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sabato 23 aprile 2011

Buona Pasqua di Risurrezione ai lettori del blog!

« È a Cristo risorto che ormai la Chiesa guarda... Lo fa ponendosi sulle orme di Pietro... Lo fa accompagnandosi a Paolo che lo incontrò sulla via di Damasco e ne restò folgorato... A duemila anni di distanza da questi eventi, la Chiesa li rivive come se fossero accaduti oggi»

GIOVANNI PAOLO II, Lettera apostolica Novo millennio ineunte



Buona Pasqua a Tutti i lettori del blog,
Antonio G. Lauro

giovedì 21 aprile 2011

Il 15 maggio a Gerusalemme (Israele) prenderà il via la II^ edizione di TerraOlivo.

Alcuni Sponsor di TerraOlivo
A metà maggio a Gerusalemme (Israele) prenderà il via la II^ edizione di TerraOlivo, concorso oleario internazionale che pone a confronto i migliori oli extravergine al mondo.
Torna il “TerraOlivo Award”, la manifestazione-concorso oleario che pone a confronto, nell’antica città di Gerusalemme, i migliori oli extravergine di oliva dei vari continenti e, novità assoluta per i concorsi, anche una sezione dedicata agli oli “aromatizzati”.
Il premio ha tra i sui obiettivi anche quello di rafforzare l'immagine degli oli extravergine sui mercati internazionali, offrendo all’intera filiera produttiva un'occasione di sana competizione per il miglioramento della qualità del loro prodotto.
Dopo il grande interesse suscitato nel corso della edizione 2010, quest’anno l’organizzazione di “TerraOlivo 2011” – che coinvolge l’Università Ebraica di Gerusalemme, il “Mediterranean International Olive Oil Competition” ed il Jerusalem Inbal Hotel – ha lavorato per realizzare un programma ricco di eventi culturali, gastronomici e tecnici, che si affiancheranno al noto concorso internazionale.
La manifestazione TerraOlivo, nata con l’obiettivo di valorizzare i differenti diversi patrimoni culturali che caratterizzano il variegato mondo dell’olio extravergine d’oliva avrà, nel periodo 15 – 19 maggio prossimi, il compito di “analizzare” molti degli aspetti connessi alla cultura dell’olivo ed al consumo dell’olio extravergine di oliva.
Lo farà attraverso il “Concorso internazionale TerraOlivo”, giunto all 2° edizione, diretto dal prof. Raùl C. Castellani (Argentina), che avrà nella giuria un “panel” di assaggiatori internazionali provenienti da Europa, Stati Uniti, Giappone e Sud-America, con a Capo il Panel Leader Dr Antonio G. Lauro (Italia); concorso dedicato ai migliori oli extravergine nelle categorie: monovarietali, blend, biologici, DOP/IGP e, assoluta novità, oli aromatizzati (dal 15 al 17 maggio).
Ma, soprattutto, attraverso la Conferenza Internazionale dell'olio d'oliva: "Rivoluzione nell’olio d'oliva - qualità, cucina e salute" - destinata a chef, nutrizionisti, commercianti del settore e operatori della filiera dell’olio di oliva – il cuore delle manifestazioni di TerraOlivo (17 e 18 maggio).
A corollario dell’intensa settimana nella Città Santa di Gerusalemme, sono previste alcune sessioni di degustazione guidata di oli extravergine d'oliva internazionali, rivolta ai partecipanti alla conferenza e presieduta da assaggiatori professionisti provenienti da tutto il mondo.
Per l’Italia, sarà Antonio G. Lauro a presiedere una intera sessione tutta dedicata alle eccellenze olearie delle 5 province calabresi, cui seguiranno le sessioni dedicate agli alimenti a base di olio extravergine d'oliva, accompagnate da piatti particolari realizzate da chef internazionali di primo piano (presso il “Bible Lands Museum Jerusalem”).
Sarà infine la “Cena di gala” - con presentazione degli oli vincitori nella suggestiva cerimonia di premiazione - cui parteciperanno Ministri, Ambasciatori, rappresentanti politici di Israele, capitani d’industria, personalità del mondo dell’olio d’oliva, giornalisti e rappresentanti del COI, a concludere le manifestazioni di TerraOlivo 2011.
A quanto volessero ancora partecipare al Concorso sull’Olio di Oliva (Terra Olivo Award 2011) o alla Conferenza (Rivoluzione nell’olio d'oliva - qualità, cucina e salute), ricordiamo che i termini per l’iscrizione scadranno, improrogabilmente, il 30 aprile 2011.
Maggiori informazioni sulle manifestazioni in Terra Santa visitate il sito: www.terraolivo.org
Dr Antonio G. Lauro

mercoledì 20 aprile 2011

OLIO: rapporto Unaprol, in Italia crescono acquisti extravergine. Nel 2010 + 1,4% su 2009

Roma – Nell’ultimo ventennio la produzione mondiale di olio di oliva è cresciuta mediamente del 2,3% all’anno e in base alle previsioni, la produzione mondiale 2010/2011 dovrebbe sfiorare i 3 milioni di tonnellate. L’Unione europea registra una produzione intorno ai 2,1 milioni di tonnellate, in calo del 6% rispetto all’annata precedente. La Spagna copre una quota del 55% del totale, con una produzione pari a circa 1,2 milioni di tonnellate. L’Italia con circa 550mila tonnellate copre una quota del 25% della produzione comunitaria, mentre la Grecia - terzo Paese produttore - dovrebbe registrare un incremento produttivo del 15% rispetto al 2010, attestandosi su un livello di circa 336 mila tonnellate.
Sono alcune delle anticipazioni dello scenario economico di Unaprol predisposto dall’osservatorio economico in occasione dell’assemblea del consorzio olivicolo italiano convocata per gli adempimenti statutari.
Dal rapporto emerge che per quanto riguarda i livelli produttivi degli altri paesi del Mediterraneo, la Turchia dovrebbe attestarsi su 160 mila tonnellate di prodotto, contrazione del 20% per la Tunisia e produzione pari a 120 mila tonnellate. Aumenta del 29% invece la produzione in Siria. Cala del 6% in Marocco con un produzione di circa 150mila tonnellate mentre l’Algeria vede la sua produzione più che raddoppiata rispetto alla scorsa annata, con un livello che raggiunge 50 mila tonnellate circa. Da segnalare la progressiva crescita della produzione australiana con circa 18 mila tonnellate, “conferma - riferisce il presidente di Unaprol Massimo Gargano che la produzione di olio di oliva nel mondo è trainata da una domanda che continua ad espandersi in tutti i continenti”.
Per quanto riguarda l’Italia la produzione si concentra per il 90% nelle regioni del Meridione. Nel complesso il peso nella produzione ai prezzi di base dell’intero settore agricolo è del 4% mentre, il fatturato registrato dalla sola industria dell’olio di oliva è di circa il 3% rispetto a quella del totale agroalimentare. L’Italia, negli scambi con l’estero, si conferma ancora una volta importatore netto; nonostante ciò la spesa per olio di oliva e sansa rappresenta il 4% del valore dell’import di prodotti agroalimentari e, contemporaneamente, le vendite costituiscono il 5% dell’export complessivo di settore.
Nel 2010 sono stati venduti in Italia più di 215 milioni di litri di olio per un valore di 859 milioni di Euro con un incremento dell’1,4% rispetto al 2009. L’extra vergine è la categoria più venduta con il 72% del fatturato e 155 milioni di litri, mentre sullo stesso livello si attestano l’olio di oliva con il 14% e l’olio con il marchio “100% italiano” con un quota del 12%.
In Italia vi sono attualmente 17.632 aziende che certificano oli Dop con un superficie investita pari a 84.512 ettari. Le classifica delle Regioni più virtuose per le Dop sono la Toscana con il 65% delle superfici olivicole sul totale nazionale (60% in termini di aziende). Seguono Puglia e Sicilia con il 7% e le regioni Lazio e Umbria con il 5%.
In campo internazionale l’Italia rappresenta il 26% del totale delle superfici coltivate a bio. Di queste l’8% riguarda la superficie investita ad oliveto pari a 86 mila ettari della SAU biologica italiana. La superficie olivicola biologica risulta concentrata per oltre il 75% nelle aree meridionali e le regioni più virtuose in questo campo sono: Puglia (27%), Calabria (25%) e Sicilia (11%). Nel 2010, infine, prezzi in leggero rialzo. L’aumento medio è stato del 4% rispetto al 2009.
Dr Antonio G. Lauro

martedì 19 aprile 2011

Olio: Gargano (Unaprol), “bene ICQRF sequestro prodotto dà valore a vero made in Italy”.

foto: www.carabinieri.it
Roma – Funziona il sistema di anticorpi contro frodi e sofisticazioni nel settore dell’olio di oliva. Negli ultimi due anni sono più di 200 tra Carabinieri dei Nuclei antisofisticazione (NAS) e antifrodi comunitarie (NAC), Corpo Forestale dello Stato e dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità che hanno conseguito l’attestato di assaggiatori di olio di oliva attraverso i corsi organizzati da Unaprol – consorzio Olivicolo italiano con la collaborazione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Il recente sequestro di 2.500 bottiglie di olio extra vergine di oliva, a Palermo e Catania, senza la corretta indicazione di origine del prodotto, operato dai funzionari dell’ICQRF guidato dal capo dipartimento Giuseppe Serino, “ripropone il problema della trasparenza e della corretta informazione nei confronti dei consumatori”. Ha riferito il presidente di Unaprol, Massimo Gargano che nell’esprimere apprezzamento per il lavoro svolto invita a ad intensificare i controlli proprio ora che il prodotto italiano viene scambiato sul mercato a più di un euro rispetto a quello spagnolo. “Merito ha concluso Gargano dell’etichettatura obbligatoria che sta contribuendo a dare valore al valore del vero prodotto made in Italy e che pertanto va difeso da ogni tentativo di frode commerciale”.

Olio: I.O.O.% qualità italiana dà impulso a comparto che fa storia made in Italy.

Roma – Si allarga il gioco di squadra di I.O.O.% qualità italiana. Nella compagine sociale del primo consorzio di filiera agricola tutta italiana costituito da Unaprol – consorzio olivicolo italiano entra a far parte, con il 30% del capitale sociale, Unapol il consorzio nazionale delle associazioni dei produttori olivicoli. L’unione fa salire ad oltre 500 il numero delle filiere olivicole tracciate che identificano l’alta qualità italiana sui mercati di tutto il mondo con il marchio I.O.O%. Ma la società si prepara ad inserirsi in un più ampio progetto di valorizzazione del made in Italy nell’ambito della grande distribuzione organizzata e della vendita diretta organizzata attraverso una forte collaborazione con CAI, la rete dei consorzi agrari d’Italia e la stessa Unapol.
Il mondo dell’olio extra vergine di oliva, che fa capo al progetto di I.O.O.% alta qualità italiana, guarda sempre più al mercato e dialoga con i consumatori. In quest’ottica si inserisce anche l’accordo con il consorzio Evolio, che inizia a gestire in regime di co-branding con il marchio Lupi del gruppo Mataluni la vendita sui mercati esteri del vero olio extra vergine di oliva 100% made in Italy delle filiere tracciate.
L’olio extra vergine di oliva I.O.O.% qualità italiana viene promosso, intanto, in tutto il mondo grazie al primo accordo di settore della storia di questo Paese con il Ministero dello Sviluppo Economico dal quale è scaturita l’intesa operativa con il nostro Istituto per il Commercio con l’Estero per la promozione del vero olio extra vergine di oliva in tutto il mondo. La macchina della promozione di Unaprol, collaudata da una collaborazione ultradecennale con Veronafiere, sta portando il nostro migliore prodotto italiano a marchio I.O.O.% in India, Singapore, Cina; Hong Kong; Giappone, Comunità degli Stati Indipendenti, Stati Uniti e Brasile, mentre la tracciabilità di Unaprol continua ad educare al consumo consapevole dell’olio extra vergine di oliva a qualità europea i consumatori di Francia, Germania e Regno Unito.
Corsia preferenziale per migliorare l’efficienza del loro approccio al mercato per le imprese, che hanno fatto la scelta dell’alta qualità, con il primo contratto di filiera dell’olivicoltura italiana sottoscritto tra Unaprol, ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, e ISA, l’istituto per lo sviluppo agroalimentare.
“I.O.O.% è diventato il punto di riferimento dell’alta qualità italiana. Ha riferito Massimo Gargano. Una vera portaerei che consente di cogliere opportunità e ricevere servizi. Le imprese – ha poi aggiunto – chiedono maggiore efficienza, soluzione dei problemi, più convenienza e costi contenuti per coprire la distanza con i mercati di tutto il mondo”.
In questa prospettiva al mercato si inseriscono le due guide dei frantoi italiani di alta qualità realizzati da Unaprol con la collaborazione del gruppo Alice/Sky e dell’AIFO-FOR e quella dei migliori oli d’Italia certificati I.O.O.%, editata con il Gambero Rosso.
Continua intanto il lavoro di rafforzamento del sistema anticorpi per contrastare il fenomeno di frodi e sofisticazioni nel settore dell’olio di oliva. Negli ultimi due anni sono più di 200 tra Carabinieri dei Nuclei antisofisticazione (NAS) e antifrodi comunitarie (NAC), Corpo Forestale dello Stato e dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità che hanno conseguito l’attestato di assaggiatori di olio di oliva attraverso i corsi organizzati da Unaprol – consorzio Olivicolo italiano con la collaborazione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
“I.O.O.% alta qualità italiana - ha concluso Gargano rappresenta un percorso di certificazione di eccellenza che sta migliorando l’offerta del vero prodotto italiano tracciato e garantito. In quest’ottica – ha poi concluso - si inserisce anche la richiesta di modificare in senso restrittivo i parametri previsti dal Reg. CE 61/2010 per contrastare il rischio dell’aggiunta di olio deodorato e di ripasso nell’extra vergine”.

Le città dell'olio per la promozione e la diffusione dell'extravergine.

Saracena (CS). Consorziarsi e associarsi: dovrà partire da questo primo step il percorso di promozione, diffusione e commercializzazione dei prodotti enogastronomici ed oleari della Calabria. Le undici “Città dell’Olio” calabresi a Saracena per apprendere le strategie di marketing e turismo dalle esperienze di Umbria e Toscana. Raccolto l’invito del sindaco Mario Albino Gagliardi. Successo di partecipazione al confronto – riferisce testualmente una nota dell’Amministrazione comunale di Saracena - con le realtà produttive del centro Italia tenutosi nel weekend nella Città del Moscato Passito. «Abbiamo voluto intraprendere un confronto con le regioni italiane più virtuose nel campo della produzione olivicola – ha detto Mario Albino Gagliardi, Sindaco e coordinatore regionale di “Città dell’Olio”– per capire come possiamo far approdare i nostri prodotti sui mercati nazionali ed internazionali». All’evento protrattosi per più giorni e che ha coinvolto diversi territori erano presenti, tra gli altri, il Presidente dell'Associazione Nazionale “Città dell'Olio Enrico Lupi, Paolo Morbidoni Sindaco di Giano (PG) e Vicepresidente Nazionale dell'Associazione, Antonio Luna Vicesindaco comune di Spello (PG) e coordinatore regionale “Città dell'Olio in Umbria”, e l'Assessore allo sviluppo rurale della Provincia di Grosseto Enzo Rossi. Nel corso del partecipato dibattito è emersa la presenza di un corpo imprenditoriale, produttivo e di qualità imponente (più di 13 frantoi contati nel solo hinterland di Saracena) ma allo stesso tempo la mancanza di una lobbying associativa mirata a tutelare, dal basso, gli interessi del settore. «L’olio – ha detto l’Assessore provinciale Enzo Rossi – è un prodotto che per essere venduto non ha bisogno solo di qualità ma anche di quantità. Il modello toscana: siamo arrivati alla massima commercializzazione, anche sui mercati statunitensi, grazie alla formazione di unioni consortili e di strutture di lavorazione in forma associata, che garantiscono risparmio di energie e più profitto». Le “Città dell’Olio” non solo “trade” ma anche Turismo. «L’agricoltura di qualità – ha detto il Vicesindaco di Spello, Antonio Luna – può essere considerata la terza rivoluzione industriale. La riqualificazione delle nostre aree agroalimentari ci permette di presentare un territorio che ha nell’operazione di sinergia tra turismo, ambiente e enoliogastronomia un elemento essenziale per lo sviluppo provinciale e regionale. Per noi l’ulivo non è solo coltura ma anche cultura». Quindi non solo lavorazione e produzione ma anche la valorizzazione e comunicazione di quanto gira attorno ad essi: dalle tradizioni al folklore. Le “Città dell’olio” sono un’opportunità – ha puntualizzato LUNA – che ci permette di attrarre tanti turisti e che garantisce, come nel caso di Saracena, un interscambio culturale con altre aree del nostro paese con simili vocazioni agricole». Durante la due giorni delle “Strade dell’Olio” di Saracena, assieme al Sindaco Gagliardi ed a numerosi rappresentanti istituzionali, hanno accompagnato gli ospiti umbri e toscani, attraverso le meraviglie del territorio della Sibaritide-Pollino, anche il Vice Presidente della Provincia di Cosenza, Domenico Bevacqua, il Presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, il Presidente Provinciale della Coldiretti, Pietro Tarasi ed il Vicecoordinatore regionale “Città dell’Olio” e Sindaco di Cerchiara, Antonio Carlomagno. «Le “Città dell’Olio” calabresi hanno avviato il nostro processo di crescita nel confronto – ha infine detto Mario Albino Gagliardi – con chi ha sperimentato con successo questo percorso. Ora attendiamo che anche l’area urbana Rossano-Corigliano entri a far parte delle Città dell’Olio, per essere più forti, come Regione, su scala nazionale”».
Dr Antonio G. Lauro

Sapete che c’è anche l’olio d’oliva… d’oro?

L’olio di extra vergine di oliva d’oro: anche il nome inglese Golden Olive Oil conferma. Che c’entrano olio e oro a parte le assonanze? C’entrano perché nel mercato moderno ci si inventa davvero di tutto pur di vendere e i compratori si trovano sempre. In particolare se si creano oggetti o prodotti inutili ma di lusso o che tali possono apparire come questo costosissimo olio di oliva. Che non è ottenuto semplicemente dalla spremitura di olive, magari selezionate e coltivate in maniera biologica, ma ha un ingrediente aggiuntivo, l’oro appunto. Piccole scaglie di puro oro a 24 carati che vengono aggiunte all’olio di oliva così da ampliarne la brillantezza, dice il produttore, e creare un effetto visivo unico su tutti i piatti. Si parla di scaglie d’oro insapori che sono create per uso alimentare, quindi non danno alcun problema all’organismo. Ne danno magari qualcuno al portafoglio visto il costo del prodotto.Olio pagato a peso d’oro: mai l’espressione è usata più a ragione. Le boccette si pagano circa 600 euro e le producono in Croazia dove si parla di un successo diquesto bene di lusso sopra ogni aspettativa e di richieste da tutto il mondo.
Peccato che l’olio all’oro sia stato prodotto in serie limitata: soltanto 444 bottiglie di una serie in cofanetto speciale. Chi lo ha comprato e lo offre ai suoi ospiti potrà dire di essere uno dei pochi al mondo a servire questa prelibatezza. Sempre che lo sia…

lunedì 18 aprile 2011

Il mondo scopre a Verona l'olio extravergine di oliva.

Chiusa la 17^ edizione del Salone Internazionale dell'olio di oliva.
Il Salone internazionale dell’olio extravergine di oliva di qualità ha visto quest’anno la partecipazione di trader esteri sempre più interessati. Questo il motivo del successo delle degustazioni, in particolare di quelle abbinate a prodotti della gastronomia, che valorizzano la qualità, ma permettono a chi non ha la cultura del prodotto di capirne l’uso.
Un grande afflusso di visitatori specializzati e di buyer provenienti dall’estero, con delegazioni ufficiali da Singapore, India, Svizzera, Austria, Belgio, Canada, Cina, Danimarca, Emirati Arabi, Germania, Polonia, Giappone, Russia, Svezia e Stati Uniti ha caratterizzato l’edizione 2011 di Sol.
Soddisfatte le aziende espositrici presenti al più importante salone internazionale dedicato all’olio extravergine di oliva di qualità: «Operatori provenienti da Stati Uniti, Brasile, Cina e Nord Europa – dice Silvio Di Lorenzo, presidente delle Camere di commercio d’Abruzzo – hanno dimostrato un sorprendente interesse nei confronti del nostro prodotto».
«E’ aumentata la curiosità e la sensibilità dei visitatori rispetto agli scorsi anni, ma continua ad esserci una scarsa conoscenza. Una volta spiegato il prodotto, però – afferma Giorgio Tonti, dell’omonima azienda –, questo viene apprezzato e la qualità riconosciuta».
Utili per questo le degustazioni guidate, ma anche quelle “provocatorie” presso l’Agorà al centro del padiglione, pensate per sensibilizzare alla cultura del gusto e per stimolare nel visitatore l’interesse a conoscere, a saper distinguere, a rompere gli schemi e a sviluppare le sue potenzialità.
Anche le singole aziende lo hanno capito, come spiega Stefano Matrucci, presidente del Consorzio Sabina DOP: «La novità presentata quest’anno a Sol è stata il finger-food, una degustazione a base di olio associato a macedonia, ma anche purè, formaggi ed altri prodotti del territorio. Questo per avvicinare di più il visitatore all’assaggio, perché l’assaggio dell’olio nudo non lo coinvolge molto. Si è proposto ciò che il consumatore fa abitualmente a casa facendogli avere al contempo più consapevolezza sulle varie qualità degli oli e le diverse proprietà nutrizionali. Dato il forte successo riproporremo questa formula anche i prossimi anni».
Un consumatore più consapevole cerca poi di approfondire le sue conoscenze, tanto da orientarsi – secondo le osservazioni fatte a Sol dall’Azienda agricola il Brolo - su oli mono varietali rispetto al blend, che permettono di capire meglio le differenze”.
Per questo è sempre più forte la necessità, espressa dai produttori presenti a Sol, di avere nuove figure professionali ed etichette più simili a quelle che caratterizzano il mondo del vino, proprio per portare la cultura dell’olio direttamente al consumatore.
Caratterizzato da aziende e territori, lo stand della Regione Calabria, che ha portato qui a Verona le eccellenze olearie regionali. 
E sempre la Calabria, nel corso della sessione ufficiale di assaggi e degustazioni in sala Mantegna del SOL curata dai capi panel Lauro, Orlando e Franco, ha permesso agli intervenuti di cogliere, nei differenti oli offerti alla degustazione, sensazioni olfattive e gustative di elevato pregio; su tutte quelle offerte dall'extravergine dell'Azienda Librandi Pasquale, fresca vincitrice del premio SOL d'Argento.
Infine, molta curiosità ha destato l’uso dell’olio extravergine di oliva nella cosmesi: una ricerca della naturalità che questo prezioso prodotto può garantire al 100%.
Sol - Salone Internazionale dell’olio extravergine di qualità (www.sol-verona.it) è l’evento dove scambiare esperienze professionali, incontrare i leader del mercato e i buyer nazionali ed esteri. Collocata nel padiglione C di 10.500 metri quadrati, la 17^ edizione che si è appena conclusa ha proseguito il potenziamento della sua vocazione commerciale, grazie al Buyers Club e all’International Meeting Point.
Il ruolo della manifestazione cresce di anno in anno, anche come strumento di promozione degli oli provenienti da altri Paesi, che cercano a Verona una vetrina qualificata in grado di aprire nuovi sbocchi commerciali.
Abbinato a Sol il concorso internazionale Sol d’Oro, che ha visto nel 2011 la partecipazione di 217 aziende provenienti da 6 Paesi (Italia, Spagna, Cile, Slovenia, Croazia e Portogallo) e da 17 regioni italiane. Tutti italiani quest’anno i vincitori di medaglia d’oro. Da quest’anno le partite di oli vincitori di medaglia potranno fregiarsi, con finalità promozionale e di marketing, di un’etichetta di riconoscimento di Sol d’Oro (i risultati del concorso Sol d’Oro sul sito www.sol-verona.it).

domenica 17 aprile 2011

Corsi per l'idoneità fisiologica all'assaggio dell'olio vergine di oliva: le nuove date.

Ecco di seguito le nuove date dei corsi che si terranno nelle differenti regioni d'Italia, dedicati all'analisi sensoriale dell'olio extravergine e vergine di oliva, validi per l'iscrizione all'Elenco Regionale Assaggiatori Olio.
ABRUZZO
Ente organizzatore: Comune di Città Sant'Angelo (PE).
Date: Aprile e Maggio 2011.
Sede del corso: Biblioteca Comunale di Città Sant’Angelo.
Numero massimo partecipanti: 25
Informazioni: Biblioteca Comunale – Sezione Adulti di Città Sant’Angelo, tutti i giorni feriali (sabato escluso) dalle ore 8,30 alle 13,30 e anche nei pomeriggi dei giorni di martedì e giovedì dalle ore 15,00 alle ore 17,30. www.comune.cittasantangelo.pe.it
Costi: € 150,00
LAZIO
Ente organizzatore: UMAO - Unione Mediterranea Assaggiatori Olio.
Date: 9 - 18 GIUGNO 2011
Sede del corso: Via Ardeatina, 524 00178 Roma, c/o I.TA.S. "Garíbaldí". Numero massimo partecipanti: 15
Informazioni: U.M.A.O. Telefax 065193980 - Dr.ssa Paola Fioravanti 3355398548 - Sig.ra Gabriella Ciofetta 3387643470.Costo: n.d..
LIGURIA
Ente organizzatore: O.N.A.O.O. c/o Camera di Commercio I.A.A. Via T. Schiva, 29 - 18100 Imperia.
Collaborazione: Barbara Ricca e Dr. Fabrizio Vignolini.
Date: 2, 3, 4, 5 e 6 MAGGIO 2011
Sede del corso: Camera di Commercio I.A.A. Via T. Schiva nr. 29 – 18100 Imperia.
Numero massimo partecipanti: 15
Informazioni: onaoo@oliveoil.org
Costo: € 1.200 Iva compresa.
MARCHE
Ente organizzatore: Produttori Olivicoli dell'Italia Centrale. Corso Vittorio Emanuele, 21 - 63100 Ascoli Piceno.
Date: dal 2 al 23 MAGGIO 2011Sede del corso: Biblioteca Comunale di Ripatransone (AP) sita in Corso Garibaldi.
Numero massimo partecipanti: 30.
Informazioni: Produttori Olivicoli dell'Italia Centrale. Corso Vittorio Emanuele, 21 - 63100 ASCOLI PICENO. Tel. 0736/257975, Fax 0736/257117 www.produttoriolivicoli.it info@produttoriolivicoli.it
Costo: € 150,00.
PUGLIA
Ente organizzatore: Assoproli Bari soc. coop. Agricola
Collaborazione: COMUNE di BITRITTO – Assessorato all’Agricoltura.
Date: 2 - 5 MAGGIO e 9 - 10 MAGGIO 2011
Sede del corso: Sala Castello (2 - 5 maggio) - Sede della Cooperativa Agricola CC.DD. di Bitritto (9 e 10 maggio).
Numero massimo partecipanti: n.d..
Informazioni: info@assoproli.it Segreteria organizzativa: Sig.ra Claudia Pinto (ASSOLAVORO Bari) TEL. 080.5534688.
Costo: n.d..
TOSCANA
Ente organizzatore: Consorzio Olio di Seggiano.
Date: 23 - 28 MAGGIO 2011
Sede del corso: Comunità Montana Amiata Grossetana via Colonia n. 19 - Arcidosso ( GR). Tel./ Fax +39 0564 969615
Numero massimo partecipanti: n.d..
Informazioni: info@consorzioolioseggiano.it - www.consorzioolioseggiano.it
Costo: € 500,00 Iva compresa.
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Ente organizzatore: LABORATORIO CHIMICO MERCEOLOGICO Azienda Speciale della C.C.I.A.A. di Firenze.
Date: 6 - 10 GIUGNO 2011
Sede del corso: LABORATORIO CHIMICO MERCEOLOGICO Azienda Speciale della C.C.I.A.A. di Firenze Via Orcagna 70 - 50122 FIRENZE - Tel. 055.674027 FAX 055/671332.
Numero massimo partecipanti: n.d..
Informazioni: lab.chimico@fi.camcom.it
Costo: € 672,00 Iva compresa.
VENETO
Ente organizzatore: Istituto Superiore di Istruzione Agraria Duca degli Abruzzi, via Merlin, 1 - Padova. Telefono 049-8685455.
Collaborazione: CIPAT (Centro Istruzione Professionale e Assistenza Tecnica della CIA).
Date: PRIMAVERA 2011
Sede del corso: Istituto Superiore di Istruzione Agraria Duca degli Abruzzi, via Merlin, 1 - Padova.
Numero massimo partecipanti: 24 (12 posti riservati agli studenti e al personale dell’istituto).
Informazioni: Istituto Superiore di Istruzione Agraria Duca degli Abruzzi - Tel. 049-8685455/ Fax 049-8685390.
Costo: € 450,00
Altre informazioni nella pagina dedicata ai corsi di questo blog.
Dr Antonio G. Lauro

sabato 16 aprile 2011

Ad Ostuni (BR), convegno: "Sostenibilità delle innovazioni tecnologiche in olivicoltura".

Il settore olivicolo-oleario pugliese, caratterizzato dalla presenza di produzioni di pregio, dagli oli extravergini a denominazione di origine a quelli biologici, ha manifestato negli ultimi anni una progressiva e continua perdita di competitività, che evidenzia maggiormente la propria gravità, sui mercati al dettaglio. Il miglioramento della competitività economica è realizzabile attraverso innovazioni tecnologiche che consentano, da un lato riduzione dei costi di produzione dall’altro incrementi delle rese. L'introduzione di nuove tecnologie nell'allevamento dell'olivo da olio, comporta modifiche della struttura del tessuto produttivo, della ragione di scambio, della competività sui mercati interni ed internazionali, ma anche degli aspetti ambientali, socio-culturali e paesaggistici, legati ad una attività produttiva tradizionale e fortemente radicata nel territorio. La lettura coordinata dei risultati delle analisi che esamineranno il valore delle innovazioni sia dal punto di vista della redditività, che della sostenibilità ambientale e socio- economica, viene proposta come strumento di valutazione dell’introduzione delle innovazioni in virtù del suo approccio multicriteriale che consente una valutazione completa delle implicazioni connesse alla adozione di tecniche innovative.
PROGRAMMA DELL'INCONTRO
SALUTI
Domenico Del Vecchio (Presidente Oleificio Cooperativo di Ostuni)
Avv. Domenico Tanzarella (Sindaco di Ostuni)
Prof. Giacomo Scarascia Mugnozza (Direttore Dipartimento di Scienze agro-ambientali e territoriali)

INTRODUCE
dott. Santo Ingrosso (Presidente Fedagri Puglia)

SOSTENIBILITA' DELLE INNNOVAZIONI TECNOLOGICHE IN OLIVICOLTURA
(Giuseppe De Blasi*, Annalisa De Boni*, Rocco Roma*, Daniela Sallustro*, Jenny Calabrese**)
*Dip. Scienze agro-ambientali e territoriali-Sez. Economia ed Estimo-Università di Bari
**CIHEAM - Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari

DIBATTITO
MODERA
prof. Bernardo de Gennaro (Dip. Scienze agro-ambientali e territoriali - Sez. Economia ed Estimo - Università di Bari)

INTERVENTI PROGRAMMATI
- Giuseppe Mauro Ferro (Dir. servizio agricoltura Assessorato Risorse Agroalimentari - Regione Puglia)
- Luigi Roselli (Dip. Scienze agro-ambientali e territoriali - Sez. Economia ed Estimo - Università Bari)
- Franco Bellomo (Dip. Scienze agro-ambientali e territoriali - Sez. Meccanica agraria - Università Bari)
- Salvatore Camposeo (Dip. Scienze agro-ambientali e territoriali - Sez. Arboricoltura - Università Bari)

CONCLUDE
dott. Dario Stefàno (Assessore alle Risorse Agroalimentari - Regione Puglia)

Dr Antonio G. Lauro

venerdì 15 aprile 2011

Extravergine, spesso l'etichetta non è a norma.

Es. di etichetta corretta (da www.frantoionline.it)
Un’indagine della Coldiretti ha messo in luce che in Italia 4 bottiglie di olio extravergine su 5 possiedono etichette illeggibili in merito all’origine delle olive utilizzate per la produzione. Nella maggior parte dei casi, infatti, risulta praticamente impossibile leggere le indicazioni relative alle "miscele di oli di oliva comunitari", "miscele di oli di oliva non comunitari" o "miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari" che sono obbligatorie per legge. La dicitura incriminata è riportata proprio dietro la bottiglia e, in molti casi, nella parte in cui l'etichetta la rende poco visibile.
“E’ un danno che viene fatto ai cittadini – commenta l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori -. Il Regolamento della Comunità Europea dal 1° luglio 2009 sancisce che è obbligatoria l’etichetta che attesti la provenienza dei prodotti utilizzati nelle produzioni. La mancanza di visibilità della scritta, dunque, oltre ad essere fuorilegge mette anche a rischio la salute dei consumatori i quali ignorano la provenienza di quello che mangiano. Inoltre è facile cadere in inganno in quanto sono tantissimi i casi in cui le bottiglie di extravergine ottenuto da olive straniere sono vendute con marchi italiani e riportano immagini, frasi o nomi che richiamano all'italianità. E’ necessario intervenire cambiando la posizione della dicitura riguardante la provenienza delle olive in modo da restituire al consumatore la sua consapevolezza d’acquisto”.
Dr Antonio G. Lauro

giovedì 14 aprile 2011

Scuola Agraria di Catanzaro: istituzioni al servizio del territorio.

Si è concluso presso l’Istituto Tecnico Agrario di Catanzaro un corso di 1° livello per la formazione di tecnici assaggiatori di olio vergine di oliva, tenuto secondo la metodologia del Consiglio Oleicolo Internazionale e dell'Unione Europea.
Il corso, fortemente voluto dal Dirigente dell'Istituto, Prof. Giuseppe Rizzitano, è stato organizzato in sinergia tra la scuola e una delle più importanti organizzazioni agricole operanti sul territorio nazionale e regionale, la CONFAGRICOLTURA di Catanzaro. Le lezioni teorico-pratiche sono state curate dall’associazione PRIMOLIO di Palmi (RC), che opera ormai da molti da anni su tutto il territorio regionale con l'obiettivo di promuovere e valorizzare le produzioni agricole e agroalimentari calabresi. PRIMOLIO, si è avvalsa per le docenze della professionalità degli esperti di analisi sensoriale e capi panel Dr. Rosario Franco, Dr. Antonio G. Lauro, P.A. Carmelo Orlando e Dr.ssa Lucia Talotta. Inoltre, sono intervenuti il Dr. Alessandro Passalia ed il Dr. Massimiliano Pellegrino del CRA-OLI di Rende.
Le lezioni si sono tenute all'interno del laboratorio di informatica ed hanno visto impegnato un gruppo di circa 30 persone, costituito dagli alunni delle quinte classi dell’Istituto, oltre ad alcuni partecipanti esterni provenienti dal mondo olivicolo e della ristorazione.
Tutti i partecipanti, accomunati dall'interesse verso l'olio extravergine d'oliva e le sue caratteristiche organolettiche, si sono impegnati in modo encomiabile con l'obiettivo di conseguire alla fine del corso l’attestato di idoneità fisiologica, requisito base per poter intraprendere la professione di assaggiatore di olio. << Siamo molto soddisfatti di aver realizzato nella nostra scuola questo corso di analisi sensoriale per gli allievi ormai prossimi al diploma, con la consapevolezza che l'esperienza maturata potrà servire loro in prospettiva di eventuali sbocchi lavorativi, oltre al fatto che contribuirà all'acquisizione di credito formativo valutabile dal consiglio di classe. Speriamo di poter ripetere al più presto questa esperienza, vista la splendida sinergia realizzata tra noi e le associazioni locali, con l'auspicio per questa scuola di essere ancora di più soggetto catalizzatore per lo sviluppo del territorio>> questo è quanto ha dichiarato con grande soddisfazione il Dirigente Scolastico alla fine delle attività corsuali.
pa Carmelo Orlando

Extravergine con la carta di identità: messa a punto dagli studiosi dell’Ipcf-Cnr di Pisa un’innovativa tecnica antifrode alimentare.

Anche l’olio extravergine d’oliva ha la sua carta d’identità, del tutto simile a quelle in possesso di ogni comune cittadino italiani. Ideato dall’Istituto per i processi chimico-fisici del Cnr di Pisa (Ipcf-Cnr), il documento riporta oltre ai dati anagrafici dell’olio (produttore e luogo di origine), i risultati di un’analisi calorimetrica.
Gli studiosi pisani hanno osservato che, attraverso una serie di riscaldamenti e raffreddamenti, l’olio produce una curva caratteristica che ‘fotografa’ in modo univoco e inalterabile il prodotto, senza alcun margine di errore. Tutte le informazioni verranno raccolte e archiviate in una banca dati consultabile online sul portale www.guidaolio.it. Una garanzia per le produzioni italiane di qualità. Ogni modifica della composizione chimica dell’olio provocherebbe infatti un cambiamento di questa ‘fotografia’ calorimetrica. Qualunque caso di tentata contraffazione (etichette false o adulterazione del prodotto), oppure di cattiva conservazione, sarebbe facilmente rilevabile ripetendo l’analisi e confrontando i risultati con quelli sulla carta d’identità che accompagna il prodotto.
Il nuovo sistema, denominato“cdi oevo” e finanziato anche dal ministero per le Politiche agricole, ha usato per la prima volta la calorimetria per un test di conformità e di origine, che può essere applicato facilmente nell’industria e nel commercio dell’olio d’oliva a costi molto più bassi delle tecniche finora utilizzate e a impatto ambientale zero. Questa tecnica infatti non prevede l’utilizzo di reagenti chimici, non inquina e può essere effettuata nel giro di qualche decina di minuti.
Gli studiosi di Pisa analizzeranno, nell’arco di due anni, circa tremila partite d’olio di provenienza certificata. Questo porterà alla creazione di una banca campioni e di una banca dati consultabili online, da mettere a disposizione di tutta la rete di ricerca italiana attiva sull’olio con varie metodologie. La carta d’identità dell’olio extravergine di oliva è stata presentata al Salone dell’olio extravergine di qualità (SOL) di Verona, presso lo stand di Confagricoltura.
Dr Antonio G. Lauro

mercoledì 13 aprile 2011

VERONA: ERCOLE OLIVARIO AL SOL COMPETIZIONE VIRTUOSA CON SOL D’ORO 2011.

Lista d’attesa per decine di consumatori alla degustazione comparativa non competitiva organizzata nello stand di Unaprol tra gli oli vincitori dell’Ercole Olivario e del Sol d’Oro 2011.
“Il mercato premia la qualità ed i consumatori attenti al territorio – riferisce il presidente di Unaprol, Massimo Gargano - rintracciano i percorsi dell’eccellenza individuando nei concorsi nazionali ed internazionali il punto di equilibrio più alto che è rappresentato dall’eccellenza di produzioni di altissimo livello”.
Nella giornata conclusiva di SOL, dedicata al grande pubblico di consumatori, il banco di assaggio degli oli extra vergine dei due più completi e famosi concorsi nazionale ed internazionale italiani esalta il gioco di squadra. Un virtuosismo che nel sistema delle Camere di Commercio rappresentato da Unioncamere per l’Ercole Olivario, Veronafiere per il Sol d’Oro e Unaprol per gli oli tracciati di alta qualità trova nei percorsi dell’alta qualità italiana la punta più avanzata di una competizione che non ha eguali in tutto il mondo.
L’olio extra vergine italiano diventa sempre più protagonista della tavola degli italiani e dei consumatori di tutto il mondo. Nel 2010 l’export del made in Italy dell’olio di oliva in generale è cresciuto del 16,7% rispetto allo stesso periodo del 2009. In base ai dati dell’Osservatorio economico di Unaprol, gli Stati Uniti assorbono mediamente il 37% delle esportazioni, mentre la Germania si attesta intorno al 12%.
Proprio per questo motivo – ha riferito Giorgio Mencaroni presidente della camera di commercio di Perugia e del coordinamento del premio nazionale - abbiamo coniugato nel rispetto della tradizione camerale la formula del concorso con incontri BtoB e BtoC – cogliendo la sinergia con Unaprol, partner dell’Ercole Olivario che nel suo stand al Sol ospita, da sempre, gli oli finalisti del prestigioso concorso. L’obiettivo - ha poi concluso Mencaroni è quello di offrire alle aziende finaliste del premio nazionale, l’opportunità di incrociare buyer ed altri gruppi di compratori nell’ambito della più grande fiera specializzata italiana del settore”.
Le degustazioni comparative non competitive sono state effettuate dai capi panel Giulio Scatolini per gli oli finalisti dell’Ercole Olivario e Marino Giorgetti per i vincitori del Sol d’Oro 2011.
Dr Antonio G. Lauro

martedì 12 aprile 2011

Verona: TerraOlivo al Salone internazionale dell'olio extravergine di qualità.

"I giorni del Vinitaly/SOL di Verona sono stati intensi per TerraOlivo, che ha avuto la possibilità di presentare - ai territori ed alle aziende - il progetto internazionale <<TerraOlivo Gerusalemme 2011>>". Esordisce così Moshe Spak, direttore affari internazionali della manifestazione TerraOlivo, intervistato da PrimOlio. "Sono felice per l'accoglienza che le imprese italiane hanno riservato al nostro complesso programma di eventi che si svolgeranno dal 15 al 19 maggio prossimi in Israele - continua Spak - che vedrà impegnata la nostra organizzazione nella realizzazione della seconda edizione del concorso riservato ai migliori extravergine del mondo e della 2^ Conferenza Internazionale dell'olio d'oliva: Rivoluzione nell’olio d'oliva - qualità, cucina e salute. Non dimenticando - conclude Spak -che proprio l'Italia è <<Campione in carica>> di TerraOlivo, avendo vinto la prima edizione 2010” 
Il tour promozionale di TerraOlivo tra gli stand del SOL, effettuato anche in collaborazione con Eyal Hasson (TerraOlivo Gerusalemme) e con il responsabile italiano di TerraOlivo, nonché capo panel del concorso - Antonio G. Lauro - ha permesso di allacciare nuovi rapporti di collaborazione con le maggiori organizzazioni agricole nazionali e con i responsabili delle regioni olivicole italiane. Azioni di gemellaggio sono previste, per il prossimo futuro, anche con le organizzazioni dei vari premi italiani dedicati all'olio extravergine di oliva.
"Siamo pronti ad accogliere le migliori realtà del settore dell'olio extravergine di oliva presso l'Inbal Hotel di Gerusalemme - conclude Eyal Hasson - dove la macchina organizzativa, già rodata durante la prima edizione del 2010, è pronta ed attende soltanto l'arrivo dei vostri extravergine".
Ricordiamo, a quanti volessero partecipare a TerraOlivo Award 2011 (aziende produttrici e/o imbottigliatrici, distributori), che dovranno inviare, entro il 30 aprile, i propri campioni di extravergine o di olio aromatizzato, presso i nostri uffici in Israele.
Maggiori dettagli sul sito web www.terraolivo.org o su questo blog TerraOlivo 2011 Gerusalemme: tutte le informazioni o inviando una e-mail a aglauro@tiscali.it.
Dr Antonio G. Lauro

Manifesto Slow Food per l'olio extravergine di oliva.

Un immenso oliveto, esteso per oltre un milione di ettari dalla Sicilia alle Prealpi, costituisce da secoli uno dei caratteri distintivi del paesaggio agrario italiano: nessun altro Paese del Mediterraneo può vantare tante varietà, tanti diversi ambienti e adattamenti locali.
Il merito di questa straordinaria diffusione va all’instancabile opera di generazioni di contadini che hanno saputo acclimatare l’olivo in quasi tutto il territorio nazionale.
Legata all’olivo e all’olio, si è sviluppata un’economia, fatta di complessi rapporti tra olivicoltori, frantoiani e mercanti, capace di “segnare” il territorio, di determinare usanze e comportamenti, di costruire attraverso i secoli una civiltà dell’olivo giunta quasi inalterata fino ai giorni nostri.
Slow Food Italia, associazione impegnata nella tutela della biodiversità, delle identità e delle tradizioni delle comunità del cibo, e delle economie locali che da questi elementi dipendono, ritiene giunto il momento di segnalare all’attenzione generale il pericolo che incombe sull’olivicoltura italiana.
L’industrializzazione della coltura (impianti superintensivi, meccanizzazione spinta) ha reso gli oli italiani di eccellenza non competitivi, relegandoli ai margini di un mercato in cui prevale l’offerta di grandi quantità di prodotto a basso prezzo perché di bassa qualità. Per mantenere in vita l’olivicoltura italiana di qualità occorre invece puntare sull’altissimo valore che questa produzione possiede in termini ambientali, nutrizionali, salutistici, di paesaggio, di turismo, di cultura.
Sul mercato globale l’olio extravergine di oliva è spesso un prodotto omologato ottenuto dalla miscelazione di oli di diversa provenienza, privo dunque di un legame con un territorio di origine. La sua tracciabilità è praticamente impossibile e spunta prezzi al consumo incompatibili con i costi di una produzione attenta alla qualità del risultato e del processo.
• noi affermiamo che • 
l’olio è un prodotto agricolo e come tale è subordinato alla/e varietà coltivata/e, alle peculiarità dei terreni e dei climi, alle tecniche produttive che ne influenzano e ne sanciscono l’individualità. Quindi è nel luogo di produzione agricola, inteso come territorio, che si deve svolgere l’intero ciclo di filiera, dall’oliveto alla bottiglia, all’interno di un sistema di relazione tra olivicoltori e frantoiani.
• facciamo appello • 
a che la filosofia produttiva e di consumo privilegi la qualità e l’origine, unico modo per distinguere i nostri oli dal prodotto anonimo e omologato che domina il mercato italiano dell’extravergine. Solo così la grande biodiversità di cui è costituita l’olivicoltura italiana può risultare vincente.
• vogliamo • 
difendere un’olivicoltura attenta alla tutela dell’ambiente e del paesaggio (non si può alienare un capitale così importante e simbolico) e capace di valorizzare il ricco patrimonio varietale del nostro Paese.
• affermiamo • 
che gli oli extravergini devono essere organoletticamente pregevoli, in grado di valorizzare le differenze varietali, indissolubilmente legati alle origini e quindi al territorio di provenienza. I parametri di qualità per “l’olio agricolo” non possono essere legati solo a risultanze analitiche, ma dovranno comprendere attributi che riguardano il tracciamento della storia produttiva dell’olio lungo la filiera.
• ci impegniamo • 
attraverso l’attività educativa e la comunicazione a sviluppare e/o ricostruire la cultura dell’olio, in linea con i concetti sopra espressi.
• invitiamo • 
tutti coloro che utilizzano quotidianamente l’olio (dai cuochi alle massaie, alle mense scolastiche, agli ospedali…) a sostenere le ragioni di questo manifesto, ponendo in essere abitudini di acquisto consapevoli, che distinguendo tra prodotto industriale e prodotto agricolo favoriscano quest’ultimo.
• noi saremo • 
al fianco dei produttori che vorranno attivarsi in difesa di una produzione etica che sappia valorizzare il ruolo e il prodotto dell’olivicoltura italiana con le sue molteplici identità territoriali.

lunedì 11 aprile 2011

OLIO: Da rapporto Federdop, fotografia imprenditore italiano che sceglie territorio.

Roma – Il 44% dei produttori italiani di oli a denominazione di origine protetta possiede il titolo di scuola media superiore. La percentuale di laureati si attesta su un valore del 32%. Il 19% ha un titolo di scuola media inferiore e solo il 5% possiede la licenza elementare. La percentuale maggiore di laureati è presente nell’Italia centrale con il 42%, seguita dall’Italia insulare con il 37%, mentre nell’Italia meridionale il 34% dei conduttori intervistati possiede un titolo accademico.
E’ quanto emerge dal rapporto sugli oli extra vergine DOP, a denominazione di origine protetta, realizzato per Federdop – Olio dall’osservatorio economico di Unaprol e presentato al Sol di Verona.
Dal rapporto emerge che l’età media del conduttore all’interno del campione di aziende monitorate è di 54 anni. I conduttori maschi gestiscono il 79% delle aziende olivicole che producono olio dop, mentre nell’Italia insulare sono le donne con il 43% ad assumere la responsabilità di conduttrici di azienda.
L’Italia, intanto, con 40 riconoscimenti (39 DOP e 1 IGP) si conferma come primo Paese europeo nella classifica della Dop e precede la Grecia con 27 riconoscimenti e la Spagna con 25 denominazioni di origine protetta.
“A questo primato, però, non fa riscontro un produzione adeguata, che si è attestata nella scorsa campagna intorno alle 10 mila tonnellate. Ha dichiarato il presidente di Federdop- Olio Silvano Ferri. Le notevoli potenzialità di questo segmento di eccellenza del made in Italy vanno ben al di là dei numeri che riesce ad esprimere, perché il consumatore mondiale - ha poi concluso Ferri - percepisce il sistema delle Dop come la punta di diamante, l’eccellenza di un comparto, che produce un effetto traino dei consumi anche per altri prodotti targati made in Italy”.
Dal monitoraggio realizzato da Federdop si evince che le province che presentano un maggiore numero di Dop sono Trapani e Siena. Su un totale di 39 oli DOP in Italia, vi sono attualmente 27 Consorzi di tutela costituiti. Di questi, 22 aderiscono a Federdop Olio (l’81%); 12, invece, le Dop che attualmente non sono supportate da alcun consorzio di tutela. Gli oli Dop sono maggiormente valorizzati al Nord. I prezzi per il prodotto confezionato premiano quello ceduto alla ristorazione (8,38 €/kg). L’analisi regionale delle vendite in volume mostra che il 34% degli oli venduti attraverso al GDO è acquistato in Lombardia. Segue per importanza l’Emilia Romagna (13%), Piemonte e Val d’Aosta (12%), Veneto (11%) e Toscana (8%). Il prezzo più alto è riscontrabile in Trentino, dove nel 2010 mediamente un litro di olio Dop/IGp è stato venduto a 13 €. Seguono il Veneto, la Liguria e la Toscana con un livello di prezzo pari a circa 11 €/lt.
“Le Dop sono lo specchio della diversità – afferma il presidente di Unaprol Massimo Gargano - e raccontano il carattere distintivo della diversità del made in Italy. Il 40% degli oli Dop venduti nella GDO è a private label (circa 1.120.000 di litri). Questo significa – ha poi concluso Gargano che il sistema delle Dop va sostenuto perché rappresenta un presidio importante e una realtà significativa dell’economia dei mille diversi territori italiani”.
E che l’Italia sia la patria dei mille sapori delle Dop lo dimostra anche il successo di pubblico e di critica della degustazione guidata degli oli della 9^ edizione del concorso Sirena d’Oro di Sorrento svoltasi al SOL di Verona presso lo stand di Unaprol. I premi saranno consegnati a Sorrento il prossimo 20 maggio nel corso di una cerimonia che prevede anche la borsa valori del territorio. In tale occasione sarà fatto il punto sulla situazione del mercato delle Dop in Italia.
Dr Antonio G. Lauro

venerdì 8 aprile 2011

L’ARSSA Calabria per la modernizzazione dell'agricoltura calabrese, unica strategia per lo sviluppo.

Nell’ambito del progetto “Azioni informative di accompagnamento al processo di modernizzazione dell’agricoltura calabrese dirette a imprenditori agricoli”, finanziato con fondi europei del PSR 2007/2013 della Regione Calabria, il Centro di Divulgazione Agricola n. 19 dell'ARSSA (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e per i Servizi in Agricoltura), Ufficio di Palmi (RC), ha organizzato una serie di incontri informativi rivolti ad operatori agricoli del territorio reggino.
Nel corso del seminario, che si è svolto il martedì 29 marzo 2011 alle ore 16,00 presso l’Ufficio Agricolo Territoriale del Comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte, dal titolo “Ammodernamento delle aziende agricole”, curato dal Dr Raffaele Battaglia, coadiuvato dai colleghi Mario Caruso e Giuseppe Caristi – divulgatori ARSSA -, sono state illustrate le infinite possibilità offerte dal PSR agli imprenditori agricoli.
<<Per rendere l’azienda agricola più competitiva sui mercati mondiali, sempre più globalizzati, esordisce Battaglia, l’imprenditore professionale – questo è il titolo necessario per l’accesso ai fondi – ha la possibilità di utilizzare tutti gli strumenti messi a disposizione dal PSR Regionale per l’ammodernamento della propria azienda. Un ammodernamento non solo strutturale, ma che dovrà prevedere l’ingresso di “forze giovani”nel settore, il tutto in linea con gli standard dell’Unione Europea che prevedono il miglioramento della qualità dei nostri prodotti “tradizionali” e la difesa dell’ambiente, anche attraverso la riduzione dei costi di produzione, la diversificazione dei prodotti e la ricerca di nuovi mercati>>.
Numerose le domande di approfondimento che, il nutrito pubblico intervenuto anche dai comuni viciniori, ha rivolto ai relatori, puntando sulle misure del Piano di Sviluppo Rurale riguardanti gli incentivi per i giovani agricoltori, la meccanizzazione aziendale, le misure agro-ambientali (agricoltura biologica ed integrata) e la riconversione colturale.
Si da appuntamento, quindi, a nuove iniziative sul settore agricolo che l’Ufficio ARSSA di Palmi ha in calendario, nelle prossime settimane, presso i vari comuni di competenza del proprio Centro di Divulgazione.
Dr Antonio G. Lauro

martedì 5 aprile 2011

La Calabria che non t'aspetti: l'Extravergine calabrese al Salone dell'Olio di Verona.

Dal 7 all'11 aprile prossimi, Verona sarà anche la capitale mondiale dell'olio extravergine di oliva.
Infatti, in concomitanza con il Vinitaly, a quanti frequenteranno le strutture fieristiche di Verona sarà data la possibilità di incontrare, in un unico spazio appositamente predisposto, tutte le eccellenze olearie.
E non poteva mancare - a Verona - la "prima" regione italiana in volumi produttivi: la Calabria.
Tra gli ospiti dei propri stand, la Regione Calabria avrà anche il "suo" Governatore On. Scopelliti, l'Assessore On. Trematerra ed il Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura prof. Zimbalatti.
Stand che anche quest'anno vedranno la presenza delle aziende olivicole regionali d'eccellenza.
Ecco, di seguito, le manifestazioni calabresi al SOL e le aziende partecipanti.









lunedì 4 aprile 2011

Alimentare: quali i controlli e la tutela per i cibi di qualità. Forum sulle denominazioni.

Operazione trasparenza contro le false certificazioni dei prodotti alimentari di qualità - Dop, Igp, Stg - sempre più spesso al centro di sequestri da parte delle forze dell’ordine.
Da lunedì 11 a mercoledì 13 aprile, a Roma, nella sede del Comitato Italiano Unicef, in via Palestro, 68 nel corso di un forum promosso da IRVEA- Istituto per la Ricerca e la Valorizzazione delle Eccellenze Agroalimentari, insieme con l’Ispettorato Centrale per il Controllo della qualità e Repressione Frodi e a un pubblico ministero della Procura della Repubblica di Roma, verranno affrontate tutte le tematiche legate agli obblighi degli organismi di controllo, dei Consorzi di tutela, degli ispettori e degli agenti della vigilanza per la certificazione e la tutela Dop, Igp, Stg.
“La confusione sugli aspetti organizzativi, l’opacità sulle competenze tecniche, la mancanza di chiarezza sulle qualifiche e sulle attività degli addetti ai controlli e alla vigilanza, non aiutano a capire se e come è possibile risolvere questi problemi”, spiegano gli organizzatori di IRVEA.
“I Consorzi di tutela e gli organismi di controllo- aggiungono- sono probabilmente le uniche opportunità per proteggere le eccellenze alimentari italiane, ma il cammino non è facile, anche per le complesse modalità tecnico operative. Il forum di Roma sarà anche una buona occasione per formarsi, informare, aprire un dialogo e un confronto tra i controllori e i controllori dei controllori, per proteggere i prodotti e la nostra salute”.
Per qualsiasi ulteriore informazione:
Mauro Martelossi, Direttore Esecutivo IRVEA Cell. 347 4913924 - e-mail: m.martelossi@irvea.org

Dr Antonio G. Lauro