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domenica 25 maggio 2014

Catanzaro: progetto alternanza scuola-lavoro, relazione studenti scuola agraria.

GIORNATA CONCLUSIVA PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA /LAVORO
Il 27 maggio 2014 dalle ore 9:00, presso l'aula conferenze dell'Istituto Tecnico Agrario “V. Emanuele II” di Catanzaro, incontro con gli studenti del progetto alternanza scuola-lavoro. La giornata conclusiva del progetto, presentata dalla Prof.ssa Maria Teresa Arcieri e dalla Dr.ssa Lucia Talotta, verterà sul tema "La filiera olivicolo-olearia: esperienze e competenze dei ragazzi".
Previste relazione degli studenti, chiamati a riferire su tecniche di raccolta e sistemi di trasformazione delle olive in olio extravergine di qualità; introduzione all’analisi sensoriale; le frodi nel settore dell’olio.
Previsti, infine, interventi della Prof.ssa Teresa Rizzo, dirigente IIS “V.Emanuele II”- Catanzaro, del Dr. Verdiglione, Ispettore ICQRF e del Dr. Antonio G. Lauro, Panel Leader – Funzionario Arsac.
Seguirà la consegna attestati e, a conclusione dei lavori, un assaggio guidato olio extravergine d’oliva.
Coordinamento e tutors del progetto Prof.ssa Arcieri e Dr.ssa Talotta.
Il programma:

TerraOlivo: ultima chiamata per il concorso.

Papa Francesco è già in Terra Santa, negli stessi splendidi luoghi dove - dal 16 al 18 giugno 2014 - si svolgerà la quinta edizione del concorso oleario internazionale TerraOlivo Gerusalemme. Lui è già qui, i vostri extravergine? Vi aspettiamo.


Pope Francis is already in the Holy Land, in the same beautiful places where - from June 16 to 18 - will host the fifth edition of the International Olive Oil Competition TerraOlivo Jerusalem. He is already here, your olive oil? We are waiting.

Tutte le informazioni qui, alla pagina: TerraOlivo Gerusalemme: tutte le informazioni oppure sul sito ufficiale: www.terraolivo.org 

venerdì 23 maggio 2014

Nuovo corso d'assaggio Olio EVO a Portici: al via le iscrizioni.

Asso.Frant.O.I. e Sportello Olio organizzano un corso per la determinazione dell'idoneità fisiologica all'assaggio degli oli d'oliva secondo quanto previsto dal dm 1334 del 28/02/2012.
Il corso si svolgerà presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Napoli “Federico II”, via Università 100, Portici (NA) nei giorni 3, 4, 5, 9, 10, 11 Giugno 2014.
Data la disponibilità di posti limitata, saranno accolte le prime 25 richieste di partecipazione. Il costo del corso è 100 euro. Chi è in lista d'attesa dal precedente corso avrà priorità rispetto agli altri.
Le modalità di pagamento saranno comunicate tramite mail di conferma.
Il modulo di partecipazione è scaricabile qui e va inviato all'indirizzo orazio.corbo@assofrantoi.com.
Il programma del corso è scaricabile qui.

Regione: CAMPANIA
Ente organizzatore: Assofrantoi
In collaborazione con Sportello Olio
Capo Panel: Maria Luisa Ambrosino
Date: 3, 4, 5, 9, 10 e 11 Giugno 2014.
Sede del corso: Facoltà di Agraria di Portici, Via Università 100 Portici (NA)
Numero massimo partecipanti: 25
Informazioni: www.assofrantoi.com orazio.corbo@assofrantoi.com
Costo: € 100,00

Fonte: assofrantoi

giovedì 22 maggio 2014

La Calabria promuove una manifestazione di interesse per la selezione di oli extra vergini di produzione regionale.

MANIFESTAZIONE D’INTERESSE 
PER LA SELEZIONE DI OLI EXTRA VERGINI DI OLIVA DA INSERIRE SU CARRELLI 
PROMOZIONALI CHE SARANNO DISTRIBUITI PRESSO 100 RISTORANTI CALABRESI 
La Regione Calabria, Dipartimento Agricoltura, Foreste e Forestazione - Settore Promozione e Valorizzazione, in collaborazione con l’Elaioteca Regionale "Casa degli Oli extravergini di oliva di Calabria"
PROMUOVE
una manifestazione di interesse per la selezione di oli extra vergini di produzione regionale ai fini della collocazione sul “Carrello degli Oli”.
Il “Carrello degli oli” vuole rappresentare un momento di primaria importanza per la crescita del settore olivicolo ed un’opportunità di promozione unica per gli addetti ai lavori, in grado di favorire la conoscenza e la divulgazione su larga scala delle peculiarità degli oli calabresi di alta qualità.
Caratteristica principale del Carrello degli Oli sarà quella di presentare l’olio in esclusiva senza abbinarlo ad altri prodotti alimentari.
Tutta l’esposizione, la promozione, la pubblicità, gli eventi collaterali, saranno focalizzati sul prodotto olio extra vergine d’oliva. Il Carrello, verrà posizionato in 100 ristoranti calabresi o di altre regioni maggiormente rappresentativi dell’enogastronomia calabrese.
Gli oli extra vergini saranno collocati sui carrelli tenendo conto della territorialità delle produzioni olivicole legata alla localizzazione dei ristoranti, con posizionamento di almeno il 50% appartenenti al territorio.
La selezione degli oli extra vergini verrà effettuata a cura di un Panel Test riconosciuto e operante nel territorio regionale.
Le Ditte si impegneranno, una volta selezionate, a fornire gratuitamente n. 12 bottiglie di olio da 75 cc cadauna, per l’avvio dell’attività.
Le successive forniture a titolo oneroso, saranno gestite direttamente dai ristoranti i quali avranno l’obbligo di promuovere il prodotto selezionato per almeno 24 mesi dalla data d’inizio della campagna promozionale.
Gli oli extra vergini selezionati saranno descritti in una “carta degli Oli regionale” che ne illustrerà la tipologia e il relativo abbinamento alle pietanze.
Le aziende produttrici interessate ed in regola con tutta la normativa vigente per il settore dovranno compilare il modulo in allegato e trasmetterlo, unitamente a copia di valido documento di riconoscimento del legale rappresentante, ai contatti sotto riportati.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare i seguenti recapiti:
- Dr. Vincenzo De Lorenzo - e-mail: v.delorenzo@regcal.it - tel.: 0961/853078;
- Dr. Rosario Franco - e-mail: rosario.franco@regcal.it - tel.: 0961/853077;
Il termine ultimo per la presentazione della manifestazione di interesse, per la consegna del campione da sottoporre all’analisi organolettica e di una breve descrizione aziendale, è fissato inderogabilmente entro e non oltre Venerdi 30 Maggio 2014, presso il Dipartimento Agricoltura ai referenti sopra indicati.
Bando e modulo di adesione qui: www.assagri.regione.calabria.it

Fonte: Regione Calabria

mercoledì 21 maggio 2014

Attenti a quei due.

Foto: Der Feinschmecker
Attenti a quei due... Chi? 
Quando si tratta di scrivere sugli amici, come in questo caso, la celia è d'obbligo e scatta spontanea.
Attenti perché?
Innanzitutto perché oltre ad essere cari amici, sono anche due tra i più importanti assaggiatori internazionali di olio extravergine di oliva che la Calabria olivicola ha espresso in questi ultimi anni.
Il primo (n. 5 nella foto) è Rosario Franco, funzionario dell'ARSAC Calabria e della Regione Calabria, da anni impegnato con il secondo (n. 6), Carmelo Orlando (Funzionario ARSAC anche lui), in progetti nazionali ed internazionali sull'intera filiera dell'olio di oliva.
Ma questo impegno si concretizza anche attraverso l'attività di capo panel, espletata dagli stessi, in terra natia, nelle numerose attività fieristiche nazionali e mondiali cui partecipa la Regione Calabria e, come nel caso della foto, in attività internazionali quali la partecipazione - da oltre 10 anni e fin dall'esordio - al panel della rivista tedesca "Der Feinschmecker".
Cos'altro aggiungere... Attenti a quei due... O forse sarebbe meglio dire, attenti ai consigli di quei due, sempre illuminati e saggi.
Antonio G. Lauro (che si onora essergli amico)

domenica 18 maggio 2014

A Grosseto ed Altamura, corsi ufficiale per degustatori di olio di oliva.

Corso ufficiale per degustatori di olio di oliva riconosciuto dalla Regione Toscana e dal Mi.P.A.A.F.
L'Associazione Produttori Olivicoli Toscani e l'Unione Provinciale degli Agricoltori di Grosseto organizzano un corso ufficiale per degustatori di olio di oliva riconosciuto dalla Regione Toscana e dal Mi.P.A.A.F. per i giorni 22, 23, 24, 29,30 e 31 Maggio 2014 Presso CENTRO FIERE DI GROSSETO”, Loc. Madonnino – Braccagni.
Per informazioni e iscrizioni: APOT Grosseto - Jacopo Monaci Tel. 0564-538622 - Cell. 329-4210670
e-mail apot@confagricolturagrosseto.net
Per informazioni e iscrizioni: APOT Cecina Tel. 0586-685742 - e-mail apotcecina@email.it
Direttore del corso M. Valeria Cittadini Tel. 335/6612679
Regione: TOSCANA
Organizzazione: Associazione Produttori Olivicoli Toscani e Unione Provinciale degli Agricoltori di Grosseto
Capo panel del corso: n.d.
Date di svolgimento: 22, 23, 24, 29,30 e 31 Maggio 2014

Sede del corso: CENTRO FIERE DI GROSSETO. Loc. Madonnino – Braccagni
Posti disponibili: n.d..
Informazioni: APOT Grosseto - Jacopo Monaci Tel. 0564-538622 Cell. 329-4210670
e-mail apot@confagricolturagrosseto.net 
APOT Cecina Tel. 0586-685742 - e-mail apotcecina@email.it Direttore del corso M. Valeria Cittadini Tel. 335/6612679
Quota di iscrizione: n.d..

Corso ufficiale per degustatori di olio di oliva riconosciuto dalla Regione Puglia e dal Mi.P.A.A.F.
Regione: PUGLIA
Organizzazione: Assoproli Bari soc. coop. Agricola
Capo panel del corso: Alfredo Marasciulo - Nicola Perrucci
Date di svolgimento: 19-20-21-22-26-27 Maggio 2014
Sede del corso: Edil Habitat srl Via A. Manzoni 70022 Altamura (Ba)
Posti disponibili: n.d..
Informazioni: info@assoproli.it  http://www.assoproli.it/

sabato 17 maggio 2014

Olio DOP, convegno a Castel San Lorenzo (SA).

E’ in programma domenica 18 maggio a Castel San Lorenzo, presso l’Oleificio La Macchia, la manifestazione “Promozione e Valorizzazione dell’Olio DOP Colline Salernitane”.
Obiettivi prioritari dell’incontro saranno la tutela e la valorizzazione del territorio e, soprattutto, quelle dell’olio DOP Colline Salernitane, con particolare attenzione alla tutela dei consumatori e dei produttori.
La manifestazione, organizzata dall'Oleificio La Macchia, con il Consorzio di Tutela dell’Olio DOP Colline Salernitane, l’Associazione Oleum – Associazione Nazionale Assaggiatori Professionisti Olio d’Oliva in Campania, la Confederazione Italiana Agricoltori di Salerno ed il Consorzio Provinciale Olivicoltori Salerno, affronterà le problematiche relative alle nuove evidenze scientifiche e alla necessità di esportare un prodotto dalle qualità e dalle potenzialità straordinarie nei mercati emergenti.

La teoria dei cinque gusti base è obsoleta.

Foto: Wired.co.uk
L'idea che gli esseri umani possano rilevare solo cinque sapori fondamentali è "obsoleta" e deve essere rivista, secondo quanto dichiarato da un professore dell'Oxford University.
Charles Spence, professore di psicologia sperimentale all'Università di Oxford, ha recentemente dichiarato alla rivista The Drinks Business: "Si parla solo di cinque sapori fondamentali: dolce, acido, salato, amaro e, recentemente, di umami, ma gli scienziati hanno scoperto che ci sono ben 20 gusti diversi, compreso quello del grasso, metallico, calcio, astringente e piccantezza/calore. Noi tutti viviamo in mondi diversi del gusto, caratterizzato, ad esempio, dai cosiddetti "super tasters", persone che possono possedere sulla lingua fino a 16 volte la quantità di papille gustative dei normali assaggiatori. Questo significa che spesso, proprio a causa della loro sensibilità al gusto, hanno una avversione per l'amarazza, al punto da evitare prodotti troppo amari quali pompelmo, Campari, caffè, cavolini di Bruxelles e tannini nel vino rosso", aggiunge Spence.
Il professore, non nuovo a questi studi, ha anche scritto alcune interessanti pubblicazioni sull'impatto del vasellame sulla percezione del sapore, sull'influenza del colore del piatto sulla percezione di un alimento complesso in un ristorante e su come il materiale di un cucchiaio influenzi il gusto del cibo.
Il professore Spence, al fine di affinare le sue ricerche legate alle percezioni multisensoriali a tavola, ha lavorato negli ultimi 12 anni con Heston Blumenthal al The Fat Duck Experimental Kitchen su varie esperienze gustative ed è attualmente impegnato in un progetto con Ferran Adrià per cercare di migliorare il cibo negli ospedali. 
"Entrambi gli chef - continua Spence - si avvicinano alla sala come ad un'esperienza completa, che prende in considerazione il colore, il suono e l'ambiente. Molti chef non hanno mai preso in considerazione l'importanza dell'ambiente. Chef britannici e spagnoli sono di mentalità più aperta, mentre i francesi sono stati i più difficili da convincere".
Adesso, il ricercatore sta lavorando con una serie di chef sull'impatto che l'atmosfera del ristorante ha sull'esperienza culinaria nel complesso; con luci, musica, colore e vasellame, studiati per avere un determinato impatto sulla percezione del gusto.
"Gli esseri umani sono influenzati da ciò che vedono - aggiunge Spence - ma se sono "super-degustatori", sono meno influenzati dall'ambiente, rispetto ai semplici assaggiatori. Siamo portati a pensare che i cibi rossi siano più dolci e più maturi, ed i cibi verdi come più aspri ed acerbi, come i frutti passano dal verde al rosso nel corso della maturazione. In un centesimo di secondo abbiamo già preso decisioni sul sapore, a seconda di come appare". Siamo programmati a rifiutare l'amarezza dei prodotti, perché molti cibi amari sono velenosi e, quindi, pericolosi per la nostra sopravvivenza dopo la loro ingestione. Al contrario, il latte materno è dolce, così noi veniamo al mondo con una predilezione per i sapori dolci ".
Bibliografia:
Charles Spence, et al.: Assessing the impact of the tableware and other contextual variables on multisensory flavour perception
Charles Spence, et al.: Assessing the influence of the color of the plate on the perception of a complex food in a restaurant setting.
Charles Spence, et al.: Tasting spoons: Assessing how the material of a spoon affects the taste of the food.
info: Professor Charles Spence. Professor of Experimental Psychology & University Lecturer, Somerville College: charles.spence@psy.ox.ac.uk

venerdì 16 maggio 2014

Concorsi dell'olio: riparte TerraOlivo 2014 Jerusalem.

Nonostante le origini dell’olivo siano tuttora oggetto di dibattito tra gli studiosi di tutto il mondo, fonti storiche, reperti archeologici e recenti studi, tra cui il ritrovamento di frantoi primitivi in Siria ed in Israele che confermano l’utilizzo dei frutti dell'olivo fin dal 5000 a.C., hanno evidenziato come la culla dell'olivicoltura sia stata, originariamente, l'area caucasica comprendente l’odierna Turchia orientale, l’Iran occidentale, il Libano, il nord Israele, la Siria ed il nord Iraq.
E sarà proprio l'area d'origine dell'olivo, sacra a noi Cristiani, ad ospitare per la quinta volta, la nuova edizione del premio internazionale TerraOlivo Jerusalem 2014 - MIOOC riservato ai migliori oli extravergine di oliva del mondo.
Il concorso, che si terrà alle pendici del Monte degli Ulivi della città Santa di Gerusalemme nel periodo 16/18 giugno 2014, sarò curato anche quest’anno dalla collaudatissima squadra guidata da Raul Castellani (Argentina), Antonio G. Lauro (Italia) e Moshe A. Spak (Israele).
Il Mediterranean International Olive Oil Competition (MIOOC) TerraOlivo, giunto alla quinta edizione, si ripropone di mettere in competizione, nello scenario unico ed indimenticabile dell'antica città di Gerusalemme, le migliori produzioni mondiali di olio extravergine di oliva e non solo.
Infatti, oltre alle tradizionali categorie di Olio Extravergine di Oliva Monovarietale, Blend, A denominazione d'origine (DOP/IGP) e Biologico, il concorso - vista la grande importanza che rivestono commercialmente queste produzioni - avrà una speciale sezione dedicata agli oli Aromatizzati ed ai Condimenti a base di Olio Extravergine di Oliva.
Nei giorni del concorso, che vedrà impegnati assaggiatori provenienti da tutto il mondo, si svolgerà un evento speciale: il Viaggio turistico/didattico in Israele Olivo, ed anche vino, in Terra Santa.
In dettaglio, ecco il programma del Premio internazionale “TerraOlivo Award 2014 - Mediterranean International Olive Oil Competition” ed il programma di Olivo, ed anche vino, in Terra Santa:
• dal 16 al 18 giugno 2014: Concorso internazionale - 5° edizione del premio, che si svolge con le regole del Consiglio Oleicolo Internazionale (COI), diretto dal prof. Raùl C. Castellani (Argentina), avrà nella giuria assaggiatori internazionali ed israeliani con Panel Leader il Dr Antonio G. Lauro (Italia).
• dal 14 al 19 giugno 2014 – Viaggio turistico/didattico in Terra Santa con visita dei luoghi sacri della cristianità e dell’antica olivicoltura di Israele: Olivo, ed anche vino, in Terra Santa.
PrimOlio, media sponsor di TerraOlivo, racconta in esclusiva dell’intervista a Moshe Spak, Direttore Affari Internazionali del concorso.
Gentile Sig. Spak, ad oggi, puo fare il punto della situazione?
“Certamente! Innanzitutto la ringrazio per l’attenzione che sia l’Italia e sia la Regione Calabria, grande regione olivicola mondiale, stanno riservando al nostro concorso. Siamo estremamente orgogliosi – continua Spak – della fiducia che anche quest’anno ci hanno voluto accordare le aziende del settore olivicolo mondiale iscritte alla nostra quinta edizione del concorso. A poco più di un mese dalla chiusura delle iscrizioni che, ricordo, scadranno il 31 maggio p.v., posso già affermare che questa sarà l’edizione dei record. Record di aziende partecipanti e di paesi coinvolti, ma anche record di assaggiatori professionisti che saranno chiamati a valutare i campioni di olio extravergine di oliva in gara”.
Per i ritardatari, e per quanti in Italia volessero ancora partecipare al concorso, ci dice cosa occorre fare?
“Semplice – risponde Moshe Spak – sul sito web di TerraOlivo (www.terraolivo.org) o sul blog di PrimOlio (primolio.blogspot.it) sono disponibili tutte le informazioni riguardanti il premio (domanda di partecipazione, modalità di invio, ecc.).
Perchè partecipare a TerraOlivo Sig. Spak?
“La partecipazione – e l’affermazione – al concorso TerraOlivo, precisa Spak, offre l'opportunità alle aziende olearie di entrare nel mercato israeliano. Infatti, questa del concorso e di tutte le manifestazioni collaterali, è un'occasione unica per presentare il proprio miglior olio extravergine ad una vetrina internazionale che non comprende solo Israele, ma anche tutta la sua area di influenza, con in pole position i mercati del Nord America. I nostri obiettivi, continua il nostro ospite israeliano, sono quelli di premiare i migliori oli extravergine di oliva provenienti da tutto il mondo, promuovere i benefici nutrizionali degli oli extravergine direttamente ai consumatori, promuovere il mercato internazionale, sottolineando le qualità eccezionali degli extravergine prodotti da diversi paesi, promuovere e commercializzare le eccellenze olearie mondiali, diffondere i vantaggi derivanti da una corretta dieta mediterranea, avvicinare i vincitori dei premi a potenziali importatori internazionali ed ai media, aumentare il consumo internazionale di olio extravergine di oliva di elevata qualità”.
Sig. Spak, torniamo al concorso che, come ha già detto, avrà in giuria i più importanti assaggiatori del mondo e sarà presieduta dall’italiano Antonio G. Lauro.
“La direzione generale e la supervisione del concorso, continua Spak, è stata affidata allo specialista argentino e creatore insieme a me di TerraOlivo, Raul C. Castellani. Questo concorso, insieme ad Olivinus (America del Sud), Los Angeles Competition e NYIOOC (Nord America), Biol (Italia), Oil China e Olive Japan (Asia) e naturalmente il Mario Solinas del Consiglio Oleicolo Internazionale (Spagna), fa parte del <<Grande Slam>> delle competizioni mondiali dedicate all’olio di qualità. Siamo in crescita lo dicevo poc’anzi, e se TerraOlivo nel 2013 occupava il 3° posto nel mondo per numero di campioni pervenuti, il 2° posto per numero di paesi presenti e per il panel internazionale di giudici coinvolti, speriamo quest’anno di migliorare la posizione. Questo nostro evento, pubblicizzato in tutto il mondo, è incluso nel ranking mondiale dei concorsi internazionali sull’Olio Extravergine di Oliva (World Ranking Extra Virgin Olive Oil), che sarà pubblicato nelle prossime settimane. In questa speciale classifica, già presente nel settore del vino, saranno incluse le aziende che si affermeranno in uno dei citati eventi mondiali, e rappresenterà la lista dei migliori Oli Extravergine al mondo”.
Ringraziamo il Sig. Moshe Spak, al quale auguriamo i migliori auspici per un’ottima riuscita della prossima edizione del premio e riassumiamo i dati salienti per la partecipazione al concorso.
TerraOlivo 2014 - Mediterranean International Extra Virgin Olive Oil Competition.
Invio documentazione in via informatica (Modulo di iscrizione, ecc.):
Entro il 31 maggio 2014.
Spedizione dei campioni:
Entro il 31 maggio 2014 presso gli uffici in Israele.
Costo per la partecipazione:
€ 170,00 + € 30,00 tasse da pagare solo una volta ed indipendentemente dai campioni inviati.
Come e dove inviare i campioni:
Tutti i campioni, in bottiglia e imballati, devono essere accompagnati dalle analisi per l'identificazione merceologica e avere un'etichettatura valida in ossequio alle leggi vigenti nel paese d'origine e spediti a:
Moisés A. Spak
Sheinfein 23/16
Kfar Sava
4465204 Israel
Fax: +972 9 767 5761 - Tel: +972 547 629 101
e-mail: mas@terraolivo.org
Come abbiamo sentito sono già molti i campioni arrivati in Israele per competere alla terza edizione di TerraOlivo Award. Chissà se quest'anno l’Italia riuscirà a strappare il "The Best International" alla detentrice Spagna e riportarlo in terra italica dopo tre anni di lunga attesa?
A questo punto non ci resta che incrociare le dita! Vinca il migliore… Se poi sarà un olio italiano, ben venga.
Dr Antonio G. Lauro




giovedì 15 maggio 2014

Ad Ariano Irpino i nuovi corsi per assaggiatori di olio d’oliva

Il 21 maggio parte, ad Ariano Irpino, il nuovo corso per assaggiatori di olio d’oliva organizzato dall’Apooat (Associazione produttori olio di oliva - Acli Terra). L’iniziativa rientra nell’ambito del programma di attività per le organizzazioni di operatori del settore olivicolo.
“Il corso - afferma il presidente Giuseppe Pacifico - è uno strumento importante per la formazione degli assaggiatori per la classificazione merceologica dell’olio, ma è anche una formidabile occasione di crescita professionale per un ulteriore gruppo di operatori interessati alla conoscenza dei concetti della qualità dell’olio, sicura leva per lo sviluppo imprenditoriale del settore nella nostra provincia”.
Durante le lezioni, che si terranno nella sede delle Acli in via Donato Anzani n.4, saranno trattati argomenti inerenti le caratteristiche chimico-fisiche e la classificazione degli oli vergini di oliva, la conoscenza della tecnica per l’analisi sensoriale dell’olio di oliva, l’influenza delle pratiche agronomiche, delle metodologie di raccolta e delle tecniche estrattive sulle caratteristiche qualitative dell’olio di oliva, il quadro normativo e la corretta etichettatura dell’olio di oliva, gli oli a “denominazione di origine protetta”. Si svolgeranno, inoltre, prove pratiche di assaggio con descrizione delle caratteristiche organolettiche degli oli vergini, ponendo particolare attenzione nel riconoscimento dei difetti più comuni che si riscontrano nelle produzioni oleicole presenti sul mercato, e test atti ad evidenziare l’abilità sensoriale attraverso prove pratiche di allineamento.
La responsabile del corso è Maria Luisa Ambrosino, capo panel presso il laboratorio chimico merceologico della Camera di commercio di Napoli. L’organizzazione, invece, è coordinata dall’agronomo Ivan Rizzitelli e da Francesco Castelluccio, consulenti dell’Apooat.
Per i partecipanti al corso, riconosciuto dalla Regione Campania, è previsto il rilascio di un attestato di idoneità fisiologica all’assaggio dell’olio di oliva valido per l’eventuale successiva iscrizione all’Elenco nazionale dei tecnici ed esperti degli oli d’oliva in programma per il prossimo anno.
Per informazioni rivolgersi alla segreteria organizzativa in via Salvatore De Renzi n.22 ad Avellino o telefonare allo 0825 781720.
Fonte: orticalab.it

mercoledì 14 maggio 2014

Le 10 regole del Gastro-critico per apparire in Tv e vivere felice.

Pubblico un interessante decalogo semiserio, e forse non completamente Off-Topic, di Tonia Papagno giornalista enogastronomica pugliese, che attraverso il suo blog ritrattidigusto.blogspot.it prova a dare una chiave di lettura nuova alla critica eno-gastronomica.
Leggendo il suo ultimo articolo scopro così che noi italiani, oltre ad essere 60 milioni di "allenatori di calcio" - in special modo in questi frangenti con i campionati mondiali brasiliani alle porte - siamo anche TUTTI, indiscriminatamente, food-blogger e critici eno/oleo/tutto/ecc/gastronomici.
Ergo, ben venga il decalogo con il quale la giornalista, forse stanca dell'improvvisazione in TV da parte di colleghi ed amici del "Food", elenca le buone "maniere" da portare a memoria per ben apparire in TV, o meglio, per ben "impressionare" in televisione. Fara sicuramente trés chic!
Antonio G. Lauro

Le 10 regole del Gastro-critico per apparire in Tv e vivere felice.
di Tonia Papagno
È vero, a noi italiani sembra piaccia più parlare di cibo che mangiare. In fondo siamo autorizzati: chi più di noi vanta una qualità altissima dei prodotti gastronomici e una così antica tradizione culinaria? Chi più di noi è legittimato a diventare, o almeno aspirare, allo status di critico enogastronomico?
Con una famiglia come la mia che ha sempre lavorato nel settore food, non potevo che seguirne anch'io le orme. Per lavoro guardo da sempre i canali tematici sul cibo, anche quelli più pop trasmessi sulle reti nazionali e mi affascina il linguaggio del cibo ed il lessico che ci gira intorno.
Oggi come oggi fa trés chic essere food-blogger e scrivere e fotografare il cibo è la moda del momento, ma passare dalle parole al video non è sempre facile. La tivù non perdona gli improvvisati ma qualche dritta fa sempre comodo. Eccovi, dunque, alcuni pratici consigli per diventare un vero critico televisivo senza perderci la faccia.
1) Regola numero uno: impostare la voce. Assumete un accento vagamente franco-aristocratico con richiami a risonanse falso-nobiliari. Obbligatoria la pronuncia della S e R tra il sibilante e il rotacismo. Fa seguito un bon ton di tutto rispetto: niente gomiti sul tavolo e schiena dritta durante l'assaggio.
2) Dichiararsi favorevoli al biologico con doveroso riferimento alla ecosostenibilitá (fa molto radical chic) ma nello stesso momento scandalizzarsi delle correnti filosofiche di crudisti, vegani e vegetariani, per non essere tagliato fuori dagli inviti a base di Joselito e Champagne.
3) Citare spesso il profumo di qualche spezia coltivata nelle sperdute isole del pacifico subtropicale. Nessuno potrà smentirvi.
4) Fare riferimenti a piatti assaggiati in altre esperienze di degustazione. Qui l'uso di vocaboli di lingua internazionale é obbligatorio, serve a far capire di avere sperimentato la cucina globalizzata, nazione per nazione, e di aver mangiato l'onnisciente. Compresi i ceci azzurri del Paraguay.
5) Accostarsi alla preparazione con sensualità come se il cibo fosse un parter di irresistibile fascino, aggiungendo suoni libidinosi che accompagnano l’assaggio in una sorta di eccitazione preorgasmica (fa leva sul target tra i 50 e 60 anni).
6) Sfoggiare spesso le conoscenze acquisite su ogni tipo di cottura. Cartoccio, affumicatura, sifone, azoto liquido, sottovuoto e caramellizzazione per voi non hanno segreti, anche se siete incapaci di cuocere due uova al tegamino.
7) Mostrare una smorfia di disgusto al solo apparire della panna da cucina, del cocktail di gamberetti e delle penne al salmone: "Gli anni '80 sono finiti da un pezzo!"
8) Snobbare rigorosamente tutte le sagre e le inaugurazioni di agriturismi. Fare invece carte false per farsi invitare all'inaugurazione di qualunque risto-gastro-bistrot. Assicurarsi che nel menù ci sia almeno un hamburger gourmet da fotografare deliziati e la sera addormentarsi felici contando gli chef amici su facebook. Gli stellati valgono doppio.
9) Usare indiscriminatamente i termini onomatopeici che ricordino il suono del cibo sottoposto a valutazione: zing, sprint, crunch devono intercalare ogni frase di degustazione.
10) Non accostarsi nemmeno di striscio al plebeo sale italiano, pur se proveniente da onoratissime saline centenarie. Citate solo quelli a colori (nero delle Hawai, rosa dell'Himalaya) o di provenienza dubbia.
Bene, segui questi consigli e sarai pronto/a ad apparire su youtube, in livestream ed in tivù. Sappi che ti seguiremo ovunque.
p.s. Ogni riferimento a fatti, persone e luoghi è puramente causale.

Il link: http://ritrattidigusto.blogspot.it/2014/05/le-10-regole-del-gastro-critico-per.html

martedì 13 maggio 2014

Lazio: corso per assaggiatori di olio da olive.

21/05/2014 - Corso I° livello per Assaggiatori di Olio
Sono aperte le iscrizioni al Corso di Primo Livello per Assaggiatori di Olio Vergine che si terrà presso la sede dell'UMAO in Roma in Via Ardeatina 524 (Istituto Agrario Garibaldi).
Il corso si articolerà su 6 incontri, con cadenza settimanale, più gli esami, durante i quali verranno trattati argomenti inerenti la conoscenza della composizione, estrazione e commercializzazione dell'olio.
Tutte le trattazioni teoriche sono finalizzate al riconoscimento della qualità dell'olio vergine di oliva attraverso l'assaggio, valutazione necessaria per la sua classificazione.
I dettagli:
Regione: LAZIO
Organizzazione: UMAO - Unione Mediterranea Assaggiatori Olio.
Capo panel del corso: Paola Fioravanti
Date: 21 e 28 maggio; 4, 11, 17, 19 e 25 giugno 2014.
Sede del corso: UMAO in Roma in Via Ardeatina 524 (Istituto Agrario Garibaldi).
Posti disponibili: n.d..
Informazioni: Dott.ssa Paola FIORAVANTI 3355398548 - Sig.ra Gabriella Ciofetta 3387643470
Segreteria UMAO 06 5193980 umao1995@gmail.com
Costo: n.d..

lunedì 12 maggio 2014

Expo oleario verso il Giappone: luci e ombre da questo mercato.

Nella foto: un momento di Olive Marché a Tokyo
L'olio extravergine italiano in terra di Giappone con quota di mercato prossima al 50%: ed è questa la buona notizia!
L'ultima newsletter del Consiglio Oleicolo Internazionale (COI) di Madrid, massimo organismo internazionale del settore dell'olio di oliva, traccia un primo bilancio sulla situazione delle esportazioni verso il paese del Sol Levante. 
Il Giappone ha importato, nel corso dell'anno 2012-2013, circa 54.000 tonnellate di olio d'oliva e di sansa di oliva, il 18% in più rispetto all'anno precedente, con Italia e Spagna che si dividono quasi esclusivamente il mercato (48% e 44% della quota di mercato, rispettivamente).
I dati del Consiglio Oleicolo Internazionale evidenziano come il 93% delle importazioni totali in Giappone provengono da paesi europei; dopo l'Italia (25.959 t) e la Spagna (23.526 t), è la Grecia il terzo del paese fornitore di olio da olive in Giappone, con 599 t. Il resto del mercato (7%) è appannaggio dell'olio proveniente dalla Turchia (3.220 t).
Ma la notizia, preoccupante, evidenziata nei dati del COI, riguarda la situazione dell'esportazione olearia italiana in Giappone, che ha subito una flessione del 2% (dal 50% al 48%) nel periodo in esame. Dati in controtendenza per la Spagna, che vede aumentare le proprie esportazioni, passando dal 40% nel periodo 2007/08 al 44% attuale.
Quindi, la pressante pubblicità e le azioni promozionali messe in atto dagli spagnoli sull'intero territorio giapponese comincia  a dare i primi, tangibili, frutti. 
E noi? L'Italia? Basta solamente confidare nella potenza del brand "Made in Italy"? O per far (ri)decollare il settore expo dell'olio da olive servono nuove, e più incisive, azioni mirate di promozione? 
Tutti, il Ministero delle Politiche Agricole, i Consorzi di produttori, le Organizzazioni agricole, i produttori, sono avvisati.

Dr Antonio G. Lauro

A Rende, workshop-tavola rotonda su certificazione varietale fitosanitaria dell’olivo e tracciabilità dei prodotti di filiera.

Si svolgerà venerdì 16 maggio pv, alle ore 9:00, presso la sede nazionale del CRA-OLI di Rende (CS), il workshop - tavola rotonda: La certificazione varietale fitosanitaria dell’olivo e la tracciabilità dei prodotti della filiera olivicola-olearia.
Durante l’incontro verrà presentato il libro: “Il germoplasma olivicolo italiano: catalogo delle varietà di olivo” a cura di Innocenzo Muzzalupo.
La SV è invitata a partecipare.



sabato 10 maggio 2014

Anche la Campania per la formazione oleicola.

L’APOOAT (Associazione Produttori Olio di Oliva Acli Terra), nell’ambito del programma di attività
per le organizzazioni di operatori del settore olivicolo, ai sensi del Reg. CE 867/2008 e successive modifiche, organizza un corso per la formazione di assaggiatori di olio di oliva che si svolgerà a partire dal 30 Maggio 2014 presso la Sala Consiliare Comune di STURNO (Avellino).
Durante il corso, come previsto dal DM 1334 del 28/02/2012, saranno trattati argomenti inerenti le caratteristiche chimico-fisiche e la classificazione degli oli vergini di oliva, la conoscenza della tecnica per l’analisi sensoriale dell’olio di oliva, l’influenza delle pratiche agronomiche, delle metodologie di raccolta e delle tecniche estrattive sulle caratteristiche qualitative dell’olio di oliva, il quadro normativo e la corretta etichettatura dell’olio di oliva e degli oli a Denominazione di Origine Protetta. Si svolgeranno inoltre prove pratiche di assaggio con descrizione delle caratteristiche organolettiche degli oli vergini, ponendo particolare attenzione nel riconoscimento dei difetti più comuni che si riscontrano nelle produzioni oleicole presenti sul mercato, e test atti ad evidenziare l’abilità sensoriale attraverso prove pratiche di allineamento.
La responsabile del Corso è la dr.ssa Maria Luisa Ambrosino, Capo panel presso il LCM della CCIAA di Napoli.
Il corso:
Ente organizzatore: Apooat (Associazione produttori olio di oliva-Acli Terra).
Capo Panel: Maria Luisa Ambrosino
Date: 30 Maggio - 19 Giugno 2013.
Sede del corso: Sala Consiliare Comune di STURNO (Avellino).
Numero massimo partecipanti: n.d..
Informazioni: Segreteria organizzativa in via Salvatore De Renzi n.22 ad Avellino o telefonare allo 0825 781720. info@apooat.it
Costo: n.d..

venerdì 9 maggio 2014

Il Giappone dell'olio: i miti da sfatare.

Nei recenti giorni, dedicati in Giappone all'olio extravergine di oliva di qualità, sono stato ospitato quale membro della giuria e Panel Leader designato dalla Regione Calabria e dall'ARSAC (Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese) alla manifestazione internazionale "Olive Japan 2014" che premia i migliori extravergine al mondo.
La partecipazione al concorso, conclusosi il 27 aprile con un grande successo per l'olio extravergine italiano di alta qualità, è stata per me la ghiotta occasione per visitare ancora la terra del "Sol Levante".
Nei pochi ritagli di tempo, che la serratissima settimana dell'olio metteva a disposizione di noi giudici, non sono mancate le visite a supermercati e department store cittadini, utili per "tastare" il polso alle produzioni olearie in vendita in terra nipponica e delle quali si vocifera spesso senza cognizione di causa.
Tanti, forse troppi, i miti sfatati nel corso delle dette brevi "incursioni".
Si parla di un mercato giapponese esclusivo, ricco, attento alla qualità ed agli aspetti salutistici e nutrizionali degli alimenti, per dirlo in una parola, gente di "bocca buona". D'altronde quando si parla di pesce crudo (o sashimi, nell'idioma locale), di noodles, sushi roll o di nigiri, la qualità sensoriale è evidente ed è subito apprezzabile, anche da palati meno "evoluti", quali quelli di noi occidentali.
Ma questo, giuro, non me lo sarei mai aspettato: Olio Extravergine di Oliva (o almeno così dichiarato in etichette, visto che non ho avuto l'ardire di assaggiare queste produzioni), a costi molto bassi (prima delusione) e, spesso, a prezzo più contenuto degli omologhi grassi "da seme" (seconda e definitiva delusione).
Olioteca a Tokyo (Photo: www.japantimes.co.jp)
E dei prezzi esorbitanti di cui si vocifera in giro? Quei prezzi di 20/30 euro nostrali per bottiglia da 500 ml?
Beh, anche quelli ci sono, ma introvabili nei comuni supermarket, preda esclusiva delle più fornite "Olioteche" e nella disponibilità di pochi. Proprio così, "Olioteche", con l'insegna scritta in un probabilistico italiano.
Ma torniamo ai prezzi.
Nelle foto allegate si può ben osservare come, in un comune supermercato del centro di Tokyo, un Extra Virgin Olive Oil costi tra i 513 yen (€ 3,60) ed i 1.008 yen (poco più di € 7,00 per una bottiglia da litro) contro un prezzo variabile tra 615 e 802 yen (sempre per una bottiglia da litro) nel caso di olio da seme (€ 4,30 e € 5,65 rispettivamente); mentre l'Olioteca, le zone gourmet o i mercati rionali, offrono un prodotto "Olio Extravergine di Oliva", a prezzi nettamente superiori (tra 1.600 e 2.000 yen/250 ml = € 11,00 - 14,00/250 ml).
1000 yen 100 ml = € 7,00 - 1680 yen 250 ml = € 11,80
Cosa dire a riguardo?
1^ Che la globalizzazione, come si può vedere negli esempi citati, esiste e con questa dobbiamo sempre fare i conti, sia che si tratti di olio extravergine di oliva tipico o biologico, o di un prodotto "normale", sia che si tratti di Europa o di Giappone.
2^ Che confondere il consumatore con troppe informazioni, spesso in contrasto tra loro, sugli oli da olive e le varie categorie merceologiche, spesso "inventate", genera confusione in Italia, immaginiamoci in un mercato meno maturo quale quello giapponese, dove le prime importazioni risalgono "solamente" ai primi anni '90 del secolo scorso.
3^ Che le favole, non esistono.
Dr Antonio G. Lauro

giovedì 8 maggio 2014

L'IOOS chiude il ciclo di incontri del master sull'olio di oliva.

La scuola internazionale sull'olio di oliva (IOOS) chiude il primo ciclo di incontri del Master "Quality and Tasting" con la lezione: Introduzione alla degustazione ed abbinamento degli oli da olive.
Dopo le lezioni "sold out" di Richard Gawell, Antonio G. Lauro e Alexandra Kicenik Devarenne, ecco l'ultima lezione, fruibile on-line, che vedrà quali docenti l'esperto oleologo di Eataly - Nicholas Coleman - e la chef resident della Scuola di Eataly - Alicia Walter.
In questo corso dinamico ed in lingua Inglese, della durata di 150 minuti, Coleman e Walter guideranno i partecipanti attraverso le basi della degustazione dell'olio da olive, i metodi di valutazione della qualità e le tecniche di abbinamento olio/cibo. 
Alicia Walter
Nicholas Coleman
Indipendentemente da dove si trovino nel mondo, i partecipanti saranno forniti  in anticipo rispetto al programma di campioni di olio extravergine di oliva premiati nel corso dell'ultimo concorso NYIOOC. Durante la sessione, Coleman condurrà i partecipanti attraverso i meccanismi di degustazione dell'olio e dei protocolli di valutazione della qualità.
Per la parte gastronomica del programma, la Chef Walter parlerà in dettaglio delle applicazioni e gli usi dell'olio da olive in cucina. 
Chi sono i docenti:
Coleman e Walter hanno insegnato in corsi sull'olio da olive e abbinamento cibo/olio per anni a Eataly, New York. I due hanno sviluppato uno stile di insegnamento sinergico, consentendo un corso che scorre senza soluzione di continuità tra le valutazioni tecniche degli oli d'oliva, a spiegazioni complete sulla produzione, fino alla scelta di prodotti con i quali gli oli si accoppiano correttamente. Gli studenti, avranno accesso diretto alla base di conoscenza profonda e ricca di Coleman, così come all'esperienza di Walter, chef rinomato, ed avranno la possibilità di fare - in tempo reale - domande agli esperti.
Per maggiori informazioni, si prega di visitare il sito web della Scuola Internazionale dell'Olio d'Oliva.
Fonte: Oliveoiltimes

mercoledì 7 maggio 2014

Alla scoperta dell’olio di oliva immersi nelle colline vastesi.

Alla scoperta dell’olio vergine di oliva nel verde della collina Vastese.
Partirà il 12 maggio il corso di formazione per assaggiatori di olio vergine di oliva organizzato dall’Agriturismo Montevecchio in collaborazione con Slow Food del Vastese ed il patrocinio della Regione Abruzzo e della Camera di Commercio di Chieti.
Le lezioni saranno condotte e coordinate da Marino Giorgetti, uno dei maggiori esperti al mondo nel campo della valutazione sensoriale dell’olio vergine di oliva. Interverranno, in base alle tematiche trattate, tecnici a livello nazionale. Insieme al Dott. Marino Giorgetti ci saranno:
Dott. Luciano Pollastri
Dott. Luciano Di Giovacchino
Dott.ssa Luciana Di Giacinto
Dott. Pietro Di Paolo
Dott.ssa Gabriella Di Minco
Tanti i temi affrontati: l’olivo e la sua storia, tecniche colturali, differenti tipologie di estrazione dell’olio, caratteristiche chimiche, differenze varietali, classificazioni, norme sull’etichettatura, corretta conservazione, olivicoltura internazionale.
Costo del corso: 140 euro (50 all’iscrizione - 90 a inizio corso)
Informazioni
Agriturismo Montevecchio
Via Montevecchio 27/c Vasto CH
tel. 0873.361680 - 348.7295181

martedì 6 maggio 2014

La Calabria, nei concorsi, esprime extravergine di elevata qualità.

Partecipare alle competizioni internazionali, riservate ai migliori extravergine al mondo, è una delle strade offerte dal marketing alle aziende che hanno interessi nel far conoscere, al vasto pubblico, le proprie eccellenze produttive. Avere il giudizio imparziale ed autorevole di un panel internazionale, formato da esperti provenienti da tutto il mondo, rappresenta sempre un momento di rischio per l'azienda ma, nel contempo, un'occasione di confronto tra le proprie produzioni e le eccellenze olearie internazionali ed uno sprono a migliorare sempre più il proprio livello qualitativo. Quindi, il "legittimo orgoglio" di dimostrare tutta la propria capacità produttiva ed il "confronto" tra differenti produzioni, sono due delle chiavi che spingono le società olivicole a partecipare a queste competizioni.
Ma tra i tanti concorsi dell'olio, quali scegliere?
Tra tutti i premi internazionali che il panorama mondiale esprime, occorre fare una cernita ed individuare quelli, che per storicità, per interesse dei mercati locali, o per la vasta eco che producono, offrono maggiori possibilità di sviluppo commerciale aziendale.
Un primo bilancio, dal punto di vista calabrese, sui due tra i più importanti concorsi oleari internazionali di New York (NYIOOC) e di Tokyo (Olive Japan), offre alcuni spunti.
Nella prima competizione, quella americana, sono ben due le aziende calabresi che hanno portato a casa complessivamente 5 medaglie (4 Gold Medal e 1 Silver Medal).
Olearia San Giorgio
La più premiata in senso assoluto alla chermesse newyorkese (3 Gold Medal su 3 oli presentati) è l'Olearia San Giorgio dei Fratelli Fazari di San Giorgio Morgeto (RC), con gli oli "L'Aspromontano" (Gold Medal), "L'Ottobratico" (Gold Medal) e "Terre di San Mauro Biologico" (Gold Medal), non nuova ad exploit così eclatanti nei concorsi internazionali.
Le Colline
La società calabrese, con sede nelle pendici pre-aspromontane della provincia reggina, nasce nel 1940 ad opera del capostipite Domenico, il quale, insieme a suoi cinque figli, prende in affitto un uliveto con annesso un vecchio frantoio. Quegli stessi terreni, alle pendici del Parco Nazionale d'Aspromonte, oggi sono diventati di proprietà dei fratelli Fazari ed a quelli se ne sono aggiunti altri; l'azienda può ora contare su circa 140 ettari di terreni olivetati e su un moderno frantoio. L'azienda, controlla rigorosamente l'intera filiera olivicolo-olearia, dalla coltivazione alla commercializzazione, intervenendo, nelle varie fasi produttive, nel momento più opportuno.
Ancora oggi l'azienda, racconta Mimmo Fazari, è gelosa custode di un'antica tradizione che tiene alto il culto sapiente di produttori attenti alla vera arte olearia, mostrando di sapere coniugare le esigenze dell'imprenditorialità con quelle della qualità.
Riconfermano il risultato di NYIOOC 2013 anche i due successi 2014 di Le Colline, con "Le Colline Biologico" (Gold Medal) e "Le Colline DOP Bruzio Sibaritide" (Silver Medal).
Frantoio Badia
Stesso risultato (due aziende vincitrici), ma meno medaglie, per la pattuglia della Calabria presente ad Olive Japan. L'Azienda Corigliano di Limbadi (VV) con l'olio "Frantoio Badia Biologico" e la Società Agr. Fratelli Girimonti di Scandale (KR) con l'olio "Leonia" conquistano, entrambe, una prestigiosissima "Gold Medal".
F.lli Girimonti
Il Frantoio di Francesco Corigliano di Limbadi (VV), bissa col suo "Frantoio Badia Biologico" il successo 2013 nel concorso giapponese. Interessante la storia di Frantoio Badia, raccolta dalla voce di Lea Corigliano, che ha inizio nel primo ventennio del secolo scorso con la realizzazione di un oleificio con macine in pietra. Successivamente l’azienda, di pari passo col progresso, si arricchiva di tecnologie sempre più avanzate fino a raggiungere con la terza generazione, quella attuale capitanata appunto da Lea, una produzione olearia di eccellente qualità. Nel frantoio, vengono molite le proprie olive provenienti dai circa 50 ettari di oliveti, ove dimorano circa 5.000 piante della varietà autoctona Ottobratica.
Meritatissima la Gold Medal all'Azienda agricola Fratelli Girimonti, che da circa 70 anni - come dichiara Antonio Girimonti - si dedica alla produzione di olio extravergine d’oliva. Le loro produzioni, provengono dai circa 32 ettari olivetati e dal consistente patrimonio olivicolo che conta oltre 4000 piante, dislocati sulle colline del territorio della valle del Neto, affacciati sul Mar Ionio, con alle spalle la Sila.
Questa la cronaca delle competizioni, ed adesso?
Nell'attesa di conoscere i risultati di altre importanti competizioni mondiali, tra cui TerraOlivo Jerusalem che prenderà il via il prossimo 16 giugno (info: www.terraolivo.org) ed Olivinus Argentina, per stilare un definitivo bilancio, fin qui positivo, dell'olivicoltura di pregio espressa dalla regione Calabria, formuliamo a tutte le società calabresi, nel suo insieme, un forte "in bocca al lupo" per i futuri successi.
Dr Antonio G. Lauro

lunedì 5 maggio 2014

La Cina riapre all'olio italiano.

da Il Sole 24 Ore e Qualivita.it

Dopo la chiusura del 2011, le autorità di Pechino pronte ad autorizzare le importazioni di etichette certificate. Un codice di condotta indicherà caratteristiche del prodotto e modalità di vendita. Il buon esempio per la tutela del made in Italy viene dalla Cina. Le autorità cinesi hanno raggiunto con quelle italiane un accordo perla tutela dell'olio di oliva di qualità. Un gesto significativo e utile per un settore chiave dell'economia. Si tratta di un codice di condotta che, una volta firmato e in vigore, dovrà funzionare da diga contro le frodi sull'olio di oliva importato dall'Italia. Nove articoli buoni a chiudere mesi di tensioni montate due anni fa quando alcune partite di olio provenienti dall'Italia furono bloccate in dogana, a Shanghai, perché le analisi di laboratorio avrebbero dimostrato che il prodotto non era completamente originale.
Chi segue il mercato cinese dei prodotti stranieri lo sa bene, dopo il vino, è la volta dell'olio d'oliva. I cinesi iniziano ad apprezzarne il gusto, con tutte le tappe intermedie legate all'evoluzione della cultura alimentare, non sempre lineare. Non è infrequente (ma non c'è nemmeno da scandalizzarsi) che a tavola i commensali se ne versino un po' sul palmo delle mani per renderle più morbide, facendone un uso quasi taumaturgico, mentre, al contrario, il profumo della spremitura a freddo fa ancora arricciare il naso ai più.