Gli oli extra vergine Dop Colline Teatine, Sardegna e Valli Trapanesi sono i vincitori del Premio Sirena d’Oro 2011.
Il concorso nazionale, giunto alla nona edizione, è riservato agli oli extravergine di oliva a Denominazione di Origine Protetta (Dop) ed è organizzato dal Comune di Sorrento e da Federdop Olio, con il patrocinio del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, della commissione Agricoltura della Camera dei deputati e dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania.
La proclamazione dei vincitori e avvenuta a Roma presso la sala stampa della Camera dei deputati, alla presenza del presidente della commissione Agricoltura, on. Paolo Russo, del sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, del vice sindaco di Sorrento e assessore all’Agricoltura, Giuseppe Stinga, e del presidente di Federdop Olio, Silvano Ferri.
“E’ con iniziative come il Sirena d’oro che si rimarca il valore assoluto delle nostre eccellenze alimentari. La qualità, come quella dell’olio prodotto dalle aziende italiane, rappresenta l’elemento caratterizzante della nostra agricoltura. E’ per questo motivo che - ha sottolineato il presidente della commissione Agricoltura della Camera dei deputati, Paolo Russo - occorre valorizzare manifestazioni come quelle promosse dal Comune di Sorrento e da Federdop olio, in quanto oltre ad esaltare l’importanza dell’esempio costituiscono senza dubbio una efficace operazione promozionale delle migliori esperienze produttive e delle migliori proposte alimentari del nostro Paese. Il tutto, ovviamente, dovrà essere supportato da un sistema di misure ed iniziative istituzionali e politiche a tutela dell'olio extravergine di oliva italiano ed a sostegno all'intero comparto. In particolare non bisognerà mai abbassare la guardia sulle insidie che minacciano il nostro made in Italy e che, in particolare per l’olio, si manifestano soprattutto con la concorrenza sleale, con la contraffazione e la mistificazione”.
Alla nona edizione del Premio Sirena d’Oro hanno partecipato 193 aziende, appartenenti a 34 delle 39 denominazioni di origine riconosciute dalla Comunità Europea. Gli oli ammessi alla selezione finale sono stati 58, scelti dal panel di assaggiatori dell’associazione nazionale Oleum.
“C’è un filo giallo che unisce l’Italia, da Nord a Sud, e accomuna tradizioni culinarie e gastronomiche – ha dichiarato il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo - E' l'olio extravergine di oliva, principe indiscusso della dieta mediterranea, ingrediente fondamentale delle nostre tavole e ospite d'onore del Sirena d'Oro, che si svolge ogni anno a Sorrento.
Per la nostra città, e per l'intera penisola sorrentina, questa manifestazione dedicata alle dop rappresenta una vetrina di primo piano.
La costiera vanta infatti una antica tradizione di tipicità agroalimentari, e l'olio extravergine penisola sorrentina Dop ne è uno straordinario ambasciatore, al pari delle bellezze paesaggistiche, storiche e culturali”.
“Con il Premio Sirena d’Oro – ha osservato il vice sindaco di Sorrento e assessore all’Agricoltura, Giuseppe Stinga – contribuiamo a diffondere tra i consumatori i pregi dell’olivicoltura italiana, facendo conoscere le qualità organolettiche e salutistiche degli oli Dop.
Si incentiva così l’acquisto di oli di qualità e si sostengono, premiandoli, quanti hanno scelto di intraprendere l’iter del riconoscimento comunitario”.
Nella categoria
fruttato leggero vince la Sirena d'Oro la
Tenuta Zimarino con la Dop Colline Teatine. Seconda, e quindi premiata con la Sirena d'Argento, l'azienda agricola Orseggi con la Dop Riviera di Levante. Sirena di bronzo all’azienda Olearia Clemente con la Dop Dauno.
La Sirena d'Oro nella categoria
fruttato medio è stata assegnata all'azienda
Demuru con la Dop Sardegna, seguita dalla società agricola Mascio con la Dop Umbria Colli Assisi-Spoleto e l'azienda Marsicani con la Dop Cilento.
Infine, nella categoria
fruttato intenso, primo premio all'azienda agricola biologica
Titone con la Dop Valli Trapanesi. Si classificano al secondo e terzo posto l'azienda agricola Rollo con la Dop Monti Iblei e l'azienda agricola Alfredo Cetrone con la Dop Colline Pontine.
Assegnate inoltre le Gran Menzioni alle aziende giunte quarte e quinte in ogni categoria. Per i fruttati leggeri sono la cooperativa agricola San Felice con la Dop Garda e l'azienda agricola Il Cervo Rampante con la Dop Sabina. Nella categoria fruttati medi sono l'azienda agricola Carrai con la Dop Terre di Siena e il Frantoio Pietra Bianca con la Dop Cilento. Le Gran Menzioni della categoria fruttato intenso sono state assegnate a due oli dell'area Dop Monti Iblei, prodotti dalla cooperativa agricola Agrestis e dall'azienda agricola Dott. Sergio Gafà.
“Il fenomeno delle DOP – ha riferito Silvano Ferri, presidente di Federdop Olio - interessa sempre più il mercato estero. Il volume delle esportazioni è in continua crescita e nel quinquennio 2004-2009 ha interessato per il 66% i mercati extra UE e per il 33% il mercato comunitario. Oltre 5.400 tonnellate di prodotto esportate nel 2009 per un controvalore che supera i 43.7 mln di Euro. Il consumatore mondiale - ha concluso Ferri - percepisce il sistema delle DOP come la punta di diamante di un comparto che ha effetti positivi sulla domanda di altri prodotti targati made in Italy”.
La premiazione degli oli vincitori del Sirena d’Oro si svolgerà a Sorrento, il 20 maggio, in occasione della “Borsa valori del territorio”, vetrina delle eccellenze dell’agroalimentare campano che si protrarrà fino al 22 maggio: una tre giorni in cui si svolgeranno degustazioni e convegni di settore.
Nel corso della conferenza stampa è stata inoltre annunciata l’approvazione, da parte dei sei comuni della Penisola Sorrentina, di un “Codice morale per lo sviluppo dell’economia nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio”. “Un progetto ambizioso – ha sottolineato il vice sindaco di Sorrento, Giuseppe Stinga – che mette al centro la valorizzazione e la tutela dell’ambiente, nella convinzione che da esse dipendano lo sviluppo dell’economia e il benessere sociale dei territori. Attraverso le sedici azioni previste dal Codice promuoviamo un modello virtuoso di sviluppo economico territoriale da cui ripartire per tutelare le produzioni di qualità”. “Il Codice morale è molto di più che un semplice insieme di regole – ha concluso l’on.
Paolo Russo - E’ una filosofia comune, uno stile di vita, una strategia condivisa da sei amministrazioni comunali giustamente convinte che la promozione e lo sviluppo dei territori non può prescindere dalla tutela del paesaggio e dell’ecosistema. L’agricoltura, mix di tradizione, passione, esperienza ed impegno, si inserisce a pieno titolo nell’elenco delle attività che più delle altre contribuiscono a preservare il fascino di quei luoghi che rappresentano la fotografia esatta dell’identità di una terra”.
Dr Antonio G. Lauro