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martedì 25 agosto 2015

Venti sedute di assaggio certificate a Firenze.

CICLO DI 20 SEDUTE DI ASSAGGIO OLIO DI OLIVA - 2015
La divisione Laboratorio Chimico Merceologico di Promofirenze Azienda Speciale della CCIAA di Firenze, organizza un Ciclo di 20 sedute di Assaggio Olio di Oliva sotto la guida di un Capo Panel operante nei Comitati di assaggio della Camera di Commercio di Firenze.
Si fa presente che il ciclo sarà attivato solo al raggiungimento di 10 partecipanti.
Destinatari: Il Ciclo si rivolge a quanti hanno già conseguito un attestato di idoneità fisiologica all'assaggio dell'olio di oliva vergine e sono interessati a:
- ottenere l’attestato di partecipazione propedeutico e necessario per l’iscrizione all’Elenco dei Tecnici e/o Esperti Degustatori di olio extravergine di Oliva (decreto 18 giugno 2014 MIPAAF art. 4)
-  mantenere l’allenamento,
- allargare le proprie conoscenze sul panorama degli oli toscani, italiani e delle più svariate provenienze,
Sede e Date: Le sedute si terranno una volta alla settimana, presso la sede della Divisione Laboratorio Chimico in via Orcagna 70 Firenze, ogni mercoledì dalle ore 17.30 alle ore 18.30 a partire dal 16 settembre 2015 per un totale di 22 sedute (termine previsto fine febbraio).
Costi: La partecipazione al “Ciclo di 20 sedute di Assaggio Olio di Oliva - 2015” costa € 320,00+IVA (TOT. €390,40)
Modalità e termini di iscrizione: Tutti gli interessati entro il 10 settembre 2015 devono compilare ed inviare la “Scheda di Partecipazione” corredata degli allegati richiesti al fax 055.671332 o per email: amm.chimico@promofirenze.it

venerdì 21 agosto 2015

Anche il Marocco tra i maggiori produttori ed esportatori di olio di oliva nel mondo.

Rabat. Il Marocco è diventato uno dei maggiori produttori ed esportatori di olio d'oliva al mondo, con una produzione netta annua che supera le 140.000 tonnellate.
di Antonio G. Lauro


Grazie all'esportazione di oltre 45.000 tonnellate di olio d'oliva nell'ultima campagna olearia, il Marocco ha raggiunto la 5° posizione nella lista dei più grandi esportatori di olio d'oliva del mondo, dopo Spagna, Tunisia, Italia e Grecia, rivelano fonti del settimanale Marocc Hebdo.
La regione nordafricana, ha raddoppiato la produzione netta in sei anni, giungendo a produrre circa 140.000 tonnellate.
Anche nel settore olive da tavola, il Marocco ha prodotto più della Tunisia, producendo fino a 100 mila tonnellate, mentre la Tunisia si è fermata a 24 mila tonnellate.
Per ciò che riguarda la qualità dell'olio d'oliva marocchino, questa ha attirato l'attenzione dell'Unione europea e degli Stati Uniti d'America, diventati clienti chiave del Marocco.
C'è da ricordare, inoltre, che la maggior parte dell'olio di oliva esportato dal Marocco e dalla Tunisia, arrivano in Spagna ed Italia.

martedì 18 agosto 2015

Nelle Marche due nuovi corsi per l'idoneità fisiologica all'assaggio dell'olio di oliva

Nelle Marche due nuovi corsi per l'idoneità fisiologica all'assaggio dell'olio di oliva che si svolgeranno a Fano e Cagli/Urbino.
Il corso svolto in collaborazione con O.L.E.A. Organizzazione Laboratorio Esperti Assaggiatori. L'obiettivo del corso quello di migliorare l'occupabilita' dei corsisti attraverso un percorso professionalizzante che porti al conseguimento dell'idoneita' Fisiologica all'Assaggio degli Oli Vergini ed Extravergini di Oliva. Il Corso realizzato ai sensi delle vigenti normative nazionali (Decreto Mipaaf 18 giugno 2014 ) e nel rispetto delle normative internazionali UE.
Contenuti: Il corso prevede:
prove selettive di verifica dei requisiti fisiologici di ciascun candidato specificate nell'allegato XII del regolamento, con almeno quattro serie di prove per ognuno dei quattro attributi ivi indicati (riscaldo/morchia, avvinato, rancido, amaro);
almeno quattro prove pratiche atte a familiarizzare l'assaggiatore con le numerose varianti olfatto-gustativo-tattili, che offrono gli oli di oliva vergini, nonch con la metodologia sensoriale prevista nell'allegato XII del regolamento;
le seguenti materie: principi agronomici della coltura dell'olivo, tecnologia della trasformazione e della conservazione degli oli, caratteristiche chimiche e chimico-fisiche degli oli di oliva vergini e relativa normative
breve corso di cucina - consigli pratici di utilizzo ed abbinamento olio/cibo.
Prospettive professionali/ Sbocchi professionali:
Ai sensi dell'art. 2 del Decreto 18 giugno 2014, a tutti i partecipanti sara' rilasciato, l'Attestato di Frequenza ed, agli idonei, l'Attestato di Idoneita' Fisiologica all'Assaggio degli Oli Vergini ed Extravergini di Oliva. L'Attestato di Idoneita' Fisiologica valido nel territorio nazionale. Lo stesso permette, dopo la partecipazione a 20 sedute di assaggio svolte secondo l'all. XII del Reg.to, entro i 18 mesi precedenti la presentazione della domanda, l'iscrizione all'Elenco nazionale dei Tecnici ed Esperti degli Oli di Oliva Vergini ed Extravergini ( secondo l'art. 4 del Decreto). Il Corso, pur essendo svolto secondo le disposizioni dello Stato Italiano, e comunque secondo la normativa UE e le disposizioni del C.O.I., la validità del relativo Attestato di Idoneità Fisiologica e di Frequenza al Corso stesso, rilasciato a partecipanti di altri paesi UE o cittadini italiani che vorranno operare all'estero, subordinata all'accettazione da parte delle autorità degli stati medesimi.
Info: Coop. Soc. La Macina - Via Garibaldi, 5 , 61041 - Acqualagna (PU) tel. e fax: 0721/797240 0721/797158 e-mail: macina.formazione@yahoo.it
Centro per l'Impiego, l'Orientamento e la Formazione di Fano, via De Cuppis, 2 61032 Fano (PU) tel. e fax: 0721/818494/96 0721/818480: e-mail: jobfano.formazione@provincia.ps.it
Partner tecnico: OLEA Organizzazione Laboratorio Esperti Assaggiatori, c/o Istituto Superiore d'Istruzione A Cecchi, via Caprile, n.1, 61121 Pesaro (PU)

Regione: MARCHE
Organizzazione: Coop. Soc. La Macina
Collaborazione: O.L.E.A. Organizzazione Laboratorio Esperti Assaggiatori.
Capo panel del corso: n.d..
Date di svolgimento: Settembre/Novembre 2015
Sede del corso: O.L.E.A. c/o CODMA, Via Campanella, n.1, 61032 Fano (PU)
Posti disponibili: 20
Informazioni: Coop. Soc. La Macina - Via Garibaldi, 5 , 61041 - Acqualagna (PU) tel. e fax: 0721/797240 0721/797158 e-mail: macina.formazione@yahoo.it
Centro per l'Impiego, l'Orientamento e la Formazione di Fano, via De Cuppis, 2 61032 Fano (PU) tel. e fax: 0721/818494/96 0721/818480: e-mail: jobfano.formazione@provincia.ps.it
Quota di iscrizione: Gratuito (finanziato dal Fondo Sociale Europeo).
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Organizzazione: Coop. Soc. La Macina
Collaborazione: O.L.E.A. Organizzazione Laboratorio Esperti Assaggiatori.
Capo panel del corso: n.d..
Date di svolgimento: Settembre/Novembre 2015
Sede del corso: Cagli o Urbino
Posti disponibili: 20
Informazioni: Coop. Soc. La Macina - Via Garibaldi, 5 , 61041 - Acqualagna (PU) tel. e fax: 0721/797240 0721/797158 e-mail: macina.formazione@yahoo.it
Centro per l'Impiego, l'Orientamento e la Formazione di Fano, via De Cuppis, 2 61032 Fano (PU) tel. e fax: 0721/818494/96 0721/818480: e-mail: jobfano.formazione@provincia.ps.it
Quota di iscrizione: Gratuito (finanziato dal Fondo Sociale Europeo).

lunedì 17 agosto 2015

Le ricette di PrimOlio: lo "stocco" alla ghiotta, l'identità di un territorio.

Merluzzo, stoccafisso o baccalà. L'importante è che ci sia l'olio extra vergine d'oliva giusto.
di Antonio G. Lauro

Articolo apparso originariamente su Teatro Naturale.

Lo stoccafisso, pur giungendo dalla lontana Norvegia, ha trovato in Calabria le condizioni ideali per "sposarsi" con le patate dell'altipiano dell'Aspromonte, le cipolle rosse di Tropea e l'olio extravergine di oliva della varietà Ottobratica.
Lo stocco alla ghiotta, è una delle eccellenze gastronomiche del sud dell'Italia.
Lo stoccafisso, cioè il merluzzo nordico o merluzzo bianco (Gadus morhua), è un merluzzo essiccato, che assume anche il nome di baccalà se conservato sotto sale.
La precisa origine del nome è controversa: secondo alcuni deriverebbe dal norvegese stokkfisk oppure dall'olandese antico stocvisch, ovvero "pesce a bastone", secondo altri dall'inglese stockfish, ovvero "pesce da stoccaggio" (scorta, approvvigionamento); altri ancora sostengono che pure il termine inglese sia mutuato dall'olandese antico, con lo stesso significato di "pesce bastone".
Foto: Wikipedia
Lo stoccafisso, pur giungendo dalla lontana Norvegia, ha trovato in Calabria le condizioni ideali per "sposarsi" con le patate dell'altipiano dell'Aspromonte, le cipolle rosse di Tropea e l'olio extravergine di oliva della varietà Ottobratica, premiata quest'anno dal Gambero Rosso quale miglior monocultivar d'Italia. 
In definitiva, un riassunto delle tante eccellenze che l'estremo lembo sud della terra di Calabria offre ai propri estimatori.
Il Pescestocco, veniva importato in Italia (Genova, Venezia e Napoli) dai paesi Nordici, già nell'anno 1561 e la Calabria ne faceva riferimento al porto di Napoli (allora capitale del Regno delle due Sicilie), dal quale con piccole imbarcazione i battelli raggiungevano il porto di Pizzo e a dorso di mulo, le balle di stocco arrivavano in tutta la piana di Palmi. 
La tradizione, ormai radicata in tutta la provincia di Reggio Calabria, vuole che - quasi da precetto - le famiglie consumino lo stocco il venerdì Santo e la Vigilia di Natale. 
Ma il segreto di una buona preparazione, sembrerà strano, è tutto nell'acqua!
In special modo l'acqua pura ed oligominerale che sorga dall'appennino aspromontano, ricca di ricca di sostanze particolari quali calcio, ferro e magnesio, che "spugnandolo" ridà vigore e corpo al pesce precedentemente essiccato. Il gusto particolare dello stocco calabrese è quindi dato dalla perfetta maturazione dello stocco, in ammollo con l'acqua pura calabrese, che ne esalta il gusto inimitabile.
La lavorazione è esclusivamente artigianale e suddivisa in varie fasi. Inizialmente il merluzzo essiccato viene immerso in acqua corrente in una prima vasca, Il giorno successivo viene parzialmente sfilettato e l'apertura del pesce viene completata nel terzo giorno, quando viene aperto completamente. Il quarto giorno sono estratte la lisca e le ventresche. Il quinto giorno si rimuove il velo, ed il giorno successivo, completamente spugnato, è pronto per essere venduto. 
La ricetta:
Ingredienti.
1 kg di stoccafisso già ammollato
1 kg di patate dell'altopiano Aspromontano
1 kg di pomodori maturi
1 grossa cipolla rossa di Tropea
100 g di sedano
100 g di olive Carolea denocciolate
50 g di capperi
1/2 bicchiere di olio extravergine di oliva di varietà Ottobratica
sale e pepe q.b..
Procedimento.
Spezzettate i pomodori, metteteli in un tegame e lasciate evaporare la loro acqua di vegetazione. Poi passateli al setaccio raccogliendo il sugo in una ciotola. Versate il mezzo bicchiere d’olio extravergine di oliva in un tegame possibilmente di coccio, fate scaldare, insaporitevi la cipolla tritata e quando è diventata trasparente aggiungete il sedano tagliuzzato finemente e la passata di pomodoro. Portate a bollore, unite i capperi, le olive, lo stocco tagliato a grandi pezzi, le patate a spicchi, il peperoncino, aggiungete il sale e lasciate cuocere per circa 40-50 minuti. Lasciate riposare il piatto alcuni minuti, e infine servite.
Fonte: Wikipedia e Il Cucchiaio d'Argento Cucina Regionale modif.
Foto: "Mammola - Stocco alla mammolese" di Original uploader was Jacopo at it.wikipedia - Transferred from it.wikipedia. Con licenza CC BY-SA 2.0 tramite Wikimedia Commons - https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Mammola_-_Stocco_alla_mammolese.jpg#/media/File:Mammola_-_Stocco_alla_mammolese.jpg

pubblicato il 29 luglio 2015 in Teatro Naturale> Racconti > A regola d'arte

sabato 1 agosto 2015

Chiudiamo per un po' (2).

Da oggi, e per qualche giorno, sarò in "vacanza". Ma vi aspetto tutti senza, defezione alcuna, dopo ferragosto.
A presto.
Antonio


Vacanza [va-càn-za] s.f.
1 Condizione di ciò che è vacante, privo del titolare: v. del trono imperiale, della santa sede, della sede vescovile 
|| ant. Ufficio rimasto vacante
2 Interruzione temporanea dell'attività consueta negli uffici, nelle scuole, nel lavoro in genere, per cause generali o particolari: andare, essere in v.;concedere una v.; oggi è giorno di v.; prendersi una v.
|| al pl. Periodo di sospensione dell'attività scolastica e parlamentare:domani cominciano le vacanze; le vacanze di Natale, di Pasqua
|| al pl., ass. Vacanze estive: ha passato le vacanze al mare, in montagna;finite le vacanze si torna in città
|| Avere il cervello in vacanza, non riuscire a concentrarsi, a utilizzare le proprie facoltà intellettive

venerdì 31 luglio 2015

OLIVINUS e OLIVINUS NIÑOS Mendoza: al via l'ultimo concorso oleario dell'anno.

OLIVINUS  e OLIVINUS NIÑOS Mendoza (Argentina): ai blocchi di partenza il concorso oleario del Sud America.di Antonio G. Lauro

Tra poco meno di un mese si apriranno le operazioni concorsuali del concorso oleario OLIVINUS.
Come ormai avviene da tre anni, una speciale sezione del concorso è riservata ad assaggiatori "non professionisti" di età compresa tra i 7 ed i 13 anni.
Per chi ancora volesse partecipare, inviando i propri campioni di olio extravergine di oliva da iscrivere al concorso, troveranno tutte le informazioni sul sito internet del concorso: www.olivinus.com.ar
Tutto pronto in Mendoza (Argentina) per la edizione 2015 del premio oleario internazionale OLIVINUS, anche quest'anno diretto dall'italiano Antonio G. Lauro, panel leader del concorso con la direzione generale dell'Ing. Raul C. Castellani - Presidente Internazionale VINUS/OLIVINUS.
Ecco il dettaglio dei giorni del concorso:
9° CONCORSO INTERNAZIONALE DI OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA OLIVINUS 2015
3° CONCORSO "OLIVINUS NINOS"

Programma Ufficiale OLIVINUS 2015
Martedì 25 agosto
08.00-08.30: Consegna delle credenziali ai giurati presso l'International Hotel Mendoza
08.45-09.40: Prima sessione di assaggi di Olio Extravergine di Oliva
09.45-10.00: Coffee Break
10.00-11.00: Seconda sessione di assaggi di Olio Extravergine di Oliva
11.00-11.15: Coffee Break
11.15-12.30: Terza sessione di assaggi di Olio Extravergine di Oliva

Mercoledì 26 agosto
08.00-08.30: Meeting con i giurati presso l'International Hotel Mendoza
08.45-09.40: Prima sessione di assaggi di Olio Extravergine di Oliva
09.45-10.00: Coffee Break
10.00-11.00: Seconda sessione di assaggi di Olio Extravergine di Oliva
11.00-11.15: Coffee Break
11.15-12.30: Terza sessione di assaggi di Olio Extravergine di Oliva

Giovedì 27 agosto
08.00-08.30: Meeting con i giurati presso l'International Hotel Mendoza
08.45-09.40: Prima sessione di assaggi di Olio Extravergine di Oliva
09.45-10.00: Coffee Break
10.00-11.00: Seconda sessione di assaggi di Olio Extravergine di Oliva
11.15-12.30: Terza sessione di assaggi di Olio Extravergine di Oliva
12.30: Pranzo con tutti i giudici presso il ristorante Verolio (ospiti di Raul e Leonardo Castellani - si prega di confermare la partecipazione)
15.30-18.00 OLIVINUS BAMBINI
Due sessioni di assaggio dei migliori oli in concorso. 4 panel composti da 20 bambini tra i 7 ed i 13 anni, preparati nel 2013 e nel 2014 da Rosa Chiquini. Gradita la presenza dei giudici dei panel di assaggio.

Venerdì 28 agosto
09.00-12.00: Keynote a cura del Dr Antonio Giuseppe Lauro. Partecipazione su invito, prevista la presenza dei giudici dei panel, tecnici ed autorità.

giovedì 23 luglio 2015

Save the date: Olive Exposium 2015 - 26 e 27 novembre a Victoria, in Australia.

Non dimenticate di aggiungere, nel vostro diario, le importantissime date dell'Australian Olive Exposium 2015 che si svolgerà a Sunbury, Victoria (Australia).
di Antonio G. Lauro


Olive Exposium 2015 arriva a Victoria, in Australia, per realizzare insieme ai coltivatori, trasformatori e esperti qualificati del settore, un grande evento a tutto tondo sull’olio extravergine di oliva.
Ad organizzare il tutto Amanda Bailey, direttore di The Olive Centre, che è il principale fornitore australiano di attrezzature per l’olivicoltura e l’elaiotecnica e che, più di altri, ha contribuito allo sviluppo del settore dell’olio in Australia, essendo da sempre impegnato a fornire il massimo livello di servizi, attrezzature e consigli agli olivicoltori.
Se sei un olivicoltore o un produttore di olio extravergine di oliva, non solo australiano, non puoi perdere l’evento di livello mondiale, dichiara Amanda Bailey. All’Exposium si discuterà di tutte le questioni che circondano la filiera dell’olio di oliva e, grazie alla pletora di argomenti in offerta, verranno date informazioni pratiche su come far progredire e sviluppare il proprio oliveto.
Assistere ed interagire nei due giorni di Olive Exposimum – continua la Bailey – significherà acquisire il know-how necessario per il progresso ed il cambiamento, e ne contempo realizzare appieno le potenzialità del vostro oliveto”.
Il focus dell’evento sarà puntato sulla "'Tradizione dell'olivo”, dove la parola “tradizione”, ha da intendersi nei suoi molteplici significati: mitologia, mito, leggenda, storia, tradizioni, folklore, favole, tradizione orale, mythos!
Questa è una Expo che non puoi permetterti di perdere! Afferma la Bailey. Dopo tutto, abbiamo tanto da imparare nel nostro settore ed il nostro ampio programma ha molto da offrire. Il numero di biglietti è limitato, quindi assicuratevi di prenotare in anticipo in modo da non perdere questa incredibile "Expo” dell’olio di oliva. Se avete bisogno di ulteriori informazioni o volete vedere la gamma di argomenti trattati ed i relatori, o per effettuare una prenotazione, conclude Amanda Bailey, visitare il sito web all'indirizzo www.oliveexposium.com".

Ecco alcuni dei temi del simposio:
La crescita degli olivi, il cambiamento climatico e l’impatto dell’agricotura;
Strategie per la gestione dei 5 maggiori parassiti dell’olivo;
Lo Smoke Point (punto di fumo) dell’olio d'oliva e di altri oli da cucina;
Le indicazioni sulla salute, benefici e codice alimentare;
Olio d'oliva quale alimento naturale esaltatore di sapidità;
Esportazione di prodotti “premium”.
E molto altro ancora ....

Informazioni dettagliate:
Data dell’evento: 26 e 27 novembre 2015
Luogo: Tenuta Pitruzzello, 25 Deverall Road, Sunbury VIC 3429 (Australia)Web: http://oliveexposium.com

Speakers del Olive Exposium 2015:
Ospite d’onore Lyndey Milan – OAM, Food and Wine Luminary. Volto noto della televisione e della stampa, che è stata determinante - negli ultimi 30 anni - nel cambiare il modo in cui gli australiani pensano al cibo ed al vino.
David Jamieson – Senior Trade Advisor Australian Trade Commission’s (Austrade).
Marcelo Berlanda – OliveTec Australia Olive Specialist.
Gerri Nelligan – Editore, Australian & New Zealand Olivegrower & Processor.
Nalini Baruch – Titolare dell’azienda Lot Eight (Nuova Zelanda).
Len Teseriero – Professore di Patologia delle piante, Università di Sydney.
Xavier Rius - Agromillora Catalana.
Richard Gawel – Analista sensoriale e capo panel dell'olio di oliva.
Peter Howe - Professore nella School of Biomedical Sciences.
Mariles e Peter Eicher – Titolari dell’azienda Salute Oliva (Australia).

mercoledì 22 luglio 2015

Nuovo incarico di prestigio per il prof. Giuseppe Zimbalatti.

Giuseppe Zimbalatti eletto Direttore del Dipartimento di Agraria.
Dopo aver retto per 5 anni la Dirigenza Generale del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, il prof. Giuseppe Zimbalatti, è stato eletto - a larghissimo consenso - Direttore del Dipartimento Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, per il triennio 2015/2018.
Il prof. Zimbalatti, 54 anni di Reggio Calabria, è professore Ordinario di Meccanizzazione Agricola e Forestale e succede al prof. Giovanni Gulisano, Ordinario di Economia Agraria, che ha guidato la trasformazione dell'Università reggina da Facoltà a Dipartimento.
Al professore Zimbalatti, collega ed amico, le mie personali congratulazioni per il nuovo traguardo raggiunto.
di Antonio G. Lauro

martedì 21 luglio 2015

Il Valore nel Valore. L'olio di oliva di varietà Pennulara sbarca ad Expo 2015.

Gal Kroton e Cooperativa Bioagrizoo presentano, il 4 agosto alla Cascina Triulza – Expo 2015, il workshop “Il Valore nel Valore. Olio di oliva varietà “Pennulara” concentrato di benessere”.
L'evento che si terrà il prossimo 4 agosto, dalle 10.30 alle 13.00, presso Cascina Triulza, all’interno di Expo 2015 è organizzato dalla sezione provinciale di Crotone della Lilt, Lega tumori, in collaborazione con Gal Kroton e Cooperativa Bioagrizoo, e  punta a promuovere l’olio evo “Pennulara” come alimento principe nella lotta ai tumori. 
L’olio di oliva Pennulara si coltiva solo in una piccola area del Crotonese. Dopo anni di studi e ricerche si è potuto dimostrare come esso rappresenti un concentrato di salute, un prodotto ad alto valore nutraceutico, con caratteristiche eccezionali che vanno dalla prevenzione oncologica, alla dieta, alla cosmesi. E’ intenzione divulgarne a Expo le proprietà legate soprattutto alla prevenzione dei tumori. Il workshop, rivolto a 50 invitati, fa parte del progetto Lilt nazionale “I gusti della salute”, a cui hanno aderito 15 sezioni provinciali della Lega tumori, tra cui Crotone.
Di seguito il programma del workhop:
Introduzione Dr. Natale Carvello, Presidente Gal kroton;
- Dr Enzo Perri CRA-OLI: Caratteristiche della pianta e dell'olio di Pennulara;
- Dr. Gennaro Iorio, ricercatore scientifico: Olio di oliva biologico "Pennulara" tra benessere e bellezza;
- Dr Silvio Esposito, Biologo: Proprietà nutraceutiche dell'olio di oliva biologico "Pennulara";
Dr. Barretta Martino: Presentazione del ricettario della salute;
- ore 12.30 laboratorio di degustazione ad opera dei tecnici della coop Bioagrizoo.
A seguire, laboratorio sensoriale dell'olio da olive.
Parteciperanno operatori del settore olivicolo, della farmaceutica, della gastronomia.

giovedì 16 luglio 2015

O'Live & Italy presenta il Master di 2° livello a Toscolano Maderno (BS).

Maria Paola Gabusi, e O'Live&Italy ci riprovano e dopo il grande apprezzamento ricevuto per il Master primaverile, danno il via al Master di secondo livello per assaggiatori di olio da olive.
di Antonio G. Lauro


Abituale, ormai, lo sfondo in cui si muoveranno gli studenti, incorniciato da un Lago di Garda che in ottobre sorprenderà per gli olivi carichi di frutti - disseminati in ogni dove - tra le rive lacustri e le prime pendici montane.
Il Master, sviluppato per coloro che hanno già fatto un primo livello sul mondo dell'olio da olive, nasce con l'idea di estendere e migliorare notevolmente sia la conoscenza del linguaggio della degustazione e sia la valutazione della qualità dell'olio d'oliva, senza dimenticare di "assaggiare" il territorio e portare a casa una straordinaria esperienza culturale.
Questo il programma:
28 - 31 OTTOBRE 2015
27/10: 18-20 Benvenuti a O'Live & Italy

- Aperitivo di benvenuto: O'lives & Prosecco degustazione e abbinamenti.
- Presentazione del Master.
28/10: 9-13 e 14-17,30 Frantoi & Mental convalescence con Maria Paola Gabusi
- Trasferimento a Riva del Garda e visita al Frantoio Agraria Riva.
- Sessione di assaggi.
- Tempo libero per godersi il paesaggio (indossare scarpe comode) e dibattito.

29/10: 9-13 e 14-16,30 Sensi e corpo con Andrea Giomo
- Fisiologia e psicologia dei sensi.
- Il linguaggio del corpo (principio di bioenergetica).
- Rilassamento sensoriale (stimoli e memorizzazione visiva).
- Stretching sensoriale.
- Sensory and Chakra (i sensi ed il benessere).
- Giochi interattivi sulla percezione sensoriale.

30/10: 9-13 e 14-16,30 Olfatto e Gusto con Barbara Alfei (attributi negativi)
- Origine, causa e vita dei difetti (come appaiono e come si sviluppano i difetti).
- Approfondimento: mosca dell'olivo e olio di qualità.
- Sessione di assaggi per riconoscere difetti.
- Seduta di assaggio certificata.
- Confronto tra due oli dopo sei mesi (alto e basso livello di polifenoli)
- Filtrato o non filtrato?
- Test: riconoscimento di quattro difetti.

31/10: 9-13 e 14-17,30 Olfatto e Gusto con Barbara Alfei (attributi positivi)
- L'armonia e l'equilibrio nell'OEVO.
- I rapporti tra gli oli di qualità.
- Metodo di produzione e chimica.
- Seduta di assaggio certificata.
- Le sei tipologie sensoriali degli oli monovarietali italiani.
- Test: riconoscimento degli attributi varietali.
- Discussione aperta.
- Test: Indovina la varietà.
- Casaliva: la regina del lago di Garda.
- Degustazione verticale di Casaliva 2012-2013-2014.
- Indice di maturazione in campo: Casaliva, Leccino, Miniol.
- Sessione di assaggi per riconoscere difetti.
- Abbinamento: OEVO & Gelato.

Istruttori:
Andrea Giomo, Barbara Alfei e Maria Paola Gabusi.

Organizzazione:
O'Live & Italy
VIA FIRENZE, 10 

25088 TOSCOLANO MADERNO (BS) ITALIA
TEL. + 39 3478784699
INFO@OLIVEITALY.IT 

mercoledì 15 luglio 2015

Per la serie “Famolo strano” ecco dove (e come) si fa l’olio da olive oggi!

Photo businesstoday.intoday.in
Siamo a Jaipur, una “Municipal corporation” dell'India, all’interno dello Stato federato del Rajasthan e più precisamente nelle zona compresa tra le città di Nagaur e Bikaner, a circa 500 km a sud-ovest da Nuova Deli.
L’idea di piantare olivi sperimentali in questa parte dell’India, nasce una collaborazione Indo-Israeliana, avviata nel marzo 2008, che attraverso un progetto pilota, mira a far diventare Rajasthan il primo stato del paese per la produzione di olio d'oliva.
Il progetto pilota per la coltivazione dell’olivo, è stato concepito dopo la visita di gruppi di esperti israeliani -guidati da Ally Rachel Harari della Hebrew University - che hanno studiato la fattibilità tecnica e la redditività economica della coltivazione dell’olivo in Rajasthan.
Le olive, ormai prossime alla raccolta (si stima che questa possa avvenire tra agosto e ottobre) daranno il primo lotto di produzione di olio indiano “Raj Olive Oil”, che arriverà sul mercato a fine anno, a un terzo del prezzo degli oli da olive disponibili nel mercato interno.
"Con il lotto sperimentale ci aspettiamo di estrarre tra gli 8.000 e 10.000 litri di olio d'oliva", ha riferito al The Times of India il capo delle operazioni Yogesh Kumar Verma.
Al momento, come si apprende dal sito del progetto rajolive.com, sono sette le aziende olivicole coinvolte, per un totale di 182 ettari, quasi tutti di aziende agricole private; numero di ettari che raddoppierà entro il 2016. Le varietà coltivate vanno dalla israeliana Barnea, costituita dal prof Shimon Lavee, professore emerito della Hebrew University di Gerusalemme,
fino alle immancabili internazionali Arbequina e Picual (Spagna), le nostre Coratina e Frantoio, la francese Picholine e la Koroneiki (Grecia), tutte importate da Israele. Il sesto di impianto previsto nel protocollo porta al numero medio di 476 piante per ettaro, con un sesto stimato in m 7,00 x m 3,00.
Queste “prove tecniche” di olivicoltura sono dettate anche dal costante aumento dei consumi interni, visto come sempre più indiani scelgono l'olio d'oliva per i benefici per la salute. Questi consumi, attualmente di circa 14.000 tonnellate, si stima che aumentino fino a 42.000 tonnellate entro il 2025.
di Antonio G. Lauro

venerdì 10 luglio 2015

L'EVO argentino attraverso i miei sensi.

Articolo pubblicato originariamente su: L'olio di Antonio G. Lauro

Agronomo, docente, assaggiatore, Direttore del Comitato di assaggio dell'associazione Prim'Olio, funzionario ARSAC della Regione Calabria, autore di libri sull'olio da olive ma soprattutto Panel Leader e direttore del comitato di assaggio per la valutazione degli oli nei concorsi più famosi al mondo come Domina-IOOC, TerraOlivo, Olivinus e NYIOOC.
di Gabriele Giusti

Antonio Giuseppe Lauro da una quindicina di anni dedica tempo e cuore all'olio di oliva, quello vero, di qualità; un bagaglio di conoscenze ed esperienze che lo porta ad essere riconosciuto, oggi, come uno degli assaggiatori numeri uno del mondo.
Il Dott. Lauro, sara’ in Argentina alla fine di Agosto al concorso Olivinus che dirige insieme all’Ing. Raul Castellani, in vista di questa occasione e alla luce dei successi che gli oli Sudamericani stanno ottenendo in tutto il mondo ,abbiamo rivolto alcune domande per conoscere il suo punto di vista sulla produzione più australe del mondo.

Dott. Lauro, quanto si conosce l´evo argentino in Italia?
L’olivicoltura argentina, e di conseguenza l’olio extravergine di oliva argentino, non hanno un alto livello di conoscenza in Italia. E’ recente, infatti, l’attenzione verso un altro prodotto dell’industria agroalimentare: il vino. Conosciamo (in Italia ed in Europa) il Malbec argentino ma, disconosciamo, che nella terra definita dal nostro (e vostro) Papa Francesco “La fine del mondo”, si produca olio. Di certo, la vasta eco conseguente all’affermazione dei vostri oli ai concorsi internazionali (ricordo, tra l’altro, le recenti 21 medaglie al concorso oleario TerraOlivo Jerusalem), pongono all’attenzione del vasto pubblico europeo anche gli oli da olive argentini, ma a tutt’oggi poco si conosce sul vostro “oro verde” e credo, senza tema di smentita, che è impossibile trovarlo in vendita qui in Italia.

Quali sono le differenze in sapore e aromi tra gli oli del Sud America e d'Europa?
Se ci volessimo spingere a parlare di aromi e profumi dell’olio, in Europa o in Sud America, questa nostra chiacchierata assumerebbe i connotati di un libro di molte pagine. Difficile definire, in poche parole, le espressioni sensoriali di un olio extravergine di oliva di alta qualità. Fermandoci alle cultivar europee più diffuse, posso dire che negli oli argentini spesso i profili coincidono. E’ il caso delle varietà spagnole Arbequina, Picual e Changlot Real, che mantengono le caratteristiche della cultivar, arricchendosi di profumi di frutti (Guayava e Avocado su tutti) e vegetali spontanei. Anche gli oli italiani (Coratina, Frantoio, Leccino) continuano a mostrare le proprie caratteristiche peculiari. Solo la Coratina, conosciuta universalmente per il profilo sensoriale “aggressivo”, risulta più “mild”, più delicata in Sud America.
Nel futuro secondo lei, quale sarà il ruolo nel panorama mondiale dell'olivicoltura del Sud America?
L’olio da olive nella sua categoria merceologica più pregiata, l’extravergine, è un bene “scarso” nel mondo. Se ne produce tanto, ma non abbastanza per rifornire tutti i mercati mondiali che, lo ricordiamo al lettore, sono in espansione. Quindi ben vengano oli extravergine dal “Sud” del mondo. Auspico che sempre più paesi (Argentina, Uruguay, Perù, Cile, Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica) concorrano alla produzione di oli di qualità. Ce n’è estremo bisogno, visto l’aumento costante dei consumi in Europa e nei paesi emergenti che stanno iniziando a “scoprire” l’olio extravergine di oliva; su tutti il Giappone, il Brasile, l’India, la Cina.

In questi ultimi tempi c'è molto interesse sull'EVO, però come è cambiato il consumatore?
Secondo il mio parere, a cambiare non è stato solo il consumatore, ma anche l’EVOO. Mi spiego meglio. Oggi abbiamo due tipologie di consumatore: il “salutista”, attento all’origine di ciò che compra e consuma, molto informato, che segue i consigli di guide, si aggiorna sui premi vinti da un’azienda ed è disposto, in quanto tale, anche a spendere qualche euro in più per portare in tavola la qualità. Il “distratto”, detto anche “risparmiatore”, che cerca l’offerta a tutti i costi, senza badare troppo alla qualità o agli aspetti nutrizionali di quanto acquista. Per entrambi c’è l’olio giusto. Ma attenzione: salvo sparuti casi, paghi sempre quanto acquisti; cioè, ad un extravergine dal prezzo basso, corrisponde sempre un olio meno performante e con caratteristiche salutistiche certamente meno elevate.

Ed infine, qual è il suo abbinamento olio-cibo preferito?
Sono italiano, ho l’imbarazzo della scelta nel descrivere il piatto preferito e l’olio da abbinare. Ma senza dubbi incorono a piatto del cuore una preparazione tipica della mia area: lo “Stocco alla ghiotta”, con olio extravergine di oliva fruttato medio di varietà “Ottobratica”. Lo “Stocco” o stoccafisso, non è altro che il merluzzo de mari del nord essiccato e poi reidratato con l’acqua che sgorga dall’Aspromonte, cucinato in casseruola, con erbe aromatiche, cipolla rossa di Tropea, capperi, olive verdi Carolea e patate della Sila, mentre l’Ottobratica è una varietà di olivi autoctoni calabresi, che “invadono pacificamente” tutta l’area sud della Calabria, regalandoci un extravergine da sempre al top delle classifiche mondiali.

lunedì 6 luglio 2015

Come cambierebbe la zona euro senza la Grecia?

Abbattete pure tutta la Grecia a una profondità di 100 metri. Svuotate i musei di tutto il mondo. Abbattete qualsiasi cosa che sia greca, ovunque nel mondo. 
Dopo, eliminate la lingua greca dappertutto.
-Dalla vostra medicina e dalla vostra farmacia.
-Dalla vostra matematica (geometria, algebra).
-Dalla vostra fisica e chimica.
-Dalla vostra astronomia.
-Dalla vostra politica.
-Dalla vostra vita quotidiana.
Eliminate la matematica, eliminate ogni forma, trasformate il triangolo in ottagono, la retta in curva.
Eliminate la geometria dai vostri edifici, dalle vostre strade, dai vostri giochi, dalle vostre macchine.
Eliminate il nome di ogni malattia e di ogni cura, sopprimete la democrazia e la politica.
Rimuovete la forza di gravità, spostate l’alto in basso, cambiate i satelliti in modo che abbiano un’orbita quadrata!
Cancellate dalla vostra vita quotidiana anche ogni parola greca. Cambiate tutti i vostri libri.
Cambiate i Vangeli, cambiate il nome di Cristo: Deriva dal greco e significa colui che ha l’unzione! Modificate la forma di ogni tempio (perché non abbia geometria greca).
Eliminate Alessandro Magno, tutti gli eroi del mito e della storia, cambiate l’istruzione, il nome della storia, i nomi delle università, cancellate la filosofia, cambiate il vostro modo di scrivere, utilizzate l’alfabeto arabo, cancellate, cancellate, cancellate…
Direte “Non si può fare”.
Giusto, non è possibile, perché dopo non potrete neppure costruire una frase! È impossibile cancellare la Grecia, i greci e il loro contributo a questo pianeta…
La sfida, tuttavia, è stata lanciata...
(Jean Richepin, 1849-1926)


La Grecia ha votato: il no ha raggiunto il 61.3% dei consensi popolari.
Cambierà lo scenario internazionale? Ci sarà il famigerato "Grexit"?
Numeri, per numeri, provo anch'io a darne alcuni.
di Antonio G. Lauro


Come cambierebbe la zona euro senza la Grecia?
Popolazione europea: diminuirebbe del 3,2% il numero di cittadini europei, ma l'Europa sarebbe più giovane. Se la media nella zona euro è di 39,6 anni, in Grecia è 42,3.
Economia: la zona euro perderebbe l'1,8% della sua produzione economica.
Debito: se la Grecia dovesse uscire dalla zona euro, il debito pubblico nella zona della moneta unica si ridurrebbe del 3,4%, ma il debito privato da solo dello 0,9%.
Difesa: la Grecia occupa il settimo posto tra i 19 paesi della zona euro per le spese militari pro-capite. Senza di essa, la spesa militare annuale per persona sarebbe stato dello 0,4% più elevato che nel 2014.
Olio d'Oliva: la zona euro perderebbe circa un quarto (il 24,5%) della sua produzione di olio d'oliva, con gravi ripercussioni sulle esportazioni europee di olio da olive.
Religione: la zona euro perderebbe l'84% dei suoi cristiani ortodossi.
Matrimonio: nella zona euro ci sarebbero il 4,1% in meno di matrimoni, ma solo il 2% in meno di divorzi.
Coste: la zona euro sarebbe più piccola del 4,6%, ma più pesante la riduzione delle coste (-31,3%), anche in considerazione che la Grecia ha circa 2.000 isole.

Fonti: Jon Sindreu, Michael Ovaska e Carlos Tovar attraverso Eurostat; Organizzazione Mondiale della Sanità; Consiglio oleicolo internazionale; Stockholm International Peace Research Institute; Portland State University.

ARSAC: La condizionalità nella riforma agricola PAC 2014-2020.

La nuova riforma PAC 2014-2020 ha introdotto decisi cambiamenti rispetto all’impalcatura attuale degli aiuti comunitari per gli agricoltori.
Uno degli aspetti di maggior rilievo è costituito dall’introduzione di più forme di premi, cui si aggiungerà il pagamento di inverdimento o greening, fortemente voluto dalla Commissione Europea. Al greening, che persegue obiettivi ambientali e che rappresenta certamente una novità di impatto notevole sulle imprese agricole italiane, spetta il 30% delle risorse nazionali. La sua attivazione sarà obbligatoria, ovvero per percepire i premi di base sarà necessario mettere in atto gli adempimenti previsti proprio dal greening.
 A questa componente ambientale dei premi, gli Stati membri tra cui l’Italia debbono riservare una quota del 30% delle risorse nazionali sugli aiuti diretti PAC, che per il nostro Paese ammonta a circa 1,1 miliardi di euro l’anno. 
A tal proposito, l’ARSAC, nel progetto di Campagna Informativa Regionale del PSR 2007-2013, misura III azione 3, ha organizzato un incontro formativo sul tema “Le novità della PAC nel 2015 e gli obblighi di condizionalità per le aziende agricole” per illustrare come sono cambiati gli strumenti di finanziamento agricolo europei e gli impegni che gli agricoltori sottoscrivono presentando domande di aiuto sui fondi agricoli europei. L’incontro si terrà martedì 7 luglio 2015, alle ore 17.00, presso la sedi di CONFAGRICOLTURA di Gioia Tauro, sita sulla SS 111 n. 325 (di fronte alla CONAD). L’incontro informativo sarà tenuto da  Raffaele Battaglia, Giovanni Arcudi e Marisa Perrone dell'ARSAC Nucleo Controlli Condizionalità 2014. 

sabato 4 luglio 2015

Una APP per gli assaggiatori di olio? Perché no!

Foto: Maripa Gabusi.
Riporto, qui di seguito, la lettera dell'amico e collega Lorenzo Natale che ci introduce alla sua ultima "creatura": un'APP per il panel test!

Sono Lorenzo Natale capo panel del comitato di assaggio della Camera di Commercio di Roma, vi disturbo per porre alla vostra attenzione una APP per dispositivi mobili, a cui pensavo da parecchio ma che sono riuscito a realizzare solo recentemente; questa APP potrebbe aiutare il nostro lavoro nei comitati di assaggio eliminando la maggior parte della carta che viene prodotta ad ogni seduta, limitando così i fogli firmati al solo riepilogo.
La App è disponibile, al momento, solo per dispositivi android, ed andrebbe utilizzata da ogni assaggiatore. Gli assaggiatori compilano i giudizi sul proprio dispositivo mobile (smatphone o tablet) e trasferiscono tramite Bluetooth o tramite cavo i dati, sotto forma di file .csv, al capo panel; il formato dei dati è tale da essere facilmente trasferibile al foglio di calcolo "CALC-COI 2015-12-01".
Se non possedete un dispositivo android chiedete di testare la App ad uno o più dei vostri collaboratori.
Aspetto i vostri commenti, anche negativi, ed eventuali suggerimenti per il miglioramento prima di pubblicare la versione definitiva.
Potete scaricare gratuitamente la versione demo dell'app dal Play Store alla sezione App categoria produttività nome "Panel Test Demo" o direttamente seguendo questo link dal vostro smatphone o tablet.
Questa versione Demo non genera il file .csv e non salva dati sul vostro dispositivo.
https://play.google.com/store/apps/details?id=appinventor.ai_lor_nataleg.PanelTest_demo&hl=it
Firmato: Lorenzo Natale

Che si fa? Diamo una mano?

Antonio G. Lauro

venerdì 3 luglio 2015

Oliandolo, Elaiotecnico, Mastro Oleario, Oleologist, Oleophile, Oleonauta, Oleogastronomo, Eleokalierghitis, e chi più ne ha, più ne metta!

Articolo apparso originariamente su Teatro Naturale.

Anticamente, anno 1300 circa, a Firenze vi era la figura molto importante dell'Oliandolo. Cercare una sola parola per definire chi ama l'olio di oliva e vi ruota intorno è veramente difficile. E voi, amici dell'olio, come vi descrivereste in una "italianissima" parola?
di Antonio G. Lauro


Non c'è requie nel mondo dell'olio da olive e non vi è accordo nemmeno per il termine - univoco - che possa indicare gli appassionati del settore, contemporaneamente a chi, per l'olio da olive, spende parte o tutte le proprie energie nella valorizzazione e promozione del prezioso alimento, o chi di questo ne ha fatto la propria professione.
Non vi sarà accordo, ma l'interesse è altissimo, anzi lo è sempre stato.
Anticamente (anno 1300 circa), a Firenze vi era la figura, molto importante dell'Oliandolo (dal latino olearius e dal greco ἐλαιοπώλης= che rivende olio), termine utilizzato per definire l'esperto commerciante di oli, e dai molteplici significati: rivenditore d’olio al minuto, chi lavora in un oleificio, operaio addetto a un frantoio di olive. Professione rimasta importante anche nella Napoli dell'800.
Oggi, in america, la collega Nancy Harmon Jenkins si definisce col termine anglofono Oleophile, letteralmente Oleofilo o meglio, un frammisto tra parole latine (oleo da oleum= olio) e greche (èlaion= olio e filos φίλος= amico) che sta ad indicare un appassionato (e forse qualcosa in più) di olio da olive e, sempre in america il caro amico Nicholas Coleman, ha coniato per se il termine Oleologist, al fine di meglio descrivere ai neofiti la propria professione.
Ed a proposito di Grecia e grecismi, in terra ellenica è in uso definirsi Eleokalierghitis (Ελαιοκαλλιέργητης), da èlaion= olio e καλλιεργώ= coltivare.
Ma senza varcare l'Oceano, anche in Italia, grandi passi in questo senso sono stati fatti. Usato è il termine Oleologo (dal greco èlaion= olio e lògos= discorso) mentre, recentemente, la cara Simona Cognoli che ha tirato fuori dal "cappello" il termine per autodescriversi: Oleonauta (dal latino oleo= olio e nāuta= navigante o dal greco èlaion= olio e náutēs= navigante), mentre Fabiana Romanutti, introduce un neologismo: Oleosofia.
Tutti questi, efficaci modi per cercar di indicare, in modo univoco e certo, quanti di olio (o di olive ed ulivi) si occupano.
Nascono, di conseguenza, negozi specializzati come Oleoteche ed Elaioteche (Oleoteca Oleonauta, Sapor d'olio Oleoteca italiana e Oleoteca Nazionale - elaioteca a Roma, Oleoteca Villa Campestri a Vicchio del Mugello, Enoteca Picone a Palermo, L'Olio come il Vino di Forte dei Marmi, EVO – Oleogranoteca di Genova, ), oppure le giapponesissime "Olioteche" (www.olioteca.jp), movimenti culturali e showroom, anche on-line (Theatro del Gusto Enoteca Differente di Campora S. G. - Amantea, Ulivita di Palmanova - AIRO San Casciano V. P. - Cultìvia di Cave RM - EXTRAV di Crema - Oliving di La Spezia), Oleoteche di Enti pubblici e/o privati, Associazioni (Associazione Nazionale Città dell’Olio, Oleoteca di Montepulciano, Oleoteca di Seggiano, Oleoteca del Trentino, Oleoteca Regionale di Farfa, Elaioteca Regionale Casa degli Oli extravergini d’oliva di Calabria, Oleoteca Regionale Museo di Storia dell’Arte Olearia d’Abruzzo, Elaioteca Nazionale ICIF, Casa dell'Olivo Oleoteca d'Italia, tra le altre) e Strade dell'olio di oliva e dei frantoi oleari, sparse un po' in tutte le regioni olearie d'Italia.
Non mancano i ristoranti col "pallino" dell'extravergine (il milanese Tano passami l'olio di Tano Simonato in primis e, a seguire i vari La Sosta di Ottone III di Levanto dell'amico chef Luca Palmero Scatena, Enoteca Pinchiorri di Firenze, Olevm di Montefalco, Ristorante Olio d'Oliva di Roma),
A questo punto, non credo che il problema del settore stia tutto nel termine con il quale indicarsi ed, eventualmente, contraddistinguersi agli occhi degli altri, come facilmente avviene nel settore del vino (Enologo, Enogastronomo, ecc.), ma i problemi, e le divisioni, sono in altri punti della filiera.
Siamo (e siete) tanti gli OleoAppassionati, OleoCritici, OleoEsperti, OleoTecnici a prescindere da come ci si voglia appellare!
Oleologo è sicuramente una professione, Oleonauta non saprei, ma gli altri? Sono Oleofili?
E voi, amici dell'olio, come vi descrivereste in una "italianissima" parola?
O meglio, quale secondo voi è il sostantivo che meglio vi si addice?
di Antonio G. Lauro

pubblicato il 01 luglio 2015 in Teatro Naturale > Strettamente Tecnico > L'arca olearia

giovedì 2 luglio 2015

AVVISO DI POSTO VACANTE DI DIRETTORE ESECUTIVO DEL CONSIGLIO OLEICOLO INTERNAZIONALE.

AVVISO DI POSTO VACANTE DI DIRETTORE ESECUTIVO DEL CONSIGLIO OLEICOLO INTERNAZIONALE.
Il Consiglio oleicolo internazionale (COI) - con sede a Madrid - è l'organizzazione intergovernativa incaricata di amministrare l'accordo internazionale sull'olio d'oliva e olive da tavola, al servizio dell'olivicoltura mondiale.
I principali obiettivi dell'Organizzazione comprendono: la normalizzazione e la ricerca; olivicoltura, la tecnologia dell'olio d'oliva e la cooperazione tecnica; la promozione dei prodotti dell'olivo, la diffusione di informazioni e gli aspetti economici dell'olio di oliva.
Il direttore esecutivo è il più alto funzionario del COI ed è responsabile nei confronti del Consiglio dei membri del COI per lo svolgimento di tutte le funzioni che gli competono: gestione e del funzionamento dell'accordo; prendere le decisioni di gestione in modo collegiale, insieme agli alti funzionari. Il direttore esecutivo esercita i suoi doveri e prende le decisioni di gestione in base alle disposizioni del regolamento di procedura. Il direttore esecutivo nomina il personale, in conformità con le disposizioni previste nell'accordo e relative disposizioni di attuazione.
REQUISITI CUI DEVONO SODDISFARE I RICHIEDENTI
1. Requisiti di idoneità
- nazionalità di un paese membro del COI
- qualità di leadership
- comunicazione eccellente e capacità di negoziazione
- qualifiche universitarie riconosciute ufficialmente dallo Stato in cui sono rilasciati i titoli e la concessione di ammissione al dottorato di ricerca
- esperienza professionale di almeno 20 anni, in particolare in materia di gestione e amministrazione del personale, preferibilmente in economica e scambi del settore agricolo-alimentare
perfetta padronanza di almeno una delle lingue ufficiali del COI
buona salute
2. Requisiti specifici
- visione strategica
- comprovata capacità di collaborare in modo efficace all'interno di un team internazionale, che richiede sia la flessibilità culturale e un approccio di squadra
- capacità comprovata nella gestione, la pianificazione del flusso di lavoro, coordinando e motivando una squadra
- capacità di comunicare in inglese e francese. La capacità di comunicare in spagnolo sarebbe benvenute
- la conoscenza delle pertinenti procedure finanziarie
3. I documenti giustificativi
I candidati invitati ad un colloquio dovranno presentare i loro titoli universitari/diplomi e qualsiasi altro documento idoneo a sostegno della loro domanda.
PROCESSO DI SELEZIONE
Il direttore esecutivo è nominato dal consiglio dei membri tra le candidature presentate dai membri stessi. I candidati devono essere cittadini di uno dei paesi membri. Ogni candidato deve possedere le conoscenze necessarie per svolgere i compiti del incarico di amministratore esecutivo.
CONDIZIONI GENERALI
Tempo per la presentazione delle candidature da parte dei membri del COI: fino al 30 settembre 2015. Tuttavia, i candidati dell'Unione Europea dovranno presentare la propria candidatura entro il 1 settembre 2015.
I candidati devono compilare e inviare il modulo di domanda (pubblicato sul sito COI) accompagnata da un fascicolo completo, compreso i documenti giustificativi che permettano la verifica dei requisiti di ammissibilità.
 La domanda deve essere indirizzata all'attenzione di:
Sig. Joost Korte - Presidente COI
Via Príncipe de Vergara 154, Madrid 28002, Spagna
e-mail:. Iooc@internationaloliveoil.org
ed inviare una copia alla Segreteria Esecutiva del COI all'attenzione di:
Jean-Louis Barjol - direttore esecutivo
Via Príncipe de Vergara 154, Madrid 28002, Spagna;
e-mail: iooc@internationaloliveoil.org).

Il comitato di selezione si riunirà presso la sede del COI a partire da ottobre 2015.

Maggiori info: www.internationaloliveoil.org

mercoledì 1 luglio 2015

A Troia (FG), nuovo corso assaggiatori di olio.

CORSO DI IDONEITÀ FISIOLOGICA ALL'ASSAGGIO DEGLI OLI VERGINI DI OLIVA - ai sensi del Decreto MIPAAF 18 GIUGNO 2014.
Il Comune di Troia sarà partner del Corso di Idoneità Fisiologica all'assaggio degli Oli Vergini di Oliva, organizzato dall'8 al 12 giugno prossimi dall'associazione "La Casa di San Giovanni di Dio", in collaborazione con Università degli Studi di Foggia, Regione Puglia e Unione Europea.
Le lezioni di assaggio saranno seguite dal Capo Panel accreditato Mipaaf, responsabile del corso, Massimo Ragno e da Assaggiatori Professionisti iscritti all'elenco dei Tecnici ed Esperti così come previsto dal Decreto MIPAAF 18 GIUGNO 2014.
Il Corso è tenuto secondo i criteri stabiliti nell'allegato XII del Regolamento CEE n.2568/91 della Commissione dell'11 luglio 1991, e successive modificazioni - Reg. CE 796/02, Reg. Ce 1989/03, Reg. Ce 640/08, Reg. Ce 1348/2013 e Decreto MIPAAF 18 GIUGNO 2014.
L'attestato di idoneità fisiologica all'assaggio è riconosciuto valido da parte delle Regioni Italiane quale uno dei requisiti per l'iscrizione all'Elenco Nazionale dei Tecnici ed Esperti degli oli d'oliva vergini.
La modulistica di iscrizione al corso è disponibile su: www.comune.troia.fg.it

In dettaglio:
Regione PUGLIA
Organizzazione: La Casa di San Giovanni di Dio.
Collaborazione: Università degli Studi di Foggia, Regione Puglia, Comune di Troia.
Capo panel del corso: Massimo Ragno
Date di svolgimento: 8/12 giugno 2015. 
Sede del corso: Comune di Troia (FG).
Posti disponibili: n.d..
Informazioni: concorsogoccedoro@hotmail.com
La modulistica di iscrizione al corso è disponibile su: www.comune.troia.fg.it
Quota di iscrizione: € 160,00

lunedì 29 giugno 2015

Cinema giapponese al Palazzo delle Stelline di Milano.

Per i cineasti, e non solo, per chi ama la cucina giapponese in tutte le sue forme, il prossimo 3 e 4 luglio, presso il “Japan Salone” al Palazzo delle Stelline di Milano Congress Center, si terrà la proiezione del film “Gocce di Paradiso”.
Il documentario, frutto del lavoro di 4 anni di progettazione e girato nell'arco di un anno e mezzo, racconta di come la cucina possa diventare veicolo di amore universale e perpetuo.
Un amore come quello che Tatsumi, maestra di cucina, ha infuso nella sua "zuppa della vita", una zuppa che ogni giorno preparava a suo padre malato, nei suoi ultimi istanti. Questa pietanza dalle molte virtù ha riscosso nel tempo un grande successo ed è stata somministrata ad altri malati e ai bambini.
"E' un film bellissimo! Quando ho visto questo film per la prima volta, mi sono tanto emozionata! Indimenticabile...". Dice cosi la maestra Tatsumi, "Mangiare bene vuol dire vivere bene".
I dettagli del film:
Ten no shizuku / 天のしずく di Atsunori Kawamura (Gocce del cielo, 2012, colore, 113’, DVD, ©2012 Tennoshizuku Film Partners) sott. italiano Interpreti: Yoshiko Tatsumi, Shosuke Tanihara (narrazione), Mitsuko Kusabe (recitativo) Regione: Kanagawa (Kamakura)/Nagano Il documentario racconta la paziente dedizione con cui Yoshiko Tatsumi, 88 anni, saggista e figura carismatica dell’arte culinaria giapponese, prepara le sue rinomate zuppe. Nella sua casa di Kamakura, dove tiene anche corsi di cucina, Tatsumi elabora piatti semplici e genuini, utilizzando verdure stagionali, coltivate con i metodi della saggia tradizione contadina. Con questi ingredienti essenziali e universali prepara anche la “zuppa della vita”, che considera la migliore per realizzare l’unità perfetta dei benefici ricevuti dal mare, dalla montagna e dalla terra, in un insieme equilibrato e armonioso. Le salutari ricette di Tatsumi stupiscono anche gli chef più rinomati e costituiscono fonte di interesse per la ristorazione scolastica e ospedaliera. Tra i vapori della cucina e gli splendidi scorci delle campagne dell’arcipelago nipponico, Tatsumi rivela i segreti della tradizione culinaria giapponese, simbolo di un passato e di una cultura che continua ad attirare l’attenzione del mondo intero. Felice connubio di saggezza e serenità, la “zuppa della vita” di Yoshiko Tatsumi invita a ripensare l’arte della cucina come un legame sociale primordiale, in un mondo inquieto che sembra aver perso i punti di riferimento. Man mano che procede la narrazione, Gocce di cielo diviene a sua volta una goccia di rugiada che reca sollievo al cuore inaridito della gente di oggi.

giovedì 25 giugno 2015

L'olio d'oliva Australiano scommette sulla qualità per sfondare nei mercati.

Anche se un l'olio d'oliva sembra sia stato solo un tesoro del Mediterraneo, l'Australia si è ritagliata una nicchia in questo settore, con una qualità che sta diventando sempre più attraente sia nel paese australe e sia all'estero.

di Antonio G. Lauro


In Spagna, il principale produttore olivicolo mondiale, la siccità ha ridotto la produzione dello scorso anno, mentre nella regione italiana questa è stata molto ridotta a causa di vari fattori ambientali.
A 18 mila chilometri di distanza, in Australia, la stagione di raccolta si annuncia "buona", ha dichiarato ad AFP Lisa Rowntree, presidente dell'Australian Olive Association (AOA). Nell'emisfero "sud" del mondo - ed in Australia in particolare - la raccolta avviene da fine marzo a luglio, a seconda della regione interessata.
La storia olivicola australiana è molto recente. Immigrati italiani e greci hanno introdotto l'olivicoltura in Australia negli anni '30, ma la popolarità è arrivata molto più tardi, solamente 20 anni fa.
Attualmente, con 2,2 litri l'anno pro-capite, gli australiani sono i primi consumatori di olio d'oliva al di fuori del bacino del Mediterraneo.
Anche se questo succo d'olive è ancora importato principalmente dall'Europa, la produzione locale è sempre più richiesta. 
Oggi, oltre il 40% dell'olio di oliva consumato nella nostra terra è australiano, riferisce Rob McGavin, presidente di Boundary Bend, principale produttore di olio da olive del paese e titolare di Cobram Estate, marchio pluripremiato nei concorsi oleari internazionali. La società, che ha iniziato a produrre negli anni '90 nello stato di Victoria (sud-est del paese), ha di recente creato un impianto di produzione anche negli Stati Uniti, nella città californiana di Woodland. "Il consumo di olio di oliva è aumentato rapidamente, ma mancava la produzione locale", spiega McGavin,  il cui gruppo possiede circa 2,2 milioni di alberi di olivo.
"Gli olivi crescono molto facilmente nel sud dell'Australia", spiega Lisa Rowntree. "Abbiamo lo stesso clima del Mediterraneo, ma nel sud del mondo."
Tutti gli Stati del sud dell'Australia sono produttori di olio d'oliva. In totale, ci sono circa 700 produttori e 23 milioni di alberi di olivo nel paese.
Nel 2014, 13.500 tonnellate di olio d'oliva sono state prodotte in Australia e le previsioni per questo 2015 parlano di 20.000 tonnellate. Tuttavia, queste cifre sono trascurabili in confronto con il gigante spagnolo che, pur essendo un anno di crisi, ha prodotto (stime) 825.700 tonnellate nella stagione 2014/2015.
"L'Australia non è in concorrenza con la Spagna per la quantità (...). Vogliamo essere riconosciuti per la qualità", afferma Lisa Rowntree, per la quale il "nettare" australiano è "sempre equilibrato e fruttato", soprattutto in considerazione che quasi tutto l'olio d'oliva prodotto nel sud del paese è classificato "extra vergine".
Rob McGavin, accusa i produttori europei di esportare gli oli di qualità inferiore. "Certo che l'Europa produce ottimi oli, ma questi non vengono inviati in Australia (...). Quelli che sono qui sono a buon mercato, ma di bassa qualità", critica il CEO di Boundary Bend. "Abbiamo fatto un grande lavoro di educazione dei consumatori", spiega il produttore.
Secondo il presidente Rowntree della AOA, "da circa quattro anni, gli australiani optano per l'olio prodotto nel loro paese. Essi si basano su questo prodotto e vogliono sostenere i produttori locali". E tutto questo nonostante il costo di un extravergine australiano sia almeno del 20% maggiore rispetto alla maggior parte di oli di importazione.
I produttori australiani dovrebbero cogliere il momento di crisi produttiva in Europa, che "ha causato un aumento dei prezzi degli oli spagnoli e italiani (...) e cercare di aprire nuovi mercati", mette in evidenza Rowntree.
L'Asia, ed in particolare la Cina (36% delle esportazioni), è la priorità. Nonostante la distanza, gli Stati Uniti sono anche un possibile client, ma è difficile l'espansione in Europa a causa delle tasse per l'importazione.
A tal proposito è stata interessante l'esperienza di importazione di olio australiano in Italia, nel 2013, da parte Monini. L'olio, che ho avuto il privilegio di assaggiare in anteprima, è stato proposto in vendita esclusiva presso l'Esselunga (100% Australiano), prodotto dall’azienda umbra ad Hillstone (Nuovo Galles del Sud), da varietà di olivi italiani.

Fonte: Sidney (AFP) - modif.