Roma – Si allarga il gioco di squadra di I.O.O.% qualità italiana. Nella compagine sociale del primo consorzio di filiera agricola tutta italiana costituito da Unaprol – consorzio olivicolo italiano entra a far parte, con il 30% del capitale sociale, Unapol il consorzio nazionale delle associazioni dei produttori olivicoli. L’unione fa salire ad oltre 500 il numero delle filiere olivicole tracciate che identificano l’alta qualità italiana sui mercati di tutto il mondo con il marchio I.O.O%. Ma la società si prepara ad inserirsi in un più ampio progetto di valorizzazione del made in Italy nell’ambito della grande distribuzione organizzata e della vendita diretta organizzata attraverso una forte collaborazione con CAI, la rete dei consorzi agrari d’Italia e la stessa Unapol.
Il mondo dell’olio extra vergine di oliva, che fa capo al progetto di I.O.O.% alta qualità italiana, guarda sempre più al mercato e dialoga con i consumatori. In quest’ottica si inserisce anche l’accordo con il consorzio Evolio, che inizia a gestire in regime di co-branding con il marchio Lupi del gruppo Mataluni la vendita sui mercati esteri del vero olio extra vergine di oliva 100% made in Italy delle filiere tracciate.
L’olio extra vergine di oliva I.O.O.% qualità italiana viene promosso, intanto, in tutto il mondo grazie al primo accordo di settore della storia di questo Paese con il Ministero dello Sviluppo Economico dal quale è scaturita l’intesa operativa con il nostro Istituto per il Commercio con l’Estero per la promozione del vero olio extra vergine di oliva in tutto il mondo. La macchina della promozione di Unaprol, collaudata da una collaborazione ultradecennale con Veronafiere, sta portando il nostro migliore prodotto italiano a marchio I.O.O.% in India, Singapore, Cina; Hong Kong; Giappone, Comunità degli Stati Indipendenti, Stati Uniti e Brasile, mentre la tracciabilità di Unaprol continua ad educare al consumo consapevole dell’olio extra vergine di oliva a qualità europea i consumatori di Francia, Germania e Regno Unito.
Corsia preferenziale per migliorare l’efficienza del loro approccio al mercato per le imprese, che hanno fatto la scelta dell’alta qualità, con il primo contratto di filiera dell’olivicoltura italiana sottoscritto tra Unaprol, ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, e ISA, l’istituto per lo sviluppo agroalimentare.
“I.O.O.% è diventato il punto di riferimento dell’alta qualità italiana. Ha riferito Massimo Gargano. Una vera portaerei che consente di cogliere opportunità e ricevere servizi. Le imprese – ha poi aggiunto – chiedono maggiore efficienza, soluzione dei problemi, più convenienza e costi contenuti per coprire la distanza con i mercati di tutto il mondo”.
In questa prospettiva al mercato si inseriscono le due guide dei frantoi italiani di alta qualità realizzati da Unaprol con la collaborazione del gruppo Alice/Sky e dell’AIFO-FOR e quella dei migliori oli d’Italia certificati I.O.O.%, editata con il Gambero Rosso.
Continua intanto il lavoro di rafforzamento del sistema anticorpi per contrastare il fenomeno di frodi e sofisticazioni nel settore dell’olio di oliva. Negli ultimi due anni sono più di 200 tra Carabinieri dei Nuclei antisofisticazione (NAS) e antifrodi comunitarie (NAC), Corpo Forestale dello Stato e dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità che hanno conseguito l’attestato di assaggiatori di olio di oliva attraverso i corsi organizzati da Unaprol – consorzio Olivicolo italiano con la collaborazione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
“I.O.O.% alta qualità italiana - ha concluso Gargano rappresenta un percorso di certificazione di eccellenza che sta migliorando l’offerta del vero prodotto italiano tracciato e garantito. In quest’ottica – ha poi concluso - si inserisce anche la richiesta di modificare in senso restrittivo i parametri previsti dal Reg. CE 61/2010 per contrastare il rischio dell’aggiunta di olio deodorato e di ripasso nell’extra vergine”.
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martedì 19 aprile 2011
Le città dell'olio per la promozione e la diffusione dell'extravergine.
Saracena (CS). Consorziarsi e associarsi: dovrà partire da questo primo step il percorso di promozione, diffusione e commercializzazione dei prodotti enogastronomici ed oleari della Calabria. Le undici “Città dell’Olio” calabresi a Saracena per apprendere le strategie di marketing e turismo dalle esperienze di Umbria e Toscana. Raccolto l’invito del sindaco Mario Albino Gagliardi. Successo di partecipazione al confronto – riferisce testualmente una nota dell’Amministrazione comunale di Saracena - con le realtà produttive del centro Italia tenutosi nel weekend nella Città del Moscato Passito. «Abbiamo voluto intraprendere un confronto con le regioni italiane più virtuose nel campo della produzione olivicola – ha detto Mario Albino Gagliardi, Sindaco e coordinatore regionale di “Città dell’Olio”– per capire come possiamo far approdare i nostri prodotti sui mercati nazionali ed internazionali». All’evento protrattosi per più giorni e che ha coinvolto diversi territori erano presenti, tra gli altri, il Presidente dell'Associazione Nazionale “Città dell'Olio Enrico Lupi, Paolo Morbidoni Sindaco di Giano (PG) e Vicepresidente Nazionale dell'Associazione, Antonio Luna Vicesindaco comune di Spello (PG) e coordinatore regionale “Città dell'Olio in Umbria”, e l'Assessore allo sviluppo rurale della Provincia di Grosseto Enzo Rossi. Nel corso del partecipato dibattito è emersa la presenza di un corpo imprenditoriale, produttivo e di qualità imponente (più di 13 frantoi contati nel solo hinterland di Saracena) ma allo stesso tempo la mancanza di una lobbying associativa mirata a tutelare, dal basso, gli interessi del settore. «L’olio – ha detto l’Assessore provinciale Enzo Rossi – è un prodotto che per essere venduto non ha bisogno solo di qualità ma anche di quantità. Il modello toscana: siamo arrivati alla massima commercializzazione, anche sui mercati statunitensi, grazie alla formazione di unioni consortili e di strutture di lavorazione in forma associata, che garantiscono risparmio di energie e più profitto». Le “Città dell’Olio” non solo “trade” ma anche Turismo. «L’agricoltura di qualità – ha detto il Vicesindaco di Spello, Antonio Luna – può essere considerata la terza rivoluzione industriale. La riqualificazione delle nostre aree agroalimentari ci permette di presentare un territorio che ha nell’operazione di sinergia tra turismo, ambiente e enoliogastronomia un elemento essenziale per lo sviluppo provinciale e regionale. Per noi l’ulivo non è solo coltura ma anche cultura». Quindi non solo lavorazione e produzione ma anche la valorizzazione e comunicazione di quanto gira attorno ad essi: dalle tradizioni al folklore. Le “Città dell’olio” sono un’opportunità – ha puntualizzato LUNA – che ci permette di attrarre tanti turisti e che garantisce, come nel caso di Saracena, un interscambio culturale con altre aree del nostro paese con simili vocazioni agricole». Durante la due giorni delle “Strade dell’Olio” di Saracena, assieme al Sindaco Gagliardi ed a numerosi rappresentanti istituzionali, hanno accompagnato gli ospiti umbri e toscani, attraverso le meraviglie del territorio della Sibaritide-Pollino, anche il Vice Presidente della Provincia di Cosenza, Domenico Bevacqua, il Presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, il Presidente Provinciale della Coldiretti, Pietro Tarasi ed il Vicecoordinatore regionale “Città dell’Olio” e Sindaco di Cerchiara, Antonio Carlomagno. «Le “Città dell’Olio” calabresi hanno avviato il nostro processo di crescita nel confronto – ha infine detto Mario Albino Gagliardi – con chi ha sperimentato con successo questo percorso. Ora attendiamo che anche l’area urbana Rossano-Corigliano entri a far parte delle Città dell’Olio, per essere più forti, come Regione, su scala nazionale”».
Dr Antonio G. Lauro
Sapete che c’è anche l’olio d’oliva… d’oro?
L’olio di extra vergine di oliva d’oro: anche il nome inglese Golden Olive Oil conferma. Che c’entrano olio e oro a parte le assonanze? C’entrano perché nel mercato moderno ci si inventa davvero di tutto pur di vendere e i compratori si trovano sempre. In particolare se si creano oggetti o prodotti inutili ma di lusso o che tali possono apparire come questo costosissimo olio di oliva. Che non è ottenuto semplicemente dalla spremitura di olive, magari selezionate e coltivate in maniera biologica, ma ha un ingrediente aggiuntivo, l’oro appunto. Piccole scaglie di puro oro a 24 carati che vengono aggiunte all’olio di oliva così da ampliarne la brillantezza, dice il produttore, e creare un effetto visivo unico su tutti i piatti. Si parla di scaglie d’oro insapori che sono create per uso alimentare, quindi non danno alcun problema all’organismo. Ne danno magari qualcuno al portafoglio visto il costo del prodotto.Olio pagato a peso d’oro: mai l’espressione è usata più a ragione. Le boccette si pagano circa 600 euro e le producono in Croazia dove si parla di un successo diquesto bene di lusso sopra ogni aspettativa e di richieste da tutto il mondo.
Peccato che l’olio all’oro sia stato prodotto in serie limitata: soltanto 444 bottiglie di una serie in cofanetto speciale. Chi lo ha comprato e lo offre ai suoi ospiti potrà dire di essere uno dei pochi al mondo a servire questa prelibatezza. Sempre che lo sia…
Peccato che l’olio all’oro sia stato prodotto in serie limitata: soltanto 444 bottiglie di una serie in cofanetto speciale. Chi lo ha comprato e lo offre ai suoi ospiti potrà dire di essere uno dei pochi al mondo a servire questa prelibatezza. Sempre che lo sia…
lunedì 18 aprile 2011
Il mondo scopre a Verona l'olio extravergine di oliva.
Chiusa la 17^ edizione del Salone Internazionale dell'olio di oliva.
Il Salone internazionale dell’olio extravergine di oliva di qualità ha visto quest’anno la partecipazione di trader esteri sempre più interessati. Questo il motivo del successo delle degustazioni, in particolare di quelle abbinate a prodotti della gastronomia, che valorizzano la qualità, ma permettono a chi non ha la cultura del prodotto di capirne l’uso.
Il Salone internazionale dell’olio extravergine di oliva di qualità ha visto quest’anno la partecipazione di trader esteri sempre più interessati. Questo il motivo del successo delle degustazioni, in particolare di quelle abbinate a prodotti della gastronomia, che valorizzano la qualità, ma permettono a chi non ha la cultura del prodotto di capirne l’uso.
Un grande afflusso di visitatori specializzati e di buyer provenienti dall’estero, con delegazioni ufficiali da Singapore, India, Svizzera, Austria, Belgio, Canada, Cina, Danimarca, Emirati Arabi, Germania, Polonia, Giappone, Russia, Svezia e Stati Uniti ha caratterizzato l’edizione 2011 di Sol.
Soddisfatte le aziende espositrici presenti al più importante salone internazionale dedicato all’olio extravergine di oliva di qualità: «Operatori provenienti da Stati Uniti, Brasile, Cina e Nord Europa – dice Silvio Di Lorenzo, presidente delle Camere di commercio d’Abruzzo – hanno dimostrato un sorprendente interesse nei confronti del nostro prodotto».
«E’ aumentata la curiosità e la sensibilità dei visitatori rispetto agli scorsi anni, ma continua ad esserci una scarsa conoscenza. Una volta spiegato il prodotto, però – afferma Giorgio Tonti, dell’omonima azienda –, questo viene apprezzato e la qualità riconosciuta».
Utili per questo le degustazioni guidate, ma anche quelle “provocatorie” presso l’Agorà al centro del padiglione, pensate per sensibilizzare alla cultura del gusto e per stimolare nel visitatore l’interesse a conoscere, a saper distinguere, a rompere gli schemi e a sviluppare le sue potenzialità.
Anche le singole aziende lo hanno capito, come spiega Stefano Matrucci, presidente del Consorzio Sabina DOP: «La novità presentata quest’anno a Sol è stata il finger-food, una degustazione a base di olio associato a macedonia, ma anche purè, formaggi ed altri prodotti del territorio. Questo per avvicinare di più il visitatore all’assaggio, perché l’assaggio dell’olio nudo non lo coinvolge molto. Si è proposto ciò che il consumatore fa abitualmente a casa facendogli avere al contempo più consapevolezza sulle varie qualità degli oli e le diverse proprietà nutrizionali. Dato il forte successo riproporremo questa formula anche i prossimi anni».
Un consumatore più consapevole cerca poi di approfondire le sue conoscenze, tanto da orientarsi – secondo le osservazioni fatte a Sol dall’Azienda agricola il Brolo - su oli mono varietali rispetto al blend, che permettono di capire meglio le differenze”.
Per questo è sempre più forte la necessità, espressa dai produttori presenti a Sol, di avere nuove figure professionali ed etichette più simili a quelle che caratterizzano il mondo del vino, proprio per portare la cultura dell’olio direttamente al consumatore.
Soddisfatte le aziende espositrici presenti al più importante salone internazionale dedicato all’olio extravergine di oliva di qualità: «Operatori provenienti da Stati Uniti, Brasile, Cina e Nord Europa – dice Silvio Di Lorenzo, presidente delle Camere di commercio d’Abruzzo – hanno dimostrato un sorprendente interesse nei confronti del nostro prodotto».
«E’ aumentata la curiosità e la sensibilità dei visitatori rispetto agli scorsi anni, ma continua ad esserci una scarsa conoscenza. Una volta spiegato il prodotto, però – afferma Giorgio Tonti, dell’omonima azienda –, questo viene apprezzato e la qualità riconosciuta».
Utili per questo le degustazioni guidate, ma anche quelle “provocatorie” presso l’Agorà al centro del padiglione, pensate per sensibilizzare alla cultura del gusto e per stimolare nel visitatore l’interesse a conoscere, a saper distinguere, a rompere gli schemi e a sviluppare le sue potenzialità.
Anche le singole aziende lo hanno capito, come spiega Stefano Matrucci, presidente del Consorzio Sabina DOP: «La novità presentata quest’anno a Sol è stata il finger-food, una degustazione a base di olio associato a macedonia, ma anche purè, formaggi ed altri prodotti del territorio. Questo per avvicinare di più il visitatore all’assaggio, perché l’assaggio dell’olio nudo non lo coinvolge molto. Si è proposto ciò che il consumatore fa abitualmente a casa facendogli avere al contempo più consapevolezza sulle varie qualità degli oli e le diverse proprietà nutrizionali. Dato il forte successo riproporremo questa formula anche i prossimi anni».
Un consumatore più consapevole cerca poi di approfondire le sue conoscenze, tanto da orientarsi – secondo le osservazioni fatte a Sol dall’Azienda agricola il Brolo - su oli mono varietali rispetto al blend, che permettono di capire meglio le differenze”.
Per questo è sempre più forte la necessità, espressa dai produttori presenti a Sol, di avere nuove figure professionali ed etichette più simili a quelle che caratterizzano il mondo del vino, proprio per portare la cultura dell’olio direttamente al consumatore.
Caratterizzato da aziende e territori, lo stand della Regione Calabria, che ha portato qui a Verona le eccellenze olearie regionali.
E sempre la Calabria, nel corso della sessione ufficiale di assaggi e degustazioni in sala Mantegna del SOL curata dai capi panel Lauro, Orlando e Franco, ha permesso agli intervenuti di cogliere, nei differenti oli offerti alla degustazione, sensazioni olfattive e gustative di elevato pregio; su tutte quelle offerte dall'extravergine dell'Azienda Librandi Pasquale, fresca vincitrice del premio SOL d'Argento.
Infine, molta curiosità ha destato l’uso dell’olio extravergine di oliva nella cosmesi: una ricerca della naturalità che questo prezioso prodotto può garantire al 100%.
Sol - Salone Internazionale dell’olio extravergine di qualità (www.sol-verona.it) è l’evento dove scambiare esperienze professionali, incontrare i leader del mercato e i buyer nazionali ed esteri. Collocata nel padiglione C di 10.500 metri quadrati, la 17^ edizione che si è appena conclusa ha proseguito il potenziamento della sua vocazione commerciale, grazie al Buyers Club e all’International Meeting Point.
Il ruolo della manifestazione cresce di anno in anno, anche come strumento di promozione degli oli provenienti da altri Paesi, che cercano a Verona una vetrina qualificata in grado di aprire nuovi sbocchi commerciali.
Abbinato a Sol il concorso internazionale Sol d’Oro, che ha visto nel 2011 la partecipazione di 217 aziende provenienti da 6 Paesi (Italia, Spagna, Cile, Slovenia, Croazia e Portogallo) e da 17 regioni italiane. Tutti italiani quest’anno i vincitori di medaglia d’oro. Da quest’anno le partite di oli vincitori di medaglia potranno fregiarsi, con finalità promozionale e di marketing, di un’etichetta di riconoscimento di Sol d’Oro (i risultati del concorso Sol d’Oro sul sito www.sol-verona.it).
Infine, molta curiosità ha destato l’uso dell’olio extravergine di oliva nella cosmesi: una ricerca della naturalità che questo prezioso prodotto può garantire al 100%.
Sol - Salone Internazionale dell’olio extravergine di qualità (www.sol-verona.it) è l’evento dove scambiare esperienze professionali, incontrare i leader del mercato e i buyer nazionali ed esteri. Collocata nel padiglione C di 10.500 metri quadrati, la 17^ edizione che si è appena conclusa ha proseguito il potenziamento della sua vocazione commerciale, grazie al Buyers Club e all’International Meeting Point.
Il ruolo della manifestazione cresce di anno in anno, anche come strumento di promozione degli oli provenienti da altri Paesi, che cercano a Verona una vetrina qualificata in grado di aprire nuovi sbocchi commerciali.
Abbinato a Sol il concorso internazionale Sol d’Oro, che ha visto nel 2011 la partecipazione di 217 aziende provenienti da 6 Paesi (Italia, Spagna, Cile, Slovenia, Croazia e Portogallo) e da 17 regioni italiane. Tutti italiani quest’anno i vincitori di medaglia d’oro. Da quest’anno le partite di oli vincitori di medaglia potranno fregiarsi, con finalità promozionale e di marketing, di un’etichetta di riconoscimento di Sol d’Oro (i risultati del concorso Sol d’Oro sul sito www.sol-verona.it).
domenica 17 aprile 2011
Corsi per l'idoneità fisiologica all'assaggio dell'olio vergine di oliva: le nuove date.
Ecco di seguito le nuove date dei corsi che si terranno nelle differenti regioni d'Italia, dedicati all'analisi sensoriale dell'olio extravergine e vergine di oliva, validi per l'iscrizione all'Elenco Regionale Assaggiatori Olio.
ABRUZZO
Ente organizzatore: Comune di Città Sant'Angelo (PE).
Date: Aprile e Maggio 2011.
Sede del corso: Biblioteca Comunale di Città Sant’Angelo.
Numero massimo partecipanti: 25
Informazioni: Biblioteca Comunale – Sezione Adulti di Città Sant’Angelo, tutti i giorni feriali (sabato escluso) dalle ore 8,30 alle 13,30 e anche nei pomeriggi dei giorni di martedì e giovedì dalle ore 15,00 alle ore 17,30. www.comune.cittasantangelo.pe.it
Costi: € 150,00
LAZIO
Ente organizzatore: UMAO - Unione Mediterranea Assaggiatori Olio.
Date: 9 - 18 GIUGNO 2011
Sede del corso: Via Ardeatina, 524 00178 Roma, c/o I.TA.S. "Garíbaldí". Numero massimo partecipanti: 15
Informazioni: U.M.A.O. Telefax 065193980 - Dr.ssa Paola Fioravanti 3355398548 - Sig.ra Gabriella Ciofetta 3387643470.Costo: n.d..
LIGURIA
Ente organizzatore: O.N.A.O.O. c/o Camera di Commercio I.A.A. Via T. Schiva, 29 - 18100 Imperia.
Collaborazione: Barbara Ricca e Dr. Fabrizio Vignolini.
Date: 2, 3, 4, 5 e 6 MAGGIO 2011
Sede del corso: Camera di Commercio I.A.A. Via T. Schiva nr. 29 – 18100 Imperia.
Numero massimo partecipanti: 15
Informazioni: onaoo@oliveoil.org
Costo: € 1.200 Iva compresa.
MARCHE
Ente organizzatore: Produttori Olivicoli dell'Italia Centrale. Corso Vittorio Emanuele, 21 - 63100 Ascoli Piceno.
Date: dal 2 al 23 MAGGIO 2011Sede del corso: Biblioteca Comunale di Ripatransone (AP) sita in Corso Garibaldi.
Numero massimo partecipanti: 30.
Informazioni: Produttori Olivicoli dell'Italia Centrale. Corso Vittorio Emanuele, 21 - 63100 ASCOLI PICENO. Tel. 0736/257975, Fax 0736/257117 www.produttoriolivicoli.it info@produttoriolivicoli.it
Costo: € 150,00.
PUGLIA
Ente organizzatore: Assoproli Bari soc. coop. Agricola
Collaborazione: COMUNE di BITRITTO – Assessorato all’Agricoltura.
Date: 2 - 5 MAGGIO e 9 - 10 MAGGIO 2011
Sede del corso: Sala Castello (2 - 5 maggio) - Sede della Cooperativa Agricola CC.DD. di Bitritto (9 e 10 maggio).
Numero massimo partecipanti: n.d..
Informazioni: info@assoproli.it Segreteria organizzativa: Sig.ra Claudia Pinto (ASSOLAVORO Bari) TEL. 080.5534688.
Costo: n.d..
TOSCANA
Ente organizzatore: Consorzio Olio di Seggiano.
Date: 23 - 28 MAGGIO 2011
Sede del corso: Comunità Montana Amiata Grossetana via Colonia n. 19 - Arcidosso ( GR). Tel./ Fax +39 0564 969615
Numero massimo partecipanti: n.d..
Informazioni: info@consorzioolioseggiano.it - www.consorzioolioseggiano.it
Costo: € 500,00 Iva compresa.
------------------------
Ente organizzatore: LABORATORIO CHIMICO MERCEOLOGICO Azienda Speciale della C.C.I.A.A. di Firenze.
Date: 6 - 10 GIUGNO 2011
Sede del corso: LABORATORIO CHIMICO MERCEOLOGICO Azienda Speciale della C.C.I.A.A. di Firenze Via Orcagna 70 - 50122 FIRENZE - Tel. 055.674027 FAX 055/671332.
Numero massimo partecipanti: n.d..
Informazioni: lab.chimico@fi.camcom.it
Costo: € 672,00 Iva compresa.
VENETO
Ente organizzatore: Istituto Superiore di Istruzione Agraria Duca degli Abruzzi, via Merlin, 1 - Padova. Telefono 049-8685455.
Collaborazione: CIPAT (Centro Istruzione Professionale e Assistenza Tecnica della CIA).
Date: PRIMAVERA 2011
Sede del corso: Istituto Superiore di Istruzione Agraria Duca degli Abruzzi, via Merlin, 1 - Padova.
Numero massimo partecipanti: 24 (12 posti riservati agli studenti e al personale dell’istituto).
Informazioni: Istituto Superiore di Istruzione Agraria Duca degli Abruzzi - Tel. 049-8685455/ Fax 049-8685390.
Costo: € 450,00
Ente organizzatore: Comune di Città Sant'Angelo (PE).
Date: Aprile e Maggio 2011.
Sede del corso: Biblioteca Comunale di Città Sant’Angelo.
Numero massimo partecipanti: 25
Informazioni: Biblioteca Comunale – Sezione Adulti di Città Sant’Angelo, tutti i giorni feriali (sabato escluso) dalle ore 8,30 alle 13,30 e anche nei pomeriggi dei giorni di martedì e giovedì dalle ore 15,00 alle ore 17,30. www.comune.cittasantangelo.pe.it
Costi: € 150,00
LAZIO
Ente organizzatore: UMAO - Unione Mediterranea Assaggiatori Olio.
Date: 9 - 18 GIUGNO 2011
Sede del corso: Via Ardeatina, 524 00178 Roma, c/o I.TA.S. "Garíbaldí". Numero massimo partecipanti: 15
Informazioni: U.M.A.O. Telefax 065193980 - Dr.ssa Paola Fioravanti 3355398548 - Sig.ra Gabriella Ciofetta 3387643470.Costo: n.d..
LIGURIA
Ente organizzatore: O.N.A.O.O. c/o Camera di Commercio I.A.A. Via T. Schiva, 29 - 18100 Imperia.
Collaborazione: Barbara Ricca e Dr. Fabrizio Vignolini.
Date: 2, 3, 4, 5 e 6 MAGGIO 2011
Sede del corso: Camera di Commercio I.A.A. Via T. Schiva nr. 29 – 18100 Imperia.
Numero massimo partecipanti: 15
Informazioni: onaoo@oliveoil.org
Costo: € 1.200 Iva compresa.
MARCHE
Ente organizzatore: Produttori Olivicoli dell'Italia Centrale. Corso Vittorio Emanuele, 21 - 63100 Ascoli Piceno.
Date: dal 2 al 23 MAGGIO 2011Sede del corso: Biblioteca Comunale di Ripatransone (AP) sita in Corso Garibaldi.
Numero massimo partecipanti: 30.
Informazioni: Produttori Olivicoli dell'Italia Centrale. Corso Vittorio Emanuele, 21 - 63100 ASCOLI PICENO. Tel. 0736/257975, Fax 0736/257117 www.produttoriolivicoli.it info@produttoriolivicoli.it
Costo: € 150,00.
PUGLIA
Ente organizzatore: Assoproli Bari soc. coop. Agricola
Collaborazione: COMUNE di BITRITTO – Assessorato all’Agricoltura.
Date: 2 - 5 MAGGIO e 9 - 10 MAGGIO 2011
Sede del corso: Sala Castello (2 - 5 maggio) - Sede della Cooperativa Agricola CC.DD. di Bitritto (9 e 10 maggio).
Numero massimo partecipanti: n.d..
Informazioni: info@assoproli.it Segreteria organizzativa: Sig.ra Claudia Pinto (ASSOLAVORO Bari) TEL. 080.5534688.
Costo: n.d..
TOSCANA
Ente organizzatore: Consorzio Olio di Seggiano.
Date: 23 - 28 MAGGIO 2011
Sede del corso: Comunità Montana Amiata Grossetana via Colonia n. 19 - Arcidosso ( GR). Tel./ Fax +39 0564 969615
Numero massimo partecipanti: n.d..
Informazioni: info@consorzioolioseggiano.it - www.consorzioolioseggiano.it
Costo: € 500,00 Iva compresa.
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Ente organizzatore: LABORATORIO CHIMICO MERCEOLOGICO Azienda Speciale della C.C.I.A.A. di Firenze.
Date: 6 - 10 GIUGNO 2011
Sede del corso: LABORATORIO CHIMICO MERCEOLOGICO Azienda Speciale della C.C.I.A.A. di Firenze Via Orcagna 70 - 50122 FIRENZE - Tel. 055.674027 FAX 055/671332.
Numero massimo partecipanti: n.d..
Informazioni: lab.chimico@fi.camcom.it
Costo: € 672,00 Iva compresa.
VENETO
Ente organizzatore: Istituto Superiore di Istruzione Agraria Duca degli Abruzzi, via Merlin, 1 - Padova. Telefono 049-8685455.
Collaborazione: CIPAT (Centro Istruzione Professionale e Assistenza Tecnica della CIA).
Date: PRIMAVERA 2011
Sede del corso: Istituto Superiore di Istruzione Agraria Duca degli Abruzzi, via Merlin, 1 - Padova.
Numero massimo partecipanti: 24 (12 posti riservati agli studenti e al personale dell’istituto).
Informazioni: Istituto Superiore di Istruzione Agraria Duca degli Abruzzi - Tel. 049-8685455/ Fax 049-8685390.
Costo: € 450,00
Altre informazioni nella pagina dedicata ai corsi di questo blog.
Dr Antonio G. Lauro
sabato 16 aprile 2011
Ad Ostuni (BR), convegno: "Sostenibilità delle innovazioni tecnologiche in olivicoltura".
Il settore olivicolo-oleario pugliese, caratterizzato dalla presenza di produzioni di pregio, dagli oli extravergini a denominazione di origine a quelli biologici, ha manifestato negli ultimi anni una progressiva e continua perdita di competitività, che evidenzia maggiormente la propria gravità, sui mercati al dettaglio. Il miglioramento della competitività economica è realizzabile attraverso innovazioni tecnologiche che consentano, da un lato riduzione dei costi di produzione dall’altro incrementi delle rese. L'introduzione di nuove tecnologie nell'allevamento dell'olivo da olio, comporta modifiche della struttura del tessuto produttivo, della ragione di scambio, della competività sui mercati interni ed internazionali, ma anche degli aspetti ambientali, socio-culturali e paesaggistici, legati ad una attività produttiva tradizionale e fortemente radicata nel territorio. La lettura coordinata dei risultati delle analisi che esamineranno il valore delle innovazioni sia dal punto di vista della redditività, che della sostenibilità ambientale e socio- economica, viene proposta come strumento di valutazione dell’introduzione delle innovazioni in virtù del suo approccio multicriteriale che consente una valutazione completa delle implicazioni connesse alla adozione di tecniche innovative.
PROGRAMMA DELL'INCONTRO
SALUTI
Domenico Del Vecchio (Presidente Oleificio Cooperativo di Ostuni)
Avv. Domenico Tanzarella (Sindaco di Ostuni)
Prof. Giacomo Scarascia Mugnozza (Direttore Dipartimento di Scienze agro-ambientali e territoriali)
SOSTENIBILITA' DELLE INNNOVAZIONI TECNOLOGICHE IN OLIVICOLTURA
(Giuseppe De Blasi*, Annalisa De Boni*, Rocco Roma*, Daniela Sallustro*, Jenny Calabrese**)
*Dip. Scienze agro-ambientali e territoriali-Sez. Economia ed Estimo-Università di Bari
**CIHEAM - Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari
DIBATTITO
MODERA
prof. Bernardo de Gennaro (Dip. Scienze agro-ambientali e territoriali - Sez. Economia ed Estimo - Università di Bari)
INTERVENTI PROGRAMMATI
- Giuseppe Mauro Ferro (Dir. servizio agricoltura Assessorato Risorse Agroalimentari - Regione Puglia)
PROGRAMMA DELL'INCONTRO
SALUTI
Domenico Del Vecchio (Presidente Oleificio Cooperativo di Ostuni)
Avv. Domenico Tanzarella (Sindaco di Ostuni)
Prof. Giacomo Scarascia Mugnozza (Direttore Dipartimento di Scienze agro-ambientali e territoriali)
INTRODUCE
dott. Santo Ingrosso (Presidente Fedagri Puglia)
dott. Santo Ingrosso (Presidente Fedagri Puglia)
SOSTENIBILITA' DELLE INNNOVAZIONI TECNOLOGICHE IN OLIVICOLTURA
(Giuseppe De Blasi*, Annalisa De Boni*, Rocco Roma*, Daniela Sallustro*, Jenny Calabrese**)
*Dip. Scienze agro-ambientali e territoriali-Sez. Economia ed Estimo-Università di Bari
**CIHEAM - Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari
DIBATTITO
MODERA
prof. Bernardo de Gennaro (Dip. Scienze agro-ambientali e territoriali - Sez. Economia ed Estimo - Università di Bari)
INTERVENTI PROGRAMMATI
- Giuseppe Mauro Ferro (Dir. servizio agricoltura Assessorato Risorse Agroalimentari - Regione Puglia)
- Luigi Roselli (Dip. Scienze agro-ambientali e territoriali - Sez. Economia ed Estimo - Università Bari)
- Franco Bellomo (Dip. Scienze agro-ambientali e territoriali - Sez. Meccanica agraria - Università Bari)
- Salvatore Camposeo (Dip. Scienze agro-ambientali e territoriali - Sez. Arboricoltura - Università Bari)
CONCLUDE
dott. Dario Stefàno (Assessore alle Risorse Agroalimentari - Regione Puglia)
- Franco Bellomo (Dip. Scienze agro-ambientali e territoriali - Sez. Meccanica agraria - Università Bari)
- Salvatore Camposeo (Dip. Scienze agro-ambientali e territoriali - Sez. Arboricoltura - Università Bari)
CONCLUDE
dott. Dario Stefàno (Assessore alle Risorse Agroalimentari - Regione Puglia)
Dr Antonio G. Lauro
venerdì 15 aprile 2011
Extravergine, spesso l'etichetta non è a norma.
Es. di etichetta corretta (da www.frantoionline.it) |
“E’ un danno che viene fatto ai cittadini – commenta l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori -. Il Regolamento della Comunità Europea dal 1° luglio 2009 sancisce che è obbligatoria l’etichetta che attesti la provenienza dei prodotti utilizzati nelle produzioni. La mancanza di visibilità della scritta, dunque, oltre ad essere fuorilegge mette anche a rischio la salute dei consumatori i quali ignorano la provenienza di quello che mangiano. Inoltre è facile cadere in inganno in quanto sono tantissimi i casi in cui le bottiglie di extravergine ottenuto da olive straniere sono vendute con marchi italiani e riportano immagini, frasi o nomi che richiamano all'italianità. E’ necessario intervenire cambiando la posizione della dicitura riguardante la provenienza delle olive in modo da restituire al consumatore la sua consapevolezza d’acquisto”.
Dr Antonio G. Lauro
giovedì 14 aprile 2011
Scuola Agraria di Catanzaro: istituzioni al servizio del territorio.
Si è concluso presso l’Istituto Tecnico Agrario di Catanzaro un corso di 1° livello per la formazione di tecnici assaggiatori di olio vergine di oliva, tenuto secondo la metodologia del Consiglio Oleicolo Internazionale e dell'Unione Europea.
Il corso, fortemente voluto dal Dirigente dell'Istituto, Prof. Giuseppe Rizzitano, è stato organizzato in sinergia tra la scuola e una delle più importanti organizzazioni agricole operanti sul territorio nazionale e regionale, la CONFAGRICOLTURA di Catanzaro. Le lezioni teorico-pratiche sono state curate dall’associazione PRIMOLIO di Palmi (RC), che opera ormai da molti da anni su tutto il territorio regionale con l'obiettivo di promuovere e valorizzare le produzioni agricole e agroalimentari calabresi. PRIMOLIO, si è avvalsa per le docenze della professionalità degli esperti di analisi sensoriale e capi panel Dr. Rosario Franco, Dr. Antonio G. Lauro, P.A. Carmelo Orlando e Dr.ssa Lucia Talotta. Inoltre, sono intervenuti il Dr. Alessandro Passalia ed il Dr. Massimiliano Pellegrino del CRA-OLI di Rende.
Le lezioni si sono tenute all'interno del laboratorio di informatica ed hanno visto impegnato un gruppo di circa 30 persone, costituito dagli alunni delle quinte classi dell’Istituto, oltre ad alcuni partecipanti esterni provenienti dal mondo olivicolo e della ristorazione.
Tutti i partecipanti, accomunati dall'interesse verso l'olio extravergine d'oliva e le sue caratteristiche organolettiche, si sono impegnati in modo encomiabile con l'obiettivo di conseguire alla fine del corso l’attestato di idoneità fisiologica, requisito base per poter intraprendere la professione di assaggiatore di olio. << Siamo molto soddisfatti di aver realizzato nella nostra scuola questo corso di analisi sensoriale per gli allievi ormai prossimi al diploma, con la consapevolezza che l'esperienza maturata potrà servire loro in prospettiva di eventuali sbocchi lavorativi, oltre al fatto che contribuirà all'acquisizione di credito formativo valutabile dal consiglio di classe. Speriamo di poter ripetere al più presto questa esperienza, vista la splendida sinergia realizzata tra noi e le associazioni locali, con l'auspicio per questa scuola di essere ancora di più soggetto catalizzatore per lo sviluppo del territorio>> questo è quanto ha dichiarato con grande soddisfazione il Dirigente Scolastico alla fine delle attività corsuali.
Il corso, fortemente voluto dal Dirigente dell'Istituto, Prof. Giuseppe Rizzitano, è stato organizzato in sinergia tra la scuola e una delle più importanti organizzazioni agricole operanti sul territorio nazionale e regionale, la CONFAGRICOLTURA di Catanzaro. Le lezioni teorico-pratiche sono state curate dall’associazione PRIMOLIO di Palmi (RC), che opera ormai da molti da anni su tutto il territorio regionale con l'obiettivo di promuovere e valorizzare le produzioni agricole e agroalimentari calabresi. PRIMOLIO, si è avvalsa per le docenze della professionalità degli esperti di analisi sensoriale e capi panel Dr. Rosario Franco, Dr. Antonio G. Lauro, P.A. Carmelo Orlando e Dr.ssa Lucia Talotta. Inoltre, sono intervenuti il Dr. Alessandro Passalia ed il Dr. Massimiliano Pellegrino del CRA-OLI di Rende.
Le lezioni si sono tenute all'interno del laboratorio di informatica ed hanno visto impegnato un gruppo di circa 30 persone, costituito dagli alunni delle quinte classi dell’Istituto, oltre ad alcuni partecipanti esterni provenienti dal mondo olivicolo e della ristorazione.
Tutti i partecipanti, accomunati dall'interesse verso l'olio extravergine d'oliva e le sue caratteristiche organolettiche, si sono impegnati in modo encomiabile con l'obiettivo di conseguire alla fine del corso l’attestato di idoneità fisiologica, requisito base per poter intraprendere la professione di assaggiatore di olio. << Siamo molto soddisfatti di aver realizzato nella nostra scuola questo corso di analisi sensoriale per gli allievi ormai prossimi al diploma, con la consapevolezza che l'esperienza maturata potrà servire loro in prospettiva di eventuali sbocchi lavorativi, oltre al fatto che contribuirà all'acquisizione di credito formativo valutabile dal consiglio di classe. Speriamo di poter ripetere al più presto questa esperienza, vista la splendida sinergia realizzata tra noi e le associazioni locali, con l'auspicio per questa scuola di essere ancora di più soggetto catalizzatore per lo sviluppo del territorio>> questo è quanto ha dichiarato con grande soddisfazione il Dirigente Scolastico alla fine delle attività corsuali.
pa Carmelo Orlando
Extravergine con la carta di identità: messa a punto dagli studiosi dell’Ipcf-Cnr di Pisa un’innovativa tecnica antifrode alimentare.
Anche l’olio extravergine d’oliva ha la sua carta d’identità, del tutto simile a quelle in possesso di ogni comune cittadino italiani. Ideato dall’Istituto per i processi chimico-fisici del Cnr di Pisa (Ipcf-Cnr), il documento riporta oltre ai dati anagrafici dell’olio (produttore e luogo di origine), i risultati di un’analisi calorimetrica.
Gli studiosi pisani hanno osservato che, attraverso una serie di riscaldamenti e raffreddamenti, l’olio produce una curva caratteristica che ‘fotografa’ in modo univoco e inalterabile il prodotto, senza alcun margine di errore. Tutte le informazioni verranno raccolte e archiviate in una banca dati consultabile online sul portale www.guidaolio.it. Una garanzia per le produzioni italiane di qualità. Ogni modifica della composizione chimica dell’olio provocherebbe infatti un cambiamento di questa ‘fotografia’ calorimetrica. Qualunque caso di tentata contraffazione (etichette false o adulterazione del prodotto), oppure di cattiva conservazione, sarebbe facilmente rilevabile ripetendo l’analisi e confrontando i risultati con quelli sulla carta d’identità che accompagna il prodotto.
Il nuovo sistema, denominato“cdi oevo” e finanziato anche dal ministero per le Politiche agricole, ha usato per la prima volta la calorimetria per un test di conformità e di origine, che può essere applicato facilmente nell’industria e nel commercio dell’olio d’oliva a costi molto più bassi delle tecniche finora utilizzate e a impatto ambientale zero. Questa tecnica infatti non prevede l’utilizzo di reagenti chimici, non inquina e può essere effettuata nel giro di qualche decina di minuti.
Gli studiosi di Pisa analizzeranno, nell’arco di due anni, circa tremila partite d’olio di provenienza certificata. Questo porterà alla creazione di una banca campioni e di una banca dati consultabili online, da mettere a disposizione di tutta la rete di ricerca italiana attiva sull’olio con varie metodologie. La carta d’identità dell’olio extravergine di oliva è stata presentata al Salone dell’olio extravergine di qualità (SOL) di Verona, presso lo stand di Confagricoltura.
Gli studiosi pisani hanno osservato che, attraverso una serie di riscaldamenti e raffreddamenti, l’olio produce una curva caratteristica che ‘fotografa’ in modo univoco e inalterabile il prodotto, senza alcun margine di errore. Tutte le informazioni verranno raccolte e archiviate in una banca dati consultabile online sul portale www.guidaolio.it. Una garanzia per le produzioni italiane di qualità. Ogni modifica della composizione chimica dell’olio provocherebbe infatti un cambiamento di questa ‘fotografia’ calorimetrica. Qualunque caso di tentata contraffazione (etichette false o adulterazione del prodotto), oppure di cattiva conservazione, sarebbe facilmente rilevabile ripetendo l’analisi e confrontando i risultati con quelli sulla carta d’identità che accompagna il prodotto.
Il nuovo sistema, denominato“cdi oevo” e finanziato anche dal ministero per le Politiche agricole, ha usato per la prima volta la calorimetria per un test di conformità e di origine, che può essere applicato facilmente nell’industria e nel commercio dell’olio d’oliva a costi molto più bassi delle tecniche finora utilizzate e a impatto ambientale zero. Questa tecnica infatti non prevede l’utilizzo di reagenti chimici, non inquina e può essere effettuata nel giro di qualche decina di minuti.
Gli studiosi di Pisa analizzeranno, nell’arco di due anni, circa tremila partite d’olio di provenienza certificata. Questo porterà alla creazione di una banca campioni e di una banca dati consultabili online, da mettere a disposizione di tutta la rete di ricerca italiana attiva sull’olio con varie metodologie. La carta d’identità dell’olio extravergine di oliva è stata presentata al Salone dell’olio extravergine di qualità (SOL) di Verona, presso lo stand di Confagricoltura.
Dr Antonio G. Lauro
mercoledì 13 aprile 2011
VERONA: ERCOLE OLIVARIO AL SOL COMPETIZIONE VIRTUOSA CON SOL D’ORO 2011.
Lista d’attesa per decine di consumatori alla degustazione comparativa non competitiva organizzata nello stand di Unaprol tra gli oli vincitori dell’Ercole Olivario e del Sol d’Oro 2011.
“Il mercato premia la qualità ed i consumatori attenti al territorio – riferisce il presidente di Unaprol, Massimo Gargano - rintracciano i percorsi dell’eccellenza individuando nei concorsi nazionali ed internazionali il punto di equilibrio più alto che è rappresentato dall’eccellenza di produzioni di altissimo livello”.
Nella giornata conclusiva di SOL, dedicata al grande pubblico di consumatori, il banco di assaggio degli oli extra vergine dei due più completi e famosi concorsi nazionale ed internazionale italiani esalta il gioco di squadra. Un virtuosismo che nel sistema delle Camere di Commercio rappresentato da Unioncamere per l’Ercole Olivario, Veronafiere per il Sol d’Oro e Unaprol per gli oli tracciati di alta qualità trova nei percorsi dell’alta qualità italiana la punta più avanzata di una competizione che non ha eguali in tutto il mondo.
L’olio extra vergine italiano diventa sempre più protagonista della tavola degli italiani e dei consumatori di tutto il mondo. Nel 2010 l’export del made in Italy dell’olio di oliva in generale è cresciuto del 16,7% rispetto allo stesso periodo del 2009. In base ai dati dell’Osservatorio economico di Unaprol, gli Stati Uniti assorbono mediamente il 37% delle esportazioni, mentre la Germania si attesta intorno al 12%.
Proprio per questo motivo – ha riferito Giorgio Mencaroni presidente della camera di commercio di Perugia e del coordinamento del premio nazionale - abbiamo coniugato nel rispetto della tradizione camerale la formula del concorso con incontri BtoB e BtoC – cogliendo la sinergia con Unaprol, partner dell’Ercole Olivario che nel suo stand al Sol ospita, da sempre, gli oli finalisti del prestigioso concorso. L’obiettivo - ha poi concluso Mencaroni è quello di offrire alle aziende finaliste del premio nazionale, l’opportunità di incrociare buyer ed altri gruppi di compratori nell’ambito della più grande fiera specializzata italiana del settore”.
Le degustazioni comparative non competitive sono state effettuate dai capi panel Giulio Scatolini per gli oli finalisti dell’Ercole Olivario e Marino Giorgetti per i vincitori del Sol d’Oro 2011.
“Il mercato premia la qualità ed i consumatori attenti al territorio – riferisce il presidente di Unaprol, Massimo Gargano - rintracciano i percorsi dell’eccellenza individuando nei concorsi nazionali ed internazionali il punto di equilibrio più alto che è rappresentato dall’eccellenza di produzioni di altissimo livello”.
Nella giornata conclusiva di SOL, dedicata al grande pubblico di consumatori, il banco di assaggio degli oli extra vergine dei due più completi e famosi concorsi nazionale ed internazionale italiani esalta il gioco di squadra. Un virtuosismo che nel sistema delle Camere di Commercio rappresentato da Unioncamere per l’Ercole Olivario, Veronafiere per il Sol d’Oro e Unaprol per gli oli tracciati di alta qualità trova nei percorsi dell’alta qualità italiana la punta più avanzata di una competizione che non ha eguali in tutto il mondo.
L’olio extra vergine italiano diventa sempre più protagonista della tavola degli italiani e dei consumatori di tutto il mondo. Nel 2010 l’export del made in Italy dell’olio di oliva in generale è cresciuto del 16,7% rispetto allo stesso periodo del 2009. In base ai dati dell’Osservatorio economico di Unaprol, gli Stati Uniti assorbono mediamente il 37% delle esportazioni, mentre la Germania si attesta intorno al 12%.
Proprio per questo motivo – ha riferito Giorgio Mencaroni presidente della camera di commercio di Perugia e del coordinamento del premio nazionale - abbiamo coniugato nel rispetto della tradizione camerale la formula del concorso con incontri BtoB e BtoC – cogliendo la sinergia con Unaprol, partner dell’Ercole Olivario che nel suo stand al Sol ospita, da sempre, gli oli finalisti del prestigioso concorso. L’obiettivo - ha poi concluso Mencaroni è quello di offrire alle aziende finaliste del premio nazionale, l’opportunità di incrociare buyer ed altri gruppi di compratori nell’ambito della più grande fiera specializzata italiana del settore”.
Le degustazioni comparative non competitive sono state effettuate dai capi panel Giulio Scatolini per gli oli finalisti dell’Ercole Olivario e Marino Giorgetti per i vincitori del Sol d’Oro 2011.
Dr Antonio G. Lauro
martedì 12 aprile 2011
Verona: TerraOlivo al Salone internazionale dell'olio extravergine di qualità.
"I giorni del Vinitaly/SOL di Verona sono stati intensi per TerraOlivo, che ha avuto la possibilità di presentare - ai territori ed alle aziende - il progetto internazionale <<TerraOlivo Gerusalemme 2011>>". Esordisce così Moshe Spak, direttore affari internazionali della manifestazione TerraOlivo, intervistato da PrimOlio. "Sono felice per l'accoglienza che le imprese italiane hanno riservato al nostro complesso programma di eventi che si svolgeranno dal 15 al 19 maggio prossimi in Israele - continua Spak - che vedrà impegnata la nostra organizzazione nella realizzazione della seconda edizione del concorso riservato ai migliori extravergine del mondo e della 2^ Conferenza Internazionale dell'olio d'oliva: Rivoluzione nell’olio d'oliva - qualità, cucina e salute. Non dimenticando - conclude Spak -che proprio l'Italia è <<Campione in carica>> di TerraOlivo, avendo vinto la prima edizione 2010”
Il tour promozionale di TerraOlivo tra gli stand del SOL, effettuato anche in collaborazione con Eyal Hasson (TerraOlivo Gerusalemme) e con il responsabile italiano di TerraOlivo, nonché capo panel del concorso - Antonio G. Lauro - ha permesso di allacciare nuovi rapporti di collaborazione con le maggiori organizzazioni agricole nazionali e con i responsabili delle regioni olivicole italiane. Azioni di gemellaggio sono previste, per il prossimo futuro, anche con le organizzazioni dei vari premi italiani dedicati all'olio extravergine di oliva.
"Siamo pronti ad accogliere le migliori realtà del settore dell'olio extravergine di oliva presso l'Inbal Hotel di Gerusalemme - conclude Eyal Hasson - dove la macchina organizzativa, già rodata durante la prima edizione del 2010, è pronta ed attende soltanto l'arrivo dei vostri extravergine".
Ricordiamo, a quanti volessero partecipare a TerraOlivo Award 2011 (aziende produttrici e/o imbottigliatrici, distributori), che dovranno inviare, entro il 30 aprile, i propri campioni di extravergine o di olio aromatizzato, presso i nostri uffici in Israele.
Maggiori dettagli sul sito web www.terraolivo.org o su questo blog TerraOlivo 2011 Gerusalemme: tutte le informazioni o inviando una e-mail a aglauro@tiscali.it.
Dr Antonio G. Lauro
Il tour promozionale di TerraOlivo tra gli stand del SOL, effettuato anche in collaborazione con Eyal Hasson (TerraOlivo Gerusalemme) e con il responsabile italiano di TerraOlivo, nonché capo panel del concorso - Antonio G. Lauro - ha permesso di allacciare nuovi rapporti di collaborazione con le maggiori organizzazioni agricole nazionali e con i responsabili delle regioni olivicole italiane. Azioni di gemellaggio sono previste, per il prossimo futuro, anche con le organizzazioni dei vari premi italiani dedicati all'olio extravergine di oliva.
"Siamo pronti ad accogliere le migliori realtà del settore dell'olio extravergine di oliva presso l'Inbal Hotel di Gerusalemme - conclude Eyal Hasson - dove la macchina organizzativa, già rodata durante la prima edizione del 2010, è pronta ed attende soltanto l'arrivo dei vostri extravergine".
Ricordiamo, a quanti volessero partecipare a TerraOlivo Award 2011 (aziende produttrici e/o imbottigliatrici, distributori), che dovranno inviare, entro il 30 aprile, i propri campioni di extravergine o di olio aromatizzato, presso i nostri uffici in Israele.
Maggiori dettagli sul sito web www.terraolivo.org o su questo blog TerraOlivo 2011 Gerusalemme: tutte le informazioni o inviando una e-mail a aglauro@tiscali.it.
Dr Antonio G. Lauro
Manifesto Slow Food per l'olio extravergine di oliva.
Un immenso oliveto, esteso per oltre un milione di ettari dalla Sicilia alle Prealpi, costituisce da secoli uno dei caratteri distintivi del paesaggio agrario italiano: nessun altro Paese del Mediterraneo può vantare tante varietà, tanti diversi ambienti e adattamenti locali.
Il merito di questa straordinaria diffusione va all’instancabile opera di generazioni di contadini che hanno saputo acclimatare l’olivo in quasi tutto il territorio nazionale.
Legata all’olivo e all’olio, si è sviluppata un’economia, fatta di complessi rapporti tra olivicoltori, frantoiani e mercanti, capace di “segnare” il territorio, di determinare usanze e comportamenti, di costruire attraverso i secoli una civiltà dell’olivo giunta quasi inalterata fino ai giorni nostri.
Slow Food Italia, associazione impegnata nella tutela della biodiversità, delle identità e delle tradizioni delle comunità del cibo, e delle economie locali che da questi elementi dipendono, ritiene giunto il momento di segnalare all’attenzione generale il pericolo che incombe sull’olivicoltura italiana.
L’industrializzazione della coltura (impianti superintensivi, meccanizzazione spinta) ha reso gli oli italiani di eccellenza non competitivi, relegandoli ai margini di un mercato in cui prevale l’offerta di grandi quantità di prodotto a basso prezzo perché di bassa qualità. Per mantenere in vita l’olivicoltura italiana di qualità occorre invece puntare sull’altissimo valore che questa produzione possiede in termini ambientali, nutrizionali, salutistici, di paesaggio, di turismo, di cultura.
Sul mercato globale l’olio extravergine di oliva è spesso un prodotto omologato ottenuto dalla miscelazione di oli di diversa provenienza, privo dunque di un legame con un territorio di origine. La sua tracciabilità è praticamente impossibile e spunta prezzi al consumo incompatibili con i costi di una produzione attenta alla qualità del risultato e del processo.
Il merito di questa straordinaria diffusione va all’instancabile opera di generazioni di contadini che hanno saputo acclimatare l’olivo in quasi tutto il territorio nazionale.
Legata all’olivo e all’olio, si è sviluppata un’economia, fatta di complessi rapporti tra olivicoltori, frantoiani e mercanti, capace di “segnare” il territorio, di determinare usanze e comportamenti, di costruire attraverso i secoli una civiltà dell’olivo giunta quasi inalterata fino ai giorni nostri.
Slow Food Italia, associazione impegnata nella tutela della biodiversità, delle identità e delle tradizioni delle comunità del cibo, e delle economie locali che da questi elementi dipendono, ritiene giunto il momento di segnalare all’attenzione generale il pericolo che incombe sull’olivicoltura italiana.
L’industrializzazione della coltura (impianti superintensivi, meccanizzazione spinta) ha reso gli oli italiani di eccellenza non competitivi, relegandoli ai margini di un mercato in cui prevale l’offerta di grandi quantità di prodotto a basso prezzo perché di bassa qualità. Per mantenere in vita l’olivicoltura italiana di qualità occorre invece puntare sull’altissimo valore che questa produzione possiede in termini ambientali, nutrizionali, salutistici, di paesaggio, di turismo, di cultura.
Sul mercato globale l’olio extravergine di oliva è spesso un prodotto omologato ottenuto dalla miscelazione di oli di diversa provenienza, privo dunque di un legame con un territorio di origine. La sua tracciabilità è praticamente impossibile e spunta prezzi al consumo incompatibili con i costi di una produzione attenta alla qualità del risultato e del processo.
• noi affermiamo che •
l’olio è un prodotto agricolo e come tale è subordinato alla/e varietà coltivata/e, alle peculiarità dei terreni e dei climi, alle tecniche produttive che ne influenzano e ne sanciscono l’individualità. Quindi è nel luogo di produzione agricola, inteso come territorio, che si deve svolgere l’intero ciclo di filiera, dall’oliveto alla bottiglia, all’interno di un sistema di relazione tra olivicoltori e frantoiani.• facciamo appello •
a che la filosofia produttiva e di consumo privilegi la qualità e l’origine, unico modo per distinguere i nostri oli dal prodotto anonimo e omologato che domina il mercato italiano dell’extravergine. Solo così la grande biodiversità di cui è costituita l’olivicoltura italiana può risultare vincente.• vogliamo •
difendere un’olivicoltura attenta alla tutela dell’ambiente e del paesaggio (non si può alienare un capitale così importante e simbolico) e capace di valorizzare il ricco patrimonio varietale del nostro Paese.• affermiamo •
che gli oli extravergini devono essere organoletticamente pregevoli, in grado di valorizzare le differenze varietali, indissolubilmente legati alle origini e quindi al territorio di provenienza. I parametri di qualità per “l’olio agricolo” non possono essere legati solo a risultanze analitiche, ma dovranno comprendere attributi che riguardano il tracciamento della storia produttiva dell’olio lungo la filiera.• ci impegniamo •
attraverso l’attività educativa e la comunicazione a sviluppare e/o ricostruire la cultura dell’olio, in linea con i concetti sopra espressi.• invitiamo •
tutti coloro che utilizzano quotidianamente l’olio (dai cuochi alle massaie, alle mense scolastiche, agli ospedali…) a sostenere le ragioni di questo manifesto, ponendo in essere abitudini di acquisto consapevoli, che distinguendo tra prodotto industriale e prodotto agricolo favoriscano quest’ultimo.• noi saremo •
al fianco dei produttori che vorranno attivarsi in difesa di una produzione etica che sappia valorizzare il ruolo e il prodotto dell’olivicoltura italiana con le sue molteplici identità territoriali.
lunedì 11 aprile 2011
OLIO: Da rapporto Federdop, fotografia imprenditore italiano che sceglie territorio.
Roma – Il 44% dei produttori italiani di oli a denominazione di origine protetta possiede il titolo di scuola media superiore. La percentuale di laureati si attesta su un valore del 32%. Il 19% ha un titolo di scuola media inferiore e solo il 5% possiede la licenza elementare. La percentuale maggiore di laureati è presente nell’Italia centrale con il 42%, seguita dall’Italia insulare con il 37%, mentre nell’Italia meridionale il 34% dei conduttori intervistati possiede un titolo accademico.
E’ quanto emerge dal rapporto sugli oli extra vergine DOP, a denominazione di origine protetta, realizzato per Federdop – Olio dall’osservatorio economico di Unaprol e presentato al Sol di Verona.
Dal rapporto emerge che l’età media del conduttore all’interno del campione di aziende monitorate è di 54 anni. I conduttori maschi gestiscono il 79% delle aziende olivicole che producono olio dop, mentre nell’Italia insulare sono le donne con il 43% ad assumere la responsabilità di conduttrici di azienda.
L’Italia, intanto, con 40 riconoscimenti (39 DOP e 1 IGP) si conferma come primo Paese europeo nella classifica della Dop e precede la Grecia con 27 riconoscimenti e la Spagna con 25 denominazioni di origine protetta.
“A questo primato, però, non fa riscontro un produzione adeguata, che si è attestata nella scorsa campagna intorno alle 10 mila tonnellate. Ha dichiarato il presidente di Federdop- Olio Silvano Ferri. Le notevoli potenzialità di questo segmento di eccellenza del made in Italy vanno ben al di là dei numeri che riesce ad esprimere, perché il consumatore mondiale - ha poi concluso Ferri - percepisce il sistema delle Dop come la punta di diamante, l’eccellenza di un comparto, che produce un effetto traino dei consumi anche per altri prodotti targati made in Italy”.
Dal monitoraggio realizzato da Federdop si evince che le province che presentano un maggiore numero di Dop sono Trapani e Siena. Su un totale di 39 oli DOP in Italia, vi sono attualmente 27 Consorzi di tutela costituiti. Di questi, 22 aderiscono a Federdop Olio (l’81%); 12, invece, le Dop che attualmente non sono supportate da alcun consorzio di tutela. Gli oli Dop sono maggiormente valorizzati al Nord. I prezzi per il prodotto confezionato premiano quello ceduto alla ristorazione (8,38 €/kg). L’analisi regionale delle vendite in volume mostra che il 34% degli oli venduti attraverso al GDO è acquistato in Lombardia. Segue per importanza l’Emilia Romagna (13%), Piemonte e Val d’Aosta (12%), Veneto (11%) e Toscana (8%). Il prezzo più alto è riscontrabile in Trentino, dove nel 2010 mediamente un litro di olio Dop/IGp è stato venduto a 13 €. Seguono il Veneto, la Liguria e la Toscana con un livello di prezzo pari a circa 11 €/lt.
“Le Dop sono lo specchio della diversità – afferma il presidente di Unaprol Massimo Gargano - e raccontano il carattere distintivo della diversità del made in Italy. Il 40% degli oli Dop venduti nella GDO è a private label (circa 1.120.000 di litri). Questo significa – ha poi concluso Gargano che il sistema delle Dop va sostenuto perché rappresenta un presidio importante e una realtà significativa dell’economia dei mille diversi territori italiani”.
E che l’Italia sia la patria dei mille sapori delle Dop lo dimostra anche il successo di pubblico e di critica della degustazione guidata degli oli della 9^ edizione del concorso Sirena d’Oro di Sorrento svoltasi al SOL di Verona presso lo stand di Unaprol. I premi saranno consegnati a Sorrento il prossimo 20 maggio nel corso di una cerimonia che prevede anche la borsa valori del territorio. In tale occasione sarà fatto il punto sulla situazione del mercato delle Dop in Italia.
E’ quanto emerge dal rapporto sugli oli extra vergine DOP, a denominazione di origine protetta, realizzato per Federdop – Olio dall’osservatorio economico di Unaprol e presentato al Sol di Verona.
Dal rapporto emerge che l’età media del conduttore all’interno del campione di aziende monitorate è di 54 anni. I conduttori maschi gestiscono il 79% delle aziende olivicole che producono olio dop, mentre nell’Italia insulare sono le donne con il 43% ad assumere la responsabilità di conduttrici di azienda.
L’Italia, intanto, con 40 riconoscimenti (39 DOP e 1 IGP) si conferma come primo Paese europeo nella classifica della Dop e precede la Grecia con 27 riconoscimenti e la Spagna con 25 denominazioni di origine protetta.
“A questo primato, però, non fa riscontro un produzione adeguata, che si è attestata nella scorsa campagna intorno alle 10 mila tonnellate. Ha dichiarato il presidente di Federdop- Olio Silvano Ferri. Le notevoli potenzialità di questo segmento di eccellenza del made in Italy vanno ben al di là dei numeri che riesce ad esprimere, perché il consumatore mondiale - ha poi concluso Ferri - percepisce il sistema delle Dop come la punta di diamante, l’eccellenza di un comparto, che produce un effetto traino dei consumi anche per altri prodotti targati made in Italy”.
Dal monitoraggio realizzato da Federdop si evince che le province che presentano un maggiore numero di Dop sono Trapani e Siena. Su un totale di 39 oli DOP in Italia, vi sono attualmente 27 Consorzi di tutela costituiti. Di questi, 22 aderiscono a Federdop Olio (l’81%); 12, invece, le Dop che attualmente non sono supportate da alcun consorzio di tutela. Gli oli Dop sono maggiormente valorizzati al Nord. I prezzi per il prodotto confezionato premiano quello ceduto alla ristorazione (8,38 €/kg). L’analisi regionale delle vendite in volume mostra che il 34% degli oli venduti attraverso al GDO è acquistato in Lombardia. Segue per importanza l’Emilia Romagna (13%), Piemonte e Val d’Aosta (12%), Veneto (11%) e Toscana (8%). Il prezzo più alto è riscontrabile in Trentino, dove nel 2010 mediamente un litro di olio Dop/IGp è stato venduto a 13 €. Seguono il Veneto, la Liguria e la Toscana con un livello di prezzo pari a circa 11 €/lt.
“Le Dop sono lo specchio della diversità – afferma il presidente di Unaprol Massimo Gargano - e raccontano il carattere distintivo della diversità del made in Italy. Il 40% degli oli Dop venduti nella GDO è a private label (circa 1.120.000 di litri). Questo significa – ha poi concluso Gargano che il sistema delle Dop va sostenuto perché rappresenta un presidio importante e una realtà significativa dell’economia dei mille diversi territori italiani”.
E che l’Italia sia la patria dei mille sapori delle Dop lo dimostra anche il successo di pubblico e di critica della degustazione guidata degli oli della 9^ edizione del concorso Sirena d’Oro di Sorrento svoltasi al SOL di Verona presso lo stand di Unaprol. I premi saranno consegnati a Sorrento il prossimo 20 maggio nel corso di una cerimonia che prevede anche la borsa valori del territorio. In tale occasione sarà fatto il punto sulla situazione del mercato delle Dop in Italia.
Dr Antonio G. Lauro
venerdì 8 aprile 2011
L’ARSSA Calabria per la modernizzazione dell'agricoltura calabrese, unica strategia per lo sviluppo.
Nell’ambito del progetto “Azioni informative di accompagnamento al processo di modernizzazione dell’agricoltura calabrese dirette a imprenditori agricoli”, finanziato con fondi europei del PSR 2007/2013 della Regione Calabria, il Centro di Divulgazione Agricola n. 19 dell'ARSSA (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e per i Servizi in Agricoltura), Ufficio di Palmi (RC), ha organizzato una serie di incontri informativi rivolti ad operatori agricoli del territorio reggino.
Nel corso del seminario, che si è svolto il martedì 29 marzo 2011 alle ore 16,00 presso l’Ufficio Agricolo Territoriale del Comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte, dal titolo “Ammodernamento delle aziende agricole”, curato dal Dr Raffaele Battaglia, coadiuvato dai colleghi Mario Caruso e Giuseppe Caristi – divulgatori ARSSA -, sono state illustrate le infinite possibilità offerte dal PSR agli imprenditori agricoli.
<<Per rendere l’azienda agricola più competitiva sui mercati mondiali, sempre più globalizzati, esordisce Battaglia, l’imprenditore professionale – questo è il titolo necessario per l’accesso ai fondi – ha la possibilità di utilizzare tutti gli strumenti messi a disposizione dal PSR Regionale per l’ammodernamento della propria azienda. Un ammodernamento non solo strutturale, ma che dovrà prevedere l’ingresso di “forze giovani”nel settore, il tutto in linea con gli standard dell’Unione Europea che prevedono il miglioramento della qualità dei nostri prodotti “tradizionali” e la difesa dell’ambiente, anche attraverso la riduzione dei costi di produzione, la diversificazione dei prodotti e la ricerca di nuovi mercati>>.
Numerose le domande di approfondimento che, il nutrito pubblico intervenuto anche dai comuni viciniori, ha rivolto ai relatori, puntando sulle misure del Piano di Sviluppo Rurale riguardanti gli incentivi per i giovani agricoltori, la meccanizzazione aziendale, le misure agro-ambientali (agricoltura biologica ed integrata) e la riconversione colturale.
Si da appuntamento, quindi, a nuove iniziative sul settore agricolo che l’Ufficio ARSSA di Palmi ha in calendario, nelle prossime settimane, presso i vari comuni di competenza del proprio Centro di Divulgazione.
Nel corso del seminario, che si è svolto il martedì 29 marzo 2011 alle ore 16,00 presso l’Ufficio Agricolo Territoriale del Comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte, dal titolo “Ammodernamento delle aziende agricole”, curato dal Dr Raffaele Battaglia, coadiuvato dai colleghi Mario Caruso e Giuseppe Caristi – divulgatori ARSSA -, sono state illustrate le infinite possibilità offerte dal PSR agli imprenditori agricoli.
<<Per rendere l’azienda agricola più competitiva sui mercati mondiali, sempre più globalizzati, esordisce Battaglia, l’imprenditore professionale – questo è il titolo necessario per l’accesso ai fondi – ha la possibilità di utilizzare tutti gli strumenti messi a disposizione dal PSR Regionale per l’ammodernamento della propria azienda. Un ammodernamento non solo strutturale, ma che dovrà prevedere l’ingresso di “forze giovani”nel settore, il tutto in linea con gli standard dell’Unione Europea che prevedono il miglioramento della qualità dei nostri prodotti “tradizionali” e la difesa dell’ambiente, anche attraverso la riduzione dei costi di produzione, la diversificazione dei prodotti e la ricerca di nuovi mercati>>.
Numerose le domande di approfondimento che, il nutrito pubblico intervenuto anche dai comuni viciniori, ha rivolto ai relatori, puntando sulle misure del Piano di Sviluppo Rurale riguardanti gli incentivi per i giovani agricoltori, la meccanizzazione aziendale, le misure agro-ambientali (agricoltura biologica ed integrata) e la riconversione colturale.
Si da appuntamento, quindi, a nuove iniziative sul settore agricolo che l’Ufficio ARSSA di Palmi ha in calendario, nelle prossime settimane, presso i vari comuni di competenza del proprio Centro di Divulgazione.
Dr Antonio G. Lauro
martedì 5 aprile 2011
La Calabria che non t'aspetti: l'Extravergine calabrese al Salone dell'Olio di Verona.
Dal 7 all'11 aprile prossimi, Verona sarà anche la capitale mondiale dell'olio extravergine di oliva.
Infatti, in concomitanza con il Vinitaly, a quanti frequenteranno le strutture fieristiche di Verona sarà data la possibilità di incontrare, in un unico spazio appositamente predisposto, tutte le eccellenze olearie.
E non poteva mancare - a Verona - la "prima" regione italiana in volumi produttivi: la Calabria.
Tra gli ospiti dei propri stand, la Regione Calabria avrà anche il "suo" Governatore On. Scopelliti, l'Assessore On. Trematerra ed il Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura prof. Zimbalatti.
Stand che anche quest'anno vedranno la presenza delle aziende olivicole regionali d'eccellenza.
Ecco, di seguito, le manifestazioni calabresi al SOL e le aziende partecipanti.
Infatti, in concomitanza con il Vinitaly, a quanti frequenteranno le strutture fieristiche di Verona sarà data la possibilità di incontrare, in un unico spazio appositamente predisposto, tutte le eccellenze olearie.
E non poteva mancare - a Verona - la "prima" regione italiana in volumi produttivi: la Calabria.
Tra gli ospiti dei propri stand, la Regione Calabria avrà anche il "suo" Governatore On. Scopelliti, l'Assessore On. Trematerra ed il Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura prof. Zimbalatti.
Stand che anche quest'anno vedranno la presenza delle aziende olivicole regionali d'eccellenza.
Ecco, di seguito, le manifestazioni calabresi al SOL e le aziende partecipanti.
lunedì 4 aprile 2011
Alimentare: quali i controlli e la tutela per i cibi di qualità. Forum sulle denominazioni.
Operazione trasparenza contro le false certificazioni dei prodotti alimentari di qualità - Dop, Igp, Stg - sempre più spesso al centro di sequestri da parte delle forze dell’ordine.
Da lunedì 11 a mercoledì 13 aprile, a Roma, nella sede del Comitato Italiano Unicef, in via Palestro, 68 nel corso di un forum promosso da IRVEA- Istituto per la Ricerca e la Valorizzazione delle Eccellenze Agroalimentari, insieme con l’Ispettorato Centrale per il Controllo della qualità e Repressione Frodi e a un pubblico ministero della Procura della Repubblica di Roma, verranno affrontate tutte le tematiche legate agli obblighi degli organismi di controllo, dei Consorzi di tutela, degli ispettori e degli agenti della vigilanza per la certificazione e la tutela Dop, Igp, Stg.
“La confusione sugli aspetti organizzativi, l’opacità sulle competenze tecniche, la mancanza di chiarezza sulle qualifiche e sulle attività degli addetti ai controlli e alla vigilanza, non aiutano a capire se e come è possibile risolvere questi problemi”, spiegano gli organizzatori di IRVEA.
“I Consorzi di tutela e gli organismi di controllo- aggiungono- sono probabilmente le uniche opportunità per proteggere le eccellenze alimentari italiane, ma il cammino non è facile, anche per le complesse modalità tecnico operative. Il forum di Roma sarà anche una buona occasione per formarsi, informare, aprire un dialogo e un confronto tra i controllori e i controllori dei controllori, per proteggere i prodotti e la nostra salute”.
Per qualsiasi ulteriore informazione:
Mauro Martelossi, Direttore Esecutivo IRVEA Cell. 347 4913924 - e-mail: m.martelossi@irvea.org
Da lunedì 11 a mercoledì 13 aprile, a Roma, nella sede del Comitato Italiano Unicef, in via Palestro, 68 nel corso di un forum promosso da IRVEA- Istituto per la Ricerca e la Valorizzazione delle Eccellenze Agroalimentari, insieme con l’Ispettorato Centrale per il Controllo della qualità e Repressione Frodi e a un pubblico ministero della Procura della Repubblica di Roma, verranno affrontate tutte le tematiche legate agli obblighi degli organismi di controllo, dei Consorzi di tutela, degli ispettori e degli agenti della vigilanza per la certificazione e la tutela Dop, Igp, Stg.
“La confusione sugli aspetti organizzativi, l’opacità sulle competenze tecniche, la mancanza di chiarezza sulle qualifiche e sulle attività degli addetti ai controlli e alla vigilanza, non aiutano a capire se e come è possibile risolvere questi problemi”, spiegano gli organizzatori di IRVEA.
“I Consorzi di tutela e gli organismi di controllo- aggiungono- sono probabilmente le uniche opportunità per proteggere le eccellenze alimentari italiane, ma il cammino non è facile, anche per le complesse modalità tecnico operative. Il forum di Roma sarà anche una buona occasione per formarsi, informare, aprire un dialogo e un confronto tra i controllori e i controllori dei controllori, per proteggere i prodotti e la nostra salute”.
Per qualsiasi ulteriore informazione:
Mauro Martelossi, Direttore Esecutivo IRVEA Cell. 347 4913924 - e-mail: m.martelossi@irvea.org
Dr Antonio G. Lauro
domenica 3 aprile 2011
OLIO: AL SIRENA D’ORO 2011 VINCONO DOP COLLINE TEATINE, SARDEGNA E VALLI TRAPANESI.
Gli oli extra vergine Dop Colline Teatine, Sardegna e Valli Trapanesi sono i vincitori del Premio Sirena d’Oro 2011.
Il concorso nazionale, giunto alla nona edizione, è riservato agli oli extravergine di oliva a Denominazione di Origine Protetta (Dop) ed è organizzato dal Comune di Sorrento e da Federdop Olio, con il patrocinio del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, della commissione Agricoltura della Camera dei deputati e dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania.
La proclamazione dei vincitori e avvenuta a Roma presso la sala stampa della Camera dei deputati, alla presenza del presidente della commissione Agricoltura, on. Paolo Russo, del sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, del vice sindaco di Sorrento e assessore all’Agricoltura, Giuseppe Stinga, e del presidente di Federdop Olio, Silvano Ferri.
“E’ con iniziative come il Sirena d’oro che si rimarca il valore assoluto delle nostre eccellenze alimentari. La qualità, come quella dell’olio prodotto dalle aziende italiane, rappresenta l’elemento caratterizzante della nostra agricoltura. E’ per questo motivo che - ha sottolineato il presidente della commissione Agricoltura della Camera dei deputati, Paolo Russo - occorre valorizzare manifestazioni come quelle promosse dal Comune di Sorrento e da Federdop olio, in quanto oltre ad esaltare l’importanza dell’esempio costituiscono senza dubbio una efficace operazione promozionale delle migliori esperienze produttive e delle migliori proposte alimentari del nostro Paese. Il tutto, ovviamente, dovrà essere supportato da un sistema di misure ed iniziative istituzionali e politiche a tutela dell'olio extravergine di oliva italiano ed a sostegno all'intero comparto. In particolare non bisognerà mai abbassare la guardia sulle insidie che minacciano il nostro made in Italy e che, in particolare per l’olio, si manifestano soprattutto con la concorrenza sleale, con la contraffazione e la mistificazione”.
Alla nona edizione del Premio Sirena d’Oro hanno partecipato 193 aziende, appartenenti a 34 delle 39 denominazioni di origine riconosciute dalla Comunità Europea. Gli oli ammessi alla selezione finale sono stati 58, scelti dal panel di assaggiatori dell’associazione nazionale Oleum.
“C’è un filo giallo che unisce l’Italia, da Nord a Sud, e accomuna tradizioni culinarie e gastronomiche – ha dichiarato il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo - E' l'olio extravergine di oliva, principe indiscusso della dieta mediterranea, ingrediente fondamentale delle nostre tavole e ospite d'onore del Sirena d'Oro, che si svolge ogni anno a Sorrento.
Per la nostra città, e per l'intera penisola sorrentina, questa manifestazione dedicata alle dop rappresenta una vetrina di primo piano.
La costiera vanta infatti una antica tradizione di tipicità agroalimentari, e l'olio extravergine penisola sorrentina Dop ne è uno straordinario ambasciatore, al pari delle bellezze paesaggistiche, storiche e culturali”.
“Con il Premio Sirena d’Oro – ha osservato il vice sindaco di Sorrento e assessore all’Agricoltura, Giuseppe Stinga – contribuiamo a diffondere tra i consumatori i pregi dell’olivicoltura italiana, facendo conoscere le qualità organolettiche e salutistiche degli oli Dop.
Si incentiva così l’acquisto di oli di qualità e si sostengono, premiandoli, quanti hanno scelto di intraprendere l’iter del riconoscimento comunitario”.
Nella categoria fruttato leggero vince la Sirena d'Oro la Tenuta Zimarino con la Dop Colline Teatine. Seconda, e quindi premiata con la Sirena d'Argento, l'azienda agricola Orseggi con la Dop Riviera di Levante. Sirena di bronzo all’azienda Olearia Clemente con la Dop Dauno.
La Sirena d'Oro nella categoria fruttato medio è stata assegnata all'azienda Demuru con la Dop Sardegna, seguita dalla società agricola Mascio con la Dop Umbria Colli Assisi-Spoleto e l'azienda Marsicani con la Dop Cilento.
Infine, nella categoria fruttato intenso, primo premio all'azienda agricola biologica Titone con la Dop Valli Trapanesi. Si classificano al secondo e terzo posto l'azienda agricola Rollo con la Dop Monti Iblei e l'azienda agricola Alfredo Cetrone con la Dop Colline Pontine.
Assegnate inoltre le Gran Menzioni alle aziende giunte quarte e quinte in ogni categoria. Per i fruttati leggeri sono la cooperativa agricola San Felice con la Dop Garda e l'azienda agricola Il Cervo Rampante con la Dop Sabina. Nella categoria fruttati medi sono l'azienda agricola Carrai con la Dop Terre di Siena e il Frantoio Pietra Bianca con la Dop Cilento. Le Gran Menzioni della categoria fruttato intenso sono state assegnate a due oli dell'area Dop Monti Iblei, prodotti dalla cooperativa agricola Agrestis e dall'azienda agricola Dott. Sergio Gafà.
“Il fenomeno delle DOP – ha riferito Silvano Ferri, presidente di Federdop Olio - interessa sempre più il mercato estero. Il volume delle esportazioni è in continua crescita e nel quinquennio 2004-2009 ha interessato per il 66% i mercati extra UE e per il 33% il mercato comunitario. Oltre 5.400 tonnellate di prodotto esportate nel 2009 per un controvalore che supera i 43.7 mln di Euro. Il consumatore mondiale - ha concluso Ferri - percepisce il sistema delle DOP come la punta di diamante di un comparto che ha effetti positivi sulla domanda di altri prodotti targati made in Italy”.
La premiazione degli oli vincitori del Sirena d’Oro si svolgerà a Sorrento, il 20 maggio, in occasione della “Borsa valori del territorio”, vetrina delle eccellenze dell’agroalimentare campano che si protrarrà fino al 22 maggio: una tre giorni in cui si svolgeranno degustazioni e convegni di settore.
Nel corso della conferenza stampa è stata inoltre annunciata l’approvazione, da parte dei sei comuni della Penisola Sorrentina, di un “Codice morale per lo sviluppo dell’economia nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio”. “Un progetto ambizioso – ha sottolineato il vice sindaco di Sorrento, Giuseppe Stinga – che mette al centro la valorizzazione e la tutela dell’ambiente, nella convinzione che da esse dipendano lo sviluppo dell’economia e il benessere sociale dei territori. Attraverso le sedici azioni previste dal Codice promuoviamo un modello virtuoso di sviluppo economico territoriale da cui ripartire per tutelare le produzioni di qualità”. “Il Codice morale è molto di più che un semplice insieme di regole – ha concluso l’on.
Paolo Russo - E’ una filosofia comune, uno stile di vita, una strategia condivisa da sei amministrazioni comunali giustamente convinte che la promozione e lo sviluppo dei territori non può prescindere dalla tutela del paesaggio e dell’ecosistema. L’agricoltura, mix di tradizione, passione, esperienza ed impegno, si inserisce a pieno titolo nell’elenco delle attività che più delle altre contribuiscono a preservare il fascino di quei luoghi che rappresentano la fotografia esatta dell’identità di una terra”.
Il concorso nazionale, giunto alla nona edizione, è riservato agli oli extravergine di oliva a Denominazione di Origine Protetta (Dop) ed è organizzato dal Comune di Sorrento e da Federdop Olio, con il patrocinio del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, della commissione Agricoltura della Camera dei deputati e dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania.
La proclamazione dei vincitori e avvenuta a Roma presso la sala stampa della Camera dei deputati, alla presenza del presidente della commissione Agricoltura, on. Paolo Russo, del sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, del vice sindaco di Sorrento e assessore all’Agricoltura, Giuseppe Stinga, e del presidente di Federdop Olio, Silvano Ferri.
“E’ con iniziative come il Sirena d’oro che si rimarca il valore assoluto delle nostre eccellenze alimentari. La qualità, come quella dell’olio prodotto dalle aziende italiane, rappresenta l’elemento caratterizzante della nostra agricoltura. E’ per questo motivo che - ha sottolineato il presidente della commissione Agricoltura della Camera dei deputati, Paolo Russo - occorre valorizzare manifestazioni come quelle promosse dal Comune di Sorrento e da Federdop olio, in quanto oltre ad esaltare l’importanza dell’esempio costituiscono senza dubbio una efficace operazione promozionale delle migliori esperienze produttive e delle migliori proposte alimentari del nostro Paese. Il tutto, ovviamente, dovrà essere supportato da un sistema di misure ed iniziative istituzionali e politiche a tutela dell'olio extravergine di oliva italiano ed a sostegno all'intero comparto. In particolare non bisognerà mai abbassare la guardia sulle insidie che minacciano il nostro made in Italy e che, in particolare per l’olio, si manifestano soprattutto con la concorrenza sleale, con la contraffazione e la mistificazione”.
Alla nona edizione del Premio Sirena d’Oro hanno partecipato 193 aziende, appartenenti a 34 delle 39 denominazioni di origine riconosciute dalla Comunità Europea. Gli oli ammessi alla selezione finale sono stati 58, scelti dal panel di assaggiatori dell’associazione nazionale Oleum.
“C’è un filo giallo che unisce l’Italia, da Nord a Sud, e accomuna tradizioni culinarie e gastronomiche – ha dichiarato il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo - E' l'olio extravergine di oliva, principe indiscusso della dieta mediterranea, ingrediente fondamentale delle nostre tavole e ospite d'onore del Sirena d'Oro, che si svolge ogni anno a Sorrento.
Per la nostra città, e per l'intera penisola sorrentina, questa manifestazione dedicata alle dop rappresenta una vetrina di primo piano.
La costiera vanta infatti una antica tradizione di tipicità agroalimentari, e l'olio extravergine penisola sorrentina Dop ne è uno straordinario ambasciatore, al pari delle bellezze paesaggistiche, storiche e culturali”.
“Con il Premio Sirena d’Oro – ha osservato il vice sindaco di Sorrento e assessore all’Agricoltura, Giuseppe Stinga – contribuiamo a diffondere tra i consumatori i pregi dell’olivicoltura italiana, facendo conoscere le qualità organolettiche e salutistiche degli oli Dop.
Si incentiva così l’acquisto di oli di qualità e si sostengono, premiandoli, quanti hanno scelto di intraprendere l’iter del riconoscimento comunitario”.
Nella categoria fruttato leggero vince la Sirena d'Oro la Tenuta Zimarino con la Dop Colline Teatine. Seconda, e quindi premiata con la Sirena d'Argento, l'azienda agricola Orseggi con la Dop Riviera di Levante. Sirena di bronzo all’azienda Olearia Clemente con la Dop Dauno.
La Sirena d'Oro nella categoria fruttato medio è stata assegnata all'azienda Demuru con la Dop Sardegna, seguita dalla società agricola Mascio con la Dop Umbria Colli Assisi-Spoleto e l'azienda Marsicani con la Dop Cilento.
Infine, nella categoria fruttato intenso, primo premio all'azienda agricola biologica Titone con la Dop Valli Trapanesi. Si classificano al secondo e terzo posto l'azienda agricola Rollo con la Dop Monti Iblei e l'azienda agricola Alfredo Cetrone con la Dop Colline Pontine.
Assegnate inoltre le Gran Menzioni alle aziende giunte quarte e quinte in ogni categoria. Per i fruttati leggeri sono la cooperativa agricola San Felice con la Dop Garda e l'azienda agricola Il Cervo Rampante con la Dop Sabina. Nella categoria fruttati medi sono l'azienda agricola Carrai con la Dop Terre di Siena e il Frantoio Pietra Bianca con la Dop Cilento. Le Gran Menzioni della categoria fruttato intenso sono state assegnate a due oli dell'area Dop Monti Iblei, prodotti dalla cooperativa agricola Agrestis e dall'azienda agricola Dott. Sergio Gafà.
“Il fenomeno delle DOP – ha riferito Silvano Ferri, presidente di Federdop Olio - interessa sempre più il mercato estero. Il volume delle esportazioni è in continua crescita e nel quinquennio 2004-2009 ha interessato per il 66% i mercati extra UE e per il 33% il mercato comunitario. Oltre 5.400 tonnellate di prodotto esportate nel 2009 per un controvalore che supera i 43.7 mln di Euro. Il consumatore mondiale - ha concluso Ferri - percepisce il sistema delle DOP come la punta di diamante di un comparto che ha effetti positivi sulla domanda di altri prodotti targati made in Italy”.
La premiazione degli oli vincitori del Sirena d’Oro si svolgerà a Sorrento, il 20 maggio, in occasione della “Borsa valori del territorio”, vetrina delle eccellenze dell’agroalimentare campano che si protrarrà fino al 22 maggio: una tre giorni in cui si svolgeranno degustazioni e convegni di settore.
Nel corso della conferenza stampa è stata inoltre annunciata l’approvazione, da parte dei sei comuni della Penisola Sorrentina, di un “Codice morale per lo sviluppo dell’economia nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio”. “Un progetto ambizioso – ha sottolineato il vice sindaco di Sorrento, Giuseppe Stinga – che mette al centro la valorizzazione e la tutela dell’ambiente, nella convinzione che da esse dipendano lo sviluppo dell’economia e il benessere sociale dei territori. Attraverso le sedici azioni previste dal Codice promuoviamo un modello virtuoso di sviluppo economico territoriale da cui ripartire per tutelare le produzioni di qualità”. “Il Codice morale è molto di più che un semplice insieme di regole – ha concluso l’on.
Paolo Russo - E’ una filosofia comune, uno stile di vita, una strategia condivisa da sei amministrazioni comunali giustamente convinte che la promozione e lo sviluppo dei territori non può prescindere dalla tutela del paesaggio e dell’ecosistema. L’agricoltura, mix di tradizione, passione, esperienza ed impegno, si inserisce a pieno titolo nell’elenco delle attività che più delle altre contribuiscono a preservare il fascino di quei luoghi che rappresentano la fotografia esatta dell’identità di una terra”.
Dr Antonio G. Lauro
Vinitaly, SOL ed Agrifood 2011: nutrita la schiera delle aziende calabresi partecipanti.
Dal 7 all'11 aprile 2011, nel corso della "kermesse" veronese sul food, vino e olio extravergine, ecco "la Calabria che non ti aspetti".
Sono circa 100 le imprese calabrese dell'agroalimentare che parteciperanno al VINITALY, SOL e AGRIFOOD 2011 a Verona.
Sono circa 100 le imprese calabrese dell'agroalimentare che parteciperanno al VINITALY, SOL e AGRIFOOD 2011 a Verona.
In dettaglio ecco le Aziende Vitivinicole calabresi che parteciperanno al Vinitaly 2011, dal 7 all'11 aprile prossimi, nel Padiglione 7 del Veronafiere, all’interno dello spazio collettivo della Regione Calabria:
Colacino Wines Soc. Agricola S.R.L., Az. Agr. Terre Del Gufo, Az. Agr. Donnici 99 a rl, Az. Agr. Eredi Boscarelli Dr Michele, Cantine Viola, Tenuta Del Castello Di Solano & C. Sas, Az. Agr. De Caro Francesco, Feudo Dei Sanseverino Scarl, Az. Agr. Serracavallo, Chimento Luigi, Tenuta Terre Nobili, Gallicchio Domenico, Az. Agr. Salvatore Marini, Cantina Russo & Longo Snc, Az. Agr. Caparra Salvatore, Az. Agr. Cav. Garrubba Giuseppe, Az. Agr. Ceraudo Roberto, Az. Agr. Capoano Massimiliano, Az. Agr. La Pizzuta Del Principe, Cantina Val Di Neto S.R.L., Az. Vinicola De Luca, Senatore Vini S.N.C., Tenuta Del Conte, Tenuta Iuzzolini Soc. Agr. a rl, Cantine Riunite del Cirò e del Melissa Soc. Coop., Cantina Visalli Carmelo, Vini Battaglia S.R.L., Az. Vitivinicola Du Cropio, Az. Vinicola Ceratti Pasquale, Az. Vinicola Malaspina Consolato, Az. Vinicola Tramontana, Az. Vitivinicola Pichilli, Cantine Sociale Coop. di Bova, Capo Zefirio S.R.L., Casa Vinicola Crisera' S.R.L., Barone Di Bolaro Vini, Az. Agr. F.lli Zagarella.
Le Aziende della filiera olearia calabrese che parteciperanno al Sol 2011 - Salone internazionale dell'olio extravergine di qualità - all’interno dello spazio collettivo della Regione Calabria, Padiglione C, sono:
Colacino Wines Soc. Agricola S.R.L., Az. Agr. Terre Del Gufo, Az. Agr. Donnici 99 a rl, Az. Agr. Eredi Boscarelli Dr Michele, Cantine Viola, Tenuta Del Castello Di Solano & C. Sas, Az. Agr. De Caro Francesco, Feudo Dei Sanseverino Scarl, Az. Agr. Serracavallo, Chimento Luigi, Tenuta Terre Nobili, Gallicchio Domenico, Az. Agr. Salvatore Marini, Cantina Russo & Longo Snc, Az. Agr. Caparra Salvatore, Az. Agr. Cav. Garrubba Giuseppe, Az. Agr. Ceraudo Roberto, Az. Agr. Capoano Massimiliano, Az. Agr. La Pizzuta Del Principe, Cantina Val Di Neto S.R.L., Az. Vinicola De Luca, Senatore Vini S.N.C., Tenuta Del Conte, Tenuta Iuzzolini Soc. Agr. a rl, Cantine Riunite del Cirò e del Melissa Soc. Coop., Cantina Visalli Carmelo, Vini Battaglia S.R.L., Az. Vitivinicola Du Cropio, Az. Vinicola Ceratti Pasquale, Az. Vinicola Malaspina Consolato, Az. Vinicola Tramontana, Az. Vitivinicola Pichilli, Cantine Sociale Coop. di Bova, Capo Zefirio S.R.L., Casa Vinicola Crisera' S.R.L., Barone Di Bolaro Vini, Az. Agr. F.lli Zagarella.
Le Aziende della filiera olearia calabrese che parteciperanno al Sol 2011 - Salone internazionale dell'olio extravergine di qualità - all’interno dello spazio collettivo della Regione Calabria, Padiglione C, sono:
Oleificio Gabro S.R.L., Az. Agr. Vulcano, Az. Agr. Librandi Pasquale, Asso.Pro.Li Soc. Coop. a rl, Az. Agr. Fangiano, Op Apounasco, Az. Agr. Monterossi Tommaso, Az. Agr. Arena Tiziana Antonietta, Az. Agr. Barranca, Oleificio Perrone S.A.S., Olearia San Giorgio Snc, Conasco-Op Scarl, Az. Agr. Francesca De Leo Alberti.
Le Aziende Agroalimentari calabresi che parteciperanno ad Agrifood 2011 all’interno dello spazio collettivo della Regione Calabria sono, Padiglione C, sono:
Le Aziende Agroalimentari calabresi che parteciperanno ad Agrifood 2011 all’interno dello spazio collettivo della Regione Calabria sono, Padiglione C, sono:
Eurofood 2000, Iozzo Srl, Az. Agricola Romano Ferruccio, Az. Agr. Grano Sebastiano, Calabraittica S.N.C., I Piccantelli di Morabito, Nature Med S.R.L., Colacchio Food S.R.L., Rango Bontà di Calabria, Lombardo Srl.
In aggiunta alle aziende che parteciperanno negli spazi collettivi regionali, ecco le Aziende Vitivinicole calabresi che parteciperanno al Vinitaly 2011 con propri spazi espositivi:
Cantine Lento (Pad. 7 Stand B9);
In aggiunta alle aziende che parteciperanno negli spazi collettivi regionali, ecco le Aziende Vitivinicole calabresi che parteciperanno al Vinitaly 2011 con propri spazi espositivi:
Cantine Lento (Pad. 7 Stand B9);
Librandi Antonio e Nicodemo SPA (Pad. 6 Stand F2);
Cantine Ippolito1845 (Pad. 7 Stand A9);
Statti srl (Pad. 7 Stand F8);
Cantine Enotria (Pad. 7B Stand M1);
Fattoriegreco s.r.l (Pad. 7 Stand 72);
Caparra e Siciliani (Pad. 7 Stand E3);
Azienda Santa Venere (Pad. N 7 Stand E5);
Vinicola Zito V. e F. (Pad. N 7 stand F 10 – 11);
Cantina Campoverde (Pad. 3 stand B8);
Odoardi Vini (Pad. D stand B1).
Dr Antonio G. Lauro
Dr Antonio G. Lauro
sabato 2 aprile 2011
Nuovo logo per il Consorzio Extravergine di Qualità.
Un nuovo logo per il Consorzio Extravergine di Qualità presieduto da Elia Fiorillo è stato presentato, insieme al nuovo piano di brand strategy globale, il 21 marzo presso la sede di Confagricoltura a Roma.
Un restyling, quindi, per il Consorzio - che da 10 anni è attivo per promuovere il made in Italy del settore olivicolo mettendo in contatto il mondo della produzione, quello dell'industria di confezionamento e la distribuzione.
Un restyling, quindi, per il Consorzio - che da 10 anni è attivo per promuovere il made in Italy del settore olivicolo mettendo in contatto il mondo della produzione, quello dell'industria di confezionamento e la distribuzione.
Nel corso della tavola rotonda che si è svolta a margine della presentazione, sul tema “Qualità e immagine del Made in Italy: un presidio da difendere”, accogliamo le dichiarazioni del presidente Fiorillo. <<Qualità è un termine inflazionato – dichiara Fiorillo – dovremmo inventarci qualcos'altro per comunicare efficamente o piuttosto “riqualificare” la qualità, dando nuovo valore al contenuto del Made in Italy a cominciare dall'immagine con cui si presenta all'estero e nel nostro stesso paese. Immagine non sempre all'altezza della nostra tradizione, a cui non corrisponde un effettivo valore economico e che viene messa sempre più in discussione dalla agguerritissima concorrenza di paesi produttori vecchi e nuovi>>.
E allora, bisogna lavorare per ridare valore appunto a parole come Qualità e Made in Italy, convolgendo tutta la filiera per fare sistema. È questo l'obiettivo del consorzio, a partire dal nuovo logo che ne incarna i valori fodamentali - integrazione, autorevolezza e cultura - declinato anche in un duplice marchio che contraddistingua da un lato l'olio extravergine di qualità, dall'altro in maniera più distinta quello 100% italiano.
E allora, bisogna lavorare per ridare valore appunto a parole come Qualità e Made in Italy, convolgendo tutta la filiera per fare sistema. È questo l'obiettivo del consorzio, a partire dal nuovo logo che ne incarna i valori fodamentali - integrazione, autorevolezza e cultura - declinato anche in un duplice marchio che contraddistingua da un lato l'olio extravergine di qualità, dall'altro in maniera più distinta quello 100% italiano.
giovedì 31 marzo 2011
Ercole Olivario: ecco i vincitori.
L'olio extravergine di oliva di qualità, con oltre 250 milioni di piante che caratterizzano il nostro Paese anche dal punto di vista paesaggistico, è il prodotto che unisce l'Italia. Un prodotto quindi ancora più importante e rappresentativo in questo 150° anniversario dell'Unità d'Italia.
E le migliori etichette della campagna olearia 2010/2011 sono state premiate a Spoleto, presso il Teatro Caio Melisso, durante la cerimonia finale dell'Ercole Olivario.
Il premio, giunto alla XIX edizione, racconta la storia delle eccellenze olearie italiane. L'olio diventa così il vero protagonista sulle tavole degli Italiani, confermandosi il motore dello sviluppo economico di un sistema di imprese che trova oggi, nel legame tra origine obbligatoria e territorio, il punto di equilibrio più alto. Un legame forte che rappresenta un importante plus per questo prodotto, vero portabandiera del made in Italy di qualità.
Questa del 2011 è stata un'edizione da record per il concorso. 355 aziende concorrenti, in rappresentanza di 17 regioni. 92, invece, i finalisti dai quali, una giuria di 16 assaggiatori guidati da un capo panel, ha scelto i migliori extravergine nelle varie categorie in gara.
L'Italia, quindi, si conferma sempre più la patria dei mille sapori dell'extravergine di qualità come dimostra la mappa del gusto di questa XIX edizione.
Basilicata, Calabria, Umbria e Veneto si aggiudicano i primi posto per la categoria del fruttato leggero.
A Campania, Sardegna, Toscana e Lazio, invece, vanno quelli della categoria fruttato medio.
Ancora Lazio, Toscana e Sicilia si aggiudicano i premi per il fruttato intenso.
Il premio, giunto alla XIX edizione, racconta la storia delle eccellenze olearie italiane. L'olio diventa così il vero protagonista sulle tavole degli Italiani, confermandosi il motore dello sviluppo economico di un sistema di imprese che trova oggi, nel legame tra origine obbligatoria e territorio, il punto di equilibrio più alto. Un legame forte che rappresenta un importante plus per questo prodotto, vero portabandiera del made in Italy di qualità.
Questa del 2011 è stata un'edizione da record per il concorso. 355 aziende concorrenti, in rappresentanza di 17 regioni. 92, invece, i finalisti dai quali, una giuria di 16 assaggiatori guidati da un capo panel, ha scelto i migliori extravergine nelle varie categorie in gara.
L'Italia, quindi, si conferma sempre più la patria dei mille sapori dell'extravergine di qualità come dimostra la mappa del gusto di questa XIX edizione.
Basilicata, Calabria, Umbria e Veneto si aggiudicano i primi posto per la categoria del fruttato leggero.
A Campania, Sardegna, Toscana e Lazio, invece, vanno quelli della categoria fruttato medio.
Ancora Lazio, Toscana e Sicilia si aggiudicano i premi per il fruttato intenso.
RISULTATI DELLA XIX^ EDIZIONE DEL CONCORSO NAZIONALE "ERCOLE OLIVARIO".
FRUTTATO LEGGERO
Olio Extravergine di Oliva:
1^ Classificato: Olio Extravergine della Soc. Agr. Ceraudo Roberto srl - Marina di Strongoli (KR);
2^ Classificato: Olio Extravergine dell’ Oleificio Trisaia di Laguardia Giuliana - Rotondella (MT).
Olio Extravergine DOP:
1^ Classificato: Olio Extravergine DOP “Veneto Valpolicella” Cantina Sociale della Valpantena - Quinto di Valpantena (VR);
2^ Classificato: Olio Extravergine DOP “Umbria” della Soc. Agr. Trevi Il Frantoio - Torre di Matigge - Trevi (PG).
FRUTTATO MEDIO
Olio Extravergine di Oliva:
1^ Classificato: Olio Extravergine dell’Azienda Chisu Sandro - Orosei (NU);
2^ Classificato: Olio Extravergine dell’Azienda Badevisco di Cassetta Franco - Sessa Aurunca (CE).
Olio Extravergine DOP:
1^ Classificato: Olio Extravergine DOP “Colline Pontine” dell’Azienda Cetrone - Sonnino (LT);
2^ Classificato: Olio Extravergine DOP “Terre di Siena” dell’ Az. Agr. Carraia di Bardi Franco - Trequanda (SI).
FRUTTATO INTENSO
Olio Extravergine di Oliva:
1^ Classificato: Olio Extravergine dell’Azienda Quattrociocchi Valentina - Alatri (FR);
2^ Classificato: Olio Extravergine dell’Azienda Giannini Giancarlo – Arezzo.
Olio Extravergine DOP:
1^ Classificato: Olio Extravergine DOP “Valli Trapanesi” dell’Az. Agr. Titone di Antonina Anna Titone –Trapani;
2^ Classificato: Olio Extravergine DOP “Colline Pontine” dell’Az. Agr. Orsini Paola - Priverno (LT).
PREMIO SPECIALE AMPHORA OLEARIA
Olio Extravergine della Soc. Agr. Forcella s.s. di Giovanni e Paolo Iannetti & C. – Pescara.
FRUTTATO LEGGERO
Olio Extravergine di Oliva:
1^ Classificato: Olio Extravergine della Soc. Agr. Ceraudo Roberto srl - Marina di Strongoli (KR);
2^ Classificato: Olio Extravergine dell’ Oleificio Trisaia di Laguardia Giuliana - Rotondella (MT).
Olio Extravergine DOP:
1^ Classificato: Olio Extravergine DOP “Veneto Valpolicella” Cantina Sociale della Valpantena - Quinto di Valpantena (VR);
2^ Classificato: Olio Extravergine DOP “Umbria” della Soc. Agr. Trevi Il Frantoio - Torre di Matigge - Trevi (PG).
FRUTTATO MEDIO
Olio Extravergine di Oliva:
1^ Classificato: Olio Extravergine dell’Azienda Chisu Sandro - Orosei (NU);
2^ Classificato: Olio Extravergine dell’Azienda Badevisco di Cassetta Franco - Sessa Aurunca (CE).
Olio Extravergine DOP:
1^ Classificato: Olio Extravergine DOP “Colline Pontine” dell’Azienda Cetrone - Sonnino (LT);
2^ Classificato: Olio Extravergine DOP “Terre di Siena” dell’ Az. Agr. Carraia di Bardi Franco - Trequanda (SI).
FRUTTATO INTENSO
Olio Extravergine di Oliva:
1^ Classificato: Olio Extravergine dell’Azienda Quattrociocchi Valentina - Alatri (FR);
2^ Classificato: Olio Extravergine dell’Azienda Giannini Giancarlo – Arezzo.
Olio Extravergine DOP:
1^ Classificato: Olio Extravergine DOP “Valli Trapanesi” dell’Az. Agr. Titone di Antonina Anna Titone –Trapani;
2^ Classificato: Olio Extravergine DOP “Colline Pontine” dell’Az. Agr. Orsini Paola - Priverno (LT).
PREMIO SPECIALE AMPHORA OLEARIA
Olio Extravergine della Soc. Agr. Forcella s.s. di Giovanni e Paolo Iannetti & C. – Pescara.
MENZIONE SPECIALE PER L’OLIO BIOLOGICO
Olio Extravergine dell’Azienda Quattrociocchi Valentina - Alatri (FR).
Olio Extravergine dell’Azienda Quattrociocchi Valentina - Alatri (FR).
Dr Antonio G. Lauro
mercoledì 30 marzo 2011
Vino e Olio, la Calabria a Vinitaly e Sol con circa 100 aziende. Impegno di Regione e Unioncamere.
Incontro al Dipartimento Agricoltura Regione Calabria |
Grande operatività negli uffici della Regione Calabria nei giorni che precedono Vinitaly,Sol e Agrifood. Lo slogan prescelto per rappresentarci a Verona quest’anno è: “La Calabria che non ti aspetti”. Se si trattasse di un film, e il lavoro preliminare che si sta svolgendo fosse dunque il backstage, potremmo senz’altro dire, avendolo visitato, che ci si aspetta un vero successo di pubblico nelle sale. A determinarlo, oltre alla qualità che le nostre aziende con sempre maggiore continuità sono in grado di produrre, un’assoluta, quanto positiva, novità: quest’anno per la prima volta gli assessorati all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Calabria, unitamente al sistema Camerale intero, rappresentato da Unioncamere Calabria, stanno lavorando congiuntamente per arrivare preparati alla manifestazione veronese in programma dal 7 all’11 aprile nella ricca e organizzatissima città veneta.
A fare da traino il mondo del vino, ma anche l’olio e l’agroalimentare di qualità seguiranno la bevanda di Bacco nelle due manifestazioni parallele, denominate rispettivamente Sol e Agrifood, che da anni, ormai, il Veronafiere ospita assieme al Vinitaly. Un modo, sicuramente apprezzabile, se non anche imitabile, per valorizzare al massimo la presenza di buyer internazionali che mettono in agenda di anno in anno la loro partecipazione a questo appuntamento, e, d'altra parte, quella di centinaia e centinaia di aziende che mettono in mostra il meglio di sé per l’occasione.
Agli incontri operativi - condotti dall’esperto dirigente Giacomo Giovinazzo, con il supporto operativo diRosario Franco -, ai quali hanno preso parte tutti i produttori che parteciperanno alle esposizioni venete, erano presenti: in rappresentanza dell’on. Antonio Caridi, per le Attività Produttive, il dott. Giuseppe Iero; per l’assessorato all’Agricoltura, retto dall’on. Michele Trematerra, il direttore generale Giuseppe Zimbalatti; per Unioncamere Calabria il segretario generale, dott.ssa Donatella Romeo. All’unisono è stato sottolineato il grande risultato raggiunto con la sinergia operativa. Un modo per onorare, anche nel campo della promozione e del marketing dei prodotti regionali, in un clima generale di celebrazioni, l’Unità del Paese a partire dalla Calabria. Al di là di questo, un buon risultato politico che si spera perduri, anche quando il clima celebrativo sarà concluso.
Il prossimo 1 aprile – è stato inoltre annunciato nel corso dell’incontro dal dottor Giovinazzo - il Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, l’assessore all’Agricoltura, Michele Trematerra, l’assessore alle Attività Produttive, Antonio Caridi, il Presidente di Unioncamere Calabria, Roberto Salerno, terranno una conferenza stampa a Palazzo Alemanni per ufficializzare la partecipazione della Calabria a Verona e spiegare i dettagli della missione.
Continua su: www.calabriaeconomia.it
martedì 29 marzo 2011
Le degustazioni di PrimOlio: gli extravergine di oliva "Oleum Plus" e "Oleum Nostrum".
Nell'ambito della rubrica "Le degustazioni di PrimOlio - Profili sensoriali degli oli extravergine di oliva italiani", pubblichiamo la scheda del "CONASCO-OP" Società Cooperativa ed i profili sensoriali dei due oli extravergine di oliva proposti in degustazione.
La Cooperativa.
Il Conasco, organizzazione di produttori olivicoli, nel perseguire gli obiettivi inerenti alla sua missione aziendale, svolge le seguenti attività prevalenti:
Per l’assistenza tecnica:
Predispone e attua programmi annuali e pluriennali di servizi di assistenza tecnica alle aziende socie, avvalendosi anche di risorse finanziarie pubbliche (p.e., programmi triennali di attviità ai sensi dei regolamenti dell'UE, piani integrati di filiera a valere sui fondi strutturali europei, piani integrati per le aree rurali, etc.).
Per la concentrazione delle produzioni:
Organizza con proprie autocisterne la raccolta degli oli conferiti dalle aziende socie e li stocca presso il proprio centros ociale di stoccaggio nella seconda area industriale di San Ferdinando, Rc.
Ne cura l’analisi fisico-chimica e organolettica, anche attraverso il laboratorio di analisi e la sala panel-test annessa al centro di stoccaggio.
Procede, a seconda dei casi, all’imbottigliamento degli oli vergini con propria etichetta (o con etichetta delle aziende socie conferenti). Queste le due etichette CONASCO: “Oleum Plus”, olio extravergine di oliva biologico certificato e olio extravergine di oliva “Oleum Nostrum”.
Contatti:
La Cooperativa.
Il Conasco, organizzazione di produttori olivicoli, nel perseguire gli obiettivi inerenti alla sua missione aziendale, svolge le seguenti attività prevalenti:
Per l’assistenza tecnica:
Predispone e attua programmi annuali e pluriennali di servizi di assistenza tecnica alle aziende socie, avvalendosi anche di risorse finanziarie pubbliche (p.e., programmi triennali di attviità ai sensi dei regolamenti dell'UE, piani integrati di filiera a valere sui fondi strutturali europei, piani integrati per le aree rurali, etc.).
Per la concentrazione delle produzioni:
Organizza con proprie autocisterne la raccolta degli oli conferiti dalle aziende socie e li stocca presso il proprio centros ociale di stoccaggio nella seconda area industriale di San Ferdinando, Rc.
Ne cura l’analisi fisico-chimica e organolettica, anche attraverso il laboratorio di analisi e la sala panel-test annessa al centro di stoccaggio.
Procede, a seconda dei casi, all’imbottigliamento degli oli vergini con propria etichetta (o con etichetta delle aziende socie conferenti). Queste le due etichette CONASCO: “Oleum Plus”, olio extravergine di oliva biologico certificato e olio extravergine di oliva “Oleum Nostrum”.
Contatti:
CONASCO S.c.a.r.l. - Via Due Settembre, 33
89125 Reggio Calabria
Tel. 0965.331957 - Fax 0965.330230
E-mail: conasco@conasco.it - Web: www.conasco.it
Gli oli.
Oleum Nostrum
Limpido alla vista, si presenta di colore verde scarico, con riflessi dorati.
All’olfatto dischiude note intense di fruttato di olive colte al giusto grado di maturazione, in perfetta armonia con le sensazioni di frutti maturi, foglia di olivo ed erbe selvatiche.
Al gusto presenta decise note di amaro – che ricorda la cicoria e la mandorla amara – e di piccante che ricorda il peperoncino. In chiusura, sensazioni retrolfattive di noce fresca.
Se ne consiglia un utilizzo “a crudo” sui piatti tipici della dieta mediterranea.
Profilo sensoriale.
Oleum Plus
Allo sguardo si evidenzia un aspetto leggermente velato ed un colore giallo dorato intenso.
Al naso si apprezzano le sensazioni di olive colte alla giusta maturazione, completate da sentori di erba e mela matura.In bocca si notano percezioni piccanti molto persistenti, arricchite dalla nota di dolce e di amaro in equilibrio tra loro. La conducibilità gustativa continua, e si conclude, con chiare note di noce fresca e carciofo.
Se ne consiglia l’utilizzo su piatti a base di pesce e carni bianche, verdure grigliate e zuppe. Profilo sensoriale.
© Dr Antonio G. Lauro
NB: la riproduzione, anche parziale, dela scheda non è consentita senza il consenso scritto dell'autore.
89125 Reggio Calabria
Tel. 0965.331957 - Fax 0965.330230
E-mail: conasco@conasco.it - Web: www.conasco.it
Gli oli.
Limpido alla vista, si presenta di colore verde scarico, con riflessi dorati.
All’olfatto dischiude note intense di fruttato di olive colte al giusto grado di maturazione, in perfetta armonia con le sensazioni di frutti maturi, foglia di olivo ed erbe selvatiche.
Al gusto presenta decise note di amaro – che ricorda la cicoria e la mandorla amara – e di piccante che ricorda il peperoncino. In chiusura, sensazioni retrolfattive di noce fresca.
Se ne consiglia un utilizzo “a crudo” sui piatti tipici della dieta mediterranea.
Profilo sensoriale.
Oleum Plus
Allo sguardo si evidenzia un aspetto leggermente velato ed un colore giallo dorato intenso.
Al naso si apprezzano le sensazioni di olive colte alla giusta maturazione, completate da sentori di erba e mela matura.
Se ne consiglia l’utilizzo su piatti a base di pesce e carni bianche, verdure grigliate e zuppe.
NB: la riproduzione, anche parziale, dela scheda non è consentita senza il consenso scritto dell'autore.
lunedì 28 marzo 2011
Nuovo studio CIHEAM sulla coltivazione di olio di oliva nel Mediterraneo.
La coltivazione di olio di oliva nel Mediterraneo, questo il focus dell'edizione invernale della Watch letter curata dal Centro internazionale degli alti studi agronomici del Mediterraneo.ll Ciheam (Centro internazionale degli alti studi agronomici del Mediterraneo) ha pubblicato la 16^ edizione invernale della sua Watch letter.
Il focus di questo numero è la coltivazione di olio di oliva nel Mediterraneo.
Il primo articolo "Olive oil in the Mediterranean area: production, consumption and trade", (L’olio d’oliva nell’area mediterranea: produzione, consumo e commercio) è di Giovanni Anania (Università della Calabria) e Maria Rosaria Pupo D’Andrea (INEA, Italia). Seguono articoli di Charikleia Minotou (IFOAM, Greecia): “Organic Olive Growing and Environment in Greece”, (La coltivazione biologica delle olive e l’ambiente in Grecia); Yvette Lazzeri (Università di Aix, Francia) “China: an emerging market with high potential” (Cina: un mercato emergente con alto potenziale); The Olio del Libano project: activities, results and outlook” (Il progetto Olio del Libano: attività, risultati e prospettive) di Enrico Azzone, Eustachio Dubla e Biagio Di Terlizzi (CIHEAM-MAI Bari); “Value Chain and Price Formation in the Spanish Olive Oil Sector” (Il valore della filiera e la formazione del prezzo nel settore olivicolo spagnolo) di José Miguel Herrero Velasco (MARM, Spagna) e “Morocco: Agro-pôle Olivier Meknes” di Noureddine Ouazzani (ENA Meknes, Marocco).
Chiude il numero un’intervista a Jean-Louis Barjol, nuovo direttore esecutivo del COI - Consiglio Oleicolo Internazionale.
Chiude il numero un’intervista a Jean-Louis Barjol, nuovo direttore esecutivo del COI - Consiglio Oleicolo Internazionale.
Dr Antonio G. Lauro
sabato 26 marzo 2011
L'Ercole Olivario vince la crisi. Alta qualità italiana in corsa per ambiti riconoscimenti.
Saranno assegnati oggi, sabato 26 marzo a Spoleto i premi della XIX edizione dell’ Ercole Olivario. L’ambito riconoscimento, che proietta sulla scena internazionale le migliori aziende produttrici di olio extra vergine di oliva made in Italy, sarà consegnato nella splendida cornice del Teatro Caio Melisso, tempio consacrato dell’eccellenza territoriale dell’extra vergine italiano.
Ferruccio Dardanello presidente di Unioncamere definisce l’edizione 2011 “una gara virtuosa che sposta la leva del confronto sempre più sull’alta qualità certificata del prodotto. Una competizione – ha poi aggiunto Dardanello - che modifica in positivo l’approccio del nostro migliore sistema produttivo oleario con i mercati nazionali ed internazionali contribuendo ad accrescere nel mondo l’offerta di eccellenza che è tipica di un sistema di imprese che ha fatto del legame con il territorio un elemento di distinzione”.
L’edizione 2011 dell’Ercole Olivario ha numeri da record. 355 aziende concorrenti provenienti da 17 regioni olivicole italiane diverse. 92, invece, i produttori finalisti dai quali, una giuria di 16 assaggiatori esperti guidati da un capo panel, sceglierà i primi e secondi classificati nelle categorie fruttato leggero, medio e intenso degli oli extra vergine di oliva convenzionali e di quelli a denominazione di origine protetta. Ai 12 ambiti riconoscimenti si aggiungeranno il premio Amphora Olearia, che viene solitamente attribuito da una giuria di esperti alla migliore etichetta che sa parlare al consumatore e una menzione speciale per l’azienda che produce il miglior prodotto biologico.
“Quello dell’Ercole Olivario – afferma Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio di Perugia e del comitato di coordinamento del premio nazionale – è l’appuntamento dell’alta qualità italiana con il mercato ed il commercio”.
Il premio - valorizza e promuovere i migliori oli extravergine di oliva italiani nei mercati nazionali ed internazionali, attraverso gli organi di informazione e l’inserimento degli oli finalisti nel programma di promozione attivato in Italia e all’estero. “Per questo - abbiamo coniugato nel rispetto della tradizione camerale la formula del concorso con incontri BtoB e BtoC – ha poi aggiunto Mencaroni proprio per offrire alle aziende finaliste l’opportunità di incrociare buyer ed altri gruppi di compratori durante lo svolgimento delle fasi del concorso”.
Da quest’anno, inoltre, gli oli dell’Ercole Olivario entreranno a far parte del progetto nazionale di ospitalità italiana rivolta ai ristoranti italiani nel mondo curato da ISNART.
Due le giornate conclusive dell’edizione 2011. Si inizia a Perugia il 25 pomeriggio con Affari d’Olio che prevede attività di formazione per buyer e produttori di olio; l’incontro tra la domanda e l’offerta del migliore prodotto italiano ed una cena sensoriale che si svolgerà presso il Teatro Pavone. Una sorta di viaggio del gusto dove l’olio extra vergine di oliva sarà il vero tour operator dell’eccellenza olearia italiana. Lo stesso 25 Marzo, grazie alla collaborazione con l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, verrà organizzato un banco di assaggio di tutti gli oli finalisti rivolto al grande pubblico.
Sabato 26 marzo, invece, a Spoleto cerimonia conclusiva del concorso nazionale con un intervento sui 150 anni della dieta mediterranea. A seguire la premiazione dei vincitori della XIX edizione dell’Ercole Olivario e contestualmente la consegna del premio Leikithos. Particolarmente nutrita la delegazione di compratori organizzata da ICE nell’ambito di un accordo di settore siglato con il ministero dello Sviluppo Economico.
“Il nostro Paese – ha riferito Pietro Celi, Direttore generale per le Politiche di Internazionalizzazione e la Promozione degli Scambi del Ministero dello Sviluppo Economico –viene universalmente riconosciuto come leader e punto di riferimento per la domanda del prodotto di eccellenza. In base ai dati dell’Osservatorio economico di Unaprol, gli Stati Uniti assorbono mediamente il 37% delle esportazioni, mentre la Germania si attesta intorno al 12%. Nel periodo gennaio-settembre 2010, le esportazioni di oli vergini sono cresciute del 16% in valore e del 15% in quantità, rispetto allo stesso periodo del 2009 . Un segnale positivo che il concorso Ercole Olivario interpreta intercettando la domanda di qualità che giunge dai mercati di tutto il mondo”.
Ferruccio Dardanello presidente di Unioncamere definisce l’edizione 2011 “una gara virtuosa che sposta la leva del confronto sempre più sull’alta qualità certificata del prodotto. Una competizione – ha poi aggiunto Dardanello - che modifica in positivo l’approccio del nostro migliore sistema produttivo oleario con i mercati nazionali ed internazionali contribuendo ad accrescere nel mondo l’offerta di eccellenza che è tipica di un sistema di imprese che ha fatto del legame con il territorio un elemento di distinzione”.
L’edizione 2011 dell’Ercole Olivario ha numeri da record. 355 aziende concorrenti provenienti da 17 regioni olivicole italiane diverse. 92, invece, i produttori finalisti dai quali, una giuria di 16 assaggiatori esperti guidati da un capo panel, sceglierà i primi e secondi classificati nelle categorie fruttato leggero, medio e intenso degli oli extra vergine di oliva convenzionali e di quelli a denominazione di origine protetta. Ai 12 ambiti riconoscimenti si aggiungeranno il premio Amphora Olearia, che viene solitamente attribuito da una giuria di esperti alla migliore etichetta che sa parlare al consumatore e una menzione speciale per l’azienda che produce il miglior prodotto biologico.
“Quello dell’Ercole Olivario – afferma Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio di Perugia e del comitato di coordinamento del premio nazionale – è l’appuntamento dell’alta qualità italiana con il mercato ed il commercio”.
Il premio - valorizza e promuovere i migliori oli extravergine di oliva italiani nei mercati nazionali ed internazionali, attraverso gli organi di informazione e l’inserimento degli oli finalisti nel programma di promozione attivato in Italia e all’estero. “Per questo - abbiamo coniugato nel rispetto della tradizione camerale la formula del concorso con incontri BtoB e BtoC – ha poi aggiunto Mencaroni proprio per offrire alle aziende finaliste l’opportunità di incrociare buyer ed altri gruppi di compratori durante lo svolgimento delle fasi del concorso”.
Da quest’anno, inoltre, gli oli dell’Ercole Olivario entreranno a far parte del progetto nazionale di ospitalità italiana rivolta ai ristoranti italiani nel mondo curato da ISNART.
Due le giornate conclusive dell’edizione 2011. Si inizia a Perugia il 25 pomeriggio con Affari d’Olio che prevede attività di formazione per buyer e produttori di olio; l’incontro tra la domanda e l’offerta del migliore prodotto italiano ed una cena sensoriale che si svolgerà presso il Teatro Pavone. Una sorta di viaggio del gusto dove l’olio extra vergine di oliva sarà il vero tour operator dell’eccellenza olearia italiana. Lo stesso 25 Marzo, grazie alla collaborazione con l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, verrà organizzato un banco di assaggio di tutti gli oli finalisti rivolto al grande pubblico.
Sabato 26 marzo, invece, a Spoleto cerimonia conclusiva del concorso nazionale con un intervento sui 150 anni della dieta mediterranea. A seguire la premiazione dei vincitori della XIX edizione dell’Ercole Olivario e contestualmente la consegna del premio Leikithos. Particolarmente nutrita la delegazione di compratori organizzata da ICE nell’ambito di un accordo di settore siglato con il ministero dello Sviluppo Economico.
“Il nostro Paese – ha riferito Pietro Celi, Direttore generale per le Politiche di Internazionalizzazione e la Promozione degli Scambi del Ministero dello Sviluppo Economico –viene universalmente riconosciuto come leader e punto di riferimento per la domanda del prodotto di eccellenza. In base ai dati dell’Osservatorio economico di Unaprol, gli Stati Uniti assorbono mediamente il 37% delle esportazioni, mentre la Germania si attesta intorno al 12%. Nel periodo gennaio-settembre 2010, le esportazioni di oli vergini sono cresciute del 16% in valore e del 15% in quantità, rispetto allo stesso periodo del 2009 . Un segnale positivo che il concorso Ercole Olivario interpreta intercettando la domanda di qualità che giunge dai mercati di tutto il mondo”.
Dr Antonio G. Lauro
venerdì 25 marzo 2011
In attesa di accreditamento una nuova sala panel in Calabria.
Nella foto un particolare della Sala Panel CONASCO |
Ed è a tal fine che l’OP presieduta da Carmelo Vazzana ha avviato le procedure per il riconoscimento ufficiale della propria “Sala Panel” per l’assaggio professionale dell’olio vergine ed extravergine di oliva.
La sala, collocata al “centro” strategico della piana di Gioia Tauro, presso le strutture di Conasco Servizi nella II^ Zona Industriale di San Ferdinando, assumerà presto il ruolo di volano e traino dell’analisi sensoriale degli oli di oliva di tutto l’areale reggino.
<<La sala certificata, dichiara il presidente Vazzana, andrà a fare il paio con le altre strutture già predisposte ed operanti nella sede staccata di San Ferdinando, che constano di un attrezzatissimo laboratorio di analisi chimico-fisiche dell’olio e del terreno, un centro di stoccaggio dell’olio all’avanguardia con annesso impianto di imbottigliamento, un parco macchine agricole associative e, in ultimo, il costituendo centro di trasformazione delle olive (frantoio cooperativo). Ma non dimentichiamo, continua Vazzana, che la predisposizione di una sala panel certificata consentirà di adempiere ad una “promessa” fatta ai tanti assaggiatori professionisti che questa associazione ha formato negli ultimi anni – e continua a formare - grazie a progetti dell’Unione Europea e dell’Italia; assaggiatori che saranno utilizzati appieno nelle attività del nostro costituendo panel>>.
A far partire la sala panel - nuova ed “illuminata” intuizione di Conasco - e ad avviare l’iter procedurale che porterà al riconoscimento del laboratorio da parte del Ministero per le Politiche Agricole, è stata chiamata l’Associazione PrimOlio di Palmi, da anni partner di molti eventi organizzati dall’OP reggina.
Chiediamo a Mimmo Fazari – presidente di PrimOlio – di spiegarci la razio sottesa alla nuova iniziativa di Conasco. <<La “sala panel” del centro servizi, esordisce Fazari, già predisposta dai vertici del Conasco ed in attesa di certificazione, consentirà all’associazione di “chiudere” la filiera dell’olio di oliva di qualità, aperta già in “campo” con l’assistenza tecnica prestata dai qualificati tecnici Conasco e col conferimento dell’olio degli associati e terminata con la commercializzazione dell’olio attraverso il noto marchio “Oleum Plus”. Ma la sala panel – conclude Fazari – che sarà diretta dai massimi esperti dell’analisi sensoriale calabrese, permetterà di far accrescere la già alta qualità riscontrata nella produzione delle tante aziende associate e, nel contempo, offrirà servizi all’esterno di “certificazione di appartenenza dell’olio alla categoria merceologica proposta” e di “certificazione di appartenenza alle denominazioni di origine”, questo in vista della prossima nascita – in provincia di Reggio – di una nuova Denominazione di Origine Protetta>>.
Non ci resta ora che attendere l’atto “ufficiale” di certificazione della sala panel che consentirà di scrivere una nuova ed “inedita” pagina nella recente storia dell’olivicoltura calabrese di qualità.
Dr Antonio G. Lauro
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