno conclusivo che l'APOR ha organizzato per la prima decade di marzo 2012, sempre presso le strutture dell'Istituto Agrario di Palmi.
Dr Antonio G. Lauro

martedì 20 dicembre 2011

Un panettone all'extravergine di oliva!

Tante le occasioni, in Italia, per gustare il "tipico" dolce natalizio: il panettone. Cambia la forma, il nome, la sostanza, ma resta il dolce preferito dagli italiani.
Tante le esperienze che vari pasticceri, lungo la nostra penisola, hanno messo in atto per "rivisitare" questo dolce natalizio; tra queste, menzioniamo, quella messa in atto dalla pasticceria Taverna di Taurianova (RC) con il "PanTaverna". 
Chiediamo a Fabio Taverna, di parlarci della novità 2011 dell'azienda. "La nostra pasticceria - esordisce Taverna - propone da quest'anno il panettone classico realizzato con Olio Extra Vergine di Oliva al posto del burro, ottenendo un prodotto di altissima digeribilità, leggerezza e morbidezza, che regala al palato un profumo intenso e delicato. L'idea nasce anche per rispondere alle esigenze salutistiche del consumatore. Usiamo un pregiato olio extravergine d'oliva calabrese dal gusto fruttato leggero (l'Aspromontano dell'Olearia San Giorgio), sfruttandone appieno tutte le caratteristiche organolettiche, aromatiche ed olfattive particolarmente adatte alle preparazioni in pasticceria.
Gli ingredienti di altissima qualità, sapientemente combinati ad un eccellente olio extravergine ci fanno riscoprire preziosi sapori e affascinanti profumi della nostra terra. Il panettone con l'olio extravergine d'oliva, richiede una lavorazione ed una lievitazione naturale di circa 30 ore, che viene svolta con la cura e la giusta attenzione che ne esalta tutta la sua artigianalità. Il Panettone è un dolce della tradizione che viene realizzato solitamente per il periodo natalizio, il nostro panettone all'olio extravergine di oliva può benissimo essere consumato anche d'estate accompagnato da un buon gelato o da gustare con una prelibata granita... tutto da scoprire con il salato!"
Non ci resta che gustarlo e... Buon Natale a tutti i lettori del Blog!
Dr Antonio G. Lauro

giovedì 15 dicembre 2011

OLIO – Federdop lancia “Primaclasse”. Premio d’eccellenza per il vero made in Italy .

Roma – Sicilia con l’azienda Titone per la Dop Valli Trapanesi; Umbria con l’azienda Mascio per la Dop Umbria e Abruzzo con il frantoio Ranieri per la Dop Aprutino Pescarese. Sono le tre regioni che si sono aggiudicate la prima edizione del premio “prima classe” rispettivamente d’oro, d’argento e di bronzo. Al consorzio Aprutino Pescarese va anche il riconoscimento di consorzio più virtuoso del 2011.
Il primaclasse premio per le migliori aziende produttrici di oli extra vergini di oliva DOP italiani della campagna 2011, ideato da Federdop con il patrocinio ed il sostegno del Ministero delle politiche agricole Alimentari e Forestali e la collaborazione degli operatori del settore dell’olio di oliva, sono stati consegnati a Roma nel corso di una cerimonia.
“Questa iniziativa ha riferito il presidente di Federdop Silvano Ferri, vuole essere un contributo allo sviluppo della cultura del consumo consapevole dell’olio extra vergine di oliva a denominazione di origine protetta e alla promozione dei territori di produzione”.
Dal focus dell’osservatorio economico di Unaprol che ha preceduto la consegna dei primaclasse risulta che l’Italia vanta al suo attivo 40 riconoscimenti (39 DOP e 1 IGP). Seguiti dalla Grecia (27) e dalla Spagna (23).
Il comparto degli oli DOP e IGP presenta un numero di riconoscimenti piuttosto elevato, ma il livello di produzione certificata resta ancora basso. Secondo i dati più recenti, la produzione certificata si è attestata intorno alle 10 mila tonnellate e vede le province di Trapani e Siena quelle con maggiori riconoscimenti di oli DOP e IGP.
Nei primi 10 mesi dell’anno, sono stati venduti complessivamente più di 168 milioni di litri di olio per un valore di 669 milioni di euro; La categoria più venduta è l’extravergine “convenzionale” per la quale si registra un incremento a volume (+1,5%) ed una contrazione a valore (-1%), rispetto allo stesso periodo del 2010.
Per le Dop si evidenzia una situazione di stabilità per i volumi e in crescita del 4% del valore; per il bio la tendenza positiva riguarda sia i volumi, sia i valori (rispettivamente +7% e +5%);
La gran parte degli oli DOP venduta all’interno della GDO rientra in una strategia di differenziazione dell’insegna. Il 46% degli oli DOP venduti con circa 1.050.000 di litri è a private label.
La cerimonia di consegna dei riconoscimenti è stata preceduta da Vignette di extra vergine DOP. Una lettura sulla qualità del prodotto a denominazione di origine protetta a cura del prof. Raffaele Sacchi del dipartimento di Scienza degli alimenti della facoltà di agraria – Portici – dell’università degli studi di Napoli Federico II.
Nel corso della cerimonia di consegna, il presidente di Unaprol Massimo Gargano ha annunciato il premio giornalistico Ranieri Filo della Torre. Il concorso nazionale dedicato alla memoria del direttore generale di Unaprol, prematuramente scomparso lo scorso 2 novembre 2011.
Il bando del concorso, riservato a giornalisti e fotoreporter - sarà reso pubblico nei prossimi giorni - si concluderà il prossimo 29 febbraio 2012. La proclamazione dei vincitori sarà resa nota il prossimo 21 marzo a Roma, mentre la consegna dei premi avverrà alla fine di marzo durante l’edizione 2012 del SOL di Verona.

Dieci consigli per dieci prodotti: Carabinieri e Movimento Difesa Cittadino presentano il decalogo.

Il Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari attraverso i Nuclei Antifrodi (NAC) e il Movimento Difesa del Cittadino presentano il "Decalogo natalizio per i consumatori per una spesa consapevole".
Dieci prodotti e dieci consigli per una spesa senza brutte sorprese
Tra poche settimane sarà Natale. E accanto alla corsa ai regali non manca la corsa al supermercato: dai Panettoni da gustare intorno a un tavolo in famiglia, allo Spumante da stappare la notte di San Silvestro: carrelli e borse dei cittadini si riempiono di prodotti tipici delle festività natalizie. Il Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari attraverso i Nuclei Antifrodi (NAC) e il Movimento Difesa del Cittadino hanno messo a punto il "Decalogo natalizio per i consumatori per una spesa consapevole". Consigli per l’acquisto di prelibatezze per le tavole dei cenoni e prodotti di qualità, nonché tipici protagonisti di tanti cesti regalo. Dieci prodotti e dieci consigli per una spesa senza brutte sorprese.
Tutti i suggerimenti messi a punto riconducono a un unico importante invito: leggere l’etichetta. Si tratta della carta di identità del prodotto che ci può aiutare a scegliere il prodotto migliore per la nostra tavola. Dalla data di scadenza alla lista degli ingredienti, le etichette alimentari sono uno strumento essenziale per il consumatore che vuole effettuare una spesa consapevole.
Il "Decalogo natalizio per i consumatori per una spesa consapevole" è strutturato in due parti: la prima esamina 10 prodotti tipici delle festività natalizie e per ognuno ne mette in evidenza gli aspetti principali per una giusta valutazione del rapporto prezzo-qualità; la seconda parte consta, invece, di 10 consigli per non cadere vittima di frodi. E non solo.
Prevenzione, controlli ed educazione alimentare sono tre strumenti essenziali per assicurare la massima tutela della salute a tavola. Il cittadino può contribuire in maniera determinante in questo senso, soprattutto nella quotidianità: prestando attenzione all’acquisto dei prodotti agroalimentari, attuando il cosiddetto “acquisto informato e consapevole” e quindi leggendo con più attenzione le etichette o chiedendo precisi chiarimenti al venditore sull’origine e sulla qualità dei prodotti che si acquistano. Essenziale è infine la collaborazione con gli istituti preposti ai controlli.
Il Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari confida molto nella collaborazione dei cittadini, siano essi consumatori, che produttori o commercianti e invita pertanto chiunque a contattare il Numero Verde Antifrodi 800.020.320 per fornire qualsiasi segnalazione o richiedere chiarimenti in materia di sicurezza alimentare. 
Dr Antonio G. Lauro

Ecco il decalogo.




Per maggiori informazioni:
Ufficio Stampa - Movimento Difesa del Cittadino (MDC) 
Via Quintino Sella, 41 00187 Roma 
Tel. 06/4881891 int. 209 - fax 06/42013163 
Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari – Nuclei Antifrodi
Via Torino, 44 00187 Roma